sabato 24 luglio 2010

Giro di Vallonia, volata vincente per Danilo Napolitano nella 1°tappa

L'italiano Danilo Napolitano ha vinto la prima tappa del Giro di Vallonia regolando allo sprint il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore del Team Katusha ha preceduto il belga Wouter Weylandt della Quick Step, vincitore di una tappa al Giro qualche mese fa, e il neozelandese Greg Henderson della Sky. Per Napolitano si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella alla 4 Giorni di Dunkerque in un'annata in cui ha finora raccolto molto meno di quello che sperava visti i tantissimi piazzamenti nei 5 nelle volate alle quali ha partecipato.
La tappa odierna ha preso il via da Mouscron arrivando dopo 184,4 chilometri a Lessines senza affrontare grandi difficoltà se non qualche strappetto non molto pericoloso per i velocisti. Dopo pochi chilometri all'attacco si sono lanciati Benjamin Gourgue della Landbouwkrediet e Steven Van Vooren della Topsport Vlaanderen, riuscendo subito a guadagnare un buon margine su un gruppo che ha lasciato fare. Quando il vantaggio dei due ha superato i 12 minuti la Quick Step ha preso in mano l'inseguimento iniziando a ridurre considerevolmente il ritardo. Van Vooren e Gourgue si sono divisi i traguardi volanti e i GPM ma a 25 chilometri dall'arrivo hanno dovuto cedere al ritorno del gruppo. La Quick Step ha tenuto la corsa chiusa nonostante qualche attacco nel finale portando il gruppo compatto alla volata finale. Sembrava poter essere una giornata perfetta per la squadra belga ma il suo sprinter, Wouter Weylandt, non è riuscito a resistere a un grande Napolitano che ha firmato la vittoria di tappa per la sua Katusha e ha vestito anche la prima maglia di leader della classifica generale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Danilo Napolitano (Ita) Team Katusha
2° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
3° Greg Henderson (Nzl) Sky Professional s.t.
4° Stefan Van Dijk (Ned) Verandas Willems s.t.
5° Jens Keukeleire (Bel) Cofidis s.t.

Tour de France 2010. I commenti dopo la 19°tappa

Alberto Contador (Esp) Astana
"Sono emozionato, commosso, felicissimo. E' tutto l’anno che mi concentro sul Tour, mi sono allenato tantissimo, anche se non tutto ha funzionato, ho avuto giorni buoni e altri meno, ma non vi posso dire quali. Dei Tour corsi, questo è stato il più difficile e complicato, anche perché la pressione, fino al momento del via, è stata enorme. Paura di non farcela? Quando mi hanno detto che mi rimanevano solo 5" in classifica, non mi sono fatto prendere dal panico, avevo fiducia in me, sapevo di tenere il mio passo, e sono rimasto concentrato fino alla fine".

Andy Schleck (Lux) Saxo Bank
"Ho cominciato la cronometro velocissimo, volevo caricare me e cercare di scaricare Contador. Sapevo che mi sarei dovuto battere fino alla fine, e così ho fatto. Ma superare Contador non era facile. Ci riproverò il prossimo anno. Rimpianti? Non direttamente su di me, ma certo quel guaio alla catena è stato decisivo. E ammetto che il mio cronoprologo a Rotterdam è stato terribile".

Fabian Cancellara (Swi) Saxo Bank
"Soddisfatto per me, una grande vittoria, ma non per Andy, speravo che ce la facesse. Prima del via, gli ho detto di credere in se stesso, di dare tutto, di cercare di essere freddo. E' ancora molto giovane, è già molto esperto, ma da subito si capiva che sarebbe diventato forte. Ricordo il Giro del 2007, quando poi arrivò secondo: gli dovevo spiegare come si fa a rimontare il gruppo dopo essersi fermato a fare la pipì".

Alessandro Petacchi (Ita) Lampre
"Domani a Parigi la volata decisiva per la maglia verde della classifica a punti. Devo riuscire a non sbagliare nulla e sperare che non succeda nulla di particolare, di imprevisto. L’avversario da battere è più Cavendish che Hushovd. Non credo che Cavendish faccia anche i traguardi intermedi a punti, dovrebbe spendere energie preziose per conquistare la volata finale, che a lui forse interessa di più".

Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha
"Oggi è stata veramente dura. Una crono individuale così lunga non era certamente adatta alle mie caratteristiche e quindi ho sofferto tanto. Sono però molto soddisfatto perché sono riuscito a mantenere un posto nei primi dieci e dopo la vittoria di tappa questo era l'altro obiettivo. Ora so che posso fare bene anche in una grande corsa a tappe e proverò a tornare con maggiori ambizioni".

