sabato 20 marzo 2010

Milano - Sanremo, tripletta per Oscar Freire, un'altra perla dello spagnolo!

Oscar Freire Gomez ha vinto la 101°edizione della Milano - Sanremo grazie a uno sprint vincente e una gara corsa tatticamente in modo splendido, sempre nelle prime posizioni ma coperto, e arrivato al momento decisivo in terza ruota, posizione ideale per vincere. Lo spagnolo della Rabobank ha battuto Tom Boonen della QuickStep e Alessandro Petacchi della Lampre in un'ordine d'arrivo in cui è mancato praticamente solo il nome di Mark Cavendish.
Le prime fasi di corsa con Turchino e Manie
I 298 chilometri della prima classica di stagione si sono svolti sotto una leggera pioggia a inizio corsa, scomparsa poi una volta entrati in Liguria. Clima ideale per correre, con la temperatura sui 12-15 gradi, ma con un vento che in alcune fasi della corsa ha dato fastidio ai corridori.
Dopo soltanto un chilometro la prima fuga di giornata, promossa da Diego Caccia dell'ISD-Neri, Aristide Ratti della CarmioOro e Fabrice Piemontesi dell'Androni Giocattoli. Massimo vantaggio per i tre corridori, 22 minuti e 35 secondi.
Con il gruppo che inizia a tirare il vantaggio inizia a scendere velocemente, finché non si arriva alla prima asperità di giornata, il Passo del Turchino. Ma la selezione non avviene in salita, ma nella discesa successiva, con il gruppo che si spezza in due tronconi sotto la spinta di Acqua & Sapone e ISD - Neri. Dietro rimangono atleti del calibro di Cavendish, Cunego, Schleck e Rogers. Approfittando della situazione, la Katusha di Pozzato sulla salita delle Manie si mette davanti a tutta, sfruttando il lavoro di Ivanov, Mazzanti e Kolobnev. Vengono ripresi i fuggitivi e davanti rimangono una decina, con il gruppo molto frazionato anche grazie alla discesa. Nel tratto pianeggiante che precede l'inizio della fase finale della corsa, rientrano praticamente tutti quelli che si erano staccati, compreso un comunque affaticato Cavendish.
La Cipressa
A 60 chilometri dall'arrivo, ci prova Maxime Bouet dell'Ag2R, inseguito successivamente da 7 corridori. Il francese riesce a raggiungere fino a 1 minuto e 30 secondi di vantaggio ma, sul Capo Berta, dagli inseguitori si stacca Dmytro Grabovskyy che rientra su Bouet e lo supera, rimanendo da solo al comando. Ma dietro le squadre più forti si sono organizzate e per Grabovskyy non c'è scampo.
Sulla Cipressa, a circa metà salita, ci prova ancora Kolobnev, con a ruota tutti i migliori. Dietro, si staccano Cavendish e anche un malconcio Giovanni Visconti. Liquigas e Lampre provano a fare ulteriore selezione, segnale che Bennati e Petacchi stanno bene. La discesa è velocissima e si segnalano numerosi attacchi con tra i più attivi Ginanni dell'Androni. Finita la discesa ci prova da solo Yoann Offredo della Francaise des Jeux, mentre il gruppo dietro si è ulteriormente frazionato, con davanti una trentina di corridori con tutti i migliori presenti.
Nel tratto in pianura tra la Cipressa e l'inizio del Poggio sono numerosi gli attacchi ma senza la necessaria convinzione per fare selezione. Tutti stanno aspettando il Poggio.
Il Poggio
E all'attacco dell'ultima salita di giornata, davanti ci sono Bernucci e Petacchi della Lampre, con a ruota Garzelli, che dopo qualche metro si mette davanti a tirare a tutta. Ai -9 viene ripreso Offredo, con sempre Garzelli davanti per il compagno Paolini. Ai -8 ci prova Rogers e Bernucci e Garzelli mollano. In risposta a Rogers parte Gilbert dell'Omega Pharma con a ruota Pozzato. Il gruppo si assottiglia ancora di più. Ma come per le salite precedenti, la selezione avviene in discesa. Pozzato e Gilbert partono in testa ma è Vincenzo Nibali della Liquigas a provarci, portando via altri quattro corridori. Le posizioni continuano a mescolarsi ed è Ginanni a riprovarci ancora, che arriva per primo nel tratto pianeggiante.
L'arrivo
Siamo ai -3 dall'arrivo e ci prova ancora Nibali, ma si accorge che dietro Bennati sta bene e si ferma, non rispondendo all'attacco di Filippo Pozzato, ripartito al contrattacco. Per Pozzato un centinaio di metri di vantaggio a 2 chilometri dall'arrivo, ma dietro la Liquigas è a tutta, con Daniel Oss davanti a Daniele Bennati.
Si passa sotto il triangolo rosso dell'ultimo chilometro e la situazione vede Oss davanti a Bennati, Freire e Boonen, poi Flecha, che ostacola un po' Petacchi alla sua ruota. Bennati esce dalla ruota di Oss e prende la volata in testa, ma Freire è pronto e aspetta il momento giusto per lanciarsi. Oscarito supera a doppia velocità Bennati mentre sia Boonen che Petacchi non hanno la forza per contrastare lo spagnolo. Vince Freire, con un buon margine sugli avversari.

