domenica 21 marzo 2010

La Roue Tourangelle, vittoria di Yann Guyot su Baldo e Samokhvalov

Il giovane corridore francese Yann Guyot ha conquistato la sua più importante vittoria in carriera riuscendo a vincere la Roue Tourangelle, importante gara del calendario francese dedicato agli Elite e ai Dilettanti. Il corridore della Sojasun AC Noyal ha battuto allo sprint i compagni di fuga Nicolas Baldo dell'Atlas Personal e Dimitry Samokhvalov della Blois Cac 41.
La corsa è entrata subito nel vivo con molti tentativi di fuga, dei quali il più importante è quello partito al chilometro 21 formato da 7 uomini e ripreso dopo una quaratina di chilometri. La svolta arriva a 80 chilometri dall'arrivo, poco dopo il quinto strappo della giornata, quando in 14 riescono a scappare dal gruppo principale. I membri del gruppo sono Clement Penven e Jimmy Turgis della CC Nogent-Sur-Oise, Mederic Clain della St Cyr Tours, Michael Reihs della Designa Kokken, Andreas Frish dell'Energi Fyn, Nicolas Baldo dell'Atlas Personal, Dimitry Samokhvalov della Blois Cac 41, Vitor Rodrigues della Caja Rural, Fabien Sidaner della Cotes d'Armor, Sylvian Blanquefort della Mosaic Diffusion, Yann Guyot e Thibault Mace della Sojasun e Jocelin Maillet e Yann Moritz della Vendee U.
La fuga prende largo, raggiungendo fino a 1 minuto e 50 secondi di vantaggio. Il gruppetto dei 14 resiste al ritorno del gruppo finché ai 2 chilometri dal traguardo Baldo, Samokhvalov e Guyot se ne vanno, con Guyot bravo a vincere la volata sugli altri due attaccanti.

ORDINE D'ARRIVO
1° Yann Guyot (Fra) Sojasun AC Noyal
2° Nicolas Baldo (Fra) Atlas Personal s.t.
3° Dimitry Samokhvalov (Rus) Blois Cac 41 a 1''
4° Yann Moritz (Fra) Vendee U a 30''
5° Mederic Clain (Fra) St Cyr Tours s.t.
6° Thibault Mace (Fra) Sojasun AC Noyal s.t.
7° Michael Reihs (Den) Designa Kokken s.t.
8° Clement Penven (Fra) CC Nogent-Sur-Oise s.t.
9° Sylvain Blanquefort (Fra) Mosaic Diffusion s.t.
10° Vitor Rodrigues (Por) Caja Rural s.t.

Istrian Spring Trophy, vittoria finale per Vrecer, ultima tappa a Rogina

Lo sloveno Robert Vrecer ha vinto l'Istrian Spring Trophy grazie alla sua costanza in tutte e quattro le tappe della corsa e alle due vittorie parziali, nel prologo e nella seconda tappa. Il corridore della Perutnina Ptuj ha conservato la maglia di leader entrando nella fuga decisiva di oggi, promossa dai suoi due rivali più agguerriti per la classifica finale, cioè lo sloveno Blaz Furdi, arrivato secondo a 18 secondi, e il croato Radoslav Rogina, terzo a 24 secondi.
Dopo tre secondi posti nelle ultime gare, Rogina è riuscito a vincere la tappa odierna, battendo Furdi e l'altro componente della fuga Jan Tratnik.

ORDINE D'ARRIVO
1° Radoslav Rogina (Cro) Loborika
2° Blaz Furdi (Slo) Sava s.t.
3° Jan Tratnik (Slo) Zheroquadro Radenska s.t.
4° Robert Vrecer (Slo) Perutnina Ptuj s.t.
5° Boy Van Poppel (Ned) Rabobank Continental a 29''

CLASSIFICA FINALE
1° Robert Vrecer (Slo) Perutnina Ptuj
2° Blaz Furdi (Slo) Sava a 18''
3° Radoslav Rogina (Cro) Loborika a 24''
4° Jan Tratnik (Slo) Zheroquadro Radenska a 54''
5° Wilco Kelderman (Ned) Rabobank Continental a 1'05''
6° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha a 1'10''
7° Matej Gnezda (Slo) Adria Mobil a 1'23''
8° Harald Totschnig (Aut) Tyrol Team a 1'26''
9° Michael Stevenson (Swe) Sparbenken Vest a 1'34''
10° Tomas Buchacek (Cze) Psk Whirlpool a 1'41''