Ivan Basso (Ita) Liquigas Doimo
"Ovviamente le mie sensazioni non erano quelle ottimali ma il mio obiettivo è di terminare questo Tour, è un impegno che avevo in testa e ci tengo molto ad arrivare a Parigi. È stata comunque un'esperienza importante e utile per il prossimo anno. Anche senza questo problema di salute non sarei arrivato nei primi cinque: alcuni corridori andavano più forte di me e la mia posizione poteva essere intorno alla decima. Secondo me la possibilità di fare due grandi giri ad alto livello c'è: adesso, però, penso a finire questo Tour e poi mi prenderò qualche giorno di vacanza".

Bjarne Riis (Den) Saxo Bank
"Andy ha fatto una cronometro fantastica, è andato via molto regolare, molto bene; ha pagato un po' alla fine ma ha dato veramente tutto. Senza il salto di catena non possiamo sapere cosa sarebbe successo, questa è stata la corsa però. Fabian, invece, è stato fortissimo come al solito, quando correva lui c'era un po' meno vento ma è stato il migliore ed è un successo importante".

Igor Gonzalez de Galdeano (Esp) Euskaltel
"Samuel era triste perché speravamo che potesse finire terzo. Dobbiamo essere soddisfatti dalla performance della squadra perché questo è il miglior risultato di sempre per l'Euskaltel Euskadi. Non c'è dubbio che Menchov era molto forte. Ha guadagnato due minuti e dobbiamo congratularci con lui perché le corse non si vincono solo in montagna ma anche nelle cronometro. Siamo stati un po' sorpresi da come è andata la cronometro. Sapevamo che dovevamo lottare contro un grande Menchov ma oggi pensavamo di vedere un grande Sanchez. Abbiamo visto un grande Sanchez fino a ieri ma per qualche ragione oggi non era al suo livello".

Brixia Tour, Pozzovivo vince sul Passo Maniva e ipoteca la vittoria finale

L'italiano Domenico Pozzovivo ha vinto la quarta tappa del Brixia Tour grazie a una cavalcata solitaria lungo i 10 chilometri finali della salita del Passo Maniva. Il corridore della Colnago CSF Inox non ha avuto rivali e ha preceduto di 53 secondi l'irlandese Daniel Martin della Garmin Transitions e l'italiano Morris Possoni della Sky Professional. Con questa vittoria Pozzovivo ha ipotecato la vittoria finale visto che la tappa di domani con arrivo a Orzinuovi sarà dedicata ai velocisti. "Ai -10 dal traguardo ho pensato che la miglior difesa fosse l'attacco" ha raccontato al traguardo Pozzovivo "Penso che oltre alla grande condizione di forma, oggi mi abbiano aiutato a vincere la rabbia ed il rammarico nei confronti di una stagione andata un po' così a seguito dell'infortunio patito al Giro, quello che era il mio grande appuntamento. L'unica consolazione è che posso garantire che questo è il vero Domenico Pozzovivo".
La quarta tappa del Brixia Tour ha preso il via da Concesio per terminare dopo 158,5 chilometri sul Passo Maniva, 1900 metri di altitudine e 9% di pendenza media per 10 chilometri di salita. Al chilometro 16 hanno preso il largo cinque corridori, Angel Madrazo Ruiz della Caisse d'Epargne, Travis Meyer della Garmin Transitions, Sergio Laganà della De Rosa, Johnny Hoogerland della Vacansoleil ed Edwin Carvajal della Miche. Il loro vantaggio è salito fino a 3 minuti e 25 secondi con il gruppo che li ha tenuti sotto tiro, iniziando a recuperare terreno in vista della salita finale. Dopo quasi 130 chilometri di fuga i cinque sono stati ripresi dal gruppo tirato dalla Colnago CSF Inox. Dopo qualche scatto in testa al gruppo, proprio all'inizio della salita Domenico Pozzovivo ha rotto gli indugi andandosene da solo. L'irlandese Daniel Martin ha provato a seguirlo, ripreso poco dopo da Possoni, ma il loro ritardo è continuato ad aumentare lungo tutta la salita. Martin e Possoni sono stati ripresi anche da Diego Ulissi e Damiano Caruso mentre più indietro inseguivano altri sei uomini tra cui Marco Marzano e Matteo Carrara. Pozzovivo ha mantenuto un gran passo fin sul traguardo arrivando con quasi 1 minuto di vantaggio su Martin e Possoni mentre poco più indietro sono arrivati nell'ordine Ulissi e Caruso.
In classifica generale Pozzovivo ora può vantare 1 minuto e 50 su Possoni e 2 minuti e 39 secondi su Martin. Per lui la vittoria di questa decima edizione del Brixia Tour è ormai alle porte.

