sabato 18 settembre 2010

Vuelta a Espana, la tappa è di Mosquera, la Vuelta è di Nibali

Dopo una Vuelta corsa sempre a tutta, con attacchi su attacchi e capovolgimenti di fronte in classifica generale, sulla salita in teoria più temibile e più dura, alla fin fine, non è successo nulla. La vittoria è andata allo spagnolo Ezequiel Mosquera della Xacobeo Galicia ma alle sue spalle è arrivato, a 1 solo secondo che in pratica non è niente, uno splendido Vincenzo Nibali. Il siciliano ha sofferto il tratto finale in cemento della temibile salita di Bola del Mundo, ha stretto i denti e recuperato secondi su secondi a Mosquera, man mano l'arrivo si avvicinava, riuscendo a riprenderlo e arrivando insieme. Una grande prova dell'italiano che, 20 anni dopo Giovannetti, riporta nel nostro paese una corsa prestigiosa come la Vuelta, compiendo tra l'altro una doppietta storica con la vittoria di Ivan Basso al Giro d'Italia, oltretutto un altro Liquigas.
"Penso di aver corso alla grande" ha dichiarato Nibali al traguardo. "Sapevo di stare bene e sapevo di avere una grande squadra al mio fianco. Sapevo anche che Mosquera doveva essere più che bravo per battermi ma non lo è stato. Cos'altro posso dire? Sono molto felice". Nibali ha poi continuato a parlare di Mosquera e del suo attacco: "I corridori spagnoli sono molto forti alla Vuelta e mi hanno reso la vita complicata. Oggi, sapevo che i tre chilometri finali sarebbero stati i più difficili. Quando Mosquera ha attaccato la prima volta, ho mantenuto la mia pedalata regolare mantenendo un po' di forze per il finale ed è per questo che non ho mai perso il controllo della situazione e sono anche riuscito a riprenderlo mantenendo la mia maglia rossa".
Per il resto, come dicevo prima, la salita finale di questa Vuelta non ha riservato altri cambiamenti, anzi, i distacchi sono stati molto limitati visto che spesso, su percorsi troppo duri, si fa più fatica a fare la differenza. Lo slovacco Peter Velits è riuscito a mantenere il suo terzo posto compiendo una vera e propria impresa e lanciandosi come futuro protagonista sia per le corse di un giorno sia per i grandi giri. Alle sue spalle Joaquim Rodriguez e Frank Schleck, i veri delusi di questa Vuelta, poi Xavier Tondo, Nicolas Roche e un ottimo Carlos Sastre, ottavo e contento.

LA CRONACA
La tappa odierna, 172 chilometri da San Martin de Valdeiglesias a Bola del Mundo, non era soltanto la difficile salita finale, visto che prima i corridori dovevano affrontare altre 3 difficili GPM tra cui due di prima categoria. Dopo soli 14 chilometri di gara se ne vanno in 14, Jan Bakelandts, Philippe Gilbert, Leif Hoste e Jean-Christophe Peraud dell'Omega Pharma Lotto, Tony Gallopin della Cofidis, Vincent Jerome e Johann Tschopp della BBOX, , Inigo Cuesta della Cervelo, Gustavo Cesar della Xacobeo, Danilo Hondo della Lampre, Vladimir Gusev della Katusha, David Arroyo e Ruben Plaza della Caisse d'Epargne, Jose Toribio dell'Andalucia, Giampaolo Cheula della Footon-Servetto, Kanstantin Siutsou dell'HTC-Columbia, Blel Kadri dell'Ag2r e Jose Oroz dell'Euskaltel. La presenza di due ottimi corridori come Arroyo e Plaza ha messo in allarme la Katusha, in lotta con la Caisse d'Epargne per la classifica a squadre, così la fuga non ha mai preso un grande margine di vantaggio arrivando al massimo sui 4 minuti. Il gruppetto di testa, nonostante qualche tentativo di attacco, tra i quali quello di Cuesta, è rimasto praticamente compatto fino alla salita finale di Bola del Mundo, con dietro la Xacobeo Galicia a tutta per Mosquera. Sulle rampe più facili ci hanno provato Gusev e Plaza ma da dietro Remy Di Gregorio della FDJ, uscito dal gruppo, li ha superati e si è messo da solo alla ricerca della vittoria. La Xacobeo Galicia ha imposto un buon ritmo per tutta la salita e ha ripreso Di Gregorio ai - 6 dalla vetta, poi è stata la volta prima di Oscar Pujol e Amets Txurruka, poi di Frank Schleck, ma la situazione non è cambiata con soltanto il gruppetto di testa con sempre meno componenti. A questo punto Mosquera, notando che Nibali era rimasto solo, ha iniziato ad attaccare l'italiano. La maglia rossa ha seguito la ruota dello spagnolo ma pian piano Mosquera ha aumentato il ritmo mettendo in difficoltà Nibali, soprattutto entrati negli ultimi terribili tre chilometri. Qui, il distacco è aumentato fin quasi a toccare i 20 secondi, ma trovando le forze chissà dove (o semplicemente perché quelle di Mosquera hanno iniziato a diminuire), Nibali ha iniziato a ricucire lo strappo riprendendo lo spagnolo all'interno dell'ultimo chilometro e lasciandogli una comunque meritata vittoria di tappa. Ma la Vuelta, il premio grosso, è tutto di Nibali.

