sabato 15 maggio 2010

Rhone Alpes Isere Tour, la 3°tappa ad Andy Cappelle della Verandas Willems

Il belga Andy Cappelle ha vinto la terza tappa della Rhone Alpes Isere Tour grazie a un attacco solitario negli ultimi chilometri lasciandosi alle spalle il gruppetto di fuggitivi che stava animando la tappa. Il corridore della Verandas Willems ha preceduto di 36 secondi Nicolas Baldo dell'Atlas Personal e Sergey Firsanov del Team Designa Kokken mentre quarto è giunto la maglia gialla Jerome Coppel della Saur - Sojasun. Per Cappelle si tratta della prima vittoria stagionale dopo un paio di sfortunati secondi posti ma soprattutto è la prima vittoria dopo l'ultima arrivata nell'agosto del 2007.
La tappa odierna, come le altre due, presentava un profilo altimetrico difficile ed era ideale per dei tentativi da lontano. Il primo attacco fruttuoso è stato quello lanciato da Jean-Marc Bideau della Bretagne-Schuller, Florent Barle dell'Aix-en-Provence e Mathieu Teychenne-Coutet della Chambery, che però verrà neutralizzato sulla seconda salita di giornata, la Cote de Montaud, dove si è anche verificato un primo attacco di Cappelle. In discesa ci ha provato Sylvain Georges della Creusot che è stato ripreso dal gruppo di testa, formato da una trentina di corridori, nel quale Coppel si è ritrovato da solo. A 80 chilometri dall'arrivo ci hanno provato Sebastien Duret della Bretagne Schuller e Pierre-Luc Perichon della SCO Dijon. I due sono riusciti a guadagnare subito un buon margine che a 50 chilometri dall'arrivo era di 1 minuto e 35 secondi sul gruppo dei migliori. Rimasto isolato, Coppel ha pensato di provare un attacco portandosi dietro Cappelle, con Baldo poco distante e il gruppo principale tirato dai colombiani della Colombia es Pasion. La situazione in testa continuava a stravolgersi, ma alla fine i cinque attaccanti si sono riuniti. Perichon, Coppel, Baldo, Cappelle e Duret potevano gestire un vantaggio di 35 secondi su Firsanov che era partito al contrattacco a 27 chilometri dall'arrivo, mentre il gruppo navigava a 1 minuto e 20 secondi. Firsanov, con un grandissimo sforzo solitario, è riuscito a rientrare sui cinque di testa mentre il vantaggio sul resto del gruppo cresceva fino a 2 minuti. L'azione decisiva per la vittoria di tappa è arrivata poco prima dei 5 chilometri dall'arrivo quando Cappelle ha rotto gli indugi e ha lanciato un attacco solitario, riuscendo ad arrivare con 36 secondi sugli altri cinque regolati da Baldo e Firsanov mentre l'avanguardia degli inseguitori tagliava il traguardo a quasi 3 minuti.
In classifica generale Coppel mantiene ancora un vantaggio rassicurante sui primi inseguitori, potendo gestire 1 minuto e 42 secondi su Baldo e 1 minuto e 45 secondi su Firsanov, con Duret quarto a 1 minuto e 50, mentre tutti gli altri si trovano a oltre 4 minuti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Andy Cappelle (Bel) Verandas Willems
2° Nicolas Baldo (Fra) Atlas Personal a 36''
3° Sergey Firsanov (Rus) Team Designa Kokken s.t.
4° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun s.t.
5° Pierre-Luc Perrichon (Fra) SCO Dijon s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun
2° Nicolas Baldo (Fra) Atlas Personal a 1'42''
3° Sergey Firsanov (Rus) Team Designa Kokken a 1'45''
4° Sebastien Duret (Fra) Bretagne - Schuller a 1'50''
5° Pierre-Luc Perrichon (Fra) SCO Dijon a 4'08''
6° Radoslav Rogina (Cro) Loborika a 4'11''
7° Thomas Degand (Fra) Verandas Willems s.t.
8° Sylvain Georges (Fra) Creusot Cyclisme a 4'14''
9° Luis Felipe Laverde (Col) Colombia es Pasion a 4'17''
10° Romain Hardy (Fra) Bretagne - Schuller a 4'25''

fonte: directvelo.com

Giro d'Italia. A Montalcino trionfo per Evans, tonfo per Nibali, in rosa ancora Vinokourov