ORDINE D'ARRIVO
1° Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago CSF Inox
2° Daniel Martin (Irl) Garmin Transitions a 53''
3° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 54''
4° Diego Ulissi (Ita) Lampre Farnese Vini a 1'05''
5° Damiano Caruso (Ita) De Rosa Stac Plastic a 1'23''

CLASSIFICA GENERALE
1° Domenico Pozzovivo (Ita) Colnago CSF Inox
2° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 1'50''
3° Daniel Martin (Irl) Garmin Transitions a 2'39''
4° Diego Ulissi (Ita) Lampre Farnese Vini a 3'21''
5° Bartosz Huzarski (Pol) ISD Neri a 3'36''
6° Marco Marzano (Ita) Lampre Farnese Vini a 3'49''
7° Damiano Caruso (Ita) De Rosa Stac Plastic a 4'27''
8° Ruslan Pidgornyy (Ukr) ISD Neri a 4'35''
9° Matteo Carrara (Ita) Vacansoleil a 4'40''
10° Riccardo Chiarini (Ita) De Rosa Stac Plastic a 6'05''

Tour of Qinghai Lake, doppietta per Shpilevsky nell'8°tappa, Askari rimane leader

Il russo Boris Shpilevsky ha vinto l'ottava tappa del Tour of Qinghai Lake regolando allo sprint il gruppo arrivato pressoché compatto al traguardo. Il corridore della nazionale russa ha preceduto l'iraniano Mehdi Sohrabi della Tabriz Petrochemical e Valentin Iglinskiy del Kazakhstan mentre al quinto posto è giunto l'italiano Pierpaolo De Negri dell'ISD Neri. Per Shpilevsky si tratta della seconda vittoria di tappa consecutiva dopo tanti piazzamenti nelle tappe precedenti.
La tappa odierna, 150,4 chilometri da Qilian a Qingshizui, presentava una sola difficoltà per il gruppo, una salita hors categorie posta però a più di 50 chilometri dal traguardo. La Tabriz Petrochemical del leader Askari ha tenuto la corsa nei primi chilometri finché dopo 55 chilometri di corsa l'olandese Thomas Rabou del Team Type 1 ha lasciato la compagnia del gruppo. Raggiunto da Feng Han della Skil Shimano e Pengda Jiao della Cina, Rabou è riuscito a guadagnare fino a 1 minuto e mezzo di vantaggio. Staccati i due corridori cinesi, Rabou ha proseguito da solo fino alle pendici della salita dove è stato raggiunto da Volodymyr Starchyk dell'Amore & Vita e Simon Clarke dell'ISD Neri. I tre sono stati presto ripresi dal gruppetto degli uomini di classifica con Rogina della Loborika che è passato per primo in cima alla montagna davanti ad Alizadeh e Mizbani della Tabriz. In discesa il gruppo di testa si è ricompattato e molti velocisti sono riusciti a rientrare visto che la salita, come dichiarato a fine gara dallo stesso Mizbani, non era esattamente così dura come sembrava sul profilo altimetrico. La nazionale russa ha preso in mano la corsa a 40 chilometri dall'arrivo e ha guidato il proprio sprinter Shpilevsky fin sul traguardo dove è riuscito a battere Sohrabi e Iglinskiy conquistando la seconda vittoria di tappa consecutiva.
Classifica generale invariata con Hossein Askari della Tabriz che comanda davanti a Radoslav Rogina della Loborika, staccato di 44 secondi, e lo sloveno Mitja Mahoric, terzo a 1 minuto e 24 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Boris Shpilevsky (Rus) Russia
2° Mehdi Sohrabi (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
3° Valentin Iglinskiy (Kaz) Kazakhstan s.t.
4° Hossein Alizadeh (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
5° Pierpaolo De Negri (Ita) ISD Neri s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical
2° Radoslav Rogina (Cro) Loborika a 44''
3° Mitja Mahoric (Slo) Slovenia a 1'24''
4° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 1'25''
5° David McCann (Irl) Giant Asia a 1'28''
6° Ghader Mizbani (Iri) Tabriz Petrochemical a 1'32''
7° Andrey Mizourov (Kaz) Tabriz Petrochemical a 1'34''
8° Vladimir Kerkez (Slo) Slovenia a 1'52''
9° Hossein Alizadeh (Iri) Tabriz Petrochemical a 1'53''
10° Tomislav Danculovic (Cro) Loborika a 2'12''

