sabato 10 aprile 2010

Ronde van Drenthe, grande Italia in Olanda con la vittoria di Alberto Ongarato della Vacansoleil

Alberto Ongarato ha vinto la Ronde van Drenthe edizione 2010 riuscendo a riprendere un corridore in fuga proprio negli ultimi metri e regolando il resto del gruppo. Per il corridore della Vacansoleil si tratta di un ritorno alla vittoria dopo ben 5 anni, dato che l'ultimo successo era datato Luglio 2005, una tappa del Tour de la Region Wallonne in Belgio.
Il protagonista principale della gara è stato, però, il belga Andy Cappelle della Verandas Willems che si è lanciato da solo all'attacco e ha passato praticamente tutta la corsa in fuga. Quando ormai sembrava sul punto di farcela, il lavoro del gruppo tirato della Vacansoleil ha pagato i suoi frutti e grazie all'ottimo lavoro del polacco Michal Golas, Ongarato ha potuto lanciarsi negli ultimi metri, riprendere Cappelle e vincere la corsa, con Golas terzo per un podio per 2/3 con la maglia Vacansoleil.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alberto Ongarato (Ita) Vacansoleil
2° Andy Cappelle (Bel) Verandas Willems a 2''
3° Michal Golas (Pol) Vacansoleil a 4''
4° Stefan Van Dijk (Ned) Verandas Willems s.t.
5° Daniele Colli (Ita) Ceramica Flaminia s.t.
6° Andrea Piechele (Ita) CarmioOro NGC s.t.
7° Frederic Amorison (Bel) Landbouwkrediet s.t.
8° Coen Vermeltfoort (Ned) Rabobank Continental s.t.
9° Enrico Peruffo (Ita) CarmioOro NGC s.t.
10° David Kopp (Ger) Team Kuota - Indeland s.t.

Under 23. Il Giro delle Fiandre alla nuova stella Marko Kump

Lo sloveno Marko Kump ha vinto il Giro delle Fiandre dedicato agli Under 23, confermandosi come uno dei talenti più promettenti dell'intero panorama ciclistico. Il corridore classe '88 ha anticipato la volata del gruppo andandosene a qualche chilometro dall'arrivo, mentre il gruppetto inseguitore è stato regolato da un altro grande talento, l'australiano Michael Matthews, mentre terzo è arrivato il belga Sven Vandousselaere.
Kump aveva già provato la fuga insieme all'eritreo Daniel Teklehaimanot ma erano stati ripresi da un gruppetto di una decina di corridori. Teklehaimanot ha riprovato ancora ad andare in fuga ma è stato nuovamente ripreso, finché non è arrivata la stoccata decisiva di Kump.
Per lo sloveno è la terza vittoria stagionale dopo i successi nel Trofeo ZSSDI e in una tappa della Settimana Coppi e Bartali.

ORDINE D'ARRIVO
1° Marko Kump (Slo) Slovenia
2° Michael Matthews (Aus) Australia a 10''
3° Sven Vandousselaere (Bel) Belgio A s.t.
4° Ramunas Navardauskas (Ltu) Squadra Mista s.t.
5° Luke Rowe (Gbr) Gran Bretagna s.t.
6° John Degenkolb (Ger) Germania s.t.
7° Raymond Kreder (Ned) Olanda s.t.
8° Jelle Wallays (Bel) Belgio A s.t.
9° Jarl Salomein (Bel) Belgio B s.t.
10° Blaz Furdi (Slo) Slovenia s.t.

fonte: cyclismactu.net

Cinturon a Mallorca, fuga vincente per David Belda nella 3°tappa, Sergio Mantecon nuovo leader