Quando si superano i 250 chilometri, quando la gara è importante, quando tutti gli altri sono stanchi, Freire sembra appena partito, ha lo spunto vincente, è un campione. Non si vincono per caso tre Mondiali e tre Milano - Sanremo. Onore a Freire e a tutti gli sconfitti, perché l'edizione 2010 della Classicissima è stata la più emozionante e combattuta da qualche anno a questa parte, merito di tutti i partecipanti, che hanno provato in tutti i modi a darsi battaglia e a vincere questa gara affascinante, non durissima, ma pensata per i veri campioni.
Seguiranno i commenti dei protagonisti e una serie di valutazioni personali su chi c'è stato, chi è mancato e chi poteva fare di più.

ORDINE D'ARRIVO
1° Oscar Freire Gomez (Esp) Rabobank
2° Tom Boonen (Bel) Quick Step s.t.
3° Alessandro Petacchi (Ita) Lampre s.t.
4° Sacha Modolo (Ita) Colnago - CSF Inox s.t.
5° Daniele Bennati (Ita) Liquigas - Doimo s.t.
6° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team s.t.
7° Francesco Ginanni (Ita) Androni Giocattoli s.t.
8° Maxim Iglinskiy (Kaz) Astana s.t.
9° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.
10° Luca Paolini (Ita) Acqua & Sapone s.t.

Milano - Sanremo 2010, i commenti dei protagonisti

Oscar Freire, Rabobank, Vincitore della Milano - Sanremo 2010
"Sono veramente molto felice di quello che sono riuscito a fare, perché vincere la Sanremo è sempre un'emozione fantastica. Quest'anno ho fatto cinque volate e ne ho vinte quattro, ma questa è sicuramente la più importante. La squadra ha lavorato molto bene e la vittoria la voglio dedicare a loro. Temevo il brutto tempo, perché la gara sarebbe diventata ancora più dura, ma per fortuna tutto è andato per il meglio e sono riuscito a conquistare questa vittoria straordinaria. Il momento più difficile per me è stato lungo la discesa del Poggio. Pozzato ha guadagnato un po' di margine con altri cinque o sei. Ho avuto paura che riuscissero ad andarsene. Poi quando ha attaccato sapevo che dovevo soltanto cercare una buona ruota perché non potevo rincorrerlo. Questo era l'unico modo per vincere lo sprint."

Tom Boonen, Quick Step, 2° classificato
"Ho fatto una grande corsa, ho fatto il massimo, ho fatto tutto quello che dovevo fare. Anche in volata ero al posto giusto, sono riuscito a prendere la ruota di Freire ma Oscar oggi è stato il più forte. E la volata si commenta da sè. Complimenti a Freire".
Boonen continua sul suo desiderio di vincere la Sanremo: "Per vincere la Milano - Sanremo serve molto esperienza perché bisogna sapere come stare freddo durante la gara. Ho 29 anni e ci riproverò l'anno prossimo. Cipollini l'ha vinta dopo 14 anni, giusto? Questa era la mia ottava partecipazione, ho ancora tempo".
Boonen è poi passato a parlare delle classiche del Nord: "Ora è tempo per le classiche del Nord, che iniziano virtualmente questo mercoledì. La corsa di oggi ha dimostrato la mia forma e darò tutto sia per il Giro delle Fiandre sia per la Parigi - Roubaix".

Alessandro Petacchi, Lampre, 3° classificato
"Ho fatto proprio una grande Sanremo. Sulla Cipressa e sul Poggio sono andato veramente forte. Poi la volata è andata in un modo strano. All'ultima curva mi è entrato dentro Flecha che, dopo avermi passato, ha perso qualche metro e mi ha costretto a recuperare. Comunque sono contento perché essere arrivato terzo dopo tutto quello che mi è successo, è stata davvero un'impresa".