Tour de France 2010. Cancellara domina la cronometro, Contador ha tra le mani il 3° Tour

I verdetti dell'edizione 2010 del Tour de France sono stati emessi. Ormai si sa tutto o quasi, mancano poche caselle da completare (la maglia verde) di questo stupendo collage che è la grande kermesse francese. Il duello più importante era quello che riguardava la maglia gialla e a vincerlo è stato, come previsto, Alberto Contador. Il corridore dell'Astana ha battuto Andy Schleck nella lunga cronometro nelle campagne di Bordeaux staccandolo di 31 secondi al traguardo ma il successo di Contador non è stato semplice come può apparire dal risultato finale. Tutto merito del lussemburghese della Saxo Bank che ha venduto carissima la pelle nei primi chilometri, arrivando addirittura al sorpasso sullo spagnolo a metà gara. Ci ha provato Schleck ma lo sforzo iniziale è risultato fatale nella seconda parte di gara con Contador che ha iniziato ad aumentare l'andatura e il lussemburghese che ha lentamente ceduto al suo avversario. All'arrivo sono state lacrime per tutti, di grandissima gioia per Contador, festeggiato anche da Vinokourov, di sconforto per Schleck, che ha dato più di quello che poteva dare in una specialità che non è la sua. Una cronometro che è stata emozionante come non lo sono state le montagne, due grandi campioni che ci faranno sognare nelle prossime edizioni della corsa francese. Ad accompagnare sul podio di Parigi Contador e Schleck ci sarà il russo Denis Menchov della Rabobank che ha realizzato una grandissima prova a cronometro superando nettamente il suo rivale Samuel Sanchez, andato peggio del previsto ma che probabilmente non avrebbe potuto fare molto contro un Menchov del genere. L'altro cambiamento in classifica tra i primi 10 è stato il sorpasso di Ryder Hesjedal della Garmin su Joaquim Rodriguez della Katusha che si sono scambiati il settimo e l'ottavo posto.
La diciannovesima tappa, 52 chilometri da Bordeaux a Pauillac, non presentava difficoltà altimetriche, non aveva tratti tecnici con molte curve, era un lungo rettilineo che collegava le due città. Bisognava pedalare forte, molto forte, cercando di distribuire lo sforzo lungo tutto il percorso. E chi poteva vincere se non il più forte cronoman e passista attualmente in gruppo? Lo svizzero Fabian Cancellara della Saxo Bank ha messo il sigillo anche su questa lunga cronometro dopo aver vinto il prologo di Rotterdam e per la seconda volta ha battuto il tedesco Tony Martin dell'HTC Columbia, secondo a 17 secondi. Molto più distante il terzo classificato, l'ex campione del mondo Bert Grabsch, compagno di squadra e connazionale di Martin, staccato di 1 minuto e 48 secondi. Una bella doppietta per Cancellara che, insieme a Schleck, ha portato ben quattro vittorie alla Saxo Bank di Bjarne Riis, alla disperata ricerca di uno sponsor per l'anno prossimo.
Domani passerella finale fino al tradizionale circuito dei Campi Elisi. Passerella quasi per tutti visto che domani si assegnerà la maglia verde che vede Alessandro Petacchi in testa con 10 punti su Thor Hushovd e 16 punti su Mark Cavendish. Una volata nella volata.

ORDINE D'ARRIVO
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Tony Martin (Ger) HTC - Columbia a 17''
3° Bert Grabsch (Ger) HTC - Columbia a 1'48''
4° Ignatas Konovalovas (Ltu) Cervelo TestTeam a 2'34''
5° David Zabriskie (Usa) Garmin Transitions a 3'00''
6° Koos Moerenhout (Ned) Rabobank a 3'03''
7° Vasil Kiryienka (Blr) Caisse d'Epargne a 3'10''
8° Maarten Tjallingii (Ned) Rabobank a 3'21''
9° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional a 3'33''
10° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 3'38''

CLASSIFICA GENERALE
1° Alberto Contador (Esp) Astana
2° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 39''
3° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'01''
4° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 3'40''
5° Jurgen Van den Broeck (Bel) Omega Pharma Lotto a 6'54''
6° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 9'31''
7° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions a 10'15''
8° Joaquim Rodriguez (Esp) Katusha a 11'37''
9° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas Doimo a 11'54''
10° Christopher Horner (Usa) Team RadioShack a 12'02''
11° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 14'21''
12° Ruben Plaza (Esp) Caisse d'Epargne a 14'29''
13° Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack a 14'40''
14° Andreas Kloden (Ger) Team RadioShack a 16'36''
15° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 16'59''

