sabato 26 maggio 2012

Giro d'Italia 2012 - Kreuziger si riscatta a Pampeago, Hesjedal spaventa tutti in vista di Milano

GIRO D'ITALIA 19° TAPPA

Roman Kreuziger ha vinto la 19° tappa del Giro d'Italia 2012 con arrivo sull'Alpe di Pampeago. Il corridore dell'Astana ha preceduto sul traguardo la grande sorpresa di giornata, Ryder Hesjedal (Garmin), 2° a 19 secondi, mentre 3° è arrivata la maglia rosa Joaquin Rodriguez (Katusha) a 32 secondi. 4° è giunto Michele Scarponi (Lampre) a 35 secondi, 5° Pozzovivo (Colnago) a 43s, 6° Basso (Liquigas) a 55s, 7° Uran (Sky) a 57s e via via tutti gli altri.
La classifica generale non è cambiata molto ma sono cambiati i distacchi tra i corridori con Rodriguez che guida con 17s su Hesjedal, 3° è Scarponi a 1m39s che ha superato Basso, 4° a 1m45s, poi 5° Uran a 3m21s e 6° Pozzovivo a 3m30s.
Tappa dal percorso stuzzicante e molto impegnativo con il Passo Manghen, il Passo Lavazé e 2 volte l'Alpe di Pampeago. Dopo pochi chilometri parte la fuga di giornata che conta ben 17 corridori tra cui il vincitore dell'ultimo arrivo a Pampeago Emanuele Sella (Androni), Stefano Pirazzi (Colnago), Sandy Casar (FDJ), Thomas Rohregger (RadioShack), Pauwels, Flecha, Garate, Santaromita, Malori, Benedetti e addirittura Andrea Guardini. Il vantaggio è salito fino a toccare quasi i 10 minuti ma sul primo passaggio all'Alpe di Pampeago il gruppo si è rifatto sotto tirato dalla Liquigas. Davanti sono passati per primi Casar e Pirazzi mentre il gruppo, a 3 minuti circa di ritardo, aveva già perso due protagonisti come Intxausti, 6° in classifica, e Tiralongo. Sulla successiva salita del Lavazé dietro alla coppia Casar - Pirazzi si forma la coppia Rohregger - Sella mentre dal gruppo evade un'altra coppia formata da Kreuziger e Dario Cataldo (OPQ), con il gruppo sempre tirato dalla Liquigas.
Sull'ascesa finale a Pampeago non succede nulla fino agli ultimi 4 chilometri quando Kreuziger stacca Cataldo e riprende tutti i fuggitivi, involandosi verso la vittoria. Nel gruppo dei migliori finisce il lavoro di Capecchi e davanti si porta Basso che inizia a sfoltire il gruppetto ma sono i successivi attacchi di un ritrovato Scarponi a ridurre il gruppetto a 6 unità, il capitano della Lampre, Hesjedal, la maglia rosa, Basso, Pozzovivo e Uran. Per un po' non succede nulla, i favoriti si guardano ma in realtà probabilmente nessuno ne ha abbastanza per andar via finché è addirittura Hesjedal a rompere gli indugi: il canadese viene seguito dal solo Scarponi mentre dietro Basso e Rodriguez provano a condurre l'inseguimento, finché il varesino molla le ruote della maglia rosa e di Pozzovivo ritrovandosi insieme a Uran.
Davanti Kreuziger stringe i denti con una fatica enorme e taglia il traguardo per primo seguito da uno stratosferico Hesjedal che all'ultimo chilometro stacca un affaticato Scarponi, ripreso e superato da Rodriguez sul traguardo. Seguono Pozzovivo, Basso e Uran, poi tutti gli altri.
Il primo commento se lo merita Roman Kreuziger: il ceco dell'Astana dimostra di avere grande carattere, risponde alla cotta subita nella precedente tappa di montagna andando all'attacco e vincendo meritatamente. Resta inspiegabile che un corridore come lui, a livello degli altri in salita e forse più forte, debba sempre pagare una giornata no che gli costa la classifica. E' ancora giovane ma le occasioni iniziano a diminuire anche per lui.
Ora, alzi la mano chi pensava alla partenza del Giro di trovare Ryder Hesjedal 2° in classifica a 17 secondi dalla maglia rosa. Nessuno? Eppure qualche indizio c'era già stato. Il canadese era arrivato 7° al Tour de France 2010 dietro gente come Contador (poi squalificato), Andy Schleck, Menchov, Samuel Sanchez e Gesink ed esattamente davanti a un certo Joaquin Rodriguez. Le sue prove sono sempre più convincenti ogni giorno che passa. La Garmin lo sta aiutando molto dimostrando di avere una squadra adatta per ogni terreno con Vandevelde e Stetina al fianco del capitano fino all'ultima salita. Poi, è l'ex biker che ci sta mettendo del suo, non mostra segni di cedimento, continua a mulinare i pedali salendo agile in salita non mollando mai un metro, sembra essere sempre il più brillante e lo ha voluto dimostrare andando continuamente all'attacco. L'ultimo ostacolo è la tappa dello Stelvio, poi la strada è in discesa.
Resta discutibile l'atteggiamento di Joaquin Rodriguez: il corridore della Katusha non è brillante, come dimostrato nella salita finale, però non attacca mai, non ci prova neanche, forse con la paura di saltare (paura comune mi sa) e si limita al compitino, rintuzzando qualche attacco stando a ruota per quasi tutta la durata della tappa, compresi i chilometri finali. Resta comunque la maglia rosa e domani dovrà giocarsi il tutto per tutto.
Difficile giudicare Ivan Basso: la Liquigas ha tirato tutto il giorno, arrivato il momento decisivo Basso si è messo davanti senza fare grande selezione, poi si è sempre trovato a inseguire, quasi svuotato dallo stare davanti per tutta la tappa. Gli sono mancate le forze nel finale o forse un po' di coraggio nell'attaccare sulla prima ascesa per Pampeago. Discorso simile per Michele Scarponi che ha dimostrato di aver superato la crisi della tappa di Cortina andando spesso all'attacco ma che ci ha provato troppo tardi, sperando di creare scompiglio in 4 chilometri.
Resta questo il denominatore comune di tutte le tappe di montagna di quest'anno: la paura di farsi male. Nessuno ha provato un'azione fuori dagli schemi, andando all'attacco a 50-60 km dal traguardo. Si aspetta il tratto duro dell'ascesa finale che spesso arriva negli ultimi 4-5 km. Difficile fare tanta differenza in così poco spazio e infatti la classifica rimane corta, cortissima.
Pronta a essere rivoluzionata domani. Mortirolo, Stelvio, tocca a voi.