Cholet Pays de Loire, vittoria in volata per Leonardo Duque della Cofidis

Il colombiano Leonardo Duque ha vinto la seconda prova della Coppa di Francia, la Cholet Pays de Loire, regolando il gruppo arrivato compatto al traguardo. Dietro il corridore della Cofidis, secondo Matthieu Ladagnous della Francaise des Jeux e terzo Klaas Lodewyck della Topsport Vlaanderen.
La corsa, 200 chilometri totali, si è subito animata con una fuga di otto corridori partita dopo soltanto 4 chilometri. I componenti della fuga erano Sebastien Chavanel della Francaise des Jeux, Matteo Carrara della Vacansoleil, Anthony Ravard dell'Ag2R, Anthony Charteau della Bouygues Telecom, Preben Van Hecke della Topsport Vlaanderen, Guillaume Levarlet della Saur - Sojasun, Johan Mombaerts dell'Auber 93 e Renaud Dion della Roubaix Lille Metropole. Vantaggio massimo per gli otto 5 minuti e 50 secondi, a circa metà gara. Dietro, Saxo Bank, Cofidis e Bretagne Schuller tiravano al massimo mentre davanti Charteau e Dion subivano una caduta, con il solo Dion capace di rientrare.
A 30 chilometri dal traguardo, Pierrick Fedrigo, Thomas Voeckler e Cyril Gautier della Bouygues Telecom e Jeremie Galland della Saur - Sojasun sono riusciti a rientrare sulla testa della corsa, con il gruppo principale staccato di 2 minuti. Ma nonostante gli sforzi degli attaccanti, il gruppo è riuscito a rientrare sui fuggitivi. Sull'ultima salita ci ha provato il giovane Arthur Vichot della Francaise des Jeux ma le squadre dei velocisti erano attente e pronte a sventare qualsiasi attacco. All'arrivo, Duque è risultato il più veloce portando la vittoria alla Cofidis, già arrivato all'undicesima vittoria stagionale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Leonardo Duque (Col) Cofidis
2° Matthieu Ladagnous (Fra) Francaise des Jeux s.t.
3° Klaas Lodewyck (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
4° Cedric Pineau (Fra) Roubaix Lille Metropole s.t.
5° Romain Feillu (Fra) Vacansoleil s.t.
6° Kevyn Ista (Bel) Cofidis s.t.
7° Florian Vachon (Fra) Bretagne - Schuller s.t.
8° Davy Commeyne (Bel) Landbouwkrediet s.t.
9° Jimmy Casper (Fra) Saur - Sojasun s.t.
10° Andrea Piechele (Ita) CarmioOro NGC s.t.