Sacha Modolo, Colnago, 4° classificato
"Ringrazio la squadra perché senza di loro questo non sarebbe stato possibile. Dopo la caduta nella galleria del Turchino eravamo rimasti tutti nel secondo gruppo e inseguire 81 corridori non è semplice. Una volta rientrato, ho cercato di stare il più possibile vicino a Boonen, Freire e Bennati, poi sulla Cipressa ho fatto un po' di fatica perché s'è fatta grande selezione, soprattutto sul falsopiano appena terminata la salita. Sul Poggio, invece, mi son tenuto dietro per salvare la gamba, ma mi sono sentito bene".
Modolo passa a parlare della volata: "Ero a ruota di Freire, poi di Boonen, poi nelle ultime curve sono spuntati corridori da tutte le parti e ho pensato più a restare calmo che a battagliare per la posizione. Lo sprint l'ho preso da molto dietro e son partito lunghissimo anche perché avevo visto che erano in tanti ad essere stanchi. C'è un po' di rammarico perché se fossi partito da una posizione migliore non so come sarebbe finita".

Daniele Bennati, Liquigas, 5° classificato
"Ho provato la volata anche se ero abbastanza stanco. Oss ha fatto un grande lavoro ma eravamo troppo lunghi e io son dovuto partire altrimenti rischiavo di essere anticipato. Mi dispiace. Ci credevo ma, se Cipollini ci ha messo 14 anni per vincere la Sanremo, va bene così"

Thor Hushovd, Cervelo, 6° classificato
"Stavo bene oggi e la scorsa settimana, quando ho fatto la Tirreno, ero felice perché le mie performance miglioravano giorno dopo giorno. Oggi penso di aver dimostrato la mia forma, negli ultimi 14 chilometri ho sbagliato lo sprint e non sono salito sul podio, ma credo sia stato il mio unico errore alla fine. Ora guardo avanti. Ho fatto un buon lavoro tutto l'inverno allenandomi bene tranne quando stavo male, e ora penso che la mia condizione stia continuando a migliorare".

Mark Cavendish, HTC - Columbia
"Quando siamo partiti non stavo così male ma quando eravamo all'inizio del Turchino e stavamo lottando per la posizione mi si sono rotte tre razze della ruota. Ho dovuto cambiare la ruota, ho inseguito e proprio in cima sono rientrato nel plotone ma in discesa c'è stata una caduta. Il gruppo si è frazionato. Sono un buon discesista e sono riuscito a rientrare nel secondo gruppo ma sapevo che davanti c'erano altri 40 corridori.
Riguardo all'attacco della Katusha, ha detto: "La squadra Katusha sapeva che avevo problemi e ha attaccato. Non penso che sia stato un gesto sportivo, onestamente. La mia squadra ha inseguito. Ha fatto un incredibile lavoro e li abbiamo quasi raggiunti sul Manie ma sono caduto nella discesa. Abbiamo ricominciato l'inseguimento da capo. Sono riuscito a rientrare ancora nel gruppo principale ma sulla Cipressa ho ceduto".
"L'anno scorso avevo qualcosa in più. Se avessi iniziato ad allenarmi solo due settimane prima, sarei stato meglio".

Filippo Pozzato, Katusha
Pozzato parla del suo attacco dopo il Poggio: "Era l’ultima carta da giocare, ci ho provato. Volevo partire un po’ più avanti ma ho sfruttato il rallentamento appena finita la discesa prima che rientrassero da dietro. Complimenti a Freire, penso che oggi abbia vinto quello più forte. Oggi la squadra ha interpretato benissimo la corsa e devo ringraziarli di cuore. Sul Poggio c’era vento contrario e non si riusciva a fare la differenza. Ci riproverò".

Matti Breschel, Saxo Bank, 11° classificato
"E' stata una gara faticosa grazie alla pioggia all'inizio della tappa e il finale con così pochi corridori davanti ha confermato che è stata una giornata unica in Italia. Stavo bene fino all'ultima salita dove io e Fabian (Cancellara) eravamo tra i primi a iniziare la discesa. Sfortunatamente, non sono riuscito a entrare nei migliori 10 ma la gara di oggi mi ha dato la sicurezza che la mia forma sarà al massimo all'inizio di Aprile".