Un campione del mondo che vince sotto una fitta pioggia una corsa dura, tremenda e, quindi, affascinante, non si vedeva da qualche anno. Le immagini di oggi appartengono a un tempo che non c'è più, a quando il ciclismo era una corsa prima di tutto contro te stesso e soltanto dopo contro gli altri. Oggi non contavano le squadre, non contavano le tattiche, contava andare più forte degli altri, resistere al fango e alla pioggia, e in queste condizioni soltanto i grandi campioni potevano vincere. Cadel Evans, il campione del mondo in carica, ha vinto la settima tappa del Giro d'Italia dopo una prova eroica sulle strade bianche, mai state meno candide come oggi, superando in un lungo sprint sullo strappo finale di Montalcino l'italiano Damiano Cunego della Lampre e il kazako Alexandre Vinokourov dell'Astana. I corridori di testa hanno fatto la differenza nei tratti sterrati della corsa, soprattutto nel tratto in salita del secondo settore che raggiungeva punte fino al 16%, provocando un deciso scossone alla classifica generale. I primi sconfitti, infatti, sono i due capitani della Liquigas, Vincenzo Nibali e Ivan Basso, con entrambi caduti poco prima dell'ingresso nello sterrato e arrivati insieme a 2 minuti. Ancora più sconfitto è Carlos Sastre, giunto a più di 5 minuti e a meno di miracoli fuori dalla lotta per la classifica generale. Generosa prova di Stefano Garzelli, giunto a 30 secondi dai primi, e Michele Scarponi, caduto insieme a Nibali ma capace di rilanciarsi all'inseguimento arrivando a circa 1 minuto di ritardo, compiendo una vera e propria impresa.
La tappa è iniziata subito non sotto i migliori auspici visto le condizioni atmosferiche che avrebbero reso quasi impraticabili i tratti di sterrati. Non sono partiti Marzio Bruseghin della Caisse d'Epargne ed Eros Capecchi della Footon - Servetto, entrambi vittime di cadute in Olanda e non in grado di proseguire. Il gruppo a inizio tappa non ha lasciato scampo ai tentativi di fuga, tirato dalla Katusha di un combattivo Pozzato. Ma alla fine, dopo 85 chilometri, in due sono riusciti a evadere, cioè Rick Flens della Rabobank e Nicki Sorensen della Saxo Bank. I fuggitivi hanno guadagnato parecchio vantaggio, arrivato fino a 9 minuti visto che il plotone non aveva paura di due corridori al comando. Dopo aver ripreso un po' di fiato, la Katusha si è rimessa davanti e il vantaggio dei fuggitivi è iniziato a diminuire drasticamente. Quando si è messa davanti anche l'Acqua & Sapone, la fuga è stata neutralizzata. Sul GPM del Passo di Rospatoio ci ha provato Dario Cioni del Team Sky, ma l'attacco non è andato a buon fine, con il gruppo, ormai ridotto a una quarantina di unità, subito alle sue spalle. Il primo momento decisivo della tappa è arrivato a 32 chilometri dall'arrivo quando Scarponi è caduto in una curva in discesa e ha tirato dietro di sé anche Nibali, Basso e Valerio Agnoli, tagliando fuori in pratica tutta la Liquigas. Basso è subito ripartito mentre Nibali, un po' più contuso, è ripartito con più difficoltà insieme a gran parte della Liquigas. Nei chilometri successivi, visto che Basso si è ritrovato a metà strada tra il gruppo di testa e Nibali, ha deciso di