fonte: cyclismactu.net

Ronde van het Groene Hart, stoccata vincente di Jens Mouris della Vacansoleil

L'olandese Jens Mouris ha vinto la 4° edizione dell'Eneco Ronde van het Groene Hart, gara che si corre in Olanda con partenza a Pijnacker e arrivo a Zoetermeer, passando per Rotterdam, Utrecht e Amsterdam. Il corridore della Vacansoleil è partito a poco più di 10 chilometri dall'arrivo lasciando la compagnia degli altri fuggitivi. Il suo vantaggio non è mai salito sopra i 15 secondi ma dietro non c'è stata grande collaborazione per andarlo a riprendere. Quando, all'ultimo chilometro, il vantaggio era sceso sui 6 secondi, dietro hanno iniziato a guardarsi lasciando a Mouris un tranquillo arrivo a braccia alzate, con Nico Eeckhout a battere Sep Vanmarcke e Graeme Brown per il secondo posto.
La fuga, composta da 15 corridori, si era formata nella prima parte della corsa quando il plotone si era frazionato in più tronconi. Il gruppetto era formato da Jens Mouris e Lieuwe Westra della Vacansoleil, Nico Eeckhout dell'An Post - Sean Kelly, Sep Vanmarcke e Pieter Vanspeybroeck della Topsport Vlaanderen, Graeme Brown e Rick Flens della Rabobank, Kenny Van Hummel e Tom Veelers della Skil Shimano, Geert Omloop della Palmans - Cras, Wim De Vocht e Servais Knaven della Milram, David Boucher della Landbouwkrediet, Vicente Reynes dell'HTC - Columbia e Kim Lachmann del Team Nutrixxion Sparkasse.
Il vantaggio era salito fino a 3 minuti e 30 secondi finché la Vacansoleil non ha provato a organizzare l'inseguimento ma il distacco, ormai, era troppo alto. A 15 chilometri dall'arrivo sono iniziati gli scatti nel gruppo principale, con Nico Eeckhout della An Post Kelly tra i più attivi, finché Mouris non ha scelto il momento giusto per andarsene e non è stato più ripreso, grazie anche al prezioso lavoro di rottura dei cambi del compagno Westra nel gruppo degli inseguitori.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jens Mouris (Ned) Vacansoleil
2° Nico Eeckhout (Bel) An Post - Sean Kelly a 11''
3° Sep Vanmarcke (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
4° Graeme Brown (Ned) Rabobank s.t.
5° Kenny Van Hummel (Ned) Skil - Shimano s.t.
6° Geert Omloop (Bel) Palmans - Cras s.t.
7° Pieter Vanspeybroeck (Bel) Topsport Vlaanderen s.t.
8° Wim De Vocht (Bel) Team Milram s.t.
9° David Boucher (Fra) Landbouwkrediet s.t.
10° Vicente Reynes (Esp) HTC - Columbia s.t.

