La squadra italiana ISD Neri ha vinto la tappa inaugurale dell'edizione del Brixia Tour, tradizionale appuntamento italiano che si svolge nella provincia di Brescia. La squadra, capitanata da Giovanni Visconti, ha distanziato nella prova contro il tempo a squadre l'olandese Vacansoleil di 9 secondi e la Lampre Farnese Vini di 17 secondi, nella quale è tornato alle corse il kazako Andrey Kashechkin, mentre al quarto e quinto posto sono arrivate la russa Katusha e la britannica Sky, rispettivamente a 20 e 21 secondi di ritardo. In virtù del primo posto della sua squadra, Giovanni Visconti è anche diventato il primo possessore della maglia di leader della classifica generale davanti ai compagni Bartosz Huzarski e Patrick Sinkewitz.
La cronosquadre si è svolta lungo un percorso che prevedeva come partenza e arrivo il paese di Palazzolo sull'Oglio. Lungo i 16,5 chilometri del percorso l'ISD Neri ha messo in luce le proprie doti di squadra, sia grazie alla qualità dei singoli componenti sia grazie all'ottimo affiatamento tra gli stessi che aveva portato già nel 2009 la formazione italiana alla vittoria nella cronosquadre della Settimana Coppi & Bartali.
Queste le parole del direttore sportivo Luca Scinto a fine tappa: "Volevo vincere e ci siamo riusciti. La squadra è affiatata, gira che è un piacere. Sono fiero dei miei ragazzi, anche perché non è facile amalgamare un gruppo dopo solo un anno e mezzo di attività. Ora Visconti è leader, ma il Giro è molto duro e ci sono diversi scalatori che potranno fare la differenza, già domani e poi sabato. Difenderemo comunque il primato, andando a caccia di successi parziali. L'attacco è la miglior difesa".
ORDINE D'ARRIVO
1° ISD Neri (Ita)
2° Vacansoleil (Ned) a 9''
3° Lampre – Farnese Vini (Ita) a 17''
4° Team Katusha (Rus) a 20''
5° Sky Professional (Gbr) a 21''
giovedì 22 luglio 2010
mercoledì 21 luglio 2010
Tour of Qinghai Lake, dalla pioggia spunta Metlushenko, Rogina resta il leader
L'ucraino Yuri Metlushenko ha vinto la quinta tappa del Tour of Qinghai Lake regolando in volata il gruppo di testa, selezionato duramente dalle proibitive condizioni atmosferiche. Il corridore dell'Amore & Vita ha preceduto il russo Boris Shpilevskiy e il kazako Ruslan Tleubayev, entrambi facenti parte delle rispettive nazionali. Una vittoria importante per l'Amore & Vita, al secondo successo stagionale dopo la vittoria del campionato nazionale slovacco in linea con Novak, arrivata dal corridore più forte e di maggior prestigio in rosa.
La quinta tappa della corsa cinese ha preso da Qinghai Lake sotto condizioni atmosferiche proibitive, con forti piogge e temperature basse. Il vincitore di ieri, il serbo Ivan Stevic, non ha preso il via, allontanato dalla corsa a causa del gesto offensivo mostrato proprio sulla linea del traguardo. Nei 120,5 chilometri che separavano la partenza dall'arrivo di Bird Island non si sono avute grandi emozioni, con la squadra del leader Radoslav Rogina sempre davanti a controllare la situazione. Le uniche emozioni le ha riservate un GPM posto a meno di 20 chilometri dal traguardo che ha spezzato il gruppo di testa in vari tronconi: a farne le spese alcuni corridori di classifica come il secondo della graduatoria, lo sloveno Gregor Gazvoda, e l'iraniano Hossein Askari. I pochi rimasti davanti, meno di una trentina, hanno continuato con gran ritmo arrivando al traguardo per la volata vinta da Metlushenko su Shpilevskiy e Tleubayev. La classifica generale, ritoccata dal ritardo di alcuni uomini di classifica, ora vede Rogina al comando con 41 secondi sull'americano Kiel Reijnen della Jelly Belly e con 44 secondi sull'irlandese David McCann della Giant Asia.
ORDINE D'ARRIVO
1° Yuri Metlushenko (Ukr) Amore & Vita
2° Boris Shpilevskiy (Rus) Russia s.t.
3° Ruslan Tleubayev (Kaz) Kazakhstan s.t.
4° Pierpaolo De Negri (Ita) ISD - Neri s.t.
