sabato 1 maggio 2010

Giro d'Italia 2010. Presentazione delle squadre: BBox Bouygues Telecom (Francia)

Terza puntata di questa presentazione e analisi delle squadre che parteciperanno all'imminente Giro d'Italia 2010. In questo post spazio alla squadra francese della BBox Bouygues Telecom. Forse l'unico corridore di prestigio che manca è Pierrick Fedrigo, per il resto la squadra ha portato i migliori corridori possibili per una corsa a tappe. Non c'è un vero e proprio leader per la classifica generale, con Thomas Voeckler che difficilmente curerà la classifica, preferendo sicuramente la vittoria parziale di qualche tappa. Stesso discorso per tutti gli altri corridori presenti, ottimi attaccanti e opportunisti, spesso abbastanza veloci per battere i compagni dopo una lunga fuga. Da segnalare principalmente il trio Trofimov - Tschopp - Voeckler, sicuramente i tre corridori con più talento e storia. Voeckler, conosciutissimo per i suoi 10 giorni in maglia gialla da giovannissimo, si sta sempre più specializzando nelle corse di un giorno e, l'anno scorso, è riuscito a vincere anche la sua prima tappa al Tour de France. Da tenere d'occhio negli arrivi per i corridori da classiche. Stesso discorso per il russo Trofimov, sicuramente meno conosciuto e vincente ma corridore dalle ottime qualità e discretamente veloce, ci proverà con le fuga. Per gli arrivi in volata da segnalare William Bonnet, vincitore di una tappa alla Parigi - Nizza che proverà a dire la sua, ovviamente avversario ostico da portarsi via in fuga. Concludono la squadra i giovanissimi Damien Gaudin e Guillaume Le Floch, con il primo molto adatto alle fughe, il giapponese Yukiya Arashiro, Anthony Charteau e Mathieu Claude.
Obiettivo principale vincere una tappa, non importa come e con chi. Formazione votata all'attacco che girerà intorno al faro Voeckler.

Iscritti
- Yukiya Arashiro (Jpn) 1984
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: Esordiente. Campione nazionale giapponese nel 2007 e vincitore del Tour de Okinawa nel 2008.
- William Bonnet (Fra) 1982
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 111° nel 2006. 11° nella 4°tappa con arrivo a Hotton (Bel) nel 2006. Vincitore di una tappa alla Parigi - Nizza quest'anno e nel 2008 del GP de la Somme e del Gp d'Isbergues.
- Anthony Charteau (Fra) 1979
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 103° nel 2009. 57° in 2 tappe nel 2009. Vincitore del Tour de Langkawi nel 2007 e della La Tropicale Amissa Bongo quest'anno.
- Mathieu Claude (Fra) 1983
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 147° nel 2005. 16° nella 16°tappa con arrivo a Varazze nel Giro 2005. Nessuna vittoria in carriera da professionista, un 2° posto in una tappa del Tour Ivorien de la Paix nel 2008.
- Damien Gaudin (Fra) 1986
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: Esordiente. Vincitore nel 2007 della Parigi - Roubaix per Juniores.
- Guillaume Le Floch (Fra) 1985
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 128° nel 2009. 21° nella 11°tappa con arrivo ad Arenzano al Giro 2009. Nessuna vittoria in carriera da professionista.
- Yury Trofimov (Rus) 1984
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: Esordiente. Vincitore di 2 Parigi - Troyes, l'Etoile de Besseges e una tappa al Giro del Delfinato nel 2008 e una tappa al Giro dei Paesi Baschi nel 2009.
- Johann Tschopp (Swi) 1982
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 41° nel 2005. 9° nella 19°tappa con arrivo al Passo San Pellegrino al Giro 2006. Vincitore di una tappa alla Tropicale Amissa Bongo nel 2009.
- Thomas Voeckler (Fra) 1979
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 88° nel 2009. 2° nella 20°tappa con arrivo ad Anagni al Giro 2009. Vincitore del GP Plouay nel 2007 e di una tappa al Tour de France nel 2009, campione nazionale francese nel 2004, 10 giorni in maglia gialla al Tour del 2004.

Donne. Sprint vincente per Giorgia Bronzini nel GP GFM Meccanica

La grande Giorgia Bronzini si riconferma la regina delle sprinter italiane vincendo in volata la 10° edizione del GP GFM Meccanica a Praticello di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia. L'atleta della Gauss Rdz Ormu ha superato la lituana Rasa Leleivyte della Safi Pasta Zara e Alessandra D'Ettorre della Top Girls.
La corsa si divideva in due parti, una prima parte in linea e una seconda su un circuito di circa 7 chilometri. La gara è entrata nel vivo proprio all'interno del circuito finale, grazie a un attacco di Alessandra Borchi della Gauss Rdz Ormu e di Alona Andruk della Safi Pasta Zara a 6 giri dal termine, a circa 43 chilometri dall'arrivo. Poco dopo all'inseguimento si sono portate tre atlete, Eleonora Spaliviero della Vaiano, Alexandra Sosenko della Chirio Forno d’Asolo e Giulia Lazzerini della Michela Fanini Record, mentre il vantaggio delle prime sul plotone lievitava intorno al minuto. Purtroppo per le attaccanti, il gruppo ha iniziato a fare sul serio, riprendendo le inseguitrici a 20 chilometri dall'arrivo e la Borchi e l'Andruk a 10 chilometri dall'arrivo. Riprese le fuggitive ci hanno provato prima Inga Cilvinaite e poi, a due chilometri dall'arrivo, Eleonora Patuzzo della Safi Pasta Zara, ma la corsa era destinata a chiudersi in volata. E qui, la più forte è stata la Bronzini davanti a Leleivyte e D'Ettorre.
Sempre oggi si è corso il GP Elsy Jacobs, in Lussemburgo, dove la nostra Monia Baccaille è arrivata al secondo posto, alle spalle della vincitrice Emma Pooley. La brittanica della Cervelo se n'è andata sull'ultima salita della corsa, a 20 chilometri dall'arrivo, ed è arrivata con 1 minuto e 21 secondi di vantaggio su un gruppetto di una ventina di atlete regolato dalla Baccaille, nel quale si trovava anche Elena Berlato.