Lo spagnolo David Belda Garcia ha vinto la terza tappa della Cinturon a Mallorca battendo allo sprint i due compagni di fuga, il tedesco Jochen Kass e l'altro spagnolo Sergio Mantecon Gutierrez dell'Hosteleria de Canete. Per Belda, vincitore l'anno scorso della Vuelta a Leon, gara simile come caratura alla Cinturon a Mallorca, si tratta della prima vittoria stagionale, dopo essersi piazzato 20° alla Vuelta a Cuba.
L'azione dei tre è nata sull'ultimo dei quattro passaggi della salita del Coll de sa Creu, senza che il gruppo sia riuscito a rispondere. Gli attaccanti, di comune accordo, hanno mantenuto un buon vantaggio resistendo sulla salita finale del Castillo de Bellver al ritorno del gruppo, arrivo a una quarantina di secondi di ritardo e regolato da Nicolas Schnyder.
In classifica generale Sergio Mantecon è il nuovo leader con un solo secondo su Belda, mentre Sven Krauss è sceso al terzo posto con 34 secondi di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° David Belda Garcia (Esp) Guerola - Valencia Terra I Mar
2° Jochen Kass (Ger) Germania s.t.
3° Sergio Mantecon Gutierrez (Esp) Hosteleria de Canete s.t.
4° Nicolas Schnyder (Swi) Price - Custom Bikes a 41''
5° Mirco Saggiorato (Swi) Team Buergi a 42''

CLASSIFICA GENERALE
1° Sergio Mantecon Gutierrez (Esp) Hosteleria de Canete
2° David Belda Garcia (Esp) Guerola - Valencia Terra I Mar a 1''
3° Sven Krauss (Ger) Team Halanke.de a 34''
4° Jarlinson Pantano Gomez (Col) Colombia a 39''
5° Pirmin Lang (Swi) Team Buergi s.t.
6° Fabien Wolf (Swi) Price - Custom Bikes a 44''
7° Nicolas Schnyder (Swi) Price - Custom Bikes a 45''
8° Raymond Kunzli (Swi) Team Buergi a 1'13''
9° Jochen Kass (Ger) Germania a 1'23''
10° Sergi Escobar (Esp) Catalunya a 1'34''

Donne. Unive Ronde Van Drenthe alla Gunnewijk, 3° posto per Giorgia Bronzini in Coppa del Mondo

L'olandese Loes Gunnewijk ha vinto la terza prova di Coppa del Mondo, l'Unive Ronde Van Drenthe, anticipando di qualche metro la volata del gruppetto delle migliori regolato dalla compagna nella Nederland Bloeit Annemiek Van Vleuten e dalla nostra Giorgia Bronzini.
La gara è stata subito resa molto dura, dato che dopo 40 chilometri davanti rimanevano soltanto una trentina di atlete. La prestazione delle italiane è stato ottima, con Bronzini e Noemi Cantele all'attacco per una trentina di chilometri in una fuga a cinque prima di essere ripreso da un gruppetto di una decina di atlete. Quando tutto sembrava pronto per la volata, la Gunnewijk ha lanciato il suo attacco resistendo fin sul traguardo al ritorno del gruppo, regolato comunque dalla compagna Van Vleuten.

ORDINE D'ARRIVO
1° Loes Gunnewijk (Ned) Nederland Bloeit
2° Annemiek Van Vleuten (Ned) Nederland Bloeit a 1''
3° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ Ormu s.t.
4° Charlotte Becker (Ger) Cervelo Test Team s.t.
5° Chantal Blaak (Ned) Leontien.nl s.t.
6° Brooke Miller (Usa) Tibco s.t.
7° Adrie Visser (Ned) HTC Columbia Women s.t.
8° Carla Swart (Rsa) MTN s.t.
9° Marie Lindberg (Swe) Redsun Cycling Team s.t.
10° Iris Slappendel (Ned) Cervelo Test Team s.t.

COPPA DEL MONDO (dopo 3 prove)
1° Marianne Vos (Ned) 131 punti
2° Grace Verbeke (Bel) 84 punti
3° Loes Gunnewijk (Ned) 75 punti
4° Emma Johansson (Swe) 66 punti
5° Annemiek Van Vleuten (Ned) 61 punti
7° Noemi Cantele (Ita) 56 punti

Vuelta al Pais Vasco, 6°tappa e classifica finale per Horner della RadioShack che batte Valverde

