sabato 22 maggio 2010

Giro d'Italia, assolo di Vincenzo Nibali nella 14°tappa, Arroyo in maglia rosa

Dopo giorni di grande incertezza e confusione, finalmente oggi sono arrivate le prime sentenze, i primi attacchi e i primi veri distacchi. Motivo? Sono iniziate le salite e si sta entrando nell'ultima settimana di questo stupendo Giro d'Italia. Se nelle scorse tappe non si poteva stare un attimo tranquilli perché la situazione era in continuo divenire, oggi tutto si aspettavano battaglia sul Monte Grappa, prima salita dura di questo Giro. E il migliore, alla fine, è stato il siciliano Vincenzo Nibali della Liquigas - Doimo, il primo dei big a scattare nel tratto duro della salita e abile a sfruttare le sue doti di discesista per arrivare con 23 secondi sugli ex compagni di fuga, il compagno Ivan Basso, Michele Scarponi dell'Androni e Cadel Evans della BMC. Visto il grande vantaggio accumulato nella tappa di L'Aquila la classifica generale vede ancora nelle prime posizioni i protagonisti di quella fuga, con David Arroyo della Caisse d'Epargne che precede di 39 secondi il giovane australiano Richie Porte della Saxo Bank e di 2 minuti e 12 secondi Xavier Tondo Volpini. Ma prima di analizzare l'arrivo, analizziamo lo svolgimento della tappa.
Le pessime condizioni metereologiche viste nei giorni scorsi sembrano ormai un brutto ricordo per i corridori, visto che le temperature sono tornate ai livelli stagionali accompagnate da un caldo sole. Dopo pochi chilometri di corsa in sei provano l'avventura, Markus Eibegger della Footon, Damien Monier della Cofidis, Steve Cummings della Sky, Alessandro Bisolti della Colnago, William Bonnet della Bbox e Filippo Pozzato della Katusha. Il vantaggio dei fuggitivi arriva fino a 8 minuti ma inizia a diminuire quando davanti al plotone, oltre alla Saxo Bank di Porte, si portano anche le squadre dei favoriti per la tappa odierna. La situazione non cambia fino ai piedi del Monte Grappa, con il vantaggio che si è già assottigliato di qualche minuto. All'inizio della salita, nella parte più facile, va all'attacco Bisolti, con il solo Cummings che prova una reazione ma senza fortuna. L'italiano dimostra di avere buona gamba e aumenta il proprio vantaggio sugli ex compagni di fuga, con il solo Monier che lo segue a poca distanza. Il gruppo della maglia rosa, intanto, è tirato dalla Liquigas, prima con Agnoli e successivamente con Szmyd. Appena entra in azione il polacco il gruppo inizia a perdere qualche nome importante, primo fra tutti la maglia rosa di Porte, poi il russo Karpets della Katusha e infine anche Stefano Garzelli dell'Acqua & Sapone. I big sono tutti presenti e rimane davanti anche Arroyo insieme al compagno Rigoberto Uran. Da sottolineare anche la prova di Marco Pinotti, bravissimo a resistere al ritmo dei migliori. Il polacco della Liquigas aveva il compito di tirare fino all'inizio dello strappo più duro della salita, mentre il britannico Bradley Wiggins poco prima aveva provato un attacco che sembrava quasi una prova generale per le salite del Tour de France. Il vantaggio di Bisolti sembrava ancora ampio finché non è iniziato il pezzo duro della salita. Szmyd si è subito fatto da parte e i due capitani della Liquigas, Nibali e Basso, si sono guardati, con il siciliano che si è lanciato all'attacco. Il primo a seguirlo è stato Scarponi con alla sua ruota Basso e Evans, mentre Vinokourov seguiva insieme a Tondo Volpini della Cervelo a poca distanza. Bisolti veniva quasi subito ripreso e davanti si formava un gruppetto di quattro atleti con Nibali, Basso, Scarponi ed Evans, Vinokourov seguiva a 50 metri mentre più dietro Tondo veniva ripreso e superato dal capitano Sastre. Alle spalle di questi corridori, intanto, si era formato un gruppo più ampio con, tra