sabato 24 aprile 2010

Doping. Rinvio a giudizio per Eddy Mazzoleni per un'inchiesta del 2005 mentre per Paolini la notizia è smentita dal suo ufficio stampa

Riporto un articolo della Gazzetta dello Sport a firma Claudio Ghisalberti sull'Operazione Athena, inchiesta nata nel 2005.

Dopo quattro anni dall'apertura dell'inchiesta denominata "Operazione Athena", Luca Paolini è stato rinviato a giudizio. Con lui, tra gli altri 28 imputati, Eddy Mazzoleni e la moglie Elisa Basso, sorella di Ivan (che nell'inchiesta non è coinvolto). L'udienza preliminare è fissata a Bergamo venerdì 7 maggio, la prosecuzione martedì 25.
L'indagine, condotta dal pm Maria Cristina Rota della Procura di Bergamo, era partita nel febbraio 2005 per stroncare un traffico di sostanze dopanti nelle palestre del Comasco e della Bergamasca. I Nas di Brescia sequestrarono 22 mila fiale, 5300 pastiglie e 5200 confezioni varie. Terrificante l'elenco dei farmaci: ogni tipo di anabolizzante, efedrina, amfetamine, viagra, ormone della crescita, gonadrotopina e l'immancabile Epo.
Due i capi d'accusa per Paolini: acquisto e assunzione di farmaci, tra i quali Epo, e ricettazione. I reati risalgono al luglio 2005. Nel 2006 Paolini corse il Mondiale di Salisburgo con un avviso di garanzia in tasca: il mercoledì precedente la sua casa era stata perquisita. Ora per il comasco dell'Acqua & Sapone, la Liegi e il Giro diventano chimere. Elisa Basso, invece, è imputata per commercio illecito di farmaci e sostanze dopanti. Mazzoleni, 3° al Giro 2007, già da tempo ha intrapreso la professione di ristoratore. Nel decreto del tribunale di Bergamo non figura a suo carico nessun capo d'imputazione. Una totale dimenticanza. La sua posizione sarà stralciata e gli verrà notificato di nuovo il decreto, a meno che il bergamasco decida di patteggiare.

In serata, un comunicato è stato rilasciato dall'ufficio stampa di Luca Paolini che riporto subito qui sotto.

"Luca Paolini non è stato rinviato a giudizio ed è viceversa prevista per il 7 maggio l'inizio dell'udienza preliminare tesa a verificarne anche solo il mero fumus di responsabilità. Si precisa inoltre che per questi stessi fatti, non modificatisi né peggioratisi da allora, Paolini è stato già convocato circa un anno fa dalla procura antidoping evidenziando la sua estraneità ai fatti".

1 commenti:

Anonimo ha detto...

La velocità della giustizia italiana è risaputa .. ma 5 anni per un'inchiesta di questo tipo mi sembrano troppi... bah M.