ORDINE D'ARRIVO
1° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss Rdz Ormu
2° Rasa Leleivyte (Ltu) Safi Pasta Zara
3° Alessandra D’Ettorre (Ita) Top Girls
4° Valentina Scandolara (Ita) Vaiano
5° Viktoriya Vologdnina (Ukr) Chirio Forno d’Asolo
6° Barbara Guarischi (Ita) Michela Fanini
7° Giulia Lazzerini (Ita) Michela Fanini
8° Uenia Fernandes Souza (Bra) Chirio Forno d’Asolo
9° Tania Belvederesi (Ita) Team Valdarno Umbria
10° Simona Frapporti (Ita) Vaiano

GP di Larciano, prima grande vittoria da professionista per Daniele Ratto della CarmioOro

Il ventunenne Daniele Ratto ha vinto l'edizione 2010 del Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano superando allo sprint i sette compagni di fuga arrivati compatti al traguardo. Il corridore della CarmioOro NGC ha superato Miguel Rubiano Chavez del Team Meridiana e Franco Pellizotti della Liquigas, grande protagonista della corsa.
La gara si è decisa sul quarto e ultimo passaggio sul San Baronto, a 18 chilometri dall'arrivo. Qui, Pellizotti se n'è andato di forza riuscendo a rimanere solo, mentre dietro si formava un gruppetto di inseguitori. Il veneto è riuscito a guadagnare fino a 28 secondi ma l'inseguimento, purtroppo per lui, era efficace e a 3 chilometri dall'arrivo in testa alla corsa si trovavano 8 corridori. In volata non c'è stata storia, Ratto è stato nettamente il più forte superando Rubiano e Pellizotti, con Simon Clarke dell'ISD quarto, Jackson Rodriguez dell'Androni quinto, Tomasz Nose dell'Adria Mobil sesto e Massimiliano Gentili della Ceramica Flaminia settimo. Per Ratto si tratta del primo successo da professionista, anche se negli anni passati si era già ben comportato nelle gare internazionali italiane cogliendo un importante successo al Piccolo Giro di Lombardia nel 2008. Il corridore si riconferma come uno dei migliori talenti italiani della nuova generazione e fa ben sperare in un futuro migliore per il nostro movimento un po' in fase calante.

ORDINE D'ARRIVO
1° Daniele Ratto (Ita) CarmioOro NGC
2° Miguel Rubiano Chavez (Col) Team Meridiana s.t.
3° Franco Pellizotti (Ita) Liquigas - Doimo s.t.
4° Simon Clarke (Aus) ISD - Neri s.t.
5° Jackson Rodriguez (Ven) Androni Giocattoli s.t.
6° Tomasz Nose (Slo) Adria Mobil s.t.
7° Massimiliano Gentili (Ita) Ceramica Flaminia s.t.
8° Jose Serpa Perez (Col) Androni Giocattoli a 10''
9° Davide Cimolai (Ita) Liquigas - Doimo a 55''
10° Roberto Ferrari (Ita) De Rosa - Stac Plastic s.t.

fonte: federciclismo.it

Vuelta Asturias, grande vittoria di Fabio Duarte nella 4°tappa, tappa e maglia

Il colombiano Fabio Andres Duarte ha vinto la quarta tappa della Vuelta Asturias grazie a una grande prestazione sulla salita finale insieme al compagno di squadra nella Colombia es Pasion, Alex Cano Ardila, arrivato a 16 secondi di ritardo. Grazie a questa vittoria e al vantaggio accumulato, Duarte è anche il nuovo leader della corsa a una tappa del termine.
La corsa era partita con una fuga di 13 uomini formata da Jorge Azanza dell'Euskaltel, Enrique Mata e Giampaolo Cheula della Footon-Servetto, Antonio Piedra dell'Andalucia - Cajasur, Marcos Garcia della Xacobeo-Galicia, Javier Etxarri della Spagna, Andoni Blazquez dell'Orbea, Diego Gallego della Burgos 2016, Fader Ardila della Colombia Es Pasion, David De La Cruz della Caja Rural, Celestino Pinho della Loule, Nelson Victorino della Palmeiras Resort e Fortunato Baliani della Miche. L'attacco è avvenuto dopo 35 chilometri ed è durato per 110 chilometri, quando il gruppo tirato dall'Euskaltel ha ripreso i fuggitivi poco prima dell'inizio dell'ultima salita. Le pendici dell'Alto del Acebo sono state fatali per il giovane leader Benat Intxausti, che a sei chilometri dall'arrivo ha dovuto inchinarsi all'attacco combinato di Duarte e Cano Ardila. I due colombiani sono riusciti a guadagnare un buon margine sugli altri favoriti, finché Duarte ha proseguito da solo arrivando con 16 secondi sul compagno. Terzo posto per Intxausti a 1 minuto e 10 secondi, arrivato insieme a Santiago Perez.
In classifica generale ora Duarte può gestire 19 secondi su Intxausti con una sola tappa al termine, mentre terzo è Santiago Perez a 50 secondi. Balzo in avanti per Cano Ardila, quarto a 1 minuto e 2 secondi, con un secondo di vantaggio su José Herrada Lopez della Caja Rural, quinto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Fabio Andres Duarte (Col) Colombia Es Pasion
2° Alex Cano Ardila (Col) Colombia Es Pasion a 16''
3° Benat Intxausti (Esp) Euskaltel - Euskadi a 1'10''
4° Santiago Perez (Spa) Centro Ciclismo de Loule s.t.
5° Andre Fernando Cardoso (Por) Palmeiras Resort a 1'17''

