sabato 10 aprile 2010

Parigi - Roubaix, i pronostici di Parliamo di Ciclismo

Il carrozzone del ciclismo si sposta nel nord della Francia, nei luoghi del pavé, per affrontare l'edizione numero 108 di una della classiche più belle e affascinanti di tutti i tempi, la Parigi - Roubaix. Difficile correrla sia con il sole che con la pioggia: nel primo caso diventa difficile respirare e vedere bene in alcuni punti a causa del polverone che si alza dal passaggio della corsa, nel secondo caso diventa quasi impossibile guidare la bici sui ciottoli lisci dei tratti in pavé e nei punti fangosi della corsa. I tratti in pavé di quest'anno saranno 27 per un totale di 52,9 chilometri, da tenere d'occhio il settore 17, la foresta di Arenberg, 2400 metri che spesso possono farti perdere la corsa, e il settore 4, il Carrefour de l'Arbre, 2100 metri decisivo per le sorti della corsa, specialmente perchè è l'ultimo di quattro tratti terribili nonché l'ultimo vero settore di pavé.
In gara ci saranno 5 vincitori della corsa, Tom Boonen, campione uscente e vincitore per 3 volte, Fabian Cancellara, vincitore nel 2006, Stuart O'Grady, vincitore nel 2007, Servais Knaven, vincitore nel 2001 e Frederic Guesdon, vincitore nel 1997.
Dopo questa brevissima introduzione passiamo ai pronostici.
Come al solito, ho suddiviso i corridori in fasce di merito, con alla fine qualche nome in più che potrebbe regalarci qualche sorpresa. Sinceramente, come per il Giro delle Fiandre, il pronostico per il vincitore non può spostarsi troppo da due nomi: il belga Tom Boonen della QuickStep e lo svizzero Fabian Cancellara della Saxo Bank. I due hanno dimostrato di essere gli uomini più forti e più in forma al momento e in una gara dura e imprevedibile come la Roubaix, queste due caratteristiche sono fondamentali. Visto l'andamento del Fiandre, Cancellara ha qualche punto percentuale in più di chance rispetto a Boonen, ma dipenderà moltissimo da come si evolverà la corsa. La differenza tra i due potrebbe farla anche le loro rispettive squadre: Boonen potrà contare su "gregari" come Wouter Weylandt (11° l'anno scorso), Kevin Van Impe (9° e 14° in passato) e Stijn Devolder, voglioso di fare bene dopo un Fiandre anonimo; Cancellara avrà dalla sua parte un ex vincitore come Stuart O'Grady, una carta importante da giocare come Matti Breschel e gregari di lusso come Gustav Larsson, Frank Hoj e Baden Cooke, che sarebbero capitani in altre squadre presenti alla corsa.
In seconda fascia, tre corridori più uno: George Hincapie della BMC, Leif Hoste dell'Omega Pharma Lotto, Juan Antonio Flecha del Team Sky + Filippo Pozzato della Katusha. Hincapie, dopo uno stupendo Fiandre, meriterebbe di essere inserito subito dopo i due grandi favoriti, specialmente guardando il suo palmares, dato che è arrivato 7 volte nei primi dieci e una volta secondo. Ma, purtroppo, lo statunitense ha sempre avuto qualche problema con la fortuna alla Roubaix, chissà però che quest'anno non sia la volta buona, dato anche che potrà contare sull'apporto del tedesco Burghardt, sicuramente una buona spalla. Hoste ha dimostrato al Fiandre di essersi ritrovato dopo un paio di stagioni non alla sua altezza. In passato sesto e quarto, l'anno scorso ha pagato la caduta di Flecha ma probabilmente non avrebbe potuto fare di più. Perso Vansummeren, il suo gregario più forte è Staf Scheirlinckx, ma tutta la squadra è all'altezza della corsa. Flecha deve riscattare un Fiandre non alla sua altezza, parte da piazzamenti di tutto rispetto alla Roubaix (2°, 3°, 4° e 6° in passato) e può essere una grande sorpresa. Potrà contare su Arvesen e su una buona squadra, ma dovrà soprattutto non commettere errori di valutazione. Filippo Pozzato: sarebbe stato insieme a Boonen e Cancellara nel pronostico ma la sua condizione è tutta da valutare. Saltato il Fiandre per l'influenza, bisognerà vedere se ha recuperato le energie e la forma. Il russo Ivanov potrà essere un ottimo supporto.