5° Matej Stare (Slo) Slovenia s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Radoslav Rogina (Cro) Loborika
2° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 41''
3° David McCann (Irl) Giant Asia a 44''
4° Mitja Mahoric (Slo) Slovenia a 45''
5° Ghader Mizbani (Iri) Tabriz Petrochemical a 48''
6° Andrey Mizourov (Kaz) Tabriz Petrochemical a 50''
7° Vladimir Kerkez (Slo) Slovenia a 1'08''
8° Hossein Alizadeh (Iri) Tabriz Petrochemical a 1'09''
9° Tomislav Danculovic (Cro) Loborika a 1'10''
10° Gregor Gazvoda (Slo) Arbo Ktm a 1'38''
La quinta tappa della corsa cinese ha preso da Qinghai Lake sotto condizioni atmosferiche proibitive, con forti piogge e temperature basse. Il vincitore di ieri, il serbo Ivan Stevic, non ha preso il via, allontanato dalla corsa a causa del gesto offensivo mostrato proprio sulla linea del traguardo. Nei 120,5 chilometri che separavano la partenza dall'arrivo di Bird Island non si sono avute grandi emozioni, con la squadra del leader Radoslav Rogina sempre davanti a controllare la situazione. Le uniche emozioni le ha riservate un GPM posto a meno di 20 chilometri dal traguardo che ha spezzato il gruppo di testa in vari tronconi: a farne le spese alcuni corridori di classifica come il secondo della graduatoria, lo sloveno Gregor Gazvoda, e l'iraniano Hossein Askari. I pochi rimasti davanti, meno di una trentina, hanno continuato con gran ritmo arrivando al traguardo per la volata vinta da Metlushenko su Shpilevskiy e Tleubayev. La classifica generale, ritoccata dal ritardo di alcuni uomini di classifica, ora vede Rogina al comando con 41 secondi sull'americano Kiel Reijnen della Jelly Belly e con 44 secondi sull'irlandese David McCann della Giant Asia.
ORDINE D'ARRIVO
1° Yuri Metlushenko (Ukr) Amore & Vita
2° Boris Shpilevskiy (Rus) Russia s.t.
3° Ruslan Tleubayev (Kaz) Kazakhstan s.t.
4° Pierpaolo De Negri (Ita) ISD - Neri s.t.
5° Matej Stare (Slo) Slovenia s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Radoslav Rogina (Cro) Loborika
2° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 41''
3° David McCann (Irl) Giant Asia a 44''
4° Mitja Mahoric (Slo) Slovenia a 45''
5° Ghader Mizbani (Iri) Tabriz Petrochemical a 48''
6° Andrey Mizourov (Kaz) Tabriz Petrochemical a 50''
7° Vladimir Kerkez (Slo) Slovenia a 1'08''
8° Hossein Alizadeh (Iri) Tabriz Petrochemical a 1'09''
9° Tomislav Danculovic (Cro) Loborika a 1'10''
10° Gregor Gazvoda (Slo) Arbo Ktm a 1'38''
Elite/Under 23. Gianluca Maggiore fa sua la Coppa San Biagio, l'ucraino Averin vince il Circuito della Valle del Resco
Un Martedì di gare per gli elite e gli Under 23 questo 20 Luglio, con una competizione in Piemonte e una in Toscana.
A Pontecurone, in provincia di Alessandria, Gianluca Maggiore ha vinto la 13° edizione della Coppa San Biagio regolando in volata Enrico Montanari della Sc Dalfiume e il compagno di squadra nella Casati NGC Perrel Andrea Guardini. Nonostante i tanti tentativi di fuga portati dai tanti corridori in gara, 183 per la precisione, il gruppo è rimasto sempre pressoché compatto visto anche l'alta media tenuta durante la gara, 45,517 km/h. Allo sprint il lavoro della Casati NGC per Maggiore è stato perfetto con Guardini che ha svolto alla grande il lavoro di ultimo uomo riuscendosi a piazzare al terzo posto.
A Vaggio di Reggello, in provincia di Firenze, l'ucraino Maksym Averin ha vinto la 46° edizione del Circuito della Valle del Resco finalizzando un'azione solitaria portata nel finale. Il corridore della Palazzago Elledent ha preceduto di 15 secondi il duo formato da Matteo Durante della Maltinti e da Stefano Di Carlo del Team Futura. La gara è vissuta principalmente su un attacco a due portato dopo circa 80 chilometri ma sulla salita dell'Ostina, a 17 chilometri dal traguardo, la fuga viene neutralizzata e nell'ascesa verso Reggello Durante, Averin e Di Carlo riescono a staccare tutto il resto del gruppo. A 8 chilometri dall'arrivo Averin se n'è andato in discesa, riuscendo a stabilire un buon margine sugli avversari che si sono dovuti accontentare degli altri due gradini del podio.