CLASSIFICA GENERALE
1° Fabio Andres Duarte (Col) Colombia es Pasion
2° Benat Intxausti (Esp) Euskaltel - Euskadi a 19''
3° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 50''
4° Alex Cano Ardila (Col) Colombia es Pasion a 1'02''
5° José Herrada Lopez (Esp) Caja Rural a 1'03''
6° Constantino Zaballa (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 1'44''
7° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo - Galicia a 1'48''
8° Javier Moreno (Esp) Andalucia - Cajasur a 1'49''
9° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort a 1'54''
10° Gregory Brenes (Crc) Burgos 2016 a 2'12''

GP Herning, Alex Rasmussen vince sul pavé danese davanti a Mortensen

Il danese Alex Rasmussen ha vinto l'edizione 2010 del GP Herning, classica in terra di Danimarca che prevedeva 16 settori in pavé, una Roubaix del Nord Europa se possiamo scomodare la grande classica francese. Il corridore del Team Saxo Bank ha preceduto allo sprint il compagno di fuga Martin Mortensen della Vacansoleil, mentre il gruppetto di inseguitori è stato regolato dall'olandese Joost Van Leijen, sempre della Vacansoleil.
Rasmussen e Mortensen facevano parte di un gruppetto di 12 uomini andato in fuga durante la corsa, sfruttando il percorso duro. A 25 chilometri dall'arrivo, i due se ne sono andati, costruendo un buon vantaggio sugli inseguitori. Negli ultimi chilometri Mortensen, sapendo che Rasmussen era più veloce, ha provato ad andarsene ma il danese della Saxo Bank è stato attento a riprenderlo e a giocarsi la vittoria allo sprint, trionfando con ampio margine.
"Il piano era di rendere la corsa più dura possibile sperando di essere più degli altri corridori alla fine. Una corsa con 16 settori di pavé come questa è una corsa a eliminazione, ma le squadre di casa non vogliono lasciare niente agli altri, così bisogna lottare" ha dichiarato Rasmussen a fine gara, dopo aver colto la seconda vittoria stagionale, oltre al titolo nello Scratch ai Campionati del Mondo su Pista.

ORDINE D'ARRIVO
1° Alex Rasmussen (Den) Team Saxo Bank
2° Martin Mortensen (Den) Vacansoleil a 3''
3° Joost Van Leijen (Ned) Vacansoleil a 11''
4° Dominic Klemme (Ger) Team Saxo Bank s.t.
5° Michael Reihs (Den) Team Designa Kokken s.t.
6° Wouter Mol (Ned) Vacansoleil s.t.
7° Rasmus Guldhammer (Den) Team HTC - Columbia s.t.
8° Lasse Bochmann (Den) Glud & Marstrand s.t.
9° Jakob Fuglsang (Den) Team Saxo Bank a 14''
10° Andreas Frisch (Den) Team Energi FYN a 17''

fonte: cyclingnews.com

Giro d'Italia 2010. Presentazione delle squadre: Astana (Kazakhstan)

Seconda puntata della presentazione delle squadre per questo Giro d'Italia edizione 2010. Dalla Francia passiamo al Kazakhstan, ma soprattutto si passa a una formazione di tutt'altro spessore, che potrà fortemente puntare al podio. Ovviamente, stiamo parlando dell'Astana. Leader indiscusso Alexandre Vinokourov, vincitore recentemente del Giro del Trentino e della Liegi-Bastogne-Liegi, che si presenta al Giro come una delle incognite più grandi e pericolose. Perché il kazako ha già vinto una grande corsa a tappe, la Vuelta a Espana nel 2006, ha voglia di dimostrare di essere ancora forte nonostante i problemi di doping e l'età, e soprattutto perché la forma è dalla sua parte. Il percorso con molte salite dure non lo favorisce di certo, ma la grande esperienza e una squadra di livello possono sicuramente aiutarlo. Gli scudieri di Vinokourov sulle montagne saranno Josep Jufre, Gorazd Stangelj e soprattutto Paolo Tiralongo, che insieme ad Andriy Grivko potrebbero essere quasi un'alternativa per la classifica nel caso di un fallimento di Vino. Il Tiralongo ottavo dell'ultima Vuelta può tranquillamente entrare nei 10 anche a questo Giro, mentre Grivk potrebbe migliorare il 21° posto dell'anno scorso. Per il resto, oltre ai kazaki Dyachenko, Iglinskiy junior e Kireyev, la squadra presenta anche un Enrico Gasparotto con tanta voglia di vincere una tappa e di dimostrare le sue qualità e potrebbe diventare pericoloso nei tanti arrivi nervosi di quest'anno.
Le prospettive concrete sono il podio per Vinokourov, o comunque un piazzamento nei primi 5, buoni piazzamenti anche per Tiralongo e Grivko e un paio di tappe con Gasparotto e soci, considerando anche che Vino potrebbe pure vestire la maglia rosa al primo giorno visto le sue grandi doti di cronoman.