aspettare la maglia rosa e di proseguire insieme. Il distacco di Nibali è subito salito a 1 minuto e 20 secondi mentre davanti in cinque hanno provato subito ad approfittarne, Thomas Rohregger e Linus Gerdemann della Milram, Jan Bakelandts dell'Omega Pharma Lotto, Garzelli e Vinokourov. All'inizio del tratto di sterrato ci ha provato Gerdemann che è stato quasi subito ripreso dagli altri attaccanti, mentre alle loro spalle si era formato un gruppetto di una ventina di corridori con tutti i favoriti. Nibali inseguiva già a 1 minuto e 20 secondi mentre Carlos Sastre era già più indietro, in grande difficoltà. Durante il primo tratto di sterrato il gruppetto di testa si è ricompattato, con tutti i favoriti davanti, tra cui Vinokourov, Evans, Garzelli, Cunego, Karpets e molti uomini forti in questo genere di corsa. Grazie all'aiuto dei compagni, le squadre di Vinokourov e Garzelli tenevano alta l'andatura, impedendo di fatto il rientro di Nibali, che intanto aveva ripreso Basso ed era insieme anche a Scarponi e Sastre. Finito il primo tratto di sterrato Cunego ha provato un attacco senza guadagnare tanto, ma il vero attacco è arrivato nel tratto in salita del secondo sterrato, dove Vinokourov ha lanciato la sua offensiva portandosi dietro il solo Evans. Grazie a un'altra grande azione Cunego è riuscito a riportarsi sui due di testa portandosi dietro Garzelli, John Gadret dell'Ag2R, David Arroyo della Caisse d'Epargne e Marco Pinotti dell'HTC - Columbia, quando al traguardo mancavano 10 chilometri. Dietro Scarponi si era lanciato in un inseguimento solitario che è terminato riuscendo a riprendere e superare il gruppetto degli inseguitori. Nibali e Basso erano sempre segnalati a circa 1 minuto e 40 secondi di ritardo, con la maglia rosa che sembrava più in palla del suo compagno, dimostrato anche dal fatto che Nibali ha dovuto aspettare Basso un paio di volte in salita. A 9 chilometri dall'arrivo, quando il vantaggio stava iniziando a diminuire, un altro attacco di Vinokourov ha selezionato il gruppetto di testa con i soli Evans e Arroyo in grado di seguirlo. Sull'ultimo tratto di salita in asfalto un'azione di Cunego ha riportato compatta la fuga, ma Vinokourov è ripartito un'altra volta con Evans e Cunego a ruota, Pinotti e Arroyo poco dietro e Garzelli e Gadret staccati e in difficoltà. A 2 chilometri dall'arrivo Pinotti e Arroyo sono riusciti a rientrare ma era chiaro che la frazione se la giocavano in tre. Dopo una curva sbagliata in discesa da Evans, Cunego è ripartito all'attacco, prendendo in testa la salita finale in ciottolato che conduceva al traguardo. Evans ha subito ripreso e superato Cunego con Vinokourov a ruota e Pinotti e Arroyo più staccati. Entrati negli ultimi 300 metri in salita in asfalto, Evans sembrava voler solamente tirare per guadagnare più secondi possibili mentre Cunego sembrava aspettare il momento giusto per scattare, ma non aveva fatto i conti con la forza dell'australiano e lo strappetto che risultava ancora più tremendo dopo una corsa del genere, perdendo contatto da Evans. Il campione del mondo poteva così arrivare a braccia alzate davanti a Cunego e Vinokourov, con il kazako nuova maglia rosa.