COPPA SAN BIAGIO - PONTECURONE (AL)
1° Gianluca Maggiore (Ita) Casati NGC Perrel
2° Enrico Montanari (Ita) SC Dalfiume s.t.
3° Andrea Guardini (Ita) Casati NGC Perrel s.t.
4° Nakya Traversi (Ita) Palazzago Elledent Colnago s.t.
5° Eugenio Alafaci (Ita) Lucchini Unidelta s.t.
CIRCUITO DELLA VALLE DEL RESCO - VAGGIO DI REGGELLO (FI)
1° Maksym Averin (Ukr) Palazzago Elledent
2° Matteo Durante (Ita) Maltini BCC Cambiano a 15''
3° Stefano Di Carlo (Ita) Team Futura Matricardi s.t.
4° Carlos Quintero Norena (Col) Bedogni Grassi Natalini a 1'25''
5° Elia Favilli (Ita) Petroli Firenze a 1'58''
A Pontecurone, in provincia di Alessandria, Gianluca Maggiore ha vinto la 13° edizione della Coppa San Biagio regolando in volata Enrico Montanari della Sc Dalfiume e il compagno di squadra nella Casati NGC Perrel Andrea Guardini. Nonostante i tanti tentativi di fuga portati dai tanti corridori in gara, 183 per la precisione, il gruppo è rimasto sempre pressoché compatto visto anche l'alta media tenuta durante la gara, 45,517 km/h. Allo sprint il lavoro della Casati NGC per Maggiore è stato perfetto con Guardini che ha svolto alla grande il lavoro di ultimo uomo riuscendosi a piazzare al terzo posto.
A Vaggio di Reggello, in provincia di Firenze, l'ucraino Maksym Averin ha vinto la 46° edizione del Circuito della Valle del Resco finalizzando un'azione solitaria portata nel finale. Il corridore della Palazzago Elledent ha preceduto di 15 secondi il duo formato da Matteo Durante della Maltinti e da Stefano Di Carlo del Team Futura. La gara è vissuta principalmente su un attacco a due portato dopo circa 80 chilometri ma sulla salita dell'Ostina, a 17 chilometri dal traguardo, la fuga viene neutralizzata e nell'ascesa verso Reggello Durante, Averin e Di Carlo riescono a staccare tutto il resto del gruppo. A 8 chilometri dall'arrivo Averin se n'è andato in discesa, riuscendo a stabilire un buon margine sugli avversari che si sono dovuti accontentare degli altri due gradini del podio.
COPPA SAN BIAGIO - PONTECURONE (AL)
1° Gianluca Maggiore (Ita) Casati NGC Perrel
2° Enrico Montanari (Ita) SC Dalfiume s.t.
3° Andrea Guardini (Ita) Casati NGC Perrel s.t.
4° Nakya Traversi (Ita) Palazzago Elledent Colnago s.t.
5° Eugenio Alafaci (Ita) Lucchini Unidelta s.t.
CIRCUITO DELLA VALLE DEL RESCO - VAGGIO DI REGGELLO (FI)
1° Maksym Averin (Ukr) Palazzago Elledent
2° Matteo Durante (Ita) Maltini BCC Cambiano a 15''
3° Stefano Di Carlo (Ita) Team Futura Matricardi s.t.
4° Carlos Quintero Norena (Col) Bedogni Grassi Natalini a 1'25''
5° Elia Favilli (Ita) Petroli Firenze a 1'58''
martedì 20 luglio 2010
Tour de France 2010, fuga vincente per Pierrick Fedrigo, tutto il resto è noia
Pierrick Fedrigo non sbaglia un colpo al Tour de France. Quando va in fuga, difficilmente si lascia scappare il successo di tappa e così è stato anche questa volta. Nella discesa dell'Aubisque, ultimo colle di giornata, se n'era andato Carlos Barredo della QuickStep. L'inseguimento degli altri fuggitivi è stato lungo ed è terminato praticamente all'ultimo chilometro, grazie all'impegno di tutti i corridori. Allo sprint Fedrigo è partito bene e ha sbaragliato senza problemi Sandy Casar e Ruben Plaza mentre Damiano Cunego, anche lui in fuga, si è piazzato soltanto quarto dimostrando un po' di stanchezza e mancanza di lucidità, visto che si è fatto chiudere allo sprint come un principiante. La corsa dei big è terminata dopo pochi chilometri quando una pericolosa fuga con Hesjedal, Kreuziger, Sastre, Wiggins, Vinokourov, Cunego e Armstrong è stata ripresa prima del Tourmalet. Poi, il nulla. Nessun attacco, Astana davanti con un encomiabile Tiralongo e tutti gli altri dietro. E noi ringraziamo per l'ennessimo NON spettacolo.