Iscritti
- Alexandr Dyachenko (Kaz) 1983
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: Esordiente. Vincitore nel 2007 del campionato kazako a cronometro e di una tappa al Giro di Bulgaria.
- Enrico Gasparotto (Ita) 1982
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 59° nel 2009. Maglia rosa nel 2007 per 2 giorni, per 4 volte 7° in una tappa al Giro. Campione italiano nel 2005, vincitore del Giro della Romagna nel 2008 e di una tappa alla Tirreno - Adriatico quest'anno.
-Andriy Grivko (Ukr) 1983
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 21° nel 2009. 6° nella 7°tappa con arrivo a Chiavenna e nella 15°tappa con arrivo a Faenza al Giro 2009. Quattro volte campione ucraino a cronometro, vincitore della Firenze - Pistoia nel 2008.
- Valentin Iglinskiy (Kaz) 1984
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: Esordiente. Vincitore di 19 corse da professionista, nel 2009 vincitore del Tour de Kumano in Giappone.
- Josep Jufre (Esp) 1975
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 29° nel 2006. 10° nella 19°tappa con arrivo a Comano Terme al Giro 2007. Vincitore nel 2002 della Clasica Ciclista a los Puertos.
- Roman Kireyev (Kaz) 1987
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: Esordiente. 2° nel campionato kazako a cronometro nel 2009 alle spalle di Mizourov.
- Gorazd Stangelj (Slo) 1973
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 59° nel 2006. 10° nella 15°tappa con arrivo a Brescia al Giro 2006. Vincitore del Trofeo Melinda nel 2000 e del Giro di Toscana nel 2001.
- Paolo Tiralongo (Ita) 1977
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 15° nel 2006. 2° nella 10°tappa con arrivo a Faenza al Giro 2003. Non ha mai ottenuto una vittoria da professionista, 2° al Giro del Mediterraneo nel 2002.
- Alexandre Vinokourov (Kaz) 1973
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: Esordiente. Vincitore in carriera di una Vuelta a Espana, 2 Liegi Bastogne Liegi, un Amstel Gold Race, 2 Parigi - Nizza, un Giro del Delfinato, un Giro di Germania, un Giro di Svizzera e un Giro del Trentino.

Tour de Romandie, grande vittoria per Spilak nella 4°tappa, Rogers rimane leader

Lo sloveno Simon Spilak ha vinto la quarta tappa del Tour de Romandie arrivando da solo dopo un attacco a 10 chilometri dall'arrivo. Il corridore della Lampre ha preceduto di 13 secondi lo slovacco Peter Sagan della Liquigas e il belga Philippe Gilbert dell'Omega Pharma - Lotto che anticipato di 2 secondi Hubert Dupont dell'Ag2R, mentre il gruppo dei migliori è arrivato a 22 secondi regolato da Alejandro Valverde. Per Spilak si tratta della prima vittoria stagionale e la quarta da quando è professionista.
La tappa si è corsa interamente sotto la pioggia, ma questo non ha impedito ad alcuni valorosi di andare subito in fuga. E quando si parla di corridori valorosi non può mancare tra loro il russo Mikhail Ignatiev della Katusha, che ha attaccato insieme a Jaroslaw Marycz della Saxo Bank, Maxim Gourov dell'Astana, Andreas Stauff della Quick Step, Matthew Busche della RadioShack, Martin Elmiger dell'AG2R e Juan Jose Oroz dell'Euskaltel. I sette corridori sono stati bravi a gestire il vantaggio sulle salite iniziali della corsa e si sono ritrovati a 50 chilometri dall'arrivo con ancora 3 minuti e 25 secondi di vantaggio. Ma da questo punto il vantaggio è inesorabilmente sceso, con il gruppo tirato dalla Caisse d'Epargne di Valverde. Infatti, a 32 chilometri dall'arrivo il ritardo del plotone era soltanto di 1 minuto e 27 secondi. La prima asperità da affrontare nel finale era il Col du Corbier, che ha subito regalato molti fuochi d'artificio. Ci hanno provato in molti, per primi Gilbert ed Eros Capecchi della Footon - Servetto, poi Mauricio Ardila della Rabobank, ma il gruppo tirato sempre dalla Caisse d'Epargne non ha lasciato molto spazio. Davanti, intanto, Oroz Ugalde aveva deciso di provare a rimanere ancora un po' in fuga portandosi dietro soltanto Marycz e Busche. A 27 chilometri è arrivato l'attacco del russo Denis Menchov, decisamente di un altro livello rispetto a quelli di prima. Infatti, prima ha ripreso e superato i fuggitivi, poi ha proseguito tutto solo passando per primo in cima alla salita, con al suo inseguimento Hubert Dupont dell'Ag2R. Nella discesa del Col du Corbier Menchov è stato ripreso, e si è venuto a formare un gruppetto con tutti i migliori presenti. Approfittando del momento di rilassamento del gruppo sono scattati in quattro, sotto l'impulso di Spilak. Insieme a lui sono andati in fuga Christophe Moreau della Caisse d'Epargne, Ivan Basso della Liquigas e Morris Possoni del Team Sky, riuscendo a guadagnare 30 secondi a 10 chilometri dall'arrivo. Spilak, però, non era soddisfatto della fuga e ha provato ad andare in fuga da solo, riuscendoci dopo un paio di tentativi. A 8 chilometri dall'arrivo, poteva vantare 26 secondi di vantaggio. L'ultimo ostacolo per lo sloveno era la salita che portava all'arrivo di Chatel. Qui, Spilak è stato bravo a mantenere lo stesso vantaggio, visto che anche il gruppetto dietro non tirava a tutta. Sullo strappo Dupont ci ha provato ancora, seguito da Sagan e Gilbert, ma ormai per la vittoria era troppo tardi. Spilak ha colto il successo più importante della sua carriera, con Sagan e Gilbert alle sue spalle.
La classifica generale, quando manca una sola tappa, non può essere più corta di così: Michael Rogers ha concesso un secondo di abbuono a Valverde, che ora lo segue proprio a un secondo. Spilak, grazie alla vittoria, ora è a 5 secondi da Rogers, quarto è Karpets a 7 e Menchov è quinto a 10 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini
2° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo a 13''
3° Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.
4° Hubert Dupont (Fra) Ag2R - La Mondiale a 15''
5° Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne a 22''

