venerdì 16 ottobre 2009

Giro di Lombardia - Pronostici. Evans e Gilbert, la Silence-Lotto in testa

Domani si correrà l'ultima corsa di un certo rilievo dell'anno. La classica delle foglie morte, il Giro del Lombardia. Tutti quelli che non hanno ancora vinto e quelli che invece hanno vinto ma hanno ancora fame, si daranno battaglia per scrivere il proprio nome sul pretigioso Albo d'Oro della corsa.
Da dove partire per individuare i favoriti? Ovviamente dalla squadra e dai corridori più in forma del momento, il duo Gilbert - Evans della Silence - Lotto. Sembra difficile che la corsa possa scappare dalle mani di questi 2, hanno una condizione invidiabile, psicologicamente sono al massimo e una squadra forte e compatta. Bisognerà inventarsi qualcosa per non favorirli, ma sembra veramente difficile staccarli.
Dietro il duo Silence, Damiano Cunego della Lampre, Samuel Sanchez dell'Euskaltel e Giovanni Visconti della Isd. Cunego ama il Lombardia, è la sua corsa, l'ha vinta 3 volte e vuole lasciare il segno in una stagione di alti e bassi. Per Sanchez il discorso è lo stesso, buona stagione fatta di tanti piazzamenti importanti, ma senza l'acuto. Le gambe ci sono, l'abbiamo visto alla Vuelta e al Mondiale, e in volate ristrette diventa quasi imbattibile. Visconti è la scommessa italiana, sembra pronto per la vittoria che lo porterebbe a fare il salto di qualità, da ottimo corridore a campione. E come per Sanchez, batterlo in volata è difficile.
In seconda fascia, Alexandre Vinokourov dell'Astana, Joaquin Rodriguez della Caisse d'Epargne, Ivan Basso della Liquigas, Robert Gesink della Rabobank e Alexander Kolobnev della Saxo Bank. Gambe buone per tutti, ma difficilmente possono vincere se non in solitario, ed è difficile che uno dei nomi sopra non riesca a tenergli le ruote. Ma hanno anche la classe e l'intuito per indovinare il momento buono e involarsi da soli al traguardo.
Terza fascia per tutti gli altri, da Alessandro Ballan della Lampre a Simon Gerrans della Cervelo, da Lars Boom della Rabobank a Leonardo Bertagnolli della Diquigiovanni, da Thomas Lovkvist del Team Columbia a Johnny Hoogerland della Vacansoleil. Bravissimi corridori ma per vari motivi, tra cui stato di forma non perfetto o mancanza dello spunto vincente, possono essere protagonisti e salire sul podio, ma la vittoria è lontana.
Ho lasciato fuori appositamente dei nomi importanti: sulla partecipazione di Filippo Pozzato pende un'influenza che lo taglia comunque fuori dalla lista dei favoriti. Volevo inserire i nomi di Francesco Gavazzi e Daniel Moreno, ottimi al Gran Piemonte, ma forse destinati a ruolo di gregari domani, per i rispettivi capitani. E attenzione anche ai membri del podio dell'anno scorso, Rigoberto Uran della Caisse d'Epargne e soprattutto Janez Brajkovic dell'Astana, una riconferma non è impossibile.
Per tutti gli altri, forti e meno forti, difficilmente il Giro di Lombardia viene vinto da un outsider, ma c'è sempre la prima volta, la fatica è uguale per tutti

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