LA CRONACA
La tappa odierna, la sedicesima di questo Tour de France, ha preso il via Bagneres-de-Luchon e si è conclusa a Pau dopo 199,5 chilometri. Ben quattro erano le salite da superare, Peyresourde, Aspin, Tourmalet e Aubisque, prima della discesa e del lungo tratto pianeggiante fino al traguardo. Tappa da fughe da lontano e infatti, dopo soli 14 chilometri, alcuni sconfitti del Tour e qualche vicecapitano sono andati in fuga: nomi del calibro di Vinokourov, Armstrong, Horner, Wiggins, Kreuziger, Szmyd, Hesjedal, Casar, Sastre e Lloyd facevano paura così le squadre dei big hanno subito messo davanti la squadra per controllare e riprendere la fuga e all'attacco del Tourmalet il solo Casar è riuscito a rimanere davanti. Dal gruppo sono riusciti a uscire Armstrong e Horner della RadioShack, Cunego della Lampre, Fedrigo della BBox, Van de Walle e Barredo della QuickStep, Moreau e Ruben Plaza della Caisse d'Epargne e insieme a Casar hanno iniziato a guadagnare terreno con il benestare del gruppo principale. Nel plotone, giornata difficile sia per Basso e Petacchi, il primo a causa di problemi di salute mentre il secondo perché poco avvezzo alle salite, al contrario del suo rivale per la maglia verde Hushovd che riuscirà a rimanere con il gruppo maglia gialla e a riconquistare per pochi punti la maglia al traguardo. Gli attacchi tra i fuggitivi sono stati continui sia sul Col du Soulor sia sull'Aubisque ma è in discesa che lo spagnolo Barredo ha sferrato l'attacco giusto. Il suo vantaggio è rapidamente salito fino a 43 secondi ma i chilometri all'arrivo, più di 40, sembravano veramente troppi. Il gruppetto degli altri 8 fuggitivi ci ha messo un po' a organizzarsi ma grazie al fatto che alcune squadre avevano più di un corridore il vantaggio è iniziato a calare. La mazzata finale per Barredo è stata una breve salitella a 3 chilometri dal traguardo che ha praticamente annullato il vantaggio grazie anche al lavoro di Moreau e Horner e praticamente a 1 chilometro dal traguardo la fuga è stata ripresa. In testa è rimasto Moreau con a ruota Plaza mentre Cunego sembrava in buona posizione ma quando è partito lo sprint si è fatto trovare in ultima posizione ed è rimasto chiuso. Il francese Fedrigo è riuscito a trovare uno spazio sulla destra della carreggiata e la sua progressione è stata letale. Secondo posto per Sandy Casar, terzo per Ruben Plaza mentre Lance Armstrong ha chiuso al sesto posto. La classifica, come avrete immaginato, è rimasta completamente invariata. Domani giorno di riposo, giovedì l'arrivo sul Tourmalet.
ORDINE D'ARRIVO
1° Pierrick Fedrigo (Fra) Bbox Bouygues Telecom
2° Sandy Casar (Fra) Francaise des Jeux s.t.
3° Ruben Plaza Molina (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
4° Damiano Cunego (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
5° Christopher Horner (Usa) Team Radioshack s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Alberto Contador (Esp) Astana
2° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 8''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'00''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'13''
5° Jurgen Van den Broeck (Bel) Omega Pharma Lotto a 3'39''
6° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 5'01''
7° Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack a 5'25''
8° Joaquim Rodriguez (Esp) Katusha a 5'45''
9° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'12''
10° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions a 7'51''
11° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas Doimo a 7'58''
12° Ruben Plaza (Esp) Caisse d'Epargne a 8'02''
13° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 8'19''
14° Christopher Horner (Usa) Team RadioShack a 8'52''
15° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 9'02''
LA CRONACA