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia
2° Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne a 1''
3° Simon Spilak (Slo) Lampre - Farnese Vini a 5''
4° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 7''
5° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 10''
6° Janez Brajkovic (Slo) Team Radioshack a 17''
7° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 19''
8° Christophe Moreau (Fra) Caisse d'Epargne a 26''
9° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 41''
10° Peter Sagan (Svk) Liquigas - Doimo s.t.

fonte: cyclingnews.com

Eschborn-Frankfurt, vittoria in volata per Fabian Wegmann su Verheyen e Scheirlinckx

Il tedesco Fabian Wegmann ha vinto la Rund um den Finanzplatz Eschborn - Frankfurt, una delle classiche più importanti del calendario tedesco, vinta in passato anche dai nostri Stefano Garzelli e Davide Rebellin. Per il corridore della Milram si tratta di un importante bis dopo la vittoria del 2009 ed è anche il segno del suo completo recupero dopo un infortunio che lo aveva tenuto fuori per tutta la prima parte della stagione. Wegmann ha regolato un gruppetto di una trentina di atleti, gli unici rimasti in gara nel circuito finale della corsa. Alle sue spalle si è piazzato un duo belga della Landbouwkrediet formato da Geert Verheyen e Bert Scheirlinckx, mentre al quarto posto è giunto Marco Marcato della Vacansoleil e quinto è risultato Luca Mazzanti del Team Katusha.
La partenza, in mattinata, è avvenuta su strade bagnate a causa della pioggia che è caduta durante la notte. Dopo soli 10 chilometri è partita la prima fuga, formata da Dirk Muller della Nutrixxion Sparkasse, Ralf Matzka della Heizomat, Frank Wagner della Seven Stones, Timon Seubert del Team NetApp, Johannes Kahra della Kuota Indeland e Josef Benetseder della Vorarlberg-Corratec. Massimo vantaggio per i sei fuggitivi intorno ai 3 minuti e 30 secondi, ma l'inizio delle salite ha determinato il riavvicinarsi del gruppo. Il solo Muller è riuscito a rimanere davanti dopo la salita del Ruppertshainer, ma il gruppo principale l'ha presto ripreso. Gli attacchi si sono susseguiti anche nei chilometri successivi, con quello di Matteo Carrara della Vacansoleil che è risultato il più deciso al chilometro 118. Dopo una ventina di chilometri su di lui è rientraro Evgeny Petrov della Katusha, ma un gruppetto molto folto seguiva a soli 30 secondi. Il gruppo principale, invece, era staccato di più di 6 minuti. A 30 chilometri dall'arrivo davanti rientrava anche Jerome Coppel della Saur - Sojasun, ma i tre sono stati ripresi all'inizio del circuito finale da percorrere per 3 volte. Il gruppo principale si è dovuto ritirare perché il ritardo era troppo elevato e, in pratica, risultava già doppiato. A 6 chilometri dall'arrivo, dopo altri numerosi tentativi, ci ha provato Julien Simon della Saur - Sojasun. Il francese non ha mai guadagnato più di tanto ma è riuscito ad arrivare fino a 1 chilometro dall'arrivo in testa, quando è stato ripreso dal gruppetto tirato dalla Milram. La squadra tedesca ha svolto un grande lavoro di squadra portando Wegmann davanti nelle migliori condizioni possibili. Visto che le sue doti non sono esattamente quelle di sprinter, il tedesco ha deciso di anticipare la volata e rimanere al vento presto, mossa azzardata ma che questa volta ha pagato, dato che è riuscito a mantenersi davanti sul duo della Landbouwkrediet in rimonta.

ORDINE D'ARRIVO
1° Fabian Wegmann (Ger) Team Milram
2° Geert Verheyen (Bel) Landbouwkrediet s.t.
3° Bert Scheirlinckx (Bel) Landbouwkrediet s.t.
4° Marco Marcato (Ita) Vacansoleil s.t.
5° Luca Mazzanti (Ita) Team Katusha s.t.
6° Guillaume Levarlet (Fra) Saur - Sojasun s.t.
7° Carlo Scognamiglio (Ita) ISD - Neri s.t.
8° Dirk Bellemakers (Ned) Landbouwkrediet s.t.
9° Wout Poels (Ned) Vacansoleil s.t.
10° Simon Geschke (Ger) Skil - Shimano s.t.