Qualche considerazione generale sulla tappa e sull'attuale classifica. Già detto delle magnifiche prove di Evans, Cunego, Vinokourov, Garzelli e Scarponi, è comunque da sottolineare lo sforzo di cercare di limitare i danni di Basso e Nibali, che non hanno più la maglia ma non sono arrivati neanche a 5 minuti come uno spento Sastre. Mi sono piaciuti particolarmente due giovani, il colombiano Sarmiento dell'Acqua & Sapone, arrivato nono poco dietro a Scarponi, e l'australiano Richie Porte della Saxo Bank, che ha provato a rimanere in classifica arrivando poco prima del duo Liquigas.
In classifica generale l'unico che ha un buon vantaggio sugli altri è Vinokourov, mentre tra Evans e Scarponi ci sono praticamente due minuti, il che rimette tutti in gioco per il podio e la vittoria finale del Giro. Sarà tutta da seguire la tappa di domani con l'arrivo sul Terminillo perché qualcuno potrebbe accusare la fatica di oggi e perdere terreno, mentre altri avranno voglia di lottare ancora e provare a riguadagnare terreno. Mancheranno i grandi nomi a questo Giro, ma le emozioni sono altissime in ogni tappa.

ORDINE D'ARRIVO
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
2° Damiano Cunego (Ita) Lampre - Farnese Vini a 2''
3° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
4° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 6''
5° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 12''
6° Stefano Garzelli (Ita) Acqua & Sapone a 27''
8° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 1'01''
11° David Millar (Gbr) Garmin Transitions a 1'11''
14° Vladimir Karpets (Rus) Katusha a 1'18''
17° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 2'00''
18° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 2'05''
37° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 5'20''

CLASSIFICA GENERALE
1° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 1'12''
3° David Millar (GBr) Garmin - Transitions a 1'29''
4° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 1'30''
5° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 1'33''
6° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 1'40''
7° Linus Gerdemann (Ger) Team Milram a 1'48''
8° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 1'51''
11° Stefano Garzelli (Ita) Acqua & Sapone a 2'47''
12° Damiano Cunego (Ita) Lampre a 3'08''
13° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 3'09''
24° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 7'06''

Doble Sucre Potosi, in Bolivia comanda soltanto l'Equipo EBSA, 3 tappe e maglia di leader della generale

Dopo tre tappe della Doble Sucre Potosi, corsa di 5 tappe che si sta svolgendo in Bolivia, la parola d'ordine è EBSA. Perchè la squadra colombiana finora non ha lasciato neanche le briciole alle altre squadre dominando sia nelle singole frazioni che in classifica generale.
Nella prima tappa la vittoria è andata al boliviano Oscar Soliz che insieme al compagno di squadra Libardo Nino era uscito dal gruppo principale a una trentina di chilometri dall'arrivo. Sulle rampe conclusive dell'arrivo a Potosi Soliz staccava Nino arrivando da solo tra il tripudio della folla per il suo beniamino di casa. Al terzo posto giungeva, infine, un altro corridore dell'EBSA, il colombiano Santiago Ojeda, staccato di 2 minuti e 39 secondi, con il gruppo principale arrivato molto sfilacciato.
Nella seconda tappa la vittoria è andata ancora a Soliz, bravo a superare negli ultimi metri il connazionale Juan Cotumba della Pio Rico che ormai quasi certo della vittoria. Cotumba faceva parte di un gruppetto di attaccanti che se n'era andato quando di chilometri al traguardo ne mancavano ancora tanti. A pochi chilometri dall'arrivo Cotumba ha lanciato un attacco lasciando la compagnia degli altri fuggitivi ma probabilmente l'offensiva è stata lanciata troppo presto e il boliviano si è ritrovato senza forze nel finale mentre da dietro Soliz rimontava di gran carriera. Alle spalle di Soliz e Cotumba si è piazzato al terzo posto Ojeda a 21 secondi, mentre quarto e quinto sono arrivati Fernando Camargo e Daniel Rincon della Boyaca Orgullo de America.
Nella terza tappa la vittoria è andata al colombiano Jairo Perez Suarez che ha avuto il via libera dai suoi compagni di squadra dell'Equipo EBSA a 16 chilometri dall'arrivo, andando a vincere con 2 minuti e 43 secondi su un gruppetto di otto corridori regolato allo sprint da Nino e Soliz.
In classifica generale Soliz è primo con 1 minuto e 9 secondi su Nino e 3 minuti e 16 secondi su Ojeda mentre il primo corridore non EBSA è Cotumba, quarto a 3 minuti e 23 secondi.

1°TAPPA
1° Oscar Soliz (Bol) Equipo EBSA
2° Libardo Nino (Col) Equipo EBSA a 12''
3° Santiago Ojeda (Col) Equipo EBSA a 2'39''
4° Miguel Emiro Matta (Col) Boyaca Orgullo de America a 2'49''
5° Jhonny Caicedo (Ecu) Panavial Coraje Carchense a 2'53''

2°TAPPA
1° Oscar Soliz (Bol) Equipo EBSA
2° Juan Cotumba (Bol) Pio Rico a 2''
3° Santiago Ojeda (Col) Equipo EBSA a 21''
4° Luis Fernando Camargo (Col) Boyaca Orgullo de America a 25''
5° Daniel Rincon Quintana (Col) Boyaca Orgullo de America a 32''

