domenica 30 maggio 2010

Il Giro d'Italia 2010 è di Ivan Basso, sul podio anche Arroyo e Nibali. Ultima tappa a Larsson

"È stato un Giro difficilissimo, è stato un Giro spettacolare e incerto fino all'ultimo. Il pubblico si è divertito, per me è una giornata fantastica. Devo ringraziare la mia squadra, sono felicissimo". Con queste parole il varesino Ivan Basso della Liquigas - Doimo ha festeggiato la sua seconda vittoria in carriera al Giro d'Italia, potendo alzare al cielo la coppa del vincitore a Verona, nella suggestiva cornice dell'Arena. Una vittoria arrivata un po' a sorpresa visti i tanti grandi nomi stranieri presenti alla corsa di quest'anno e allo stato di forma di Ivan che non sembrava dei migliori. Basso, com'è nel suo stile, è rimasto in silenzio e ha lavorato giorno dopo giorno, uscendo indenne dalle tappe belghe, lasciando gloria e onore al compagno di squadra Nibali nella cronosquadre e difendendosi come poteva nella tappe delle strade bianche. La fuga bidone dell'Aquila aveva quasi scombinato i suoi piani ma sia Basso che la squadra sono rimasti compatti e tranquilli e hanno continuato a dominare la corsa, impostando tutte le tappe di montagna come meglio credevano. E da lì è nata la vittoria di Basso, magnifico sullo Zoncolan, incerto prima e irresistibile poi nella tappa con arrivo all'Aprica e attento nell'ascesa del Passo del Tonale. La cronometro è stata una formalità visto che il secondo in classifica, Arroyo, era già soddisfatto dal poter salire sul podio in una corsa importante come questa.
Quella di Basso è una vera e propria rinascita visto che la squalifica per doping di 2 anni l'ha costretto a ricominciare da zero, a ripartire a faticare in gruppo, a lavorare spesso per i compagni e a lavorare nell'ombra, con tante dedizione e con l'immensa classe che si porta dietro da quando era ancora giovanissimo. Menzione speciale va anche alla squadra, la Liquigas - Doimo, e al suo fedele scudiero, Vincenzo Nibali, capaci di scortare e aiutare il proprio capitano e di togliersi delle soddisfazioni come la vittoria del siciliano ad Asolo. Una grande vittoria, come sottilineato nell'intervista dopo la fine della cronometro dallo stesso Basso, che ha parlato della vittoria come la sua più bella "Sicuramente è così anche per il pubblico. La gente ha visto che ho lottato fino all'ultimo per conquistare la maglia rosa, ci ho creduto fino alla fine, è stata una vittoria cercata con tutte le mie forze. Quella parte di me ancora infelice ora è tornata al 100% della felicità. Dopo L'Aquila ho temuto, Arroyo è un ottimo corridore e non ha mollato mai, corre con una grande squadra. Sicuramente quella situazione ha creato dei problemi ma poi la mia squadra ha reagito con grande orgoglio e da quel giorno tutto è andato per il verso giusto. Ringrazio tutti i ragazzi fantastici della mia squadra e uno in particolare che è salito sul podio con me (Nibali). Lui è il futuro del Giro, tra qualche anno le parti tra me e lui saranno invertite".
Tornando a un commento più generale, Basso ha vinto con 1 minuto e 51 secondi su David Arroyo, al più grande risultato in carriera in un grande giro, mentre Vincenzo Nibali è giunto terzo con un ritardo di 2 minuti e 37 secondi. Amaro quarto posto per Michele Scarponi che desiderava ardentemente il podio e che paga, oltre alla fuga dell'Aquila, anche una pessima cronosquadre. Resta per lui un Giro indimenticabile, con un'importante vittoria di tappa e un piazzamento che lo incentiverà a riprovarci l'anno prossimo. Il primo dei delusi è sicuramente Cadel Evans, quinto posto, che ha speso troppo nella prima parte del Giro crollando letteralmente sotto i colpi micidiali di Basso sullo Zoncolan. Piazzamenti amari anche per Alexandre Vinokourov, sesto, e Carlos Sastre, ottavo, che hanno dimostrato qualche problema di tenuta sulle tre settimane e probabilmente anche qualche anno di troppo. Una delle facce sorridenti del Giro è sicuramente quella del giovane Richie Porte della Saxo Bank, settimo in classifica e maglia bianca, grande sorpresa della corsa che potrebbe avergli aperto una strada da uomo di classifica per i grandi giri. Sarà sicuramente stato aiutato dalla fuga bidone ma sarebbe rimasto sicuramente nei primi 20 e per un debuttante sarebbe stato comunque un buon risultato. Da sottolineare anche che tutte le maglie secondarie del Giro sono andate a corridori australiani, a Evans quella della classifica a punti, a Matthew Lloyd quella dei GPM e a Porte quella dei giovani.
Nell'ultima tappa, la cronometro conclusiva di Verona di 15 chilometri, a spuntarla è stato lo svedese Gustav Erik Larsson che ha preceduto di 2 secondi l'italiano Marco Pinotti dell'HTC - Columbia, autore di un Giro straordinario, e di 17 secondi Vinokourov. Al quarto posto si è piazzato Evans a 22 secondi mentre quinto e sesto sono arrivati Nibali e il lituano Ignatas Konovalovas della Cervelo a 23 secondi.
Questo Giro ha avuto vincitore e vinti, grandi imprese e scottanti delusioni, è stata l'ultima corsa di Gilberto Simoni, che ha terminato con un completo nero con colletto e cravatta per salutare i suoi tifosi. Ma sicuramente bisogna rendere omaggio a ogni singolo corridore che è riuscito a portare a termine questa durissima edizione del Giro che è passata dalle piogge olandesi al freddo italiano, al fango e alla grandine, alla neve del Gavia e alle pendenze dello Zoncolan. Complimenti, a tutti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Gustav Erik Larsson (Swe) Team Saxo Bank
2° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 2''
3° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 17''
4° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 22''
5° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 23''
6° Ignatas Konovalovas (Ltu) Cervelo Test Team a 23''
7° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 29''
8° Cameron Meyer (Aus) Garmin - Transitions a 32''
9° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 35''
10° Tom Stamsnijder (Ned) Rabobank a 37''