Elite/Under 23. Giacomo Nizzolo vince a San Donà di Piave, Marco Amicabile trionfa al GP Comune di Valenza

Giovedì 22 Luglio è stata la giornata delle notturne per gli Elite e gli Under 23 che hanno potuto dimostrare il proprio talento in due gare.
A San Donà di Piave, in provincia di Venezia, Giacomo Nizzolo ha vinto la 50° edizione del Circuito Città di San Donà di Piave confermando il dominio della sua squadra, la Trevigiani Dynamon Bottoli, nelle volate di gruppo. La corsa è rimasta chiusa grazie al lavoro delle squadre dei velocisti e all'ultimo giro la Trevigiani ha preso in mano la gara con il suo collaudato treno. All'ultima curva prima dell'arrivo l'ordine d'arrivo era già stabilito con Nizzolo che precedeva il compagno di squadra Matteo Pelucchi mentre Marco Benfatto ed Edoardo Costanzi della Zalf Desiree Fior seguivano alle loro spalle. Un altro importante successo per Nizzolo e il 31° stagionale per la Trevigiani.
A Valenza, in provincia di Alessandria, Marco Amicabile ha vinto la 5° edizione del Trofeo Comune di Valenza in un arrivo trionfale per la sua squadra, la Delio Gallina S.Inox. La gara si è svolta lungo un circuito cittadino di 3,750 chilometri da ripetere per 24 volte per un totale di 90 chilometri. L'azione più importante della gara è stata portata da tre corridori, Locatelli della Palazzago, Rossi della Casati e Turaev della Delio Gallina. A 8 chilometri dal traguardo i tre sono stati raggiunti da Elia Silvestri, forte ciclocrossista, ma un ricongiungimento generale ha rimescolato le carte. Il Team Delio Gallina ha preso in mano la situazione e allo sprint ha monopolizzato il podio con Amicabile che ha preceduto i compagni Marco Zanotti e Lorenzo Mola mentre al quarto posto si è piazzato Silvestri.

CIRCUITO CITTA' DI SAN DONA' DI PIAVE (VE)
1° Giacomo Nizzolo (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Matteo Pelucchi (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
3° Marco Benfatto (Ita) Zalf Desiree Fior
4° Edoardo Costanzi (Ita) Zalf Desiree Fior
5° Andrea Peron (Ita) Cyber Team

TROFEO COMUNE DI VALENZA (AL)
1° Marco Amicabile (Ita) Delio Gallina S.Inox
2° Marco Zanotti (Ita) Delio Gallina S.Inox
3° Lorenzo Mola (Ita) Delio Gallina S.Inox
4° Elia Silvestri (Ita) Elettroveneta Corratec
5° Alfio Locatelli (Ita) Palazzago Elledent

Gyomaendrod GP, Alois Kankovsky sfreccia su Schulze e Poljanec

Il mondo del ciclismo è fermo a guardare e a vivere l'emozionante scontro tra Contador e Schleck e le superbe volate di Cavendish al Tour de France ma intanto, in paesi meno nobili ciclisticamente parlando, l'attività continua per chi probabilmente il Tour lo potrà vedere soltanto in televisione. Oltre a Cina e Romania, anche in Ungheria si sta svolgendo un importante corsa a tappe, suddivisa in corse da un giorno con una classifica a sé. La prima prova di questo challenge fa parte anche dell'UCI Europe Tour e assegna punti per la classifica UCI. La gara in questione si chiama Gyomaendrod GP e si è corsa giovedì 22 Luglio. La vittoria è andata al ceco Alois Kankovsky che ha regolato allo sprint il gruppo principale che è arrivato compatto al traguardo dopo i 94 chilometri del percorso. Il corridore della Dukla Praha, abile pistard, ha sfruttato la sua esperienza per precedere il tedesco André Schulze della PSK Whirlpool, plurivincitore quest'anno, e lo sloveno Erik Poljanec della Zheroquadro Radenska. Per Kankovsky si tratta del secondo successo stagionale dopo aver vinto a fine maggio il GP Hydraulika Mikolasek in Slovacchia anche se le vittorie più importanti il ceco le ha ottenute su pista: nel 2007 ha vinto il titolo mondiale nell'Omnium e ha conquistato un bronzo nella Madison.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alois Kankovsky (Cze) Dukla Praha
2° André Schulze (Ger) PSK Whirlpool s.t.
3° Erik Poljanec (Slo) Zheroquadro Radenska s.t.
4° Maros Kovac (Svk) Dukla Trencin s.t.
5° Jim Van den Berg (Ned) Team Amsterdam s.t.