Milano - Sanremo, le pagelle di Parliamo di Ciclismo

Oscar Freire (Rabobank) 9.5
Ha corso la gara perfetta, sempre coperto, nelle posizioni che contavano sulle salite. Ha fatto una volata regale, era nettamente il più forte. E poi, giusto per valorizzare ancora di più la sua corsa, in pratica era senza squadra. Un vero campione.
Tom Boonen (QuickStep) 8
Secondo dietro un imbattibile Freire, dimostra di essere in forma e pronto per le sue amate classiche del Nord. Come lo spagnolo, sempre tra i primi sulle salite, in volata gli è mancata forse un po' di brillantezza.
Alessandro Petacchi (Lampre) 8
La miglior Sanremo di Petacchi, prende le salite addirittura in testa, è molto attento e la gamba sembra buona. Si ritrova senza squadra alla fine e ne soffre dato che a lui piace prendere le volate davanti. Flecha lo ostacola all'ultima curva e perde un po' di terreno, ma uno come lui non doveva farsi sorprendere.
Sacha Modolo (Colnago) 9
Neoprofessionista, ha partecipato a neanche 20 corse e riesce a piazzarsi, in una corsa di 300 chilometri, al quarto posto in netta rimonta dopo aver preso la volata da dietro. La sorpresa più lieta della giornata, un velocista vero che ricorda un po' Freire e un po' McEwen, lasciamolo crescere anche se sembra già pronto per vincere.
Daniele Bennati (Liquigas) 7
Dalla sua aveva la squadra più forte, con gregari del calibro di Nibali, Pellizotti, Kreuziger e un sorprendente Oss. Parte in testa ma troppo presto, probabilmente non aveva alternative ma le gambe non giravano benissimo, già sul Poggio era un po' in difficoltà. La Sanremo è adatta a lui, ci riproverà.
Thor Hushovd (Cervelo) 6.5
Sesto posto per il terzo dell'anno scorso, quest'anno la forma non era la stessa, lo dimostra il tentativo di attacco nella discesa del Poggio, chiaro segnale che in volata si sentiva battuto. Per un velocista della sua mole, essere arrivato con i primi è comunque un ottimo segnale di forma.
Filippo Pozzato (Katusha) 7
Fa tirare la squadra per tutta la corsa ritrovandosi nel finale da solo, ci prova ripetutamente sulle varie salite e agli ultimi 2 chilometri, ma la corsa era destinata a finire in volata e si deve accontentare. Ci poteva stare un attacco più convinto sul Poggio ma il vento contrario ha messo in difficoltà tutti. La forma fa ben sperare per le prossime corse.
Francesco Ginanni (Androni) 7.5
Alla sua prima Sanremo, dimostra che il chilometraggio non è un problema e che è un buon discesista, provandoci sia dopo la Cipressa che dopo il Poggio. Si piazza anche in volata e dimostra ottime qualità. Gli sono mancati i compagni di squadra, dall'Androni ci si aspettava di più.
Stefano Garzelli 8 e Luca Paolini 5 (Acqua & Sapone)
L'Acqua & Sapone, probabilmente, ha puntato sull'uomo sbagliato. Garzelli era in palla come non mai, ha sempre tirato per il suo capitano Paolini che però non si è in pratica mai visto davanti, sempre a ruota e non ha mai dato la sensazione di poter vincere. Per Garzelli probabilmente era impossibile vincere, per Paolini lo è stato.
Philippe Gilbert (Omega Pharma Lotto) 6
Bravo a provarci sul Poggio e nella discesa, ma la forma non è ancora delle migliori. Da lui, dopo il finale di stagione dell'anno scorso, ci si aspetta sempre molto, cosa che alla Sanremo non ha fatto.
Vincenzo Nibali (Liquigas) 5.5
Bravo a provarci ripetutamente dopo il Poggio, ma sbaglia clamorosamente l'attacco finita la discesa, dato che dietro la sua squadra si stava organizzando per portare Bennati in volata. E un gregario in più al velocista sarebbe servito.
Daniel Oss (Liquigas) 8
Con Modolo, l'altra gradita sorpresa di giornata. Al secondo anno da neoprof, tira nell'ultimo chilometro da solo, dopo 298 chilometri di corsa. Gregario esemplare, potrebbe avere qualche possibilità in più dal Fiandre in avanti, visto anche il fisico che si ritrova. Sicuramente, la Liquigas ha un bel campioncino tra le mani.
Fabian Cancellara (Saxo Bank) 5
Arriva con il primo gruppo ma, sinceramente, qualcuno se n'è accorto? Non aveva la gamba dei giorni migliori e lo sapevamo, non si stava nascondendo alla Tirreno, semplicemente non ne aveva. La forma sta migliorando ma questa Sanremo, con così pochi gregari a disposizione negli ultimi chilometri, era l'ideale per un suo attacco, magari insieme a Pozzato.
Mark Cavendish (HTC-Columbia) 4
Non gli si poteva chiedere di più. Non è in forma e lui, per vincere la Sanremo, lo deve essere. Ha avuto anche tanta sfortuna ma il Cavendish dell'anno scorso sarebbe stato comunque lì. Il primo obiettivo di stagione è sfumato, ma lo rivedremo sicuramente più avanti.
Damiano Cunego (Lampre) 4.5
Si fa sorprendere nella discesa del Turchino e rimane dietro, fa un gran numero in discesa e riesce a rientrare ma poi non è mai protagonista. Si vede davanti solo sulla Cipressa ma poco più. Aveva detto che ci avrebbe provato, non si sa quando e dove però.
Edvald Boasson Hagen (Sky) 4
Arrivava da favorito, almeno per i maggiori esperti, ma delude in pieno le aspettative, come purtroppo spesso gli capita. Accusa dolori allo stomaco e arriva insieme a Cavendish, sarebbe ingiudicabile ma da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più. Ha l'occasione di rifarsi subito con le classiche del Nord. Noi lo aspettiamo.
Parliamo di Ciclismo 8
Mi assegno un 8 perché avevo pronosticato due dei tre che sono finiti sul podio, Boonen e Freire, ma ho sbagliato su Boasson Hagen. Bennati è stato comunque protagonista mentre un Petacchi così in forma non me l'aspettavo proprio. Ci rivediamo per il Giro delle Fiandre!