CLASSIFICA FINALE
1° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo
2° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 1'51''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 2'37''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 2'50''
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 3'27''
6° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'06''
7° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 7'22''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 9'39''
9° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 14'20''
10° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 14'51''

CLASSIFICA A PUNTI
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 150 punti
2° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana 128 punti
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo 116 punti

CLASSIFICA GPM
1° Matthew Lloyd (Aus) Omega Pharma - Lotto 56 punti
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo 41 punti
3° Johann Tschopp (Swi) BBox Bouygues Telecom 38 punti

CLASSIFICA GIOVANI
1° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank
2° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 7'29''
3° Bauke Mollema (Ned) Rabobank a 12'19''

CLASSIFICA TV
1° Tom Stamsnijder (Ned) Rabobank 18 punti
2° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 15 punti
3° Olivier Kaisen (Bel) Omega Pharma Lotto 12 punti

CLASSIFICA AZZURRI D'ITALIA
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 11 punti
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo 9 punti
3° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli 6 punti

PREMIO FUGA
1° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 476 punti
2° Rick Flens (Ned) Rabobank 463 punti
3° Olivier Kaisen (Bel) Omega Pharma Lotto 399 punti

COMBATTIVITA'
1° Matthew Lloyd (Aus) Omega Pharma - Lotto 38 punti
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 34 punti
3° Jerome Pineau (Fra) Quick Step 30 punti

CLASSIFICA A SQUADRE (TEMPI)
1° Liquigas - Doimo
2° Rabobank a 24'21''
3° Caisse d'Epargne 1h05'55''