gli altri, Wiggins, Cunego e Arroyo. Mentre sulla successiva discesa iniziava a piovviginare, il gruppetto di Nibali, Basso, Scarponi ed Evans arrivava in cima alla salita, con circa 40 chilometri ancora dall'arrivo. Il duo Liquigas dimostrava una grande condizione come Scarponi, mentre Evans sembrava più affaticato. Vinokourov e Sastre, che era riuscito a riprendere il kazako, passavano con 1 minuto e 10 secondi di ritardo, mentre il gruppetto di Cunego, Arroyo e Wiggins si trovava a 2 minuti e 7 secondi. In discesa, le qualità di Nibali hanno subito portato a una selezione nel gruppetto di testa, con il siciliano della Liquigas a tutta e dietro Scarponi ed Evans che provavano a contenere i danni con Basso a ruota. Alle loro spalle, Vinokourov staccava Sastre che veniva ripreso dal gruppo di Arroyo. Il difficile per Nibali è arrivato quando mancavano 15 chilometri all'arrivo, l'inizio del tratto pianeggiante, ma poteva gestire un vantaggio di 42 secondi sui primi inseguitori, 1 e 37 su Vinokourov e 3 e 22 sul gruppetto di Arroyo, Sastre e Cunego. Nibali riesce a stringere i denti fino all'arrivo e può trionfare a braccia alzate. Alle sue spalle Basso vince la volata per il secondo posto superando Scarponi e uno stanchissimo Evans, prendendo un ritardo di 23 secondi, mentre Vinokourov arriva a 1 minuto e 34 secondi. Il gruppetto formato da Cunego, Wiggins, Sastre, Tondo Volpini, Arroyo, Branislau Samoilau della QuickStep, Bauke Mollema della Rabobank, Linus Gerdemann della Milram e Pinotti arriva con un ritardo di 2 minuti e 25 secondi consentendo ad Arroyo di vestire la maglia rosa con un vantaggio di 39 secondi su Porte.
La classifica generale rimane molto confusa, con Arroyo primo e Porte secondo, al terzo posto Tondo Volpini a 2 minuti e 12, Kiserlovski ancora quarto e Gerdemann quinto, mentre Sastre e Wiggins salgono al sesto e settimo posto. Nibali occupa la settima posizione con un ritardo di 1 minuto e mezzo da Sastre ma di quasi 7 minuti da Arroyo. Vinokourov, Evans e Basso sono molto vicini a circa 7 minuti e mezzo dalla maglia rosa mentre Michele Scarponi è a 9 minuti. Esce di classifica Stefano Garzelli mentre Cunego si trova adesso con un ritardo di 11 minuti.
La situazione per i corridori più forti resta ancora complicata ma domani, per loro, a disposizione c'è lo Zoncolan. Basso, che è rimasto a ruota nel finale di tappa, sarà sicuramente quello più fresco e potrà sfruttare ancora del doppio gioco con Nibali, mentre Scarponi degli altri sembra quello più forte in salita. Evans oggi è resistito grazie alla sua incredibile tenacia, cosa che ha permesso anche a Vinokourov di non perdere troppi secondi. Sastre ha perso una grande occasione ma resta in vantaggio rispetto agli altri big. C'è da dire che questo Arroyo fa un po' paura perché il vantaggio è considerevole.
Sicuramente, domani sarà un'altra grande giornata di ciclismo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 23''
3° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli s.t.
4° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team s.t.
5° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 1'34''

CLASSIFICA GENERALE
1° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne
2° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 39''
3° Xavier Tondo Volpini (Esp) Cervelo Test Team a 2'12''
4° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 2'35''
5° Linus Gerdemann (Ger) Team Milram a 3'52''
6° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 5'27''
7° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional a 6'32''
8° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 6'51''
9° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'15''
10° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 7'26''