3°TAPPA
1° Jairo Perez Suarez (Col) Equipo EBSA
2° Libardo Nino (Col) Equipo EBSA a 2'43''
3° Oscar Soliz (Bol) Equipo EBSA s.t.
4° Jhonny Caicedo (Ecu) Panavial Coraje Carchense s.t.
5° Mauricio Neisa (Col) Boyaca Orgullo de America s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Oscar Soliz (Bol) Equipo EBSA
2° Libardo Nino (Col) Equipo EBSA a 1'09''
3° Santiago Ojeda (Col) Equipo EBSA a 3'16''
4° Juan Cotumba (Bol) Pio Rico a 3'23''
5° Luis Fernando Camargo (Col) Boyaca Orgullo de America a 3'45''
6° Jhonny Caicedo (Ecu) Panavial Coraje Carchense a 3'55''
7° Graciano Fonseca (Col) Boyaca Orgullo de America a 4'01''
8° Mauricio Neisa (Col) Boyaca Orgullo de America a 4'02''
9° Victor Nino (Col) Equipo EBSA a 4'30''
10° Diego Arteaga (Ecu) Panavial Coraje Carchense a 5'07''

Fleche du Sud, vittorie per Kevin Pauwels e Mads Christensen, Lasse Bochman leader

Il belga Kevin Pauwels e il danese Mads Christensen sono i due vincitori della prima e della seconda tappa della Fleche du Sud, breve corsa a tappe che si corre in Lussemburgo.
Nella prima tappa la vittoria è andata a Pauwels che in volata ha preceduto il nazionale svedese Linus Dahlberg e il lussemburghese Jempy Drucker, vincitore del prologo, del Team Differdange. Per il corridore della Telenet Fidea, grande specialista del ciclocross come tutti gli altri componenti della squadra, si tratta della prima vittoria stagionale e la terza in carriera su strada. Una grande dimostrazione di forza per Pauwels che ha dimostrato di saper andar forte anche su strada, vincendo uno sprint sicuramente non facile.
Nella seconda tappa la vittoria è andata al danese Mads Christensen che insieme al compagno Lasse Bochman della Glud & Marstrand hanno dominato la frazione, inserendosi anche ai primi due posti della classifica generale. I due corridori sono partiti dopo una sessantina di chilometri di corsa insieme all'australiano Lachlan Norris della Drapac Porsche e hanno subito guadagnato un grande margine di vantaggio, arrivato sui 5 minuti. Nel circuito finale Norris si è staccato lasciando la gloria e gli onori al duo danese, con Bochman primo in classifica con 14 secondi di vantaggio su Christensen grazie al miglior tempo nel prologo. Terzo posto a 3 minuti e 30 secondi all'olandese Maarten De Jonge del Cycling Team Jo Piels, quando ormai sembra praticamente certo che a vincere la corsa sarà uno dei due corridori danesi.

1°TAPPA
1° Kevin Pauwels (Bel) Telenet - Fidea
2° Linus Dahlberg (Swe) Svezia s.t.
3° Jempy Drucker (Lux) Team Differdange s.t.
4° Pirmin Lang (Swi) Team Burgi s.t.
5° Felix Rinker (Ger) Germania s.t.

2°TAPPA
1° Mads Christensen (Den) Glud & Marstrand
2° Lasse Bochman (Den) Glud & Marstrand s.t.
3° Michael Stevenson (Swe) Sparenbanken Vest a 3'20''
4° Elias Schmah (Swi) Price Costum Bikes a 3'22''
5° Harald Totschnig (Aut) Team Radland Tirol s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Lasse Bochman (Den) Glud & Marstrand
2° Mads Christensen (Den) Glud & Marstrand a 14''
3° Maarten De Jonge (Ned) Cycling Team Jo Piels a 3'30''
4° Mads Meyer (Den) Team Energi Fyn s.t.
5° Harald Totschnig (Aut) Team Radland Tirol a 3'37''
6° Michael Stevenson (Swe) Sparenbanken Vest a 3'39''
7° Elias Schmah (Swi) Price Costum Bikes a 3'43''
8° Marc Goos (Ned) Cycling Team Jo Piels a 3'53''
9° Tjarco Cuppens (Ned) Team Differdange a 3'55''
10° Ivan Belotti (Ita) Kalev Chocolate Team a 4'04''

fonte: tageblatt.lu

Rhone Alpes Isere Tour, nelle prime due tappe vittorie per Jerome Coppel e Sebastien Duret