CLASSIFICA A SQUADRE (A PUNTI)
1° Liquigas - Doimo 412 punti
2° Team HTC - Columbia 281 punti
3° Rabobank 263 punti

GP de Plumelec Morbihan all'australiano Wesley Sulzberger della Francaise des Jeux

L'australiano Wesley Sulzberger ha vinto l'edizione 2010 del Grand Prix de Plumelec Morbihan grazie a un'azione solitaria nel finale di corsa. Il corridore della Francaise des Jeux ha preceduto i francesi Renaud Dion della Roubaix Lille Metropole, staccato di 41 secondi, e Stephane Augé della Cofidis, a 44 secondi di ritardo. Per il giovane Sulzberger, classe '86, è la sesta vittoria internazionale in carriera e sicuramente il successo più importante in carriera dopo quel secondo posto alle spalle di Peter Velits nel campionato del mondo Under 23 di Stoccarda 2007.
La corsa si è decisa negli ultimi 30 chilometri quando una fuga di otto corridori ha preso il largo. Insieme a Sulzberger si trovavano davanti anche Dion, Augé, Pierrick Fedrigo della BBox Bouygues Telecom, Sebastien Duret della Bretagne - Schuller, David Le Lay dell'Ag2R, Maxime Mederel della Big Mat Auber 93 e Brice Feillu della Vacansoleil. Gli attaccanti sono riusciti a guadagnare un grande margine sugli inseguitori potendosi giocare la tappa tra di loro. Con molti dei componenti del gruppo di testa che pensavano a come affrontare la salita finale, la Cote de Cadoudal, a 14 chilometri dall'arrivo ha lanciato il proprio attacco, conquistando un buon margine di vantaggio da poter gestire sull'erta conclusiva. L'australiano non è più stato ripreso mentre gli altri componenti del gruppetto sono arrivati alla spicciolata al traguardo.
"Vincere qui dopo Simon Gerrans (vincitore nel 2007) è qualcosa di speciale. Vengo da uno stage in montagna con la Francaise des Jeux e ho capito rapidamente che le sensazioni erano buone" ha dichiarato il vincitore dopo l'arrivo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Wesley Sulzberger (Aus) Francaise des Jeux
2° Renaud Dion (Fra) Roubaix Lille Metropole a 41''
3° Stephane Augé (Fra) Cofidis a 44''
4° Pierrick Fedrigo (Fra) BBox Bouygues Telecom a 48''
5° David Le Lay (Fra) Ag2R La Mondiale a 52''
6° Maxime Mederel (Fra) Big Mat - Auber 93 a 1'09''
7° Sebastien Duret (Fra) Bretagne - Schuller a 1'19''
8° Brice Feillu (Fra) Vacansoleil a 2'13''
9° Pierre Rolland (Fra) BBox Bouygues Telecom a 3'31''
10° Laurent Pichon (Fra) Bretagne - Schuller a 3'34''

fonte: ouest-france.fr

SEB Tartu GP, fuga vincente per l'estone Tanel Kangert

L'estone Tanel Kangert ha vinto il SEB Tartu GP precedendo nettamente in volata i due compagni di fuga, arrivati insieme a lui fino all'ultimo giro del circuito costruito nella città di Tartu. Il corridore della nazionale estone ha preceduto il lettone Toms Skuijins della nazionale della Lettonia Under 23 e il polacco Adrian Honkisz della nazionale polacca, mentre al quarto posto è arrivato Gediminas Bagdonas della Lituania, primo inseguitore giunto al traguardo con un ritardo di 2 minuti e 32 secondi. Per Kangert, lasciato a piedi l'anno scorso dall'Ag2r La Mondiale, si tratta della prima vittoria stagionale dopo la buona prestazione nella gara del giorno prima, il Tallinn - Tartu GP.
La fuga dei tre uomini è iniziata a circa metà corsa, dopo che molti altri corridori avevano provato ad andarsene, e nessuno è più riuscito a rientrare su di loro, probabilmente anche a causa della forte pioggia che ha funestato la seconda parte della corsa, iniziata con uno splendido sole.