Linus Gerdemann, Team Milram
"E' stato un giorno veramente duro. Siamo partiti con 7 gradi e pioggia a Milano e abbiamo corso con pessime condizioni con sporco e nebbia per 200 chilometri. Nel finale, sulla Cipressa, abbiamo provato con tre uomini di fare la differenza. Sull'ultima salita, il Poggio, ero da solo davanti e ho dato tutto. Ma dopo 290 chilometri non avevo più forze. Nello sprint finale, non avevo chance di vittoria. I miei complimenti alla squadra".

Juan Antonio Flecha, Team Sky
"Thomas Lovkvist mi ha portato davanti all'ultima curva, ma Boonen si è messo tra Freire e me. Volevo essere lì nel caso in cui gli sprinter commettessero un errore, ma non ero nelle migliori condizioni per lo sprint. Stavo aspettando il momento di attaccare, ma non avevo le gambe. A confronto degli anni passati questa edizione è stata la più dura a causa del tempo e delle cadute. La prova di questo è stata la fine con non molti corridori rimasti davanti".

Edvald Boasson Hagen, Team Sky
Boasson Hagen ha spiegato le sue difficoltà causate da dolori allo stomaco: "I miei problemi sono iniziati all'inizio della Cipressa e, tempo di arrivare in vetta, non potevo più rimanere in gruppo e ho dovuto correre la mia gara fino al traguardo. Sono dispiaciuto perché se non era per il mio problema, credo che sarei stato con i migliori alla fine. Non credo che la lunghezza sia un grande problema".

Tyler Farrar, Garmin Transitions
"Stavo bene oggi e quindi sono molto deluso di non aver fatto risultato. Sfortunatamente ho accumulato un po' di svantaggio nella discesa della Cipressa e mi è costato qualcosa. Avevo Johan Van Summeren e David Millar ad aiutarmi e siamo ritornati sotto ma dopo hanno iniziato il Poggio e non sono riuscito a rimanere nel gruppo. Penso che il tempo abbia reso la corsa molto dura per tutti":

Roberto Reverberi, ds Colnago - CSF Inox
Reverberi inizia parlando di Modolo: "Nei giorni precedenti la gara avevo parlato con alcuni sponsor ed avevo detto loro di guardare la corsa perché ero convinto che Modolo sarebbe entrato nei primi cinque. Evidentemente ci avevo visto giusto".
Parlando della corsa, invece: "Ce la siamo vista brutta perché dopo la caduta di Fischer sono stati eccezionali tutti i ragazzi, da Canuti a Stortoni, da Frapporti a Marangoni: hanno tirato a tutta per avvicinarsi al gruppetto dei favoriti. Ci ha dato una mano il Team HTC di Cavendish, altrimenti la nostra corsa sarebbe finita lì. Sulle Mànie è stato invece Pozzovivo a dare una bella trenata, portandoci a circa 30" dal primo gruppo. E poi in discesa siamo riusciti a rientrare con Modolo e con lo stesso Pozzovivo. Siamo decisamente contenti, oggi è una bella giornata".

Luca Scinto, ds ISD - Neri
"Abbiamo animato la corsa, prima con Caccia che è entrato nella fuga del pronti-via. Diego è un ottimo passista che si era già messo in luce alla Tirreno. Una buona azione che ha anticipato l'altro attacco, nella discesa del Turchino. Insieme all'Acqua & Sapone abbiamo davvero reso dura la corsa. Poi Grabovskyy è entrato nella fuga nata con l'attacco in discesa, ha collaborato con gli altri ma quando ha visto che nessuno aveva voglia di tirare, si è avvantaggiato da solo. E' stato bello vederlo in azione perchè sta dimostrando di esserci. Bisogna ricordarsi che è un ragazzo fortissimo in piena ripresa, dopo tre anni di professionismo vissuti da non da professionista".
L'analisi di Scinto si sposta poi su Simon Clarke, il migliore dei suoi: "Clarke mi ha quasi stupito, sapevamo che stava bene soprattutto dopo le ottime prestazioni alla Tirreno. E' rimasto con i primi fino al Poggio, è giovane e deve solo crescere. Poi ci sono Gatto e Visconti. Il primo stava bene ma quando si è rotto il gruppo sulla Cipressa è rimasto tagliato fuori. Visconti non ha avuto problemi alla gamba sinistra e questo è il risultato più importante".