Lo statunitense Christopher Horner ha vinto la sesta tappa, una cronometro individuale di 22 chilometri, conquistando così anche la classifica finale della Vuelta al Pais Vasco. Il corridore della RadioShack ha battuto Alejandro Valverde, secondo, di 8 secondi e il belga Maxime Monfort dell'HTC - Columbia di 13 secondi. Grazie agli 8 secondi guadagnati, Horner ha superato lo spagnolo in classifica generale, recuperando il secondo di ritardo e finendo con 7 secondi di vantaggio. La cronometro ha anche modificato il terzo gradino del podio, con il giovane Benat Intxausti dell'Euskaltel che ha superato Joaquim Rodriguez del Team Katusha.
Per Horner, 39 anni quest'anno, si tratta del primo successo stagionale dopo il secondo posto al Giro di Sardegna. Vittoria importante anche per il Team RadioShack, finora senza grandi risultati per la classifica Uci del World Ranking, decisiva per gli inviti dall'anno prossimo nelle corse più importanti.
Buon sesto posto e primo degli italiani per Marco Pinotti dell'HTC - Columbia, arrivato a 1 minuto e 18 secondi di ritardo totali rispetto a Horner.

ORDINE D'ARRIVO
1° Christopher Horner (USA) Team Radioshack
2° Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne a 8''
3° Maxime Monfort (Bel) Team HTC - Columbia a 13''
4° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 18''
5° Benat Intxausti (Esp) Euskaltel - Euskadi a 21''

CLASSIFICA FINALE
1° Christopher Horner (Usa) Team Radioshack
2° Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne a 7''
3° Benat Intxausti (Esp) Euskaltel - Euskadi a 58''
4° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 1'06''
5° Jean-Christophe Peraud (Fra) Omega Pharma-Lotto a 1'10''
6° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 1'18''
7° Sandy Casar (Fra) Française Des Jeux a 1'47''
8° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 1'58''
9° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 1'59''
10° Dries Devenyns (Bel) Quick Step a 2'27''

