mercoledì 19 maggio 2010

Giro d'Italia, fuga bidone nell'11°tappa, vince Petrov, Porte in maglia rosa, a 13 minuti i big

Dopo la tappa di oggi, credo che al Giro di quest'anno le abbiamo viste proprio tutte. Dopo cadute a ripetizioni, nubifragi, grandine, uno spruzzo di neve e il fango, oggi è arrivato il giorno della più classica delle fughe bidone. Il problema è che all'attacco non ci sono andati i soliti quattro sconosciuti che hanno approfittato di una giornata no del gruppo ma sono partiti una cinquantina di corridori tra cui nomi noti come Bradley Wiggins e Carlos Sastre e due corridori che erano ben piazzati in classifica generale come Richie Porte e David Arroyo. Se poi aggiungiamo che tutti questi corridori avevano con sé tre o quattro gregari a testa e che dietro le squadre dei big hanno fatto a gara per non tirare, possiamo ben immaginare che il vantaggio è subito lievitato ed è diventato incolmabile. Il più bravo di quelli davanti è stato il russo Evgeni Petrov della Katusha che sulla salita finale che conduceva a L'Aquila ha preceduto di 5 secondi un ottimo Dario Cataldo della Quickstep e Sastre della Cervelo. Il gruppo maglia rosa, ridotto a una ventina di unità, è arrivato al traguardo con circa 13 minuti di ritardo.
La tappa è partita subito fortissima, con tanti corridori che hanno provato dopo pochi chilometri ad andare in fuga, sperando nelle condizioni meteo sfavorevoli (pioggia e temperature molto basse) e nel percorso attraverso gli Appennini, con arrivo in quota all'Aquila. Infatti, dopo soli 20 chilometri davanti si è formato un gruppetto di 56 corridori con Porte, Wiggins, Sastre, Arroyo, Petrov, 3 gregari per Wiggins, 4 per Arroyo, 3 per Sastre tra cui Xavier Tondo e corridori ben piazzati in classifica e pericolosi come Alexander Efimkin dell'Ag2R, Linus Gerdemann della Milram e il duo della Liquigas formato da Valerio Agnoli e Robert Kiserlovski. Dietro, il gruppo ha iniziato a guardarsi, lasciando fare ai fuggitivi che intanto, grazie alle squadre più rappresentate, hanno guadagnato dopo pochissimi chilometri un gran margine. Quando nel plotone hanno iniziato a tirare Astana, BMC e Androni, il vantaggio degli uomini di testa aveva già raggiunto i 17 minuti. Sfruttando anche le tante defezioni odierne di Astana e BMC, i fuggitivi sono riusciti a incrementare ancora il vantaggio sulla prima salita di giornata a Rionero Sannitico, portandosi a quasi 18 minuti, con il gruppo della maglia rosa che intanto perdeva corridori. Quando la situazione è incominciata a peggiorare i gregari dei corridori di classifica hanno iniziato a staccarsi dalla fuga, tra cui Vanotti e Dall'Antonia della Liquigas, Bertogliati, Carlos Ochoa e Wurf dell'Androni, Bookwalter della BMC e Jufre Pou e Stangelj dell'Astana. Appena venivano ripresi, i gregari si mettevano subito al servizio dei propri capitani ma il vantaggio non scendeva più di tanto, arrivando a 70 chilometri dal traguardo a toccare i 15 minuti. Superata anche la salita di Capo di Valle, la cui sommità si trovava a 36,5 chilometri dall'arrivo, il vantaggio del gruppetto di testa rimaneva alto, quasi 13 minuti, con i capitani che iniziavano a rimanere da soli, visto il grande lavoro dei loro gregari che davano tutto e si staccavano sulle tante salite. Tutti i più forti corridori presenti in questo Giro, rimasti senza aiuto, hanno iniziato a tirare con cambi regolari per cercare di limitare i danni, mentre davanti il gruppetto degli attaccanti iniziava a perdere qualche pezzo. Con l'approssimarsi dell'arrivo, tra gli attaccanti è iniziata la bagarre. Il primo a provarci è stato Jerome Pineau della Quickstep a 8 chilometri dal traguardo con Voeckler subito dietro, ma tutti gli altri corridori erano distanti soltanto qualche metro. Ripresi i due francesi ci ha provato il belga Jan Bakelants ma lo scatto più deciso è stato quello di Dario Cataldo che ha subito preso qualche secondo di vantaggio. Il giovane abruzzese è riuscito a rimanere in testa da solo fino a circa 3 chilometri dall'arrivo quando è stato ripreso da Bakelants e Gerdemann. Prima della salita finale verso l'Aquila, i corridori dovevano affrontare una discesa resa insidiosa dalla pioggia e proprio in una curva Bakelants è scivolato lasciando il solo Gerdemann davanti visto che anche Cataldo si era staccato. Il tedesco della Milram sembrava in grado di tenere fino all'arrivo ma alle sue spalle Petrov stava risalendo velocemente superando prima Cataldo e poi proprio Gerdemann, lanciandosi da solo verso il traguardo. Cataldo era bravo a gestire le forze e ad arrivare secondo con qualche metro di vantaggio su Sastre mentre Wiggins arrivava poco più indietro. Tutti i favoriti, stremati e senza gregari, hanno tagliato il traguardo a quasi 13 minuti di ritardo da Petrov, stravolgendo la classifica generale.
La maglia rosa è andata al giovane australiano Richie Porte della Saxo Bank, salita agli onori della cronaca al Giro di Romandia per la vittoria in una cronometro e conosciuto in Italia per aver militato qualche anno in formazioni dilettantistiche nostrane. Alle spalle di Porte, a 1 e 42, troviamo David Arroyo mentre a 1 e 56 c'è Robert Kiserlovski della Liquigas. Il primo degli ex big di classifica, Vinokourov, deve recuperare a Porte quasi 10 minuti.
Sono tanti i dubbi che tutti gli appassionati si stanno domandando da oggi, Porte riuscirà a tenere fino a Verona? Arroyo, un corridore molto regolare, perderà 8 o più minuti da qui a Verona? Come si comporterà adesso Sastre che si trova in vantaggio rispetto a tutti i suoi avversari? E il suo compagno Xavier Tondo che è sembrato molto in palla in salita? E la Liquigas? Punterà su Kiserlovski e Agnoli o li farà comunque lavorare per Nibali e Basso? E Wiggins? Proverà a vincere il Giro adesso che è in una posizione favorevole?
Un Giro senza padroni, un Giro che nessuno sembra voglia vincere. Attenzione che a Verona non ci scappi la sorpresa. E se continuiamo così...