ORDINE D'ARRIVO
1° Tanel Kangert (Est) Estonia
2° Toms Skuijins (Lat) Lettonia Under 23 s.t.
3° Adrian Honkisz (Pol) Polonia s.t.
4° Gediminas Bagdonas (Ltu) Lituania a 2'32''
5° Aleksejs Saramotins (Lat) Lettonia a 3'02''
6° Allan Oras (Est) Estonia s.t.
7° Indulis Bekmanis (Lat) Lettonia Under 23 s.t.
8° Alessandro Bertuola (Ita) Kalev Chocolate a 3'28''
9° Vytautas Kaupas (Ltu) Lituania a 3'59''
10° Risto Raid (Est) Estonia Under 23 s.t.

Bayern - Rundfahrt, tappa e maglia a Maxime Monfort, si rivede Malori, secondo

Il belga Maxime Monfort ha vinto la quarta tappa della Bayern Rundfahrt, una cronometro di 27,8 chilometri nella città di Berching. Il corridore dell'HTC - Columbia ha preceduto di 12 secondi l'italiano Adriano Malori della Lampre Farnese Vini e di 48 secondi il compagno Hayden Roulston, al quarto e quinto posto si sono piazzati l'australiano Travis Meyer della Garmin Transitions e lo sloveno Simon Spilak della Lampre, entrambi a 49 secondi dal vincitore. Per Monfort, campione belga a cronometro in carica, si tratta della prima vittoria stagionale che potrebbe subito essere raddoppiata oggi con la vittoria nella classifica finale.
"Stavo molto bene dopo la prima parte della corsa questa settimana ed ero fiducioso. La distanza era perfetta per me e c'erano due salite" ha dichiarato Monfort dopo l'arrivo. "Cosa posso dire, è stato semplicemente perfetto ed ero particolarmente motivato. Ho detto tutto in questa tappa ed è andata così. Non avevo corso per cinque settimane e non pensavo che la mia forma fosse così buona. Ma in ogni tappa della corsa mi sentivo sempre un po' meglio e oggi ero al meglio. E' stata una tappa molto movimentata, con due difficili salite tra il 5 e il 10 percento che erano perfette per me".
Alle spalle di un grande Monfort bisogna segnalare il secondo posto di Malori, staccato soltanto di 12 secondi e autore di una grandissima prova, il primo grande segnale della sua classe tra i professionisti. Malori è ancora molto giovane (classe '88) e la squadra, finora, l'aveva tenuto coperto, facendosi vedere in qualche fuga al Giro della Turchia.
"Malori ha sfoggiato una grande prestazione, confermando tutta la sua classe nelle prove contro il tempo e dando continuità a quanto già di buono aveva mostrato in questa prima parte di stagione" ha dichiarato il suo direttore sportivo Piovani. "Forse Adriano avrebbe dovuto scegliere l'agilità piuttosto che la potenza nella parte centrale del percorso, quella più mossa: il suo tempo sarebbe stato molto vicino a quello di Monfort". Sicuramente, un segnale da parte di un (futuro) campione.

ORDINE D'ARRIVO
1° Maxime Monfort (Bel) Team HTC - Columbia
2° Adriano Malori (Ita) Lampre - Farnese Vini a 12''
3° Hayden Roulston (Nzl) Team HTC - Columbia a 48''
4° Travis Meyer (Aus) Garmin - Transitions a 49''
5° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Maxime Monfort (Bel) Team HTC - Columbia
2° Adriano Malori (Ita) Lampre - Farnese Vini a 12''
3° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini a 49''
4° Simon Geschke (Ger) Skil - Shimano a 1'00''
5° Christophe Riblon (Fra) Ag2R La Mondiale s.t.
6° Nelson Oliveira (Por) Xacobeo Galicia a 1'04''
7° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 1'06''
8° Kristof Vandewalle (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
9° Igor Anton (Esp) Euskaltel - Euskadi a 1'10''
10° Romain Sicard (Fra) Euskaltel - Euskadi s.t.