fonte: cyclingnews.com

Parigi - Roubaix, i pronostici di Parliamo di Ciclismo

Il carrozzone del ciclismo si sposta nel nord della Francia, nei luoghi del pavé, per affrontare l'edizione numero 108 di una della classiche più belle e affascinanti di tutti i tempi, la Parigi - Roubaix. Difficile correrla sia con il sole che con la pioggia: nel primo caso diventa difficile respirare e vedere bene in alcuni punti a causa del polverone che si alza dal passaggio della corsa, nel secondo caso diventa quasi impossibile guidare la bici sui ciottoli lisci dei tratti in pavé e nei punti fangosi della corsa. I tratti in pavé di quest'anno saranno 27 per un totale di 52,9 chilometri, da tenere d'occhio il settore 17, la foresta di Arenberg, 2400 metri che spesso possono farti perdere la corsa, e il settore 4, il Carrefour de l'Arbre, 2100 metri decisivo per le sorti della corsa, specialmente perchè è l'ultimo di quattro tratti terribili nonché l'ultimo vero settore di pavé.
In gara ci saranno 5 vincitori della corsa, Tom Boonen, campione uscente e vincitore per 3 volte, Fabian Cancellara, vincitore nel 2006, Stuart O'Grady, vincitore nel 2007, Servais Knaven, vincitore nel 2001 e Frederic Guesdon, vincitore nel 1997.
Dopo questa brevissima introduzione passiamo ai pronostici.
Come al solito, ho suddiviso i corridori in fasce di merito, con alla fine qualche nome in più che potrebbe regalarci qualche sorpresa. Sinceramente, come per il Giro delle Fiandre, il pronostico per il vincitore non può spostarsi troppo da due nomi: il belga Tom Boonen della QuickStep e lo svizzero Fabian Cancellara della Saxo Bank. I due hanno dimostrato di essere gli uomini più forti e più in forma al momento e in una gara dura e imprevedibile come la Roubaix, queste due caratteristiche sono fondamentali. Visto l'andamento del Fiandre, Cancellara ha qualche punto percentuale in più di chance rispetto a Boonen, ma dipenderà moltissimo da come si evolverà la corsa. La differenza tra i due potrebbe farla anche le loro rispettive squadre: Boonen potrà contare su "gregari" come Wouter Weylandt (11° l'anno scorso), Kevin Van Impe (9° e 14° in passato) e Stijn Devolder, voglioso di fare bene dopo un Fiandre anonimo; Cancellara avrà dalla sua parte un ex vincitore come Stuart O'Grady, una carta importante da giocare come Matti Breschel e gregari di lusso come Gustav Larsson, Frank Hoj e Baden Cooke, che sarebbero capitani in altre squadre presenti alla corsa.
In seconda fascia, tre corridori più uno: George Hincapie della BMC, Leif Hoste dell'Omega Pharma Lotto, Juan Antonio Flecha del Team Sky + Filippo Pozzato della Katusha. Hincapie, dopo uno stupendo Fiandre, meriterebbe di essere inserito subito dopo i due grandi favoriti, specialmente guardando il suo palmares, dato che è arrivato 7 volte nei primi dieci e una volta secondo. Ma, purtroppo, lo statunitense ha sempre avuto qualche problema con la fortuna alla Roubaix, chissà però che quest'anno non sia la volta buona, dato anche che potrà contare sull'apporto del tedesco Burghardt, sicuramente una buona spalla. Hoste ha dimostrato al Fiandre di essersi ritrovato dopo un paio di stagioni non alla sua altezza. In passato sesto e quarto, l'anno scorso ha pagato la caduta di Flecha ma probabilmente non avrebbe potuto fare di più. Perso Vansummeren, il suo gregario più forte è Staf Scheirlinckx, ma tutta la squadra è all'altezza della corsa. Flecha deve riscattare un Fiandre non alla sua altezza, parte da piazzamenti di tutto rispetto alla Roubaix (2°, 3°, 4° e 6° in passato) e può essere una grande sorpresa. Potrà contare su Arvesen e su una buona squadra, ma dovrà soprattutto non commettere errori di valutazione. Filippo Pozzato: sarebbe stato insieme a Boonen e Cancellara nel pronostico ma la sua condizione è tutta da valutare. Saltato il Fiandre per l'influenza, bisognerà vedere se ha recuperato le energie e la forma. Il russo Ivanov potrà essere un ottimo supporto.
Nella terza fascia il numero di corridori aumenta. Bjorn Leukemans della Vacansoleil, Stijn Devolder della QuickStep, Matti Breschel della Saxo Bank, Bernhard Eisel dell'HTC, Roger Hammond della Cervelo e i quattro alfieri della Garmin, Maaskant, Vansummeren, Millar e Farrar. Per Devolder (7° in passato) e Breschel (10° nel 2009) il ruolo è di spalla dei capitani, ma in caso di difficoltà degli stessi o di un'evoluzione particolare della corsa, potranno recitare un ruolo da protagonisti. Leukemans è entrato di diritto nei favoriti dopo un ottimo Fiandre, ha una grande squadra per queste corse e un quarto posto nel 2007. Eisel, quinto nel 2006, se rimarrà insieme ai primi potrà diventare pericoloso nel caso di sprint e può contare su Sieberg e altri buoni passisti come gregari. Hammond è stato il più brillante della Cervelo al Fiandre, ha un terzo posto alla Roubaix e un passato da ciclocrossista che lo ha sempre aiutato nella corsa francese. In squadra ci sono gregari come Klier (12° nel 2009) e Hunt, oltre a un Theo Bos voglioso di far bene. Il suo ruolo dipenderà anche dallo stato di forma di Hushovd. Discorso a parte merita la Garmin Transitions: i suoi due teorici capitani, Vansummeren (5° e 8° in passato) e Maaskant (4° nel 2008) non sono in grandissima forma, mentre David Millar e Tyler Farrar stanno bene ma non hanno grande esperienza su queste strade, pur avendo caratteristiche ideali per questa corsa. La squadra americana potrebbe essere la mina vagante della corsa, bisogna tenerli d'occhio.
In quarta fascia, Thor Hushovd della Cervelo, Danilo Hondo della Lampre, Jens Keukeleire della Cofidis e il trio Liquigas Manuel Quinziato, Daniel Oss e Peter Sagan. Hushovd sarebbe il capitano indiscusso, visto il terzo posto dell'anno scorso, ma l'inizio di stagione non è stato esaltante e Hammond sta andando forte, si vedrà durante la corsa cosa potrà fare. Hondo è stato bravo al Fiandre, la Roubaix sembra più adatta a lui ma non ha grandi risultati in questa corsa. Keukeleire è l'astro nascente belga di quest'anno, ha già vinto tanto ma è alla prima partecipazione alla Roubaix, vedremo cosa saprà fare. Il trio Liquigas Quinziato, Oss e Sagan è ben assortito, con un corridore d'esperienza come Quinziato (9° in passato) che potrà contare su giovani fortissimi come Oss e Sagan, che potranno correre la loro corsa e cercare di dare il meglio. La curiosità su di loro è altissima.
In quinta e ultima fascia, forse più per rispetto che per altro, Frederic Guesdon della FdJ, la Rabobank e Servais Knaven della Milram. Guesdon, vincitore nel 1997, si è sempre piazzato tra i primi negli ultimi anni ma, ormai, ha perso lo smalto delle migliori stagioni. Stesso discorso per Servais Knaven, 1° nel 2001, che però potrà aiutare i giovani della sua squadra a imparare qualche segreto sulla corsa. La Rabobank schiera una buona formazione, con corridori come Lars Boom, Sebastian Langeveld e Joost Posthuma, ma non sembrano in grande forma e non hanno risultati di livello negli ultimi anni. Incredibile che la squadra olandese si sia fatta sfuggire Maaskant, frutto del proprio vivaio e l'olandese più forte nelle classiche del Nord.
Ci sono altri due nomi che voglio fare, per due motivi diversi: Luca Paolini dell'Acqua & Sapone e un giovane francese, Damien Gaudin della Bouygues Telecom. Probabilmente non li vedremo mai davanti, ma Paolini è il capitano unico della sua squadra ed è un corridore che può far bene su queste strade, mentre Gaudin ha vinto la Roubaix Juniores nel 2007 e si è ben piazzato l'anno scorso, quindi sono curioso di vederlo ancora all'opera.

