venerdì 11 dicembre 2009

Pista. Cambiano le gare a Londra 2012, dentro l'Omnium, fuori Americana e Corsa a Punti

Il Comitato Olimpico Internazionale (IOC) oggi ha confermato il nuovo programma del ciclismo su pista che è stato proposto per la trentesima edizione dei Giochi Olimpici, che si svolgeranno a Londra nel 2012.
Nel suo rapporto allo IOC dopo i Giochi Olimpici di Pechino, l'UCI ha richiesto l'aggiunta di altre 2 gare su pista per le donne per aumentare la partecipazione femminile alle Olimpiadi. Lo IOC non ha accettato la richiesta e nell'Agosto del 2009 ha informato l'UCI che la propria politica è quella di presentare lo stesso numero di gare per uomini e donne, quindi l'aggiunta di gare femminili veniva considerata giusta ma, allo stesso tempo, il numero totale di medaglie per il ciclismo e il numero di atleti doveva rimanere lo stesso.
Per l'UCI, la decisione non era semplice, dato che nel 2013 i programmi olimpici verranno completamente rivisti e che, quindi, la scelta per Londra era di vitale importanza per il futuro olimpico del ciclismo.
In base a questi parametri, il programma del ciclismo su pista per le Olimpiadi del 2012, uguale per uomini e donne, sarà il seguente:

- Sprint Individuale
- Keirin
- Team Sprint
- Inseguimento a squadre
- Omnium

Il risultato concreto è che il ciclismo su pista parifica le prove per uomini e donne e mantiene lo stesso numero di medaglie.
Le discipline che scompaiono sono l'inseguimento individuale e la corsa a punti sia maschile che femminile e la madison (o americana) maschile.
La vera novità sarà l'Omnium, disciplina già disputata ai Mondiali, che prevede i seguenti eventi:

- Sprint Individuale, 200 metri
- 1 km - 500m (Uomini - Donne)
- Inseguimento Individuale
- Corsa a punti
- Scratch

L'UCI sta riflettendo sulla possibile aggiunta di una sesta prova per l'Omnium, per aumentare l'appeal e la difficoltà della corsa. Il nuovo programma prevede anche un giorno in più di competizioni, passando dai 5 di Pechino ai 6 di Londra.

Cosa cambia in concreto? Analizziamo due aspetti. Uno che riguarda il ciclismo internazionale e uno che riguarda il ciclismo nostrano.
Il ciclismo su pista diventa sicuramente uno sport al passo con i tempi, in cui le discipline sono le stesse tra uomini e donne, divise equamente. Le grandi potenze, Gran Bretagna e Australia su tutte, hanno ottimi atleti anche nelle discipline che sono state appena aggiunte e, chi si ritrova tagliato fuori dalle scelte dell'UCI, potrà sicuramente usare le proprie capacità su un'altra disciplina.
L'inserimento dell'Omnium rende la competizione più interessante, con la possibilità di vedere gli atleti che si sfidano tra più prove, con un occhio alla classifica e all'avversario diretto, cercando il più forte tra tutte le discipline presenti.
E per l'Italia? La differenza, purtroppo, per noi è veramente pesante. L'atleta attualmente più forte del nostro movimento, Giorgia Bronzini, si vede togliere la gara in cui è la numero 1 al mondo, la Corsa a Punti. Scompaiono l'Inseguimento Individuale e la Madison, prove in cui gli italiani, soprattutto anni addietro, erano tra i migliori in assoluto.
Toccherà alla federazione il lavoro per costruire una buona squadra per le competizioni rimaste, cercando di sfruttare i talenti presenti nella nazionale, tra i giovani e i giovanissimi.
Il periodo d'oro di Atlanta 1996, dei Martinello, dei Collinelli e delle Bellutti è finito da un pezzo.
La parola, passa ai giovani.

fonte: uci.ch

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