domenica 28 febbraio 2010

Donne. Svelato il percorso della 21°edizione del Giro d'Italia Donne

La 21° edizione del Giro d'Italia Donne è stata presentata ieri, al Museo dello Sport Diadora, con la presenza di alcune personalità di spicco sia politiche che sportive.
Ventunesima edizione che partirà da Muggia in provincia di Trieste e finirà, dopo 921,90 chilometri e 10 giorni di corsa, a Monza, davanti alla Villa Reale. Si passerà dal Friuli alla Lombardia attraversando anche il Veneto e il Piemonte, su percorsi difficili e spettacolari, pronti a regalare emozioni e spettacolo al pubblico.
Questo è l'elenco delle tappe con il rispettivo chilometraggio:

1° tappa Muggia (TS) – Trieste 59,00 km - 2 Luglio
2° tappa Sacile (PN) – Riese Pio X (TV) 130,00 km - 3 Luglio
3° tappa Caerano S. Marco (TV) – Biadene (TV) 16,9 km (Cronometro individuale) - 4 Luglio
4° tappa Ficarolo (RO) – Lendinara (RO) 90,00 km - 5 Luglio
5° tappa Orta S. Giulio (NO) – Pettenasco (NO) 122,00 km - 6 Luglio
6° tappa Gallarate (VA) – Arcisate (VA) 116,70 km - 7 Luglio
7° tappa Como – Albese con Cassano (CO) 110,80 km - 8 Luglio
8° tappa Chiavenna (SO) – Livigno (SO) 93,00 km - 9 Luglio
9° tappa Livigno (SO) – Stelvio (SO) 68,50 km - 10 Luglio
10° tappa Autodromo di Monza – Monza (MB) 115,00 km - 11 Luglio
Totale 921,90 km

Si parte con la tappa di Trieste, dedicata alle ruote veloci, che assegnerà la prima maglia della competizione.
La seconda, con arrivo a Riese Pio X, sede operativa della Pasta Zara, presenta nella parte centrale della tappa qualche difficoltà in più, ma il circuito finale sarà ideale per i ricongiungimenti. Tappa da fughe, ma le squadre delle velociste possono provare a tenere chiusa la corsa.
La terza tappa sarà la prima chiamata per le favorite alla classifica generale. Cronometro pianeggiante, su strade ampie e favorevole alle specialiste, che potranno mettere fieno in cascina in vista delle asperità delle tappe successive.
La quarta tappa, con l'arrivo a Lendinara, è stata creata appositamente per le velociste, dato che il percorso si dipana nelle pianure del Polesine. Difficile prevedere un arrivo diverso da quello che tutti si aspettano.
Dalla quinta tappa si cambia scenario, si lascia il Veneto per il Piemonte e iniziano le tappe più difficili. Questa, con arrivo a Pettenasco, ha come punto di riferimento il Lago d'Orta, intorno al quale è stato creato un circuito da ripetere tre volte con la salita di Ameno a creare un po' di difficoltà alle velociste. Tappa da attaccanti.
Nella sesta tappa, con arrivo ad Arcisate, ci si sposta in Lombardia, più precisamente nella provincia di Varese. Percorso che nel finale presenterà parecchi strappi e cambi di ritmo, ideale per chi vorrà attaccare, ma anche per chi, tra le migliori, vorrà testare la resistenza delle avversarie.
La settima tappa, con arrivo ad Albese, si snoda lungo il lago di Como, partendo proprio da Como e arrivando sull'altra sponda, dalla parte di Lecco. Due salite caratterizzeranno la corsa, il Pian Tivano all'inizio e la salita del Ghisallo, posta non molto lontano dall'arrivo. Salite dure, che possono creare grande selezione tra le favorite.
Dall'ottava tappa, non si scherza più. L'arrivo a Livigno è dedicato alle scalatrici, che avranno a disposizione il Passo Maloja, il Bernina e il Forcola per darsi battaglia, prima della picchiata verso l'arrivo. E le gambe, dopo 8 giorni di gara, inizieranno a farsi pesanti.
Nella nona tappa, la tappa regina, si affronterà per la prima volta per il Giro al femminile la cima mitica dello Stelvio. Come antipasto, prima, si scaleranno altri due gran premi della montagna, fino ad arrivare ai 2725 metri dello Stelvio. Qui, si deciderà il Giro.
Ultima tappa, a Monza, dedicata alle ruote veloci o a qualche fuga da lontana, con la maglia rosa che potrà godersi la passerella finale e i festeggiamenti, tutti dedicati a lei.

fonte: federciclismo.it

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