sabato 11 settembre 2010

Vuelta a Espana, Joaquim Rodriguez trionfa sul Pena Cabarga, Nibali in maglia rossa

Si dice che la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo. Ed è questo che deve aver pensato il povero Igor Anton, in maglia rossa fino a oggi, pronto per scaldare i cuori degli spagnoli sulla salita finale di Pena Cabarga, quando a terra dolorante ha capito che la sua Vuelta era finita lì. Non gli era mai successo di essere davanti a tutti in un grande giro, sembrava finalmente arrivato il suo momento, quello di un talento che tardava a esplodere pur conoscendo i suoi fantastici mezzi sulle montagne. Ma dopo due grandi vittorie di tappe e l'apparante facilità di pedalata in montagna, Anton ha dovuto dire addio ai sogni di gloria per una caduta, un banale incastro di ruote con il compagno Egoi Martinez, e saluti alla prossima stagione. Invece chi ha pensato per un istante di essere baciato dalla fortuna è stato Vincenzo Nibali. Il corridore della Liquigas si è ritrovato senza l'avversario principale e, preso dall'entusiasmo, ha attaccato sulla salita finale dopo il grande lavoro della sua squadra, lui che poteva tranquillamente stare a ruota fino al traguardo. Probabilmente sarebbe andata comunque così ma l'italiano è stato ripreso e superato a 1 chilometro dal traguardo da Joaquim Rodriguez, molto brillante e con la giusta cattiveria, pronto ad andarsi a prendere una vittoria di tappa a lungo inseguita e la maglia rossa di leader. Per una questione di secondi, quattro, Nibali è riuscito a stare davanti allo spagnolo ma la questione non è finita qui, visto anche il buon Ezequiel Mosquera, terzo a 2 secondi da Nibali nella tappa e a 50 secondi in classifica generale in compagnia di Xavier Tondo della Cervelo. Poi, il vuoto, con l'irlandese Roche e Frank Schleck a oltre 2 minuti dal campione della Liquigas. Da segnalare oggi anche la disfatta della Caisse d'Epargne con il solo Ruben Plaza rimasto tra i primi dieci della classifica generale, nono, ma anche tanta sfortuna visto la perdita sia di Rigoberto Uran sia di Marzio Bruseghin, caduti insieme ad Anton ed entrambi in ospedale per fratture e contusioni. Buona la prova di David Moncoutie, rimasto con i migliori e quarto all'arrivo, una prova da grande uomo di classifica.

LA CRONACA
La quattordicesima tappa della Vuelta a Espana ha preso il via da Burgos per concludersi dopo 178,8 chilometri sulla salita di prima categoria di Pena Cabarga. Nel mezzo, tre GPM di seconda categoria e un lungo tratto di pianura prima della salita finale. La prima fuga di giornata è stata portata dall'olandese Niki Terpstra della Milram, raggiunto dopo 63 chilometri di gara da David Millar e David Zabriskie della Garmin Transitions. Il vantaggio dei tre è arrivato a toccare anche i 13 minuti ma il gruppo, tirato soprattutto da Caisse d'Epargne e Cervelo, ha iniziato a ridurre lo svantaggio quando ancora la salita finale era lontana. Sulla penultima salita, l'Alto del Caracol, la Caisse d'Epargne ha provato a impensierire l'Euskaltel mandando in avanscoperta prima David Arroyo e poi Luis Leon Sanchez, ottavo in classifica, insieme ad Alexander Kolobnev. Il loro tentativo non è durato molto e il gruppo, tirato anche da Katusha, è rientrato sui due contrattaccanti, riducendo anche il margine sui tre battistrada. Fino alla salita finale la situazione è rimasta tranquilla, con il gruppo in costante ripresa e i battistrada a dare tutto. Dopo che Zabriskie aveva già ceduto il passo, a 6,5 chilometri dal traguardo una caduta in gruppo ha eliminato dalla corsa Egoi Martinez e Igor Anton, rendendo Nibali il leader in corsa. A seguito di questa caduta davanti si è messa la Liquigas con Kreuziger, pronto a dare tutto per il proprio capitano. A quattro chilometri dal traguardo Terpstra ha staccato Millar, mantenendo pochi secondi di vantaggio sul gruppetto dei migliori fino a circa 2 chilometri dalla vetta quando è arrivato il primo Mosquera. In risposta è ripartito subito Nibali che è riuscito in un primo momento a staccare tutti ma Joaquim Rodriguez è stato bravo a riprenderlo a 1 chilometro dall'arrivo e a staccarlo poco dopo, mettendo subito qualche secondo tra loro. Rodriguez ha proseguito con un buon passo fin sul traguardo vincendo la sua seconda tappa alla Vuelta in carriera e distanziando Nibali di 20 secondi, riducendo a 4 secondi il vantaggio dell'italiano in classifica generale.

ORDINE D'ARRIVO
1° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha
2° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo a 20''
3° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 22''
4° David Moncoutie (Fra) Cofidis a 33''
5° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 34''

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 4''
3° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 50''
4° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team s.t.
5° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 2'11''
6° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 2'12''
7° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 2'29''
8° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 3'29''
9° Ruben Plaza (Esp) Caisse d’Epargne a 3'41''
10° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 3'52''

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Anton è stato veramente sfortunato, stava andando veramente forte .. peccato per lui.
Maurizio