ORDINE D'ARRIVO
1° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia
2° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo a 1''
3° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 23''
4° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 35''
5° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 39''

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 41''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 3'02''
4° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 4'20''
5° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 4'43''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 4'52''
7° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 5'03''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 6'06''
9° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 6'09''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 7'35''

Tour de Hokkaido, la 1°tappa al coreano Sung Baek Park in volata

Il coreano Sung Baek Park ha vinto la prima tappa del Tour de Hokkaido regolando il gruppo principale arrivato compatto al traguardo. Il corridore della nazionale della Corea del Sud ha preceduto allo sprint il giapponese Takashi Miyazawa del Team Nippo e il corridore di Taipei Shih Hsin Hsiao dell'Action Cycling Team. I primi tre dell'ordine d'arrivo sono anche i primi tre della classifica generale con Park che può vantare 3 secondi su Miyazawa e 5 secondi su Hsiao.
La tappa si è tenuta lungo i 218 chilometri che dividono Hokuto City a Suttsu e ha permesso a Park di vincere la seconda corsa della stagione dopo aver vinto una tappa al Tour of Singkarak in Indonesia nel mese di Giugno.

ORDINE D'ARRIVO
1° Sung Baek Park (Kor) Corea del Sud
2° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo s.t.
3° Shih Hsin Hsiao (Tpe) Action Cycling Team s.t.
4° Shinri Suzuki (Jpn) Shimano Racing s.t.
5° Miyataka Shimizu (Jpn) Team Bridgestone Anchor s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Sung Baek Park (Kor) Corea del Sud
2° Takashi Miyazawa (Jpn) Team Nippo a 3''
3° Shih Hsin Hsiao (Tpe) Action Cycling Team a 5''
4° Kyung Gu Jang (Kor) Corea del Sud a 8''
5° Chun Kai Feng (Tpe) Action Cycling Team s.t.

Giro di Bulgaria, 7°tappa a Gerganov e Ignatenko, Buchacek sempre leader

La settima tappa del Giro di Bulgaria, divisa in due semitappe, non ha portato scossoni alla classifica generale visto che entrambe le frazioni se le sono giocate fuggitivi fuori classifica.
La prima semitappa è andata al bulgaro Evgeni Gerganov Balev della Hemus 1896 che ha preceduto di 13 secondi il tedesco Johannes Heider dell'LKT Team Brandenburg e di 19 secondi Erik Mohs della nazionale tedesca. La corsa si è decisa già nelle prime fasi quando, dopo il chilometro 37, si è formato un gruppetto di 14 corridori che è riuscito a evadere dal gruppo. Il vantaggio è rapidamente salito arrivando a toccare i 14 minuti, escludendo il gruppo con la maglia gialla e gli altri uomini di classifica dalla vittoria di tappa. A circa 7 chilometri dall'arrivo, sfruttando l'ultima salita di giornata, Gerganov se n'è andato riuscendo a guadagnare subito un buon margine sugli ex compagni di fuga, margine che è bastato per vincere la corsa.
La seconda semitappa è stata vinta dal russo Petr Ignatenko dell'Itera Katusha che ha preceduto di 55 secondi l'ex compagno di fuga Sergiy Lagkuti dell'Ucraina. Terzo posto per il kazako Ruslan Abdulmanov della Nessebar che ha regolato il gruppetto degli inseguitori mentre il gruppo principale è arrivato a oltre 7 minuti. Lagkuti e Ignatenko se ne sono andati dopo soli 14 chilometri mentre un gruppo di una ventina di corridori si è lanciato al loro inseguimento dopo qualche chilometro, senza mai riuscire a impensierire il duo di testa. Il gruppo ha lasciato fare ma il ritardo in classifica di Lagkuti, intorno ai 7 minuti, non poteva essere preso sotto gamba; infatti, al traguardo, per soli 12 secondi l'ucraino non è riuscito a togliere la maglia di leader a Buchacek, rimasto con gli altri uomini di alta classifica nel gruppo principale. Un rischio che potrebbe ripetersi anche nell'ultima tappa di oggi, visto che questo Giro di Bulgaria è tutto tranne che chiuso.

7° TAPPA A
1° Evgeni Gerganov Balev (Bul) Hemus 1896
2° Johannes Heider (Ger) LKT Team Brandenburg a 13''
3° Erik Mohs (Ger) Germania a 19''
4° Martin Grashev (Bul) SK Dobrich 1905 s.t.
5° Borislav Ivanov (Bul) PKD Tzar Simeon s.t.