La 20° edizione della Rhone Alpes Isere Tour ha preso il via giovedi 13 Maggio e terminerà domenica 16 Maggio dopo quattro tappe che vedranno protagonisti alcuni tra i migliori giovani francesi e stranieri in circolazione. Fino a oggi si sono disputate due tappe che hanno visto le vittorie di Jerome Coppel della Saur - Sojasun e Sebastien Duret della Bretagne - Schuller.
Nella prima tappa, finora decisiva anche per la classifica generale, è stata una fuga a caratterizzare l'intera frazione. Tra i 90 e gli 80 chilometri dall'arrivo dieci uomini sono riusciti a evadere dal plotone, Jean-Marc Bideau della Bretagne-Schuller, Alexandre Aulas della CR4C Roanne, Pierre-Luc Perichon della SCO Dijon, Jerome Coppel della Saur-Sojasun, Luis Felipe Laverde della Colombia es Pasion, Tomas Okrouhlicky dell'AC Sparta Praga, Sam Bennett e Yannick Marié della Pomme Marseille e Frederic Finot e Sylvain Georges della Creusot Cyclisme. Il loro vantaggio è rapidamente salito fino a 3 minuti dato che il plotone non è riuscito subito a organizzarsi per iniziare l'inseguimento. A 50 chilometri dall'arrivo ci ha provato Georges ma dopo una decina di chilometri ha preferito farsi riprendere, mentre il gruppo si è rimesso a tirare riducendo il ritardo a 2 minuti. All'ingresso del circuito finale di 16 chilometri, da ripetere per due volte, il gruppetto è arrivato con solamente 1 minuto e 35 secondi di vantaggio ma dopo qualche chilometro Coppel ha provato l'assolo, guadagnando subito un buon margine su Bideau, Perichon, Laverde e Georges, mentre gli altri componenti della fuga erano più staccati. A 20 chilometri dall'arrivo il vantaggio di Coppel sui quattro inseguitori è sceso a 17 secondi mentre il gruppo principale viaggiava a 2 minuti e 45 secondi. Perichon, causa crampi, si è staccato dagli inseguitori ed è stato successivamente ripreso dal plotone principale mentre Coppel, dopo aver perso qualche secondo, ha ridato vigore all'azione continuando a guadagnare chilometro dopo chilometro sugli inseguitori. All'arrivo, in cima a una salita di 2600 metri, Coppel è arrivato con 1 minuto e 18 di vantaggio su Georges, Bideau e Laverde mentre il gruppo principale è giunto a 1 minuto e 36 secondi regolato da Fabio Duarte.
Nella seconda tappa la vittoria è andata a Sebastien Duret della Bretagne Schuller che ha preceduto il compagno di squadra Romain Hardy e Julien Guay del C.C. Nogent-sur-Oise. Duret è riuscito a resistere al ritorno del gruppo della maglia gialla Coppel dopo aver attaccato negli ultimi chilometri di corsa. La tappa è stata molto interessante, con continui capovolgimenti e molti attacchi. Appena partiti e sono già in 11 a provarci, con il gruppo alle spalle che lascia fare. Da segnalare, nel gruppo di testa, un già attivissimo Duret, Cyril Bessy della Saur - Sojasun, Sven Renders della Verandas Willems, Jure Zrimsek della Sava e Massimo Demarin della Loborika. Il loro vantaggio sale fino a 2 minuti ma il loro attacco subirà un deciso ridimensionamento sul Mont Tournier, la salita più impegnativa di giornata. Con il gruppo dietro tirato da Saur - Sojasun e C.C. Nogent-sur-Oise il vantaggio si assottiglia sempre di più e davanti restano soltanto Duret, Bessy, Renders, Mathieu Teychenne-Coutet della Chambery e Thomas Rostollan della Aix-en-Provence. In cima passa il solo Duret con il gruppo praticamente alle sue spalle e in discesa le carte si rimescolano ancora, arrivando a 70 chilometri dall'arrivo con quattro corridori al comando, Eduardo Gonzalo e Romain Hardy della Bretagne Schuller, Alex Cano della Colombia es Pasion e Sergey Firsanov della Designa Kokken. A pochi secondi dietro ai quattro si trovano altri 17 corridori tra cui il leader Coppel mentre il plotone principale si trova ormai tagliato fuori. Il vantaggio dei quattro è salito fino a oltre due minuti mentre nel gruppo di Coppel sono rientrati anche altri corridori. Grazie al grande lavoro della Saur - Sojasun i quattro uomini al comando sono stati ripresi dal gruppo della maglia gialla a 13 chilometri dall'arrivo, e ai 10 è partito all'attacco ancora una volta Duret, seguito da Yoann Bagot della VC La Pomme Marseille, Dalivier Ospina della Colombia es Pasion e Christophe Laurent della VC Vaulx en Velin. Sull'ultima salita, la Cote d'Avressieux, Bagot e Duret sono rimasti soli, con pochi secondi di vantaggio sul gruppo. Il vantaggio è lentamente sceso fino a ridursi totalmente all'ultimo chilometro ma lo sprint di Duret è bastato per arrivare con qualche metro di vantaggio su Hardy e Guay, regalandosi una vittoria fortemente voluta sin dai primi chilometri.

