venerdì 26 febbraio 2010

Diana Ziliute si ritira, tutta colpa della mononucleosi

La carriera di Diana Ziliute è giunta al termine. Resta l'amaro in bocca alla fortissima atleta lituana perché la scelta è stata obbligata, come lei stessa ha ammesso: "Quindici giorni fa avevo un po’ di febbre persistente, mi sentivo particolarmente stanca. Ho fatto delle analisi, poi un test specifico ed è emerso che avevo contratto il virus della mononucleosi. Niente di grave. Ma i medici mi hanno ordinato niente sforzi, niente fatica per un po’. Insomma, niente ciclismo. A quel punto ho dovuto riflettere. Lo stop avrebbe pregiudicato la preparazione. Avrei dovuto riprendere tutto dall’inizio fra un mesetto circa. Con tutte le incognite del caso. Ero di fronte a una decisione ormai irrevocabile. Il ritiro".
La Ziliute si stava preparando per la sua ultima stagione in bici, da professionista, prima di passare dall'altra parte della barricata facendo il direttore sportivo. "Chiudo con il ciclismo agonistico e intraprendo una nuova avventura. Quella di primo direttore sportivo della Safi-Pasta Zara-Manhattan. Lo scorso anno, sapendo che il giorno dell’addio era ormai prossimo, ho sostenuto gli esami e ho preso il patentino. Adesso mi viene buono per cominciare la mia nuova attività".
Diana Ziliute rimarrà per sempre come un'icona del ciclismo femminile, una campionessa che ha letteralmente dominato la scena alla fine degli anni '90. La sua carriera è iniziata nel 1994 con la vittoria nel Campionato Mondiale Juniores, che l'ha resa conosciuta al grande pubblico. Dal 1996, ha iniziato a inanellare vittorie su vittorie con la sua nazionale, tra cui due ori nei Campionati Europei Under 23, un oro e un bronzo ai Mondiali prof, un bronzo alle Olimpiadi di Sidney 2000. Nelle altre gare, una Grande Boucle (il Tour de France femminile), una Primavera Rosa (la Milano-Sanremo femminile), e il Trofeo Alfredo Binda di Cittiglio, oltre a moltissime tappe nelle più importanti gare a tappe di livello internazionale.

fonte: eneritziturriaga.com

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