Tour de Belgique, Dominique Cornu vince la cronometro della 4°tappa e conquista la maglia

Il belga Dominique Cornu ha vinto la quarta tappa del Tour de Belgique riuscendo ad anticipare di qualche secondo i suoi avversari ed è riuscito a conquistare anche la maglia di leader della classifica generale. Alle spalle del corridore della Skil - Shimano si sono piazzati, a 4 secondi, l'olandese Koos Moerenhout della Rabobank e il belga Stijn Devolder della Quick Step, che occupano queste posizioni anche in classifica. Per Cornu, campione del mondo a cronometro nella categoria Under 23 nel 2006, si tratta della prima vittoria stagionale.
"Il titolo mondiale a cronometro da Under 23 mi ha messo sempre molta pressione. Il passaggio ai prof non è stato semplice ma sapevo che un giorno sarei salito sul gradino più alto del podio. Ho continuato a lavorare e così ho fatto fino a oggi. Il fatto che ho in tasca la maglia di leader della classifica completa la mia felicità" ha dichiarato Cornu dopo la vittoria.
In classifica il belga dovrà guardarsi soprattutto da Moerenhout e Devolder, staccati di 4 secondi, oltre a Bram Tankink della Rabobank, in ritardo di 8 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Dominique Cornu (Bel) Skil - Shimano
2° Koos Moerenhout (Ned) Rabobank a 4''
3° Stijn Devolder (Bel) Quick Step s.t.
4° Bram Tankink (Ned) Rabobank a 8''
5° Nick Nuyens (Bel) Rabobank a 14''

CLASSIFICA GENERALE
1° Dominique Cornu (Bel) Skil - Shimano
2° Koos Moerenhout (Ned) Rabobank a 4''
3° Stijn Devolder (Bel) Quick Step s.t.
4° Bram Tankink (Ned) Rabobank a 8''
5° Tomas Vaitkus (Ltu) Team Radioshack a 14''
6° David Boucher (Fra) Landbouwkrediet s.t.
7° Nick Nuyens (Bel) Rabobank s.t.
8° Lieuwe Westra (Ned) Vacansoleil a 15''
9° Cyril Lemoine (Fra) Saur - Sojasun s.t.
10° Laszlo Bodrogi (Fra) Team Katusha a 18''

Giro d'Italia, Tschopp re del Gavia nella 20°tappa, Basso sente profumo di vittoria

