domenica 3 ottobre 2010

Campionati del Mondo 2010. Thor Hushovd vince l'iride su Breschel e Davis, 4° Pozzato

Il norvegese Thor Hushovd ha vinto il titolo di Campione del Mondo a Geelong, in Australia, piazzando una delle sue grandi volate su un gruppettino di una ventina di corridori. Il corridore della Cervelo ha preceduto l'ottimo Matti Breschel, portacolori della Danimarca, e l'australiano Allan Davis che ha preceduto di pochissimo per il bronzo il nostro Filippo Pozzato. Una degna conclusione per un Mondiale spettacolare, intenso e ricchissimo di colpi di scena, la dimostrazione che il circuito, sicuramente non il migliore di sempre, da solo non può fare la differenza. Oltre ai primi quattro bisogna senza dubbio segnalare il quinto classificato e tutta la sua nazionale, cioè Greg Van Avermaet e il Belgio, che con Philippe Gilbert ci ha provato in tutti i modi a far finire questo Mondiale con un altro copione, grazie ad azioni individuali incredibili, a volte troppo incredibili visto che nessuno riusciva a stargli a ruota. Il resto della squadra si è profuso in uno sforzo incredibile, tirando praticamente sempre e finendo comunque con tre uomini nel gruppo che si è giocato la vittoria. Per il resto, si sono visti i soliti uomini da corse di un giorno, un immenso Cadel Evans, il solito Alexandr Kolobnev, poco Frank Schleck, un convincente Paul Martens e un instancabile Koos Moerenhout, sempre e costantemente davanti. Ma alla fine, niente ha cambiato le sorti di questo Mondiale che doveva concludersi in volata e così è stato, con il re delle volate senza velocisti, Hushovd, che finalmente metto un importantissimo sigillo alla sua ottima carriera.
E l'Italia? Parere mio, ha fatto il massimo. Con Pozzato ha conquistato un quarto posto che, vista la nostra situazione attuale, è un ottimo punto di partenza per il futuro, ha dimostrato che gente come Daniel Oss, Francesco Gavazzi e Vincenzo Nibali possono garantirci un buon futuro, ma. Ci sono almeno due ma: perché tirare come dei forsennati fino all'ultimo giro e, come era logico, sparire nel momento decisivo lasciando solo Pozzato? Poi, Paolini, Tonti, Tosatto, Bruseghin, sono veramente il meglio che abbiamo? A casa non sono rimasti dei campioni alla Gilbert, ma un Alessandro Ballan al posto di Tonti (non me ne voglia) ce l'avrei visto benissimo, probabilmente anche qualche giovane come Marco Marcato o Diego Ulissi, per fargli fare esperienza, visto che altri non si sono proprio fatti vedere. Una buona nazionale, sicuramente meglio di quella dell'anno scorso (difficile il contrario) ma che non ha molto talento, manca un campionissimo di riferimento, un vincente, uno che nelle Classiche è sempre lì. Bisogna lavorarci sopra, tanto, ma anche guardando il livello dei nostri Under 23, la strada sembra molto lunga.

ORDINE D'ARRIVO
1° Thor Hushovd (Nor) Norvegia
2° Matti Breschel (Dan) Danimarca s.t.
3° Allan Davis (Aus) Australia s.t.
4° Filippo Pozzato (Ita) Italia s.t.
5° Greg Van Avermaet (Bel) Belgio s.t.
6° Oscar Freire (Esp) Spagna s.t.
7° Alexandr Kolobnev (Rus) Russia s.t.
8° Assan Bazayev (Kaz) Kazakhstan s.t.
9° Yukiya Arashiro (Jap) Giappone s.t.
10° Romain Feillu (Fra) Francia s.t.
11° Grega Bole (Slo) Slovenia s.t.
12° Dmitriy Fofonov (Kaz) Kazakhstan s.t.
13° Koos Moerenhout (Ned) Olanda s.t.
14° Fabian Wegmann (Ger) Germania s.t.
15° Andre Fernando Cardoso (Por) Portogallo s.t.
16° Frank Schleck (Lux) Lussemburgo s.t.
17° Cadel Evans (Aus) Australia s.t.
18° Philippe Gilbert (Bel) Belgio s.t.
19° Niki Terpstra (Ned) Olanda a 7''
20° Bjorn Leukemans (Bel) Belgio s.t.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti a Hushovd per la vittoria meritata.
Grande prestazione anche di Gilbert, purtroppo per lui c'erano troppi km dallo strappo all'arrivo e troppi inseguitori.
Bene l'Italia nel complesso, alla fine però non c'era nessuno con Pozzato, che ha fatto una gran volata partendo però da una posizione troppo arretrata, ai 500 m doveva essere almeno una decina di posizioni più avanti, allora si che la medaglia sarebbe stata sua.
Maurizio