Nella terza fascia il numero di corridori aumenta. Bjorn Leukemans della Vacansoleil, Stijn Devolder della QuickStep, Matti Breschel della Saxo Bank, Bernhard Eisel dell'HTC, Roger Hammond della Cervelo e i quattro alfieri della Garmin, Maaskant, Vansummeren, Millar e Farrar. Per Devolder (7° in passato) e Breschel (10° nel 2009) il ruolo è di spalla dei capitani, ma in caso di difficoltà degli stessi o di un'evoluzione particolare della corsa, potranno recitare un ruolo da protagonisti. Leukemans è entrato di diritto nei favoriti dopo un ottimo Fiandre, ha una grande squadra per queste corse e un quarto posto nel 2007. Eisel, quinto nel 2006, se rimarrà insieme ai primi potrà diventare pericoloso nel caso di sprint e può contare su Sieberg e altri buoni passisti come gregari. Hammond è stato il più brillante della Cervelo al Fiandre, ha un terzo posto alla Roubaix e un passato da ciclocrossista che lo ha sempre aiutato nella corsa francese. In squadra ci sono gregari come Klier (12° nel 2009) e Hunt, oltre a un Theo Bos voglioso di far bene. Il suo ruolo dipenderà anche dallo stato di forma di Hushovd. Discorso a parte merita la Garmin Transitions: i suoi due teorici capitani, Vansummeren (5° e 8° in passato) e Maaskant (4° nel 2008) non sono in grandissima forma, mentre David Millar e Tyler Farrar stanno bene ma non hanno grande esperienza su queste strade, pur avendo caratteristiche ideali per questa corsa. La squadra americana potrebbe essere la mina vagante della corsa, bisogna tenerli d'occhio.
In quarta fascia, Thor Hushovd della Cervelo, Danilo Hondo della Lampre, Jens Keukeleire della Cofidis e il trio Liquigas Manuel Quinziato, Daniel Oss e Peter Sagan. Hushovd sarebbe il capitano indiscusso, visto il terzo posto dell'anno scorso, ma l'inizio di stagione non è stato esaltante e Hammond sta andando forte, si vedrà durante la corsa cosa potrà fare. Hondo è stato bravo al Fiandre, la Roubaix sembra più adatta a lui ma non ha grandi risultati in questa corsa. Keukeleire è l'astro nascente belga di quest'anno, ha già vinto tanto ma è alla prima partecipazione alla Roubaix, vedremo cosa saprà fare. Il trio Liquigas Quinziato, Oss e Sagan è ben assortito, con un corridore d'esperienza come Quinziato (9° in passato) che potrà contare su giovani fortissimi come Oss e Sagan, che potranno correre la loro corsa e cercare di dare il meglio. La curiosità su di loro è altissima.
In quinta e ultima fascia, forse più per rispetto che per altro, Frederic Guesdon della FdJ, la Rabobank e Servais Knaven della Milram. Guesdon, vincitore nel 1997, si è sempre piazzato tra i primi negli ultimi anni ma, ormai, ha perso lo smalto delle migliori stagioni. Stesso discorso per Servais Knaven, 1° nel 2001, che però potrà aiutare i giovani della sua squadra a imparare qualche segreto sulla corsa. La Rabobank schiera una buona formazione, con corridori come Lars Boom, Sebastian Langeveld e Joost Posthuma, ma non sembrano in grande forma e non hanno risultati di livello negli ultimi anni. Incredibile che la squadra olandese si sia fatta sfuggire Maaskant, frutto del proprio vivaio e l'olandese più forte nelle classiche del Nord.
Ci sono altri due nomi che voglio fare, per due motivi diversi: Luca Paolini dell'Acqua & Sapone e un giovane francese, Damien Gaudin della Bouygues Telecom. Probabilmente non li vedremo mai davanti, ma Paolini è il capitano unico della sua squadra ed è un corridore che può far bene su queste strade, mentre Gaudin ha vinto la Roubaix Juniores nel 2007 e si è ben piazzato l'anno scorso, quindi sono curioso di vederlo ancora all'opera.

Tirando le somme, favorito numero uno Cancellara, favorito numero due Boonen, alle loro spalle prima Hincapie e poi Flecha, se è in forma sicuramente Pozzato. Curiosità nel vedere all'opera Keukeleire, Oss e Sagan, spero in un buon piazzamento di qualche italiano dopo l'ottimo secondo di Pozzato dell'anno scorso.
Buona Roubaix a tutti!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Difficile pronosticare qualcuno aldilà dei nomi di Cancellara e Boonen. Come al solito conterà anche la fortuna di non aver intoppi nei momenti cruciali.
Come terzo nome dico Hincapie, poi spero in una bella gara da parte di Quinziato, un piazzamento 5/6 posto potrebbe essere alla sua portata. Maurizio