lunedì 9 luglio 2012

Tour de France 2012, Thibaut Pinot vince l'8° tappa per la Francia, Wiggins resta in giallo

Il francese Thibaut Pinot ha vinto per distacco l'ottava tappa di questo Tour de France 2012. Il corridore della FDJ, classe '90, ha preceduto di 26 secondi il gruppo dei migliori regolato da Cadel Evans (BMC) e Tony Gallopin (RadioShack). In classifica generale, prime tre piazze immobili con Bradley Wiggins (Sky) 1°, Evans 2° a 10 secondi e Nibali 3° a 16 secondi.
Sembrano non esserci tappe interlocutorie in questo Tour de France targato 2012. La tappa, 154 km da Belfort e Porrentruy e 7 GPM, era destinata alle fughe (e così è stato), ma gli uomini di classifica non sono rimasti a guardare visto che si sono dati battaglia sull'ultima salita come se fosse l'ultima ascesa del Tour. La fuga che caratterizzerà la giornata si forma sulla terza ascesa, la Cote de Maison-Rouge. In testa un duo, Jeremy Roy (FDJ) e Fredrik Kessiakoff (Astana), seguiti da ben 22 corridori tra cui alcuni big scontenti (Mollema, Peraud, Kiserlovski), giovani promettenti (Pinot, Gallopin, Nerz, Kruijswijk) e attaccanti di grande esperienza (Kiryienka, Moncoutie, Hoogerland, C. Sorensen). Un po' di bagarre inizia sulla Cote de Saulcy dove Kessiakoff se ne va da solo mentre alle sue spalle il gruppo inizia a perdere pezzi, esplodendo sulla successiva Cote de la Caquerelle con i soli Pinot e Gallopin all'inseguimento dello svedese. Sull'ultima ascesa, il Col de la Croix, Pinot ha staccato Gallopin e ha ripreso e staccato Kessiakoff, involandosi da solo verso il traguardo, ancora molto lontano come dichiarato dallo stesso Pinot al traguardo, definendo l'ultimo tratto in pianura di 10 km dopo la discesa come "il più lungo della mia vita". Nel gruppo dei favoriti, un ritmo imposto dalla Lotto (prima Vanendert, poi il capitano Van den Broeck) ha fatto numerose vittime tra cui Rolland e Taaramae, brillanti ieri ma in difficoltà oggi. Nibali ci ha provato in discesa ma senza grandi risultati, poi un attacco di Van den Broeck nel finale non ha preoccupato più di tanto Wiggins, sempre attento in testa. Al traguardo, Evans ha superato Gallopin, poi a seguire Wiggins, Nibali, Van den Broeck, Froome, Menchov e Zubeldia, con Horner e Frank Schleck staccati di 4 secondi.
Sembrano questi gli uomini che si batteranno per il Tour, anche se con la crono della 9° tappa la classifica avrà una composizione ancora diversa. Gli scalatori dovranno stringere i denti mentre Wiggins cercherà di mettere qualche minuto tra sé e i concorrenti, in vista delle prossime salite.
Un solo commento finale: è incredibile vedere la RadioShack piazzare 4 uomini tra i primi nell'ordine d'arrivo (Gallopin, Zubeldia, Horner, F. Schleck), con Monfort poco distante e 7° in classifica, senza contare l'infortunio di Andy Schleck, la controprestazione di Kloden e l'esclusione di Fuglsang: chissà cosa sarebbe potuto essere con una squadra al completo, votata per Andy e temibilissima in salita, al cospetto di una Sky che non sarebbe stata l'unica a dominare le tappe di montagna. Troppi se e ma, le corse le vincono solo chi arriva per primo al traguardo.

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