mercoledì 17 marzo 2010

Caso Valverde. Il Tas si pronuncia a favore del Coni, anche l'Uci potrebbe prendere provvedimenti

Il Tribunale Arbitrale per lo Sport di Losanna ha respinto l'appello del corridore Alejandro Valverde della Caisse d'Epargne contro la squalifica di due anni inflittagli dal Tribunale Nazionale Antidoping italiano e dal Coni, confermando, quindi, che il corridore spagnolo non potrà correre in Italia fino al 10 Maggio 2011.
L'UCI, la federazione internazionale del ciclismo, ha subito emesso un comunicato sulla vicenda, accogliendo in maniera positiva la decisione del Tas e confermando che le conclusioni sul caso Valverde erano le stesse del Tribunale di Losanna, dopo attenta analisi da parte dell'UCI del materiale sull'Operacion Puerto e su Valverde. Ora, l'UCI è decisa a estendere la sospensione del corridore a livello internazionale.
Contro la decisione del Tas e le intenzioni dell'UCI si muove l'entourage del corridore, pronto a mettere in discussione la decisione del tribunale svizzero in base ad alcune obiezioni che verranno analizzate dalla Corte Federale Svizzera. Prima di tutto, si obietta sull'imparzialità di un giudice, dato che costui faceva parte precedentemente della Wada (Agenzia Mondiale Antidoping. Il secondo punto delle obiezioni dei legali di Valverde è che il Tas ha, di fatto, considerato illegale la decisione presa dagli organi di giustizia ordinaria spagnoli, competenza che non appartiene al ruolo del Tas di Losanna. Ultimo punto, la chiara violazione dei diritti fondamentali del corridore, specialmente quello di un regolare processo e il diritto alla privacy.
Una cosa è certa: di questa vicenda, ne sentiremo ancora parlare per molto tempo.

fonte: cyclingnews.com, uci.ch

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