martedì 7 settembre 2010

Tour de l'Avenir, la 2°tappa al francese Anthony Delaplace, Dowsett in maglia

Che i francesi, in questi anni, siano abituati a vincere con imprese epiche, ormai è un dato di fatto. E anche il successo di oggi del giovane Anthony Delaplace è arrivato nello stesso modo, con un attacco partito da lontanissimo e portato a termine con un leggerissimo margine su un gruppo lanciato a tutta all'inseguimento. Una bella vittoria per il giovane corridore classe '89 della Saur Sojasun che ha preceduto di pochi secondi il compagno di fuga Bert-Jan Lindeman mentre il connazionale Romain Hardy ha regolato il gruppo, arrivato a soli 8 secondi dal vincitore. Il leader della classifica al termine della tappa è diventato il britannico Alex Dowsett che ha approfittato del pesante ritardo accumulato da Taylor Phinney, caduto nella discesa del Cote des Corres e arrivato al traguardo con quasi 20 minuti di ritardo e ormai fuori classifica. Dowsett precede di 1 secondo l'australiano Michael Matthews e di 14 secondi il vincitore odierno.
La seconda tappa del Tour de l'Avenir si è tenuta tra Saint-Amand-Montrond e Cusset per un totale di 150,5 chilometri di gara. Ben sei le salite in programma, tutte di terza e quarta categoria, di cui ben 5 consecutive nel finale. Bastano 10 chilometri di gara per decidere la corsa: se ne vanno in tre, Delaplace, Lindeman e il danese Ricky Jorgensen, e il loro vantaggio arriva subito a sfiorare i tre minuti. A gestire l'inseguimento sono gli Stati Uniti del leader Phinney che mantengono il ritardo invariato intorno ai 3 minuti. Prima della Cote de Bost, posta a meno di 40 chilometri dal traguardo, Jorgensen è vittima di una caduta e perde contatto dal duo di testa che prosegue da solo la propria azione. Sull'ultima salita della Cote des Corres la situazione rimane pressoché invariata salvo un attacco del francese Bonnin, ripreso a 5 chilometri dal traguardo. Dopo la caduta di Phinney gli Stati Uniti smettono di tirare e davanti si alternano soprattutto Gran Bretagna e Australia ma il duo di testa riesce a mantenere 13 secondi di vantaggio al triangolo rosso dell'ultimo chilometro. Ai 500 metri Delaplace stacca Lindeman e può festeggiare tutto solo sotto il traguardo mentre l'olandese si piazza al secondo posto a 5 secondi. Terzo posto per il francese Hardy a 8 secondi che regola il plotone principale con il britannico Dowsett che diventa leader della classifica generale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Anthony Delaplace (Fra) Francia A
2° Bert-Jan Lindeman (Ned) Olanda a 5''
3° Romain Hardy (Fra) Francia A a 8''
4° John Degenkolb (Ger) Germania s.t.
5° Vicente Garcia De Mateos (Esp) Spagna s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Alex Dowsett (Gbr) Gran Bretagna
2° Michael Matthews (Aus) Australia a 1''
3° Anthony Delaplace (Fra) Francia A a 14''
4° John Degenkolb (Ger) Germania a 15''
5° Nelson Oliveira (Por) Portogallo a 21''

Vuelta a Espana, 10°tappa a Imanol Erviti della Caisse d'Epargne, Rodriguez va in maglia