7° TAPPA B
1° Petr Ignatenko (Rus) Itera Katusha
2° Sergiy Lagkuti (Ukr) Ucraina a 55''
3° Ruslan Abdulmanov (Kaz) Nessebar a 4'44''
4° Evgeny Bakhin (Rus) Russia s.t.
5° Matthias Wiele (Ger) Germania s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Tomas Buchacek (Cze) PSK Whirlpool
2° Andres Miguel Diaz Corrales (Col) Team Exergy a 4''
3° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro s.t.
4° Mathias Belka (Ger) LKT Team Brandenburg s.t.
5° Evgeny Reshetko (Rus) Russia s.t.

Gp de la Somme, Elmiger batte Michael Stevenson allo sprint

Lo svizzero Martin Elmiger ha vinto la 25° edizione del Grand Prix de la Somme superando in volata il proprio compagno di fuga, lo svedese Michael Stevenson della Sparebanken Vest. Al terzo posto si è piazzato Anthony Ravard, compagno di squadra di Elmiger, che ha regolato il gruppo arrivato a 6 secondi dal vincitore. Per Elmiger si tratta della quarta vittoria stagionale dopo una tappa e la classifica finale della 4 Giorni di Dunkerque e il campionato svizzero in linea. La corsa si è movimentata già dalle prime fasi grazie a una fuga di due uomini, il francese Florian Guillou della Bretagne Schuller e il lettone Indulis Bekmanis dell'ISD Continental Team. Il vantaggio della coppia ha toccato anche i dieci minuti ma il vento contrario e il lavoro delle squadre dei velocisti ha permesso al gruppo di rientrare sui battistrada a 30 chilometri dal traguardo. Quando tutto sembrava pronto per uno sprint di gruppo, Elmiger e Stevenson sono portati all'attacco quando mancavano 15 chilometri al traguardo e sono riusciti a mantenere un risicato vantaggio fino all'arrivo dove lo svizzero ha preceduto lo svedese.
"Questa vittoria è una bella soddisfazione personale" ha dichiarato Elmiger al traguardo. "Volevo vincere una corsa prima dei Mondiali perché per vincere una corsa come quella bisogna prima saper vincere una corsa di minore importanza. Sono in forma e molto motivato, abbiamo una bella squadra e amo correre in Australia".

ORDINE D'ARRIVO
1° Martin Elmiger (Swi) Ag2R La Mondiale
2° Michael Stevenson (Swe) Sparebanken Vest s.t.
3° Anthony Ravard (Fra) Ag2R La Mondiale a 6''
4° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.
5° Benoit Vaugrenard (Fra) Francaise des Jeux s.t.
6° Kevin Ista (Bel) Cofidis s.t.
7° Yukiya Arashiro (Jpn) Bbox Bouygues Telecom s.t.
8° Florian Vachon (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
9° Romain Lemarchand (Fra) Big Mat - Auber 93 s.t.
10° Jimmy Casper (Fra) Saur - Sojasun s.t.

Kampioenschap Van Vlaanderen, Leigh Howard vince in volata

L'australiano Leigh Howard ha vinto l'edizione 2010 del Campionato delle Fiandre (Kampioenschap Van Vlaanderen) regolando in volata il gruppo arrivato compatto al traguardo. Il corridore dell'HTC Columbia ha preceduto il sorprendente lituano Aidis Kruopis della Palmans Cras e l'olandese Tom Veelers della Skil Shimano, mettendo a segno la seconda vittoria stagionale dopo quella del Tour of Oman a inizio stagione. Una conferma delle doti di Howard, già campione su pista e sulla buonissima strada per diventarlo anche nelle corse su asfalto, un ragazzo ancora 20enne che fa già la differenza.
La corsa si è tenuta su un percorso di 181 chilometri, favorevole per una volatona finale. Dopo soli 15 chilometri quattro corridori sono andati all'attacco, Guillaume Van Keirsbulck della QuickStep, Kenny Terweduwe della Jong Vlaanderen, Arnoud van Groen della Vacansoleil e Gregory Rast della RadioShack. Il gruppo non ha mai concesso più di tre minuti di vantaggio ai fuggitivi e a 38 chilometri dal traguardo sono stati ripresi. Gli attacchi si sono susseguiti fino alla fine, con il più pericoloso portato da Kevin Van Impe della Quick Step, Rob Goris della Palmans Cras, Jelle Wallays della Topsport Vlaanderen e Rob Ruijgh della Vacansoleil ripreso soltanto ai - 4 dal traguardo. Dopodiché, è stata una sinfonia dell'HTC Columbia con Marcel Sieberg e Bernhard Eisel che hanno portato Howard a partire davanti e a battere tutti a braccia alzate.

ORDINE D'ARRIVO
1° Leigh Howard (Aus) HTC Columbia
2° Aidis Kruopis (Ltu) Palmans - Cras s.t.
3° Tom Veelers (Ned) Skil Shimano s.t.
4° Romain Feillu (Fra) Vacansoleil s.t.
5° Davy Commeyne (Bel) Landbouwkrediet s.t.
6° Jetse Bol (Ned) Rabobank s.t.
7° Alexander Kristoff (Nor) BMC Racing s.t.
8° Gert Steegmans (Bel) RadioShack s.t.
9° Cole House (Usa) BMC Racing s.t.
10° Timothy Dupont (Bel) Jong Vlaanderen s.t.