1°TAPPA
1° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun
2° Sylvain Georges (Fra) Creusot Cyclisme a 1'18''
3° Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
4° Luis Felipe Laverde (Col) Colombia es Pasion a 1'20''
5° Fabio Andres Duarte (Col) Colombia es Pasion a 1'36''

2°TAPPA
1° Sebastien Duret (Fra) Bretagne - Schuller
2° Romain Hardy (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
3° Julien Guay (Fra) C.C. Nogent-sur-Oise s.t.
4° Luis Felipe Laverde (Col) Colombia es Pasion s.t.
5° Sebastien Ivars (Fra) Charvieu - Chavagneux Isere s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Jerome Coppel (Fra) Saur - Sojasun
2° Sylvain Georges (Fra) Creusot Cyclisme a 1'21''
3° Luis Felipe Laverde (Col) Colombia es Pasion a 1'31''
4° Romain Hardy (Fra) Bretagne - Schuller a 1'39''
5° Fabio Andres Duarte (Col) Colombia es Pasion a 1'47''
6° Sergey Firsanov (Rus) Team Designa Kokken a 1'48''
7° Sebastien Ivars (Fra) Charvieu - Chavagneux Isere a 1'50''
8° Yoann Bagot (Fra) V.C. La Pomme - Marseille s.t.
9° Nicolas Baldo (Fra) Atlas Personal s.t.
10° Kevin Pigaglio (Fra) Charvieu - Chavagneux Isere s.t.

fonte: directvelo.com

Tour de Picardie, Kenny Van Hummel vince la 1°tappa in volata

L'olandese Kenny Van Hummel ha vinto la prima tappa del Tour de Picardie regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore della Skil - Shimano ha superato il britannico Ben Swift del Team Sky e l'italiano Danilo Napolitano della Katusha in uno sprint molto serrato, dove il lavoro maggiore è stato fatto dalla squadra di Swift. Per Van Hummel, dopo tanti ottimi piazzamenti, è finalmente arrivata la prima vittoria stagionale, la quinta per la Skil - Shimano.
La tappa ha preso il via da Boué sotto un cielo coperto ma senza pioggia, arrivando dopo 181 chilometri a Doullens. Dopo 27 chilometri se ne sono andati in tre, i francesi Niels Brouzes della Big Mat e Tristan Valentin della Cofidis e il giapponese Fumiyuki Beppu del Team Radio Shack. Il vantaggio degli attaccanti è salito rapidamente arrivando fino a un massimo di 12 minuti, alimentando qualche speranza di vittoria, ma il gruppo principale ha iniziato a tirare molto forte, con il Team Sky tra i più attivi, che negli ultimi chilometri ha messo tutta la squadra davanti per Swift. A 3 chilometri dall'arrivo il sogno dei tre attaccanti è terminato, con le squadre dei velocisti che iniziavano la battaglia per le migliori posizioni. Allo sprint il migliore è stato Van Hummel che ha regolato di poco Swift e Napolitano.

ORDINE D'ARRIVO
1° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano
2° Ben Swift (Gbr) Team Sky s.t.
3° Danilo Napolitano (Ita) Katusha s.t.
4° Yohann Gene (Fra) BBox Bouygues Telecom s.t.
5° Robert Wagner (Ger) Skil - Shimano s.t.