Lo spagnolo Imanol Erviti ha messo il punto esclamativo su una giornata molto convulsa e discussa andando a vincere la decima tappa della Vuelta a Espana grazie a un attacco solitario negli ultimi chilometri di corsa. Il corridore della Caisse d'Epargne ha preceduto di 37 secondi i compagni di fuga Romain Zingle della Cofidis e Greg Van Avermaet dell'Omega Pharma Lotto che hanno regolato al traguardo i rimanenti componenti della fuga di tappa, con protagonisti anche Mauro Finetto della Liquigas quarto e Giampaolo Cheula della Footon Servetto ottavo. Ma la giornata, come si diceva prima, ha riservato anche altre sorprese, prima fra tutte la clamorosa esclusione di Andy Schleck e Stuart O'Grady dalla corsa da parte della direzione della propria squadra, la Saxo Bank. Una decisione seguita ai fatti della scorsa notte quando i due corridori sono rientrati alle cinque dal mattino violando il regolamento interno della squadra (oltre che il buon senso di un corridore impegnato in un grande giro). In serata il team manager Bjarne Riis ha aggiunto che la punizione riguarderà soltanto la corsa spagnola, quindi la presenza di Andy Schleck al Giro di Lombardia, suo obiettivo di fine anno, attualmente è confermata. Dalla corsa, invece, la notizia più importante è il cambio del leader della classifica con lo spagnolo Joaquim Rodriguez che ha guadagnato due secondi a un traguardo volante, scalzando l'altro spagnolo Igor Anton dell'Euskaltel dalla vetta della classifica. Una bella conquista per il "Purito" dopo anni passati da gregario puro nei grandi giri.
La tappa odierna si è tenuta lungo i 174 chilometri che dividevano Tarragona da Vilanova La Geltru. Frazione ideale per le fughe visto che a circa 30 chilometri dal traguardo la corsa affrontava la salita di prima categoria dell'Alto del Rat Penat, seguita da un lungo tratto di strada ondulata fino all'arrivo. Dopo che il Team Katusha ha mantenuto la corsa chiusa per permettere a Rodriguez di conquistare la maglia rossa di leader grazie agli abbuoni dello sprint volante, si è subito formata la fuga vincente, promossa dal belga Philippe Gilbert dell'Omega Pharma Lotto. Il campione belga è stato raggiunto da Blel Kadri dell'Ag2r, Javier Moreno dell'Andalucia, Imanol Erviti della Caisse d’Epargne, Romain Zingle della Cofidis, Giampaolo Cheula della Footon Servetto, Christophe Le Mevel della FDJ, Manuele Mori della Lampre, Mauro Finetto della Liquigas Doimo, Greg Van Avermaet dell'Omega Pharma-Lotto, Laurens Ten Dam della Rabobank e Anders Lund della Saxo Bank. La fuga ha subito guadagnato tre minuti di vantaggio ma la Katusha non ha permesso agli attaccanti di guadagnare ulteriore vantaggio visto che Gilbert è ancora in classifica, a meno di 2 minuti dal primo. Con un grande atto di generosità il belga ha preferito lasciarsi sfilare, dando la possibilità alla fuga di prendere corpo e ulteriore vantaggio. Infatti, il vantaggio massimo è arrivato a toccare quasi i 6 minuti e ai piedi della decisiva salita dell'Alto del Rat Penat il ritardo del gruppo era ancora di 3 minuti. Nel tratto più duro della salita, con punte del 23%, se ne sono andati Le Mevel e Moreno ma lungo i 3 chilometri finali dell'ascesa, più facili, gli altri componenti della fuga sono rientrati annullando l'attacco dei due. A circa 20 chilometri dal traguardo è stato Erviti a lanciarsi in attacco, questa volta sfruttando una parte tecnica della discesa. Lo spagnolo è riuscito a guadagnare subito 30 secondi di margine che ha mantenuto fin sul traguardo, sfruttando anche la scarsa collaborazione del resto dei fuggitivi. Il gruppo principale, decimato lungo la salita di prima categoria, è arrivato a 1 minuto e 38 secondi di ritardo dal vincitore, regolato da Daniele Bennati della Liquigas, con tutti gli uomini di classifica rimasti senza problemi in gruppo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Imanol Erviti (Esp) Caisse d'Epargne
2° Romain Zingle (Bel) Cofidis a 37''
3° Greg Van Avermaet (Bel) Omega Pharma Lotto s.t.
4° Mauro Finetto (Ita) Liquigas Doimo s.t.
5° Javier Moreno (Esp) Andaluci Cajasur s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha
2° Igor Anton (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo a 4''
4° Xavier Tondo (Esp) Cervelo TestTeam a 44''
5° Jean-Christophe Peraud (Fra) Omega Pharma Lotto a 54''
6° Ruben Plaza (Esp) Caisse d'Epargne a 1'17''
7° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 1'20''
8° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 1'21''
9° Marzio Bruseghin (Ita) Caisse d'Epargne a 1'24''
10° Peter Velits (Svk) Team HTC Columbia a 1'28''