La corsa si è decisa nel finale quando sono iniziati i settori di strade bianche, soprattutto il primo al km 112. Sotto l'impulso di un'ottima Trevigiani davanti rimangono in trenta mentre nel secondo tratto di strada sterrata sono Tleubayev e Zhupa a provarci. La vera selezione arriva in discesa con tre Trevigiani davanti (Coledan, Barbin, Novak), Tleubayev, Sgrinzato, Zakarin, Di Serafino e Abreu mentre Dombrowski, Bongiorno e Aru inseguono a pochissimi secondi. Nel terzo settore se ne vanno Barbin e Di Serafino mentre dietro rientra Penasa e Bongiorno fora e si stacca. Nella successiva discesa sulla testa della corsa rientrano Zakarin e Penasa formando un bel quartetto. Nell'ultimo tratto di strada bianca ci prova Zakarin ma gli unici a farne le spese sono Di Serafino che si stacca dal 1° gruppo mentre Dombrowski fora e in pratica dice addio ai sogni di gloria. Non cambia nulla fino agli ultimi chilometri quando ai -5 Zakarin scatta da solo in discesa e arriva in solitario davanti a Barbin e Penasa, poco staccati. Il gruppo dei migliori è arrivato a 2 minuti e 8 secondi.
Una situazione ingarbugliata per il GiroBio con Zakarin che sembra molto solido e resistente in altura mentre ci saranno Aru e Bongiorno che proveranno nei prossimi giorni ad andare in fuga per recuperare terreno. Dombrowski sembra ormai out quindi i rivali del russo sembrano essere soprattutto Penasa e Di Serafino.
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