Tirando le somme, favorito numero uno Cancellara, favorito numero due Boonen, alle loro spalle prima Hincapie e poi Flecha, se è in forma sicuramente Pozzato. Curiosità nel vedere all'opera Keukeleire, Oss e Sagan, spero in un buon piazzamento di qualche italiano dopo l'ottimo secondo di Pozzato dell'anno scorso.
Buona Roubaix a tutti!

Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, sbagliato sospendere adesso i corridori

Riporto il comunicato stampa dell'Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani, che riguarda la sospensione di Ballan e Santambrogio e più in generale il caso di Mantova. Il comunicato è firmato Amedeo Colombo, Presidente ACCPI, e Federico Maria Scaglia, segretario ACCPI.

"Purtroppo ancora una volta (ormai si è perso il conto) ci dobbiamo confrontare con un'inchiesta sul doping che coinvolge il mondo del ciclismo. Le notizie che giungono da Mantova comportano inevitabilmente da parte di tutti una profonda riflessione.
Il nostro primo auspicio però è che coloro che hanno la responsabilità di decidere se far correre o meno corridori e squadre operino con la necessaria prudenza ed equità. Sappiamo bene che l'inchiesta di Mantova è ancora nella fase delle indagini (si ricorda che l'avviso che hanno ricevuto i soggetti coinvolti è solo una richiesta di proroga delle indagini e non un avviso di conclusione delle indagini e/o una richiesta di rinvio a giudizio) e, a detta dello stesso Procuratore Capo, gli investigatori hanno bisogno ancora di qualche mese per definire e decidere se e chi accusare e, nel caso, per quali fatti. Bloccare ora i corridori e/o le loro squadre sulla base di una semplice richiesta di proroga delle indagini e in mancanza di una precisa incolpazione è un atto, a nostro avviso, imprudente ed iniquo. Il ciclismo ha bisogno quanto mai di regole chiare, certe e, soprattutto, uguali per tutti. Siamo i primi a chiedere rigore e severità (si ricorda che il nostro Presidente è stato il primo ad avanzare l'idea della radiazione per i casi più gravi di doping), ma siamo altresì pienamente convinti che il rigore e la severità non possano prescindere dalla giustizia e dall'equità. Creare colpevoli prima ancora che si sappia di cosa siano accusati è la cosa più dannosa, ingiusta ed iniqua che si possa fare. Non solo per gli atleti, ma più ancora per il nostro sport e per tutti i suoi tifosi".