fonte: cyclingnews.com

Jelajah Malaysia a David McCann, ultima tappa a Mark O'Brien

L'irlandese David McCann ormai è inarrestabile. Dopo aver vinto le ultime gare a cui ha partecipato nel continente asiatico, riesce a far sua anche la Jelajah Malaysia, la seconda gara più importante della nazione dopo il Tour de Langkawi. Il corridore della Giant Asia in classifica finale ha preceduto il giappone Takumi Beppu dell'Aisan Racing Team, staccato di 20 secondi, e il malese Amir Mustafa Rusli, staccato di 1 minuto e 1 secondo. Nona vittoria stagionale per il corridore della Giant Asia, che grazie a questo successo si avvicinerà sempre di più all'iraniano Sohrabi, attualmente primo nel ranking dell'Asia Tour.
Nell'ultima tappa la vittoria è andata all'australiano Mark O'Brien della Letua Cycling Team, bravo ad andarsene a 5 chilometri dalla fine staccando il gruppetto degli altri 3 fuggitivi, arrivati a 39 secondi di ritardo. La fuga era iniziata dopo 50 chilometri e comprendeva oltre a O'Brien anche Endra Wijaya e Heksa Prasetya del Customs Cycling Club, Hari Fitrianto della Polygon Sweet Nice, Mohammad Zangi Abadi della Vali Asr Kerman e Waylon Woolcock del Team Medscheme. Massimo vantaggio per loro, 5 minuti, irrecuperabili per il gruppo arrivato al traguardo con 1 minuto e 20 secondi di ritardo dal vincitore. A una trentina di chilometri dall'arrivo i due corridori del Customs Cycling Club, Wijaya e Prasetya, si sono staccati lasciando davanti quattro uomini. A 5 chilometri O'Brien se n'è andato, potendo così festeggiare tranquillamente la vittoria, mentre dietro Zangi Abadi superava Woolcock e Fitrianto allo sprint per il secondo posto.

ORDINE D'ARRIVO
1° Mark O'Brien (Aus) Letua Cycling Team
2° Mohammad Zangi Abadi (Iri) Vali Asr Kerman a 39''
3° Waylon Woolcock (Rsa) Team Medscheme s.t.
4° Hari Fitrianto (Ina) Polygon Sweet Nice s.t.
5° Malcolm Lange (Rsa) Team Medscheme a 1'20''

CLASSIFICA FINALE
1° David McCann (Irl) Giant Asia
2° Takumi Beppu (Jpn) Aisan Racing Team a 20''
3° Amir Mustafa Rusli (Mas) Malesia a 1'01''
4° Dadi Suryadi (Ina) Indonesia a 3'30''
5° Malcolm Lange (Rsa) Team Medscheme a 3'31''
6° Ali Reza Asgharzadeh (Iri) Vali Asr Kerman a 4'11''
7° Muhamad Husainie Othman (Mas) Malesia a 4'13''
8° Parno Parno (Ina) Customs Cycling Club a 4'46''
9° Saeed Nateghi (Iri) Vali Asr Kerman a 5'22''
10° Adrian Why Kit Chuah (Mas) Letua Cycling Team a 6'21''

Giro d'Italia 2010. Presentazione delle squadre: Ag2R La Mondiale (Francia)

Manca esattamente una settimana alla partenza da Amsterdam del Giro d'Italia 2010 e le squadre stanno iniziando a ufficializzare i 9 corridori che prenderanno parte alla corsa rosa. Parliamo di Ciclismo ha pensato di entrare un po' in profondità nella lista dei partenti delle varie squadre, offrendovi un'analisi specifica per ogni squadra, con un commento sulla qualità e le speranze di far bene, oltre ai piazzamenti e ai successi nei Giri passati e a qualche dato statistico in più.
La prima squadra analizzata è la francese Ag2R - La Mondiale.
La squadra arriva orfana del proprio faro per il Giro, Rinaldo Nocentini, infortunatosi a inizio stagione e fuori per gran parte della stagione. La squadra si presenta con una buona formazione, sicuramente non di livello mondiale ma neanche l'intero roster della squadra è all'altezza delle squadre più ricche e importanti. Il caso che ha riguardato lo sloveno Tadej Valjavec ha sicuramente privato la formazione francese di un probabile posto tra i primi 10 in classifica. In assenza di Valjavec le punte principali diventano il russo Alexander Efimkin e il francese John Gadret, con il primo sicuramente più adatto a recitare un ruolo di primo piano. L'innesto di Hubert Dupont è positivo per la squadra, vista la forma dimostrata dal francese al Tour de Romandie. Nelle volate si potrà far vedere Sebastien Hinault, già quinto l'anno scorso un paio di volte, che potrà sfruttare gli arrivi un po' più complicati, anima del Giro di quest'anno. Per il resto, formazione adatta alle lunghe fughe e poco altro, con la speranza di vincere una tappa e di piazzare uno tra i più forti tra i migliori 10. Un po' di attenzione la merita anche il giovane Bonnafond, classe '87, 22° al recente Giro del Trentino.

Iscritti
- Guillaume Bonnafond (Fra) 1987
Miglior Piazzamento Giro d'Italia: 86° nel 2009. Vincitore della Ronde de l'Isard nel 2008.
- Alexander Efimkin (Rus) 1981
Miglior Piazzamento Giro d'Italia: 36° nel 2009, 3° nella 19°tappa al Giro 2008 con arrivo sul Monte Pora. Vincitore della Settimana Lombarda nel 2007.
- John Gadret (Fra) 1979
Miglior Piazzamento Giro d'Italia: ritirato nel 2004 e nel 2006. 5° nella 16°tappa al Giro 2006 con arrivo sul Monte Bondone. Vincitore nel 2007 del GP Kanton Aargau e del Tour de l'Ain.
- Sebastien Hinault (Fra) 1974
Miglior Piazzamento Giro d'Italia: 134° nel 2009. 5° nella 11°tappa con arrivo ad Arenzano e nella 20°tappa con arrivo ad Anagni al Giro 2009. Vincitore di una tappa alla Vuelta a Espana nell 2008.
- Yuriy Krivtsov (Ukr) 1979
Miglior Piazzamento Giro d'Italia: 71° nel 2007. 7° nella 21°tappa con arrivo a Milano al Giro 2006. Vincitore di una tappa al Giro di Romandia nel 2003 e campione ucraino a cronometro nel 2004.
- René Mandri (Fra) 1984
Miglior Piazzamento Giro d'Italia: ritirato nel 2008. 21° nella 3°tappa con arrivo a Milazzo al Giro 2008. Vincitore della Les Monts Luberon nel 2006.
- Anthony Ravard (Fra) 1983
Esordiente al Giro d'Italia. 9 vittorie da professionista tra cui 4 tappe al Circuit de la Sarthe e la Chateauroux Classic de l'Indre.
- Ludovic Turpin (Fra) 1975
Esordiente al Giro d'Italia. Vincitore di una tappa al Giro del Delfinato nel 2006 e del Gp de la Ville de Rennes nel 2005.
- Hubert Dupont (Fra) 1980
Miglior piazzamento al Giro d'Italia: 25° nel 2007. 4° nella 10°tappa con arrivo a Peschici al Giro 2006. Nessuna vittoria da professionista, 2° in una tappa alla Route du Sud nel 2008.

