lunedì 9 novembre 2009

Ciclomercato. Danilo Hondo alla Lampre. Giampaolo Caruso resta alla Flaminia

Danilo Hondo alla Lampre
Il tedesco Danilo Hondo, classe '74, torna nel circuito Pro Tour dopo 5 anni firmando per la Lampre. Corridore veloce, sprinter di assoluto livello, venne squalificato per un anno nel 2005 senza mai più tornare ai livelli raggiunti prima della squalifica, quando riuscì a vincere 2 tappe al Giro d'Italia.
La Lampre rappresenta per lui la possibilità di riaffermarsi nelle maggiori gare internazionali, potendo esprimere tutto il suo potenziale sia di velocista puro, sia come membro del treno che piloterà nelle volate Alessandro Petacchi.

Giampaolo Caruso resta alla Ceramica Flaminia
Dopo le voci delle ultime settimane che volevano Giampaolo Caruso verso squadre Pro Tour, il team manager della Ceramica Flaminia Roberto Marrone esce allo scoperto con un comunicato sul sito ufficiale della squadra.
“Giampaolo è un corridore sul quale il Team ha investito molto e dal quale, ne sono sicuro, avrà ancora molte soddisfazioni" dice Marrone. "Nella stagione appena conclusa ha dimostrato di essere uno dei migliori scalatori italiani, è andato fortissimo al Giro del Trentino, Giro D’Austria, Brixia Tour, Trofeo Melinda ed in ogni altra gara dove le salite decidevano la corsa. Giampaolo è un atleta che deve solo affrontare la prossima stagione con la consapevolezza dei suoi mezzi. Ha già dimostrato di saper correre da leader e, con compagni di squadra fortissimi che la Ceramica Flaminia all’occorrenza saprà mettergli a disposizione, sicuramente otterrà grandi risultati. Inoltre, nell’eventualità il team fosse invitato al prossimo Giro d’ Italia, sono sicuro che sarà uno dei principali protagonisti dell’ultima settimana di corsa”.
"E’ vero" afferma Caruso," le sirene di un Pro Team sono sempre allettanti e ringrazio la squadra che mi ha dato la possibilità semmai di valutare alcune proposte ma nella Ceramica Flaminia io mi sono sempre trovato bene, è cresciuta molto e per il prossimo anno si è ulteriormente rinforzata, soprattutto in salita. Il Giro d’Italia resta la corsa ove più che in ogni altra vorrei ben figurare e, se saremo invitati, in una squadra italiana come la Ceramica Flaminia potrò dire la mia, soprattutto nelle tappe di montagna, potendo fare in prima persona la mia corsa con dei forti compagni in appoggio. Se poi saremo in due a condividere la responsabilità della corsa non sarà un problema, almeno per noi. Ma potrebbe esserlo per gli altri…"

fonte: ciclosmoweb.net

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