Ballan e Santambrogio sospesi dalla BMC, il caso di Mantova inizia a prendere forma

Fino ad adesso non ho voluto entrare nel merito delle notizie che stavano arrivando un po' da tutte le parti su questo presunto nuovo scandalo italiano sul doping nel ciclismo. La scelta deriva principalmente dal fatto che, attualmente, tutto quello che si sa deriva da voci, probabilmente anche concrete, ma che sono e restano voci. Finché, non sono arrivate le prime vere notizie. Ieri la squadra americana Bmc Racing Team ha sospeso a tempo indeterminato Alessandro Ballan e Mauro Santambrogio dalle corse. I due sono tra gli indagati dal Pm Antonino Condorelli che si sta occupando del caso di una farmacia di Mariana Mantovana gestita da Guido Nigrelli, specializzatosi ormai anche nella preparazione dei corridori e nei test fisici. La Bmc ha sospeso i due atleti in base a una propria politica interna e seguendo anche le norme del Codice Etico dell'Uci.
Dato che non ci sono altre notizie certe, se non che ci sono 35 indagati e che la squadra nell'occhio del ciclone è Lampre di Giuseppe Saronni, preferisco non commentare e non riportare le indiscrezioni, aspettando che sul caso sia fatta veramente luce. Nel frattempo, permettetemi un appunto, anzi due.
Prima di tutto, è incredibilmente triste vedere come un giornale sportivo come La Gazzetta dello Sport, che di solito dedica uno o due inviati al ciclismo, appena si ritrova tra le mani uno scandalo doping sullo sport delle due ruote aumenta il numero dei giornalisti sul caso in maniera esponenziale. Ma il ciclismo per voi è solo questo? Se si, cosa lo seguite a fare? Lasciatelo ai giornali di cronaca e ignoratelo.
Secondo appunto, lo dico ora e lo ripeterò sempre, ogni scandalo o positività nel mondo del ciclismo ma anche in tutto il mondo sportivo, della politica, dell'economia o altro, non mi sorprende e non mi emoziona più di tanto. La risposta è semplice, il doping c'è, inutile negarlo, c'è chi lo fa bene e chi no, c'è chi viene beccato e chi no, ci sono metodi per evitare di essere trovati positivi e chi, fatalmente, sbaglia e viene sorpreso. Quindi, che notizia è "Scandalo doping a Mantova"??? Lo scandalo sarebbe "Lo sport è pulito", questa sarebbe una vera novità.

Circuit des Ardennes, fuga vincente per il russo Antonov nella 1°tappa, battuto Laengen

Il russo Mikhail Antonov ha vinto la prima tappa del Circuit des Ardennes, breve corsa a tappe francese dedicata alle squadre Continental ed Elite. Il corridore dell'Itera - Katusha ha battuto allo sprint il compagno di fuga Oystein Stake Laengen della Norvegia, mentre terzo è arrivato l'altro componente del drappello degli attaccanti, il francese Thomas Rostollan dell'Aix En Provence, staccato di 21 secondi.
La fuga dei tre uomini è partita a 110 chilometri dall'arrivo, dopo che il gruppo aveva respinto tutti gli attacchi portati precedentemente. Il gruppo sembrava capace di andare subito a riprendere i tre ma, incredibilmente, ha mollato il colpo quando aveva soltanto 5 secondi di ritardo. I tre uomini al comando sono riusciti a guadagnare fino a quasi 5 minuti, con il gruppo tirato dalla Rabobank Continental e dalla Bretagne - Schuller.
Ma un avvenimento clamoroso, avvenuto quando mancavano 60 chilometri dall'arrivo, ha deciso la corsa. Il gruppo è stato bloccato da un passaggio a livello per un paio di minuti ma la direzione di corsa non ha fermato i fuggitivi che si sono ritrovati magicamente con 7 minuti di vantaggio. I tre hanno continuato di comune accordo fino a 3 chilometri dall'arrivo, quando un attacco di Antonov ha fatto staccare Rostollan. A 1 chilometro ci ha provato Laengen ma Antonov non l'ha lasciato andare, riuscendo poi a battere il norvegese allo sprint. Il gruppo, che si era rimesso a tirare dopo qualche chilometro di sbandamento, è arrivato a 3 minuti di ritardo dal vincitore.