I RISULTATI DEL 25 MAGGIO

Bayern Rundfahrt - Germania: Volata vincente per Alessandro Petacchi nella 3° tappa. Il corridore della Lampre ha preceduto Yauheni Hutarovich (FDJ) e John Degenkolb (Argos Shimano). Michael Rogers (Sky) rimane leader della corsa.
Giro del Belgio - Belgio: Terzo successo consecutivo per André Greipel. Il corridore della Lotto Belisol ha timbrato la vittoria anche nella 3° tappa superando per la 3° volta Danilo Napolitano (Acqua & Sapone). 3° Adam Blythe (BMC).
Tallin Tartu GP - Estonia: Successo allo sprint per Said Haddou (Europcar). Il corridore francese ha regolato un gruppetto di una decina di corridori che si era avvantaggiato negli ultimi chilometri sul gruppo principale. 2° posto per Clinton Avery (Champion System) e 3° per Blaz Furdi (Tirol).
Tour of Japan - Giappone: Altra giornata di gloria per il Team Nippo. La 4° tappa, la cronoscalata al Monte Fuji, è andata a Fortunato Baliani sul compagno di squadra Julian Arredondo, staccato di 19 secondi. 3° Chris Butler (Champion System) a 58s. Grazie a questo successo, Baliani ha superato in classifica Arredondo che ora insegue a 18 secondi mentre 3° è il polacco Jaroslaw Dabrowski (Amore & Vita) a 3 minuti e 21 secondi.
An Post Ras - Irlanda: Grande prova di forza per il leader della classifica Nicolas Baldo nella 6° tappa. Il corridore della Atlas ha provato più volte a scattare nel finale, riuscendo nel suo intento ai 2 dal traguardo e arrivando da solo al traguardo. Alle sue spalle, il gruppetto dei migliori è giunto a 10 secondi di ritardo, regolato da Krister Hagen (Oneco Mesterhus) e da Adam Armstrong (Dublin West Eurocycles). In classifica generale Baldo aumenta il suo vantaggio: ora Thomas Rostollan (Aix En Provence), 2°, è staccato di 13 secondi mentre Martin Hunal (AC Sparta), 3°, insegue a 17 secondi.
Tour of Trakya - Turchia: Seconda vittoria consecutiva per l'ucraino Yuri Metlushenko. Il corridore della Konya Torku Seker Spor ha regolato un gruppetto di una ventina di atleti precedendo ancora il rumeno Eduard Michael Grosu (Naz. Romania) e Ali Riza Tanriverdi (Brisaspor).
Giro delle Pesche Nettarine (U23) - Italia: La 2° tappa è stata vinta allo sprint da Niccolò Bonifazio. Il corridore della Viris Maserati ha regolato un gruppetto di 18 uomini che è arrivato al traguardo con 5 minuti di vantaggio sul gruppo principale. Alle spalle di Bonifazio 2° è Nakya Traversi (Delio Gallina) e 3° è Simone Baldissera (Team Brilla). Con questa vittoria Bonifazio è diventato anche il leader della corsa davanti al compagno in Viris Maserati Matteo Azzolini, staccato di 10 secondi, e Marlen Zmorka (Palazzago), 3° a 13 secondi.
Brutta notizia per la Trevigiani: il favorito Mattia Cattaneo si è fratturato il polso e ora la squadra si ritrova a dover inseguire senza il suo capitano, a forte rischio anche per il GiroBio.