Lo svizzero Johann Tschopp ha vinto la ventesima tappa del Giro d'Italia dopo aver portato a termine una lunghissima fuga iniziata a inizio gara. Il corridore della Bbox Bouygues Telecom è riuscito a resistere al ritorno degli uomini del gruppo, prima fra tutti Cadel Evans arrivato a 16 secondi. Al terzo posto si è piazzato Ivan Basso, staccato di 25 secondi, arrivato insieme a Michele Scarponi che per un secondo non è riuscito a strappare il terzo posto a Vincenzo Nibali, giunto al traguardo affaticato insieme a David Arroyo. Per Tschopp è la più grande vittoria in carriera, arrivata in una tappa epica e impreziosita dal passaggio sul Gavia.
La tappa è iniziata subito molto forte con tanti scatti sin dalla prima salita. La situazione è rimasta ingarbugliata per parecchi chilometri finché dal gruppo della maglia rosa hanno iniziato a provarci corridori importanti come Sastre, Simoni e Vinokourov. Dopo la discesa della Forcola di Livigno davanti si è formato un gruppetto di 15 corridori, formato da Hubert Dupont dell'Ag2R, Jose Serpa dell'Androni, Johann Tschopp e Thomas Voeckler della BBox, Xabier Zandio della Caisse d'Epargne, Carlos Sastre e Marcel Wyss della Cervelo, David Moncoutie della Cofidis, Stefano Pirazzi della Colnago, Gilberto Simoni della Lampre, Matthew Lloyd dell'Omega Pharma Lotto, Pieter Weening della Rabobank, Marco Pinotti dell'HTC - Columbia, Laurent Didier della Saxo Bank e Alexandre Vinokourov dell'Astana. Sulla successiva salita del Passo Eira Pirazzi lascia la compagnia degli altri fuggitivi e prova ad andarsene da solo, cercando di guadagnare secondi in vista della lunga salita del Gavia. Il suo vantaggio sale fino a 1 minuto e mezzo sugli inseguitori mentre il gruppo Basso è a 2 minuti e 30 secondi, con tutta la Liquigas davanti a controllare la corsa. Sulle prime rampe del Gavia davanti rimangono Vinokourov, Tschopp, Sastre, Lloyd, Simoni, Pinotti e Moncoutie e Pirazzi viene ripreso, formando un gruppetto di 8 corridori. Prima di Santa Caterina Valfurva se ne vanno Moncoutie e Simoni, che vuole provare un'ultima volta a lasciare il segno in una tappa alpina. Grazie a un attacco di Vinokourov al gruppetto di testa si aggiungono anche il kazako e Tschopp mentre Pirazzi si stacca e viene ripreso dal gruppo. Davanti riescono a rientrare anche Sastre, Lloyd e Pinotti mentre Moncoutie si stacca e viene ripreso dal gruppo. Gli attacchi sono continui e alla fine se ne vanno Simoni e Tschopp mentre dietro rimangono Vinokourov, Sastre, Lloyd e Pinotti. Nel gruppo maglia rosa la Liquigas fa l'andatura senza che nessuno provi un attacco. La situazione rimane stabile fino in cima con i corridori che si preparano per la difficile discesa. Davanti Tschopp riesce a seminare Simoni che si rialza e si farà riprendere dal plotone. Dal gruppo maglia rosa escono Daniele Righi della Lampre e Vladimir Karpets della Katusha. Come nella tappa del Mortirolo la discesa del gruppo Basso vede in testa Vincenzo Nibali, davanti a scortare il suo capitano. La situazione al termine della discesa vede Tschopp in testa con 1 minuto su Vinokourov, Righi, Karpets e Simoni mentre più indietro ci sono Sastre e Pinotti. Il gruppo maglia rosa è a circa 2 minuti di ritardo. Sulle prime rampe del Passo del Tonale, ultima fatica di questo Giro, si stacca subito Simoni mentre Tschopp sembra irraggiungibile. Vinokourov cerca di fare la salita a tutta e il solo Righi riesce a tenere il suo passo, con tutti gli altri che vengono ripresi dal gruppo. A 3 chilometri dal traguardo Evans dimostra di averne ancora e va all'attacco, seguito poco dopo da un grande attacco di Scarponi seguito dal solo Basso mentre Nibali sembra essere un po' in difficoltà. La cavalcata di Tschopp continua fin sul traguardo, precedendo di pochi secondi uno scatenato Evans. Basso e Scarponi arrivano poco dietro mentre Nibali perde qualche secondo di troppo ma resiste al terzo posto in classifica generale.
Una grande tappa con tanti grandi protagonisti che hanno onorato fino in fondo un bellissimo Giro d'Italia. E oggi, il gran finale di Verona.

ORDINE D'ARRIVO
1° Johann Tschopp (Swi) Bbox Bouygues Telecom
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 16''
3° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 25''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli s.t.
5° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 41''
6° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 43''
7° John Gadret (Fra) Ag2R La Mondiale a 48''
8° Bauke Mollema (Ned) Rabobank a 50''
9° Daniele Righi (Ita) Lampre - Farnese Vini a 57''
10° Vasil Kiryienka (Blr) Caisse d'Epargne a 1'02''

CLASSIFICA GENERALE
1° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo
2° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 1'15''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 2'56''
4° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 2'57''
5° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 3'47''
6° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 7'25''
7° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'31''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 8'55''
9° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 14'06''
10° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 15'00''