Jelajah Malaysia, 3° tappa a Malcolm Lange, 4° tappa a Suhardi Hassan, leader sempre McCann

In Malesia si continua a correre con la Jelajah Malaysia, dove si sono svolte la terza e la quarta tappa in attesa della quinta e ultima tappa di oggi.
Nella terza la vittoria è andata al sudafricano Malcolm Lange che ha regolato il gruppo giunto al traguardo compatto. Alle spalle del corridore del Team Medscheme si è piazzato il compagno di squadra Arran Brown mentre terzo è giunto Mohamed Zamri Salleh dell'Angkatan Tentera. La tappa ha vissuto sul tentativo di fuga di quattro uomini, Mohamed Rhazif Salleh della Letua, Wan Mohamed Najmee della Wilayah Persekutuan, Waylon Woolcock della Medscheme e Agung Sahbana della Customs Cycling. Gli attaccanti hanno passato quasi metà tappa al comando venendo raggiunti soltanto a 2 chilometri dall'arrivo. La presenza di Woolcock davanti ha permesso alla Medscheme di non tirare, arrivando fresca alla volata e permettendo a Lange e Brown di fare un grande risultato.
Nella quarta tappa il successo è andato a Suhardi Hassan che ha vinto lo sprint su i quattro compagni di fuga. Alle sue spalle del corridore malese della Wilayah Persekutuan si sono piazzati l'indonesiano Parno Parno della Customs Cycling Club e il connazionale Muhamad Husainie Othman. Hassan, Parno e Othman, insieme a Mohd Shahrul Afiza Fauzan della Angkatan Tentera e Yong Li Ng della Letua Cycling Team sono partiti praticamente sulla linea di partenza. Alle loro spalle sono stati tanti i tentativi di contrattacco ma nessuno è riuscito a rientrare sui cinque attaccanti, che sono riusciti a guadagnare fino a sei minuti di vantaggio. Il plotone, visto la non pericolosità dei cinque in classifica generale, ha lasciato fare, e la relativa lunghezza della tappa, 93 chilometri, non ha permesso al gruppo di recuperare nel finale, arrivando a 3 minuti di ritardo. In volata, Hassan ha superato Parno e Othman, centrando così la prima vittoria stagionale.
La classifica generale in queste due tappe non ha subito nessun scossone, con David McCann della Giant Asia saldamente al primo posto con 20 secondi sul giapponese Takumi Beppu dell'Aisan Racing e con 1 minuto e 1 secondo su Amir Mustafa Rusli della nazionale malese.

3°TAPPA
1° Malcolm Lange (Rsa) Team Medscheme
2° Arran Brown (Rsa) Team Medscheme s.t.
3° Mohamed Zamri Salleh (Mas) Angkatan Tentera s.t.
4° Mohamed Harrif Salleh (Mas) Malesia s.t.
5° Sergey Kudentsov (Rus) Polygon Sweet Nice s.t.

4°TAPPA
1° Suhardi Hassan (Mas) Wilayah Persekutuan
2° Parno Parno (Ina) Customs Cycling Club s.t.
3° Muhamad Husainie Othman (Mas) Malesia s.t.
4° Mohd Shahrul Afiza Fauzan (Mas) Angkatan Tentera s.t.
5° Yong Li Ng (Mas) Letua Cycling Team s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° David McCann (Irl) Giant Asia
2° Takumi Beppu (Jpn) Aisan Racing Team a 20''
3° Amir Mustafa Rusli (Mas) Malesia a 1'01''
4° Dadi Suryadi (Ina) Indonesia a 3'30''
5° Malcolm Lange (Rsa) Team Medscheme a 3'31''
6° Ali Reza Asgharzadeh (Iri) Vali Asr Kerman a 4'11''
7° Muhamad Husainie Othman (Mas) Malesia a 4'13''
8° Parno Parno (Ina) Customs Cycling Club a 4'46''
9° Saeed Nateghi (Iri) Vali Asr Kerman a 5'22''
10° Adrian Why Kit Chuah (Mas) Letua Cycling Team a 6'21''

Tour de Korea, fuga vincente per Jong Gyun Choi nell'8°tappa, Friedman sempre primo