ORDINE D'ARRIVO
1° Mikhail Antonov (Rus) Itera - Katusha
2° Oystein Stake Laengen (Nor) Norvegia s.t.
3° Thomas Rostollan (Fra) A.V.C. Aix En Provence a 21''
4° Pim Ligthart (Ned) A.V.C. Aix En Provence a 3'05''
5° Lasse Bochman (Den) Glud & Marstrand a 3'06''

fonte: directvelo.com

Cinturon a Mallorca, la cronometro inaugurale al britannico Ian Bibby, la 2°tappa al tedesco Sven Krauss

Giovedi 8 Aprile è iniziata la 45° edizione della Cinturon Ciclista Internacional a Mallorca, breve corsa a tappe alla quale partecipano alcune tra le più importanti squadre Continental spagnole ed europee.
Nella prima tappa, un breve cronoprologo di 2,3 chilometri, la vittoria è andata al britannico Ian Bibby, che ha battuto di 1 secondo gli spagnoli Antonio Tauler della Bicicletas Caldentey e David Muntaner della Toyota Metal Blinds. Per Bibby è la prima vittoria in carriera tra i professionisti.
Nella seconda tappa, la più difficile della corsa, a spuntarla è stato il tedesco Sven Krauss del Team Halanke.de, che ha anticipato un gruppetto di 9 corridori di 3 secondi. Per Krauss, ex professionista con la Gerolsteiner, è un ritorno alla vittoria dopo un paio d'anni molto bui, dato che dopo il ritiro della Gerolsteiner dal professionismo il corridore si è ritrovato senza contratto ed è dovuto ritornare tra gli Elite, in una piccola squadra tedesca.
La tappa è stata molto dura sin dalle prime fasi di corsa, quando i corridori hanno dovuto affrontare il Coll de Soller, che ha iniziato a frazionare il gruppo. Sul Puig Major, se n'è andato il colombiano della Café de Colombia Jarlinson Pantano che, però, è stato ripreso in discesa da altri corridori che hanno formato in testa un gruppetto di 10 corridori. Negli ultimi metri di corsa, Krauss ha provato un attacco solitario riuscendo a precedere la volata degli altri fuggitivi e conquistando anche la maglia di leader della corsa.

1°TAPPA
1° Ian Bibby (Gbr) Gran Bretagna
2° Antonio Tauler (Esp) Bicicletas Caldentey a 1''
3° David Muntaner Juaneda (Esp) Toyota Metal Blinds s.t.
4° Peter Williams (Gbr) Gran Bretagna s.t.
5° Edward Clancy (Gbr) Gran Bretagna s.t.

2°TAPPA
1° Sven Krauss (Ger) Team Halanke.de
2° Pirmin Lang (Swi) Team Buergi a 3''
3° Fabien Wolf (Swi) Price - Custom Bikes s.t.
4° Jarlinson Pantano Gomez (Col) Colombia s.t.
5° Enrique Salgueiro Alonso (Esp) Extremadura - Spiuk s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Sven Krauss (Ger) Team Halanke.de
2° Sergi Escobar (Esp) Catalunya a 2''
3° Enrique Salgueiro Alonso (Esp) Extremadura - Spiuk a 3''
4° Jarlinson Pantano Gomez (Col) Colombia a 5''
5° Pirmin Lang (Swi) Team Buergi s.t.