Andrei Tchmil, ds della Katusha
"Abbiamo interpretato al massimo le disposizioni studiate in partenza. In molti volevano fare la corsa dura, ma siamo stati gli unici a farlo nei punti chiave. Sono soddisfatto della prova dei miei ragazzi".

fonti: vari siti di news e delle squadre

Classic Loire Atlantique, vittoria di Laurent Mangel in solitario

Laurent Mangel della Saur - Sojasun ha vinto la Classic Loire Atlantique, che si è svolta oggi in Francia lungo i 168 chilometri di un circuito da percorrere 10 volte. Mangel ha vinto davanti ai compagni di fuga Renaud Dion della Roubaix Lille Metropole, Pierrick Fedrigo della Bbox Bouygues Telecom e Jean-Marc Bideau della Bretagne Schuller. Per la Saur Sojasun si tratta della terza vittoria stagionale, un importante bottino per squadra Professional francese.
La corsa si è decisa già dalle battute iniziali, quando un gruppo di 19 corridori ha preso largo al secondo giro. Davanti si sono ritrovati Fedrigo, Giovanni Bernaudeau e Guillaume Le Floch della Bbox Bouygues Telecom, Mangel e Fabrice Jeandesboz della Saur-Sojasun, Dion e Cedric Pineau della Roubaix Lille Metropole, Kevin Reza della Vendee U, Bideau della Bretagne, Damien Monier della Cofidis, Romain Bardet della Chambery CF e Mickael Renou della Nantes Atlantique. Il vantaggio è subito salito a 55 secondi ma dietro il gruppo ha iniziato a lavorare tirato dall'Itera - Katusha e dalla Veranda Rideau.
A quattro giri dall'arrivo, davanti sono rimasti in 16 con, all'inseguimento, un altro gruppetto con 4 uomini della Bouygues Telecom. Il gruppo principale, suddiviso e spezzettato, era già tagliato fuori dai giochi per la vittoria. A 20 dall'arrivo, davanti sono rimasti Bideau, Mangel, Dion e Fedrigo, con 48 secondi sui primi inseguitori. I quattro, di comune accordo, sono arrivati fino all'ultimo chilometro, quando Mangel ha provato un attacco, riuscendo ad arrivare da solo sul traguardo davanti agli altri tre compagni di fuga.

ORDINE D'ARRIVO
1° Laurent Mangel (Fra) Saur - Sojasun
2° Renaud Dion (Fra) Roubaix Lille Metropole a 4''
3° Pierrick Fedrigo (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
4° Jean-Marc Bideau (Fra) Bretagne - Schuller a 6''
5° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole a 1'32''
6° Fabrice Jeandesboz (Fra) Saur - Sojasun s.t.
7° Kevin Reza (Fra) Vendee U a 1'38''
8° Kevin Cherruault (Fra) Team Nantes Atlantique s.t.
9° Damien Monier (Fra) Cofidis s.t.
10° Vojtech Hacecky (Cze) Atlas Personal - BMC s.t.

fonte: cyclismactu.net

GP Al Fatah, in Libia la spunta il britannico Chris Opie su Hannachi

Chris Opie ha vinto il Grand Prix of Al Fatah, gara in linea che si è svolta in Libia il 19 Marzo, subito dopo la fine del Tour of Libya. Il giovane britannico, classe '87, ha battuto allo sprint l'algerino Abdelbasset Hannachi e l'eritreo Jani Tewolde Weldegaber. Opie è uno dei giovani più promettenti della scuola britannica di ciclismo, che sta provando a passare professionista dopo qualche buona stagione da dilettante tra Belgio e Olanda. Chissà che non sentiremo ancora parlare di lui più avanti nella stagione, magari in corse più importanti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Chris Opie (Gbr)
2° Abdelbasset Hannachi (Alg) s.t.
3° Jani Tewolde Weldegaber (Eri) s.t.
4° Freqalsi Debesay (Eri) s.t.
5° Karim Jendoubi (Tun) s.t.
6° Dawit Araya (Eri) s.t.
7° Steven Lampier (Gbr) s.t.
8° Soufiane Haddi (Mar) s.t.
9° Adnane Aarbia (Mar) s.t.
10° Yanto Barker (Gbr) s.t.