Il coreano Jong Gyun Choi ha vinto l'ottava tappa del Tour de Korea superando in volata il compagno di fuga Sung Baek Park della KSPO. Il corridore dell'EMG Cycling Team se n'era andato insieme a Park dopo la prima salita di giornata, con il plotone che ha lasciato fare arrivando a 3 minuti e 5 secondi di ritardo, regolato da Eun Seong Jeong della Gyeonggi-do.
La fuga decisiva è iniziata dopo la discesa della prima salita di giornata, con Choi e Park che sono riusciti ad andare in avanscoperta. Il gruppo, tirato dalla Jelly Belly, non ha forzato più di tanto, anche a causa delle condizioni climatiche pessime sulla seconda salita, dove il gruppo ha trovato ancora la neve. Fortunatamente, dopo la salita le condizioni sono migliorate, ma il vantaggio della fuga era ormai di quasi 7 minuti. All'arrivo Choi ha superato Park, per il suo primo successo stagionale.
Oggi la tappa decisiva, con tante salite dure che saranno ancora più problematiche visto il clima avverso. In maglia arriva Michael Friedman della Jelly Belly che dovrà difendersi da Jesse Anthony della Kelly Benefit staccato di 17 secondi e dal nazionale giapponese Taiji Nishitani e dallo svizzero Roger Beuchat della CKT Tmit, staccati entrambi di 28 secondi.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jong Gyun Choi (Kor) EMG Cycling Team
2° Sung Baek Park (Kor) KSPO s.t.
3° Eun Seong Jeong (Kor) Gyeonggi-do a 3'05''
4° Masamichi Yamamoto (Jpn) Bridgestone Anchor s.t.
5° Taiji Nishitani (Jpn) Giappone s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Michael Friedman (Usa) Jelly Belly
2° Jesse Anthony (Usa) Kelly Benefit Strategies a 17''
3° Taiji Nishitani (Jpn) Giappone a 28''
4° Roger Beuchat (Swi) CKT Tmit s.t.
5° Kam Po Wong (Hkg) Hong Kong a 1'08''
6° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 1'09''
7° Gyung Gu Jang (Kor) Gyeonggi-do a 2'16''
8° Ki Seok Lee (Kor) Regional Team 2 a 2'56''
9° William Routley (Can) Jelly Belly a 3'04''
10° Kun Jiang (Chn) Max Success Sports a 3'05''

fonte: cyclingnewsasia.com

Le Tour de Bretagne, la 6° tappa a Cedric Pineau, Bouyer scalza Bol in classifica

Il francese Cedric Pineau ha vinto la sesta tappa del Tour de Bretagne portando a termine un attacco in solitario sul traguardo di Iffendic. Il corridore della Roubaix Lille Metropole ha preceduto di 15 secondi un gruppetto di 14 corridori, regolati da Romain Hardy della Bretagne - Schuller e da Joeri Calleeuw della Jong Vlaanderen.
La tappa ha scombussolato fortemente la classifica generale, sorprendo i primi sette corridori in classifica e retrocedendoli a posti di rincalzo. La corsa è iniziata subito al massimo, infatti al chilometro 20 ci hanno provato un gruppo di 19 corridori, tra i quali erano presenti Sander Oostlander della Van Vliet, secondo in classifica, Johan Le Bon della Bretagne - Schuller, terzo, Arkimedes Arguelyes dell'Itera Katusha, quarto, e Julien Antomarchi della La Pomme Marseille, quinto. Il loro vantaggio è salito fino a 2 minuti, dato che alle loro spalle il gruppo era tirato soltanto da Rabobank Continental e da Thuringer Energie Team. La situazione è cambiata completamente quando Oostelander ha subito una foratura e si è staccato. A quel punto, la sua squadra, la Van Vliet, si è messa davanti a tirare per riprendere la pericolosa fuga e il ricongiungimento è arrivato dopo 100 chilometri di corsa. Subito dopo il tentativo fallito di Arnaud Courteille e Perrig Quemeneur, 17 corridori sono riusciti a prendere il largo quando all'arrivo mancavano 50 chilometri. La Rabobank Continental del leader Bol ha smesso di tirare, visto che era da cinque giorni che stava davanti ininterrottamente e si iniziava a sentire la stanchezza, e il suo posto è stato preso da Itera - Katusha e Van Vliet, ma il distacco continuava ad aumentare, arrivando fino ai 3 minuti. Quando si è capito che la fuga sarebbe arrivata con buon margine, le attenzioni sono passate su Franck Bouyer della Bouygues Telecom, il meglio piazzato del gruppo di testa in classifica generale. A qualche chilometro dall'arrivo Pineau ha lanciato l'attacco decisivo, arrivando al traguardo con 15 secondi di vantaggio. Il gruppo principale è giunto a 2 minuti e 21 secondi di ritardo, tagliando fuori dalla classifica generale i primi sette uomini.
La situazione, prima dell'ultima tappa, vede in testa Franck Bouyer della Bbox Bouygues Telecom che può vantare un vantaggio di 7 secondi su Renaud Dion della Roubaix Lille Metropole e di 18 secondi su Dimitri Le Boulch della Big Mat Auber 93, mentre il vecchio leader Jetse Bol si ritrova al settimo posto a 1 minuto e 15 minuti di ritardo.

ORDINE D'ARRIVO
1° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole
2° Romain Hardy (Fra) Bretagne - Schuller a 15''
3° Joeri Calleeuw (Bel) Jong Vlaanderen - Bauknecht s.t.
4° Arnaud Demare (Fra) C.C. Nogent Sur Oise s.t.
5° Yannick Marie (Fra) V.C. La Pomme Marseille s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Franck Bouyer (Fra) Bbox Bouygues Telecom
2° Renaud Dion (Fra) Roubaix Lille Metropole a 7''
3° Dimitri Le Boulch (Fra) Big Mat - Auber 93 a 18''
4° Ian Bibby (Gbr) Great Britain a 57''
5° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole a 1'00''
6° Peter Kusztor (Hun) Atlas Personal a 1'13''
7° Jetse Bol (Ned) Rabobank Continental a 1'15''
8° David Veilleux (Can) Kelly Benefit Strategies a 1'16''
9° Sander Oostlander (Ned) Van Vliet EBH a 1'29''
10° Romain Hardy (Fra) Bretagne - Schuller s.t.

fonte: cyclingnews.com