Il Giro d'Italia delle sorprese non si smentisce neanche nella quinta tappa. Se nelle scorse giornate era stato soprattutto il tempo atmosferico a fare la differenza, provocando cadute, distacchi e qualche ritiro, nella tappa che portava i corridori da Novara a Novi Ligure è stata la fuga di giornata, di solito destinata a finire negli ultimi chilometri, a conquistare il bersaglio grosso, con il francese Jerome Pineau che ha preceduto i compagni di fuga sul traguardo. Il corridore della QuickStep ha anticipato allo sprint il connazionale Julien Fouchard della Cofidis e il giapponese Yukiya Arashiro della BBox Bouygues Telecom, con il gruppo che è arrivato a 50 metri di distanza, regolato da Tyler Farrar della Garmin - Transitions. Per Pineau si tratta di un successo molto importante, inseguito per quasi sei anni visto che l'ultima vittoria risaliva al 2004 nella Parigi - Bourges. Altra giornata negativa per le squadre dei velocisti, incapaci negli ultimi chilometri di riprendere una fuga che stava esaurendo il suo significato.
La fuga dei tre uomini, Fouchard, Arashiro e Pineau, è iniziata dopo soltanto 25 chilometri e comprendeva fino a una trentina di chilometri dall'arrivo anche il tedesco Paul Voss del Team Milram. I quattro hanno subito guadagnato un buon vantaggio, arrivato intorno ai 4 minuti ai piedi della prima salita di giornata, l'Avolasca. Nel tentativo di non far guadagnare di più alla fuga la Lampre si è messa davanti a tirare, facendo scendere il vantaggio sotto i quattro minuti dopo la seconda salita della tappa, il Passo Coppi. L'inseguimento del plotone è proseguito per tutto il resto della tappa, con la Lampre come principale protagonista, facendo scendere il vantaggio ai 30 chilometri dall'arrivo sotto i tre minuti. Le speranze per la fuga di arrivare al traguardo sono diminuite maggiormente quando Voss, soddisfatto dei punti conquistati per la classifica dei GPM, si è lasciato sfilare facendosi riprendere dal plotone. Anche Arashiro sembrava ormai arrivato al limite ma i tre rimasti hanno continuato a spingere, mantenendo un discreto vantaggio. La situazione si è complicata ancora di più quando a tirare davanti al plotone sono arrivate anche Garmin, Sky e HTC - Columbia, portando il ritardo a meno di un minuto a 5 chilometri dall'arrivo. All'ultimo chilometro, quando il gruppo era ormai a 100 metri dai fuggitivi, uno scatto del giapponese Arashiro ha ridato vigore all'attacco, mentre alle spalle dei tre i velocisti erano rimasti senza uomini e la velocità è iniziata a scendere aspettando che qualcuno prendesse in mano la situazione, cosa che non è avvenuta. Ai 150 metri dal traguardo Pineau è uscito dalla ruota di Arashiro superandolo a doppia velocità e precedendo Fouchard sul traguardo con il giapponese terzo, mentre il gruppo aveva lanciato la volata troppo tardi, con Farrar quarto a pochi metri dal vincitore. Decisiva è stata l'esitazione del gruppo nell'ultimo chilometro, non c'è stata nessuna squadra che ha preso in mano la situazione e tutti aspettavano le mosse dell'altro. E si sa che, aspettando troppo, le corse alla fine si perdono.
ORDINE D'ARRIVO
1° Jerome Pineau (Fra) QuickStep
2° Julien Fouchard (Fra) Cofidis s.t.
3° Yukiya Arashiro (Jpn) BBox Bouygues Telecom s.t.
4° Tyler Farrar (Usa) Garmin - Transitions a 4''
5° Gregory Henderson (Nzl) Sky Professional s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas - Doimo
2° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 13''
3° Valerio Agnoli (Ita) Liquigas - Doimo a 20''
4° Matthew Goss (Aus) HTC - Columbia a 26''
5° Andre Greipel (Ger) HTC - Columbia s.t.
6° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 33''
7° Vladimir Karpets (Rus) Katusha a 39''
8° Richie Porte (Aus) Saxo Bank a 45''
9° David Millar (Gbr) Garmin - Transitions s.t.
10° Paolo Tiralongo (Ita) Astana a 59''
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