lunedì 20 settembre 2010

La Vuelta a Espana 2010 è di Vincenzo Nibali, ultima tappa a Farrar

Caro Vincenzo, alla fine ce l'hai fatta. Eri partito con la voglia di vincerla questa corsa, con la voglia di mettere il segno sul primo grande giro della tua (ne sono sicuro) lunga carriera. Hai sofferto tantissimo in queste 21 tappe, sputato sangue sulle salite, rischiato di perdere per un sasso nella cronometro, hai visto l'inferno quando Mosquera, degno rivale, se ne andava sulla salita di Bola del Mundo, ma oggi, a Madrid, sul podio, hai finalmente toccato il cielo con un dito, hai assaporato quell'emozione che solo i vincitori di queste corse massacranti conoscono. Come dici anche tu, sei entrato nell'elite, e sono certo che tu non ne voglia uscire più. Ti aspetteranno tante altre battaglie, tanti altri trionfi e tante sconfitte, ma adesso, oggi, sei il campione, il vincitore della Vuelta a Espana 2010.
"Sono entrato a far parte di un gruppo ristretto di corridori che possono vincere un grande giro ma non voglio cambiare come persona. E' una promessa che faccio a me stesso". Questo è Vincenzo Nibali, ragazzo semplice e serio anche dopo un successo del genere, 20 anni dopo l'ultima vittoria italiana, quella di Marco Giovannetti.
"Dopo 20 anni era ora che un italiano vincesse questa corsa. Ma devo dire che gli spagnoli hanno reso la corsa durissima, sono stati avversari veramente difficili da battere. Ora si dice che io posso essere un grande rivale per Contador perché sono bravo sia a cronometro che in salita. Ma lui ha vinto ogni grande giro che ha corso e io ne ho vinto solo uno. Sarà incredibilmente difficile batterlo e altri corridori ci hanno già provato in questi anni, ma magari un giorno, magari al Tour de France, saremo testa a testa per la vittoria". Non può che meritarsi un grandissimo applauso Vincenzo anche dopo queste splendide parole che fanno di lui prima di tutto un grande uomo oltre che un grande corridore. Ma bisogna sottolineare anche la prova di chi non ha vinto ma ha scritto comunque la storia; come Ezequiel Mosquera della Xacobeo Galicia, secondo a 41 secondi e mai così vicino al successo alla Vuelta, splendido scalatore e grande lottatore, vero rivale che ci riproverà sicuramente l'anno prossimo, probabilmente con un'altra maglia. Si passa poi a Peter Velits: lo slovacco dell'HTC Columbia ha compiuto una vera e propria impresa, resistendo il più possibile sulle salite della corsa e andando a vincere una fantastica cronometro, prestazioni che gli sono valse un incredibile terzo posto finale a 3 minuti da Nibali. Alle sue spalle si è messo gente come Joaquim Rodriguez, quarto, Frank Schleck, quinto, Xavier Tondo, sesto, Nicolas Roche, settimo, e Carlos Sastre, ottavo, tutti nomi che per un motivo o per l'altro hanno fatto la storia di questa edizione della Vuelta, dandosi battaglia fino all'ultimo anche per i piazzamenti.
Ma questa Vuelta è stata anche quella degli sprinter, che hanno chiuso in bellezza con questo finale cortissimo a Madrid. Dopo una fuga di Dominik Roels della Milram, Javier Ramirez dell'Andalucia-Cajasur, Jurgen Van Goolen e Olivier Kaisen dell'Omega Pharma Lotto e Gonzalo Rabunal della Xacobeo Galicia, ripresa a 14 chilometri dal traguardo, è stata ancora grande sfida tra i velocisti, questa volta con Tyler Farrar il migliore di tutti. Il corridore della Garmin Transitions si è messo dietro Mark Cavendish e un redivivo Allan Davis, conquistando così la seconda tappa della corsa e facendo capire a tutti gli avversari che al Mondiale ci sarà anche lui. Meno bene ma Cavendish che comunque si può dire sazio dopo aver vinto tre volate mentre uno splendido Matthew Goss ha pilotato ancora splendidamente il britannico fino agli ultimi metri, questa volta senza successo.
Che Vuelta insomma, con tanti protagonisti, qualche faccia nuova (Velits su tutti), qualche corridore un po' sfortunato (vedi Anton), qualche campione in rodaggio per il Mondiale (Gilbert, due vittorie di tappa) e sempre e solo un italiano che è riuscito a vincere una tappa, quell'Alessandro Petacchi che nonostante i tanti problemi, fisici ma soprattutto riguardanti il doping, ha firmato l'ennesima vittoria di una carriera strabiliante.
Ora, prossimo appuntamento Melbourne.

ORDINE D'ARRIVO
1° Tyler Farrar (Usa) Garmin Transitions
2° Mark Cavendish (Gbr) HTC Columbia s.t.
3° Allan Davis (Aus) Astana s.t.
4° Wouter Weylandt (Bel) Quick Step s.t.
5° Matthew Goss (Aus) HTC Columbia s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1° Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas Doimo
2° Ezequiel Mosquera (Esp) Xacobeo Galicia a 41''
3° Peter Velits (Svk) HTC Columbia a 3'02''
4° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 4'20''
5° Frank Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 4'43''
6° Xavier Tondo (Esp) Cervelo Test Team a 4'52''
7° Nicolas Roche (Irl) Ag2R La Mondiale a 5'03''
8° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 6'06''
9° Tom Danielson (Usa) Garmin Transitions a 6'16''
10° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 7'42''
11° David Garcia Dapena (Esp) Xacobeo Galicia a 9'37''
12° Mikel Nieve (Esp) Euskaltel Euskadi a 10'58''
13° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha a 13'05''
14° David Moncoutie (Fra) Cofidis a 14'32''
15° Christophe Le Mevel (Fra) Francaise des Jeux a 16'36''

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Vincenzo!
Complimenti per questo tuo primo grande Giro.
Ha corso alla grande tutte e tre le settimane, sempre concentrato e attento, ha corso sempre davanti come un vero leader.
Maurizio