Tour de Taiwan, vittoria finale per David McCann, ultima tappa al malese Zainal

David McCann ha vinto l'edizione 2010 del Tour de Taiwan riuscendo a controllare la corsa con la sua squadra, la Giant Asia, nell'ultima tappa, un circuito di 60 chilometri a Taipei. L'irlandese è il primo corridore della storia della corsa ad avere vinto vestendo la maglia di leader dalla prima all'ultima tappa. Ancora qualche brivido lo ha avuto da Takashi Miyazawa, quarto della generale, che ha provato a raggiungere i corridori che erano in fuga per giocarsi la tappa e guadagnare quei 14 secondi che lo dividevano da McCann. Ma l'irlandese è stato bravo a tallonarlo e a stoppare la sua azione. Dietro a McCann, secondo posto per Philipp Gaimon della Kenda Pro Cycling e terzo posto per William Clarke della Genesys Wealth Advisers.
Non è una sorpresa vedere David McCann vincere una corsa in Asia, visto che negli ultimi anni ha quasi sempre corso per la Giant Asia. La vittoria al Tour de Taiwan si aggiunge a un già ricco palmares che annovera, tra le altre, le vittorie al Tour d'Indonesia, Tour of Milad do Nuor in Iran, Tour de Korea e Tour de Hokkaido, oltre alle vittorie in Europa nella corsa di casa, l'FDB Insurance, e a svariati titoli nazionali in linea e a cronometro.
Nell'ultima tappa, una fuga di 11 corridori ha preso piede, con il benestare della Giant Asia che, così, non permetteva agli avversari del proprio leader di guadagnare abbuoni. Alla fine, allo sprint ha vinto il corridore della Malesia Mohd Rizuan Zainal davanti al giapponese Shinichi Fukushima della Geumsan Ginseng Asia e all'australiano Dean Windsor della Rapha Condor.

ORDINE D'ARRIVO
1° Mohd Rizuan Zainal (Mas) Malesia
2° Shinichi Fukushima (Jpn) Geumsan Ginseng Asia s.t.
3° Dean Windsor (Aus) Rapha Condor s.t.
4° Jaroslaw Rebiewski (Pol) CCC Polsat s.t.
5° Jonathan Sundt (Usa) Kenda Pro Cycling s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° David McCann (Irl) Giant Asia
2° Philipp Gaimon (Usa) Kenda Pro Cycling a 8''
3° William Clarke (Aus) Genesys Wealth Advisers a 11''
4° Takashi Miyazawa (Jpn) Giappone a 14''
5° King Wai Cheung (Hkg) Hong Kong a 26''
6° Dean Downing (Gbr) Rapha Condor a 29''
7° Chun Kai Feng (Tpe) Action Cycling Team a 30''
8° Takeaki Ayabe (Jpn) Aisan Racing Team a 43''
9° Roger Beuchat (Swi) CKT Tmit a 51''
10° Ki Ho Choi (Hkg) Hong Kong a 53''

Giro do Interior de Sao Paulo, vittoria finale per Renato Seabra, ultima tappa a Nilceu Santos

Termina con una volata il Giro do Interior de Sao Paulo e Renato Seabra può così festeggiare la vittoria nella corsa di casa, giunta grazie all'azione vincente della seconda tappa con arrivo a Bocaina. Il ciclista del Clube Dataro de Ciclismo ha vinto con un vantaggio di 14 secondi su Wagner Pereira Alves e di 25 secondi sull'argentino Jorge Giacinti.
L'ultima tappa, come detto prima, si è risolta in volata ed è andata a Nilceu Santos della Scott Marcondes Cesar, che ha battuto Roberto Pinheiro della Funvic e il compagno di squadra Renato Ruiz.

ORDINE D'ARRIVO
1° Nilceu Santos (Bra) Scott Marcondes Cesar
2° Roberto Pinheiro (Bra) Funvic - Pindamonhangaba s.t.
3° Renato Ruiz (Bra) Scott Marcondes Cesar a 2''
4° Flavio Santos (Bra) Funvic - Pindamonhangaba s.t.
5° Andre Pulini (Bra) GRCE Memorial Santos s.t.

CLASSIFICA FINALE
1° Renato Seabra (Bra) Clube Dataro de Ciclismo
2° Wagner Pereira Alves (Bra) XPro IB Factoring a 14''
3° Jorge Giacinti (Arg) Scott Marcondes Cesar a 25''
4° Andre Pulini (Bra) GRCE Memorial Santos a 28''
5° Roberto Pinheiro (Bra) Funvic - Pindamonhangaba a 36''
6° Flavio Santos (Bra) Funvic Pindamonhangaba a 37''
7° Geraldo Silva (Bra) Sao Lucas Saude a 41''
8° Antonio Nascimento (Bra) GRCE Memorial Santos a 56''
9° Walter Ribeiro Junior (Bra) Padaria Real Ceu Azul a 58''
10° Soelito Gohr (Bra) Scott Marcondes Cesar a 1'13''