martedì 16 marzo 2010

Ciclocross. Kacper Szczepaniak tenta il suicidio dopo la positività all'EPO

La vicenda sui fratelli Szczepaniank, Pawel e Kacper, si tinge di tinte scure. Infatti, come scritto dal giornale Het Laatste Nieuws, il più giovane dei due, Kacper, avrebbe tentato il suicidio. La fonte è stata confermata dal fratello Pawel, rivelando inoltre che è stato fondamentale l'aiuto del padre per fermare il giovane corridore.
I due ciclocrossisti polacchi sono stati sospesi settimana scorsa a causa di una positività all'EPO durante un controllo ai Campionati del Mondo di Ciclocross del 30 gennaio, svoltisi a Tabor in Repubblica Ceca. Pawel e Kacper erano giunti primo e secondo nella gara riservata agli Under 23.
Il giornale Het Laatste Nieuws è riuscito ad avere anche le dichiarazioni del direttore della squadra Telenet Fidea, nella quale correva Kacper. Hans Van Kasteren ha dichiarato che crede che sia stato un allenatore polacco ad avere incoraggiato i due fratelli all'uso di sostanze dopanti. "Ho parecchie informazioni per riuscire a capire chi è l'uomo in questione - ha dichiarato Van Kasteren. Non abbiamo mai approvato il doping, ma non ci vuole molto a capire perché questi ragazzi non hanno resistito molto alla tentazione. In Polonia, loro padre guadagna 250 euro al mese, mentre in una squadra di alto livello Kacper potrebbe guadagnarne 2500".
La vicenda rimane torbida e, anzi, si compone di altri elementi ancora più oscuri, che mettono in secondo piano il ciclismo, privilegiando le vite e la salute dei due ragazzi, decisamente più importanti di qualsiasi vittoria. Pawel e Kacper restano sospesi dall'UCI in attesa delle controanalisi e della decisione della giustizia sportiva polacca sul loro caso.

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