domenica 16 maggio 2010

Giro d'Italia, il Terminillo è di Chris Anker Sorensen, classifica generale invariata

Il danese Chris Anker Sorensen ha vinto l'ottava tappa del Giro d'Italia domando il primo arrivo in salita di quest'edizione 2010, il Terminillo. Il corridore della Saxo Bank faceva parte di una fuga di 17 uomini partiti al 76 chilometro di corsa e grazie alla continua collaborazione di tutti i fuggitivi e della mancanza di interesse da parte di molte squadre del gruppo è riuscita ad arrivare fino in fondo. Alle spalle di Sorensen, al primo successo in una grande corsa a tappe, si è piazzato il bravissimo Simone Stortoni della Colnago - CSF Inox, che aveva provato a metà salita ad andarsene da solo, mentre terzo si è piazzato lo spagnolo Xavier Tondo Volpini della Cervelo, uscito dal gruppo dei migliori negli ultimi chilometri di corsa.
La classifica generale è rimasta praticamente invariata per i corridori favoriti alla vittoria finale. Sono usciti di classifica David Millar e Linus Gerdemann mentre ha perso un po' di terreno il russo Vladimir Karpets, per il resto distacchi immutati.
La tappa ha preso il via da Chianciano Terme con molti dubbi sulle condizioni atmosferiche che i corridori avrebbero trovato sul Terminillo. Fortunatamente al passaggio dei corridori le condizioni erano accettabili, con un po' di nebbia e temperature basse, mentre a inizio giornata stava scendendo addirittura la neve. La tappa di oggi è stata contraddistinta anche dai tanti ritiri, addirittura 8. Il nome più importante è quello di Alessandro Petacchi, vittima di asma bronchiale e impossibilitato a proseguire. Ritiro anche per i due fratelli Masciarelli, Andrea e Francesco, dell'Acqua & Sapone, Sacha Modolo della Colnago, John Murphy della BMC, Fabian Wegmann della Milram, Dmitry Kozontchuk della Rabobank e Anthony Charteau della BBox Bouygues Telecom.
Il gruppo è rimasto compatto per la prima ora di corsa, tirato dall'Omega Pharma Lotto di Matthew Lloyd che ha conquistato i punti disponibili per la classifica dei GPM. Al chilometro 76, quando l'azione della squadra belga si è esaurita, sono partiti in 17, Carlos Ochoa e Jackson Rodriguez dell'Androni, Johann Tschopp e Thomas Voeckler della Bouygues Telecom, Rigoberto Uran della Caisse d'Epargne, David Moncoutie della Cofidis, Matthias Brandle della Footon-Servetto, Steven Krujiswijk della Rabobank, Steven Cummings e Christopher Froome del Team Sky, Evgeni Petrov della Katusha, Chris Sørensen della Saxo Bank, Simone Stortoni della Colnago, Cayetano Sarmiento dell'Acqua & Sapone, Addy Engels della Quick Step e Sebastian Hinault e Anthony Ravard dell'Ag2R. L'unica squadra che si è messa a tirare nel gruppo principale è stata la Lampre, spronata dalle condizioni ottimali del capitano Damiano Cunego. Il vantaggio della fuga è sceso rapidamente finché davanti non si sono riorganizzati e hanno incominciato a riguadagnare secondi. Il ritardo del gruppo ha superato i 3 minuti e ai piedi della salita finale era di 2 minuti e 20 secondi. La situazione in testa si è subito accesa appena sono iniziate le rampe della salita, con parecchi attacchi portati da Soresen, Sarmiento e il duo dell'Androni, che hanno scremato il gruppetto di attaccanti. A 10 chilometri dall'arrivo è arrivato il primo vero attacco deciso ed è stato portato da Stortoni, che ha subito guadagnato qualche secondo sui compagni di fuga. L'unico che è riuscito a riportarsi sul giovane scalatore italiano è stato Sorensen a 8 chilometri dall'arrivo e i due hanno proseguito insieme con Petrov a 12 secondi, mentre i corridori dell'Androni si sono fatti attendere dal gruppo dei migliori, scremato dal lavoro dei gregari, per aiutare il capitano Scarponi. I primi attacchi sono stati portati da Scarponi e Cunego, che hanno fatto cedere immediatamente Karpets e Sastre. Nel gruppetto di testa sono rimasti, oltre ai due italiani, anche il trio Liquigas formato da Basso, Nibali e il croato Kiserlovski, Vinokourov, Evans, Garzelli, Tondo Volpini e Gadret, con altri corridori che si staccavano e rientravano a seconda dell'andatura del gruppo. Ai 5 dall'arrivo Sorensen ha staccato Stortoni mentre dietro sono continuati gli attacchi portati soprattutto da Cunego e Scarponi e un bravissimo Kiserlovski. L'unico che è riuscito a evadere è stato Tondo Volpini, lasciato andare dai favoriti visto che non è uomo di classifica. Negli ultimi 2 chilometri ci ha provato più volte anche Garzelli insieme al francese Gadret ma solo quest'ultimo è riuscito ad andarsene. Intanto, il leader della corsa Sorensen ha avuto un momento di flessione durante il quale Stortoni si è riavvicinato ma sentendo profumo di vittoria la sua pedalata ha ripreso vigore ristaccando ancora una volta l'italiano. Sorensen è arrivato con 30 secondi su Stortoni che ha preceduto di 6 secondi un eccelso Xavier Tondo Volpini, quarto è arrivato Petrov a 49 secondi e quinto John Gadret a 55 secondi, mentre il gruppetto di tutti i favoriti è arrivato a qualche metro dal francese regolato da Cunego e Garzelli, con presente anche l'olandese Bauke Mollema. Da sottolineare anche la prova del giovane Richie Porte, arrivato a meno di 30 secondi di ritardo dai favoriti e davanti a corridori più quotati come Karpets e Sastre.

ORDINE D'ARRIVO
1° Chris Anker Sorensen (Den) Team Saxo Bank
2° Simone Stortoni (Ita) Colnago - CSF Inox a 30''
3° Xavier Tondo Volpini (Esp) Cervelo Test Team a 36''
4° Evgeni Petrov (Rus) Team Katusha a 49''
5° John Gadret (Fra) Ag2R La Mondiale a 55''

CLASSIFICA GENERALE
1° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana
2° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 1'12''
3° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo a 1'33''
4° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 1'51''
5° Marco Pinotti (Ita) Team HTC - Columbia a 2'17''
6° Richie Porte (Aus) Team Saxo Bank a 2'26''
7° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 2'34''
8° Stefano Garzelli (Ita) Acqua & Sapone a 2'47''
9° Damiano Cunego (Ita) Lampre a 3'08''
10° Michele Scarponi (Ita) Androni Giocattoli a 3'09''

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