Dilettanti. Finalmente una vittoria per Matteo Pelucchi, suo il Trofeo Edilizia Mogetta

Matteo Pelucchi ha vinto la decima edizione del Trofeo Edilizia Mogetta Giuseppe che si è svolto sabato 20 Marzo a Sambucheto di Montecassiano, in provincia di Macerata. Il velocista della Trevigiani ha battuto allo sprint il duo della Bedogni Grassi Natalini Francesco Lasca e Salvatore Puccio. Per Pelucchi si tratta della prima vittoria stagionale dopo qualche piazzamento sul podio nelle gare delle settimane precedenti.
La gara si è svolta con un ritmo forsennato, con circa 46 chilometri/orari di media, che ha così limitato i classici tentativi di fuga. Si entrava nel vivo della corsa sul circuito finale di Montecassiano a Sambucheto, da ripetere 10 volte per un totale di 120 chilometri. Al secondo giro ci hanno provato Pizzingrilli della Palazzago e Camilli della Vega Prefabbricati ma senza fortuna, dato che sono stati ripresi a poco più di mezza gara. Poco dopo, un'altra fuga ha provato ad avvantaggiarsi ma con, alle spalle, il treno della Trevigiani a tutta c'era poco da fare per i battistrada, ripresi e tenuti sotto controllo dalla squadra di Pelucchi.
Il velocista della Trevigiani ha fatto un'ottima volata, dimostrando le sue indubbie qualità negli sprint e sfruttando al massimo il lavoro dei compagni

ORDINE D'ARRIVO
1° Matteo Pelucchi (Ita) U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Francesco Lasca (Ita) Bedogni Grassi Natalini s.t.
3° Salvatore Puccio (Bedogni Grassi Natalini s.t.
4° Marco Zanotti (Ita) Team Delio Gallina S.Inox s.t.
5° Fabio Tommassini (Ita) S.C. Reda Mokador s.t.
6° Domenico Rosini (Ita) Futura Team Matricardi s.t.
7° Manuel Fedele (Ita) Aran Cucine D’Angelo & Antenucci s.t.
8° Christian Delle Stelle (Ita) U.C. Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
9° Giacomo Calzoni (Ita) Team Delio Gallina S.Inox s.t.
10° Antonino Puccio (Ita) Bedogni Grassi Natalini s.t.

fonte: federciclismo.it

Istrian Spring Trophy, 2°tappa a Robert Vrecer che ritorna leader della classifica

Dopo soltanto un giorno, Robert Vrecer della Perutnina Ptuj è subito ritornato leader, grazie a una prova solida nella seconda tappa, vinta con un buon vantaggio sugli immediati inseguitori. Lo sloveno ha preceduto di 21 secondi un trio formato da Radoslav Rogina, Arkimedes Arguelyes e Blaz Furdi, scalzato dalla vetta della classifica proprio da Vrecer.
Il corridore della Perutnina Ptuj ora ha 25 secondi su Furdi della Sava e 34 secondi su Wilco Kelderman della Rabobank Continental.
Domani l'ultima tappa, che riporterà i ciclisti su un percorso pianeggiante dopo la prima e la seconda tappa che presentavano un profilo più movimentato, con tutti i migliori che proveranno comunque a scalfire la posizione di leader di Vrecer anche se il vantaggio dello sloveno è consistente.

ORDINE D'ARRIVO
1° Robert Vrecer (Slo) Perutnina Ptuj
2° Radoslav Rogina (Cro) Loborika a 21''
3° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha s.t.
4° Blaz Furdi (Slo) Sava s.t.
5° Junya Sano (Jpn) Nippo a 24''

CLASSIFICA GENERALE
1° Robert Vrecer (Slo) Perutnina Ptuj
2° Blaz Furdi (Slo) Sava a 25''
3° Wilco Kelderman (Ned) Rabobank Continental a 34''
4° Radoslav Rogina (Cro) Loborika s.t.
5° Arkimedes Arguelyes (Rus) Itera - Katusha a 39''
6° Matej Gnezda (Slo) Adria Mobil a 52''
7° Harald Totschnig (Aut) Tyrol Team a 55''
8° Jan Tratnik (Slo) Zheroquadro Radenska a 57''
9° Michael Stevenson (Swe) Sparbenken Vest a 1'03''
10° Matthias Wiele (Ger) Jenatec Cycling s.t.