ORDINE D'ARRIVO
1° Evgeni Petrov (Rus) Team Katusha
2° Dario Cataldo (Ita) Quick Step a 5''
3° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team s.t.
4° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 7''
5° Alexander Efimkin (Rus) Ag2R La Mondiale s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank
2° David Arroyo (Esp) Caisse d'Epargne a 1'42''
3° Robert Kiserlovski (Cro) Liquigas - Doimo a 1'56''
4° Xavier Tondo Volpini (Esp) Cervelo Test Team a 3'54''
5° Valerio Agnoli (Ita) Liquigas - Doimo a 4'41''
6° Alexander Efimkin (Rus) Ag2R La Mondiale a 5'16''
7° Linus Gerdemann (Ger) Team Milram a 5'34''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 7'09''
9° Laurent Didier (Lux) Team Saxo Bank a 7'24''
10° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional a 8'14''
12° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 9'58''

Tour of Japan, ancora Italia nella 3°tappa, in volata vince Claudio Cucinotta della De Rosa

L'italiano Claudio Cucinotta ha vinto la terza tappa del Tour of Japan regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore della De Rosa - Stac Plastic ha preceduto allo sprint l'australiano Zakkari Dempster della Rapha Condor e il giapponese Takashi Miyazawa del Team Nippo, mentre il leader della classifica generale Michael Matthews è giunto solo quarto avendo scelto, per sua stessa ammissione, la ruota sbagliata al momento dello sprint. Per Cucinotta è la prima vittoria stagionale ed è anche il ritorno alla vittoria dopo che nel 2009 era rimasto a secco di successi.
La tappa è stata caratterizzata da una classifica fuga di corridori pronti a mettersi in mostra ma la situazione, purtroppo per loro, è stata presa in mano dalla squadra nazionale del Kazakhstan che voleva portare la corsa in volata e si è messa a tirare per riprendere la fuga. La squadra del leader della classifica generale, il Team Jayco Skins, ha preferito non tirare, consapevole della possibilità di perdere la maglia ma interessato anche a risparmiare il più possibile le energie. Allo sprint il migliore è stato Cucinotta davanti a Dempster, Miyazawa, Matthews e Kazuhiro Mori. Per Matthews in classifica generale è cambiato poco o niente visto che i due più immediati inseguitori restano Cristiano Salerno della De Rosa a 9 secondi e Darren Lapthorne della Rapha Condor a 14 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Claudio Cucinotta (Ita) De Rosa - Stac Plastic
2° Zakkari Dempster (Aus) Rapha Condor - Sharp s.t.
3° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo s.t.
4° Michael Matthews (Aus) Team Jayco - Skins s.t.
5° Kazuhiro Mori (Jpn) Aisan Racing Team s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Matthews (Aus) Team Jayco - Skins
2° Cristiano Salerno (Ita) De Rosa - Stac Plastic a 9''
3° Darren Lapthorne (Aus) Rapha Condor - Sharp a 14''
4° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong s.t.
5° Andrey Mizourov (Kaz) Kazakhstan a 17''

fonte: cyclingnews.com