La tappa odierna, la sedicesima di questo Tour de France, ha preso il via Bagneres-de-Luchon e si è conclusa a Pau dopo 199,5 chilometri. Ben quattro erano le salite da superare, Peyresourde, Aspin, Tourmalet e Aubisque, prima della discesa e del lungo tratto pianeggiante fino al traguardo. Tappa da fughe da lontano e infatti, dopo soli 14 chilometri, alcuni sconfitti del Tour e qualche vicecapitano sono andati in fuga: nomi del calibro di Vinokourov, Armstrong, Horner, Wiggins, Kreuziger, Szmyd, Hesjedal, Casar, Sastre e Lloyd facevano paura così le squadre dei big hanno subito messo davanti la squadra per controllare e riprendere la fuga e all'attacco del Tourmalet il solo Casar è riuscito a rimanere davanti. Dal gruppo sono riusciti a uscire Armstrong e Horner della RadioShack, Cunego della Lampre, Fedrigo della BBox, Van de Walle e Barredo della QuickStep, Moreau e Ruben Plaza della Caisse d'Epargne e insieme a Casar hanno iniziato a guadagnare terreno con il benestare del gruppo principale. Nel plotone, giornata difficile sia per Basso e Petacchi, il primo a causa di problemi di salute mentre il secondo perché poco avvezzo alle salite, al contrario del suo rivale per la maglia verde Hushovd che riuscirà a rimanere con il gruppo maglia gialla e a riconquistare per pochi punti la maglia al traguardo. Gli attacchi tra i fuggitivi sono stati continui sia sul Col du Soulor sia sull'Aubisque ma è in discesa che lo spagnolo Barredo ha sferrato l'attacco giusto. Il suo vantaggio è rapidamente salito fino a 43 secondi ma i chilometri all'arrivo, più di 40, sembravano veramente troppi. Il gruppetto degli altri 8 fuggitivi ci ha messo un po' a organizzarsi ma grazie al fatto che alcune squadre avevano più di un corridore il vantaggio è iniziato a calare. La mazzata finale per Barredo è stata una breve salitella a 3 chilometri dal traguardo che ha praticamente annullato il vantaggio grazie anche al lavoro di Moreau e Horner e praticamente a 1 chilometro dal traguardo la fuga è stata ripresa. In testa è rimasto Moreau con a ruota Plaza mentre Cunego sembrava in buona posizione ma quando è partito lo sprint si è fatto trovare in ultima posizione ed è rimasto chiuso. Il francese Fedrigo è riuscito a trovare uno spazio sulla destra della carreggiata e la sua progressione è stata letale. Secondo posto per Sandy Casar, terzo per Ruben Plaza mentre Lance Armstrong ha chiuso al sesto posto. La classifica, come avrete immaginato, è rimasta completamente invariata. Domani giorno di riposo, giovedì l'arrivo sul Tourmalet.
ORDINE D'ARRIVO
1° Pierrick Fedrigo (Fra) Bbox Bouygues Telecom
2° Sandy Casar (Fra) Francaise des Jeux s.t.
3° Ruben Plaza Molina (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
4° Damiano Cunego (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
5° Christopher Horner (Usa) Team Radioshack s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Alberto Contador (Esp) Astana
2° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 8''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'00''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'13''
5° Jurgen Van den Broeck (Bel) Omega Pharma Lotto a 3'39''
6° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 5'01''
7° Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack a 5'25''
8° Joaquim Rodriguez (Esp) Katusha a 5'45''
9° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'12''
10° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions a 7'51''
11° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas Doimo a 7'58''
12° Ruben Plaza (Esp) Caisse d'Epargne a 8'02''
13° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 8'19''
14° Christopher Horner (Usa) Team RadioShack a 8'52''
15° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 9'02''
Tour of Qinghai Lake, volata vincente per il serbo Stevic nella 4°tappa, in maglia Rogina
Il serbo Ivan Stevic ha vinto in volata la quarta tappa del Tour of Qinghai Lake, corsa a tappe tra le più importanti del continente asiatico che si sta svolgendo in Cina. Il corridore della Partizan Srbija ha superato allo sprint l'ucraino Yuri Metlushenko dell'Amore & Vita e Boris Shpilevskiy, membro della nazionale russa. Una vittoria importante per Stevic, al primo successo stagionale, arrivato dopo qualche giorno di difficoltà sia per sé che per la squadra e sottolineato dal dito medio mostrato al traguardo, sfogo per una situazione difficile. "Stavamo aspettando questa vittoria. Abbiamo avuto momenti difficili nelle ultime tre tappe di salita" ha dichiarato Stevic al traguardo.
La corsa ha preso il via da Xining per arrivare a Qinghai Lake dopo 118 chilometri. Tappa non facile visto la presenza di una lunga salita di prima categoria che ha ispirato la fuga di tre corridori, partiti dopo 21 chilometri. Il gruppetto era formato da Ying Hon Yeung di Hong Kong, Matej Stare della Slovenia e Vladislav Borisov dell'Amore & Vita, e i tre sono riusciti a guadagnare fino a 5 minuti di vantaggio sul gruppo. Le squadre dei velocisti, soprattutto la nazionale russa, si sono messe all'inseguimento con grande convinzione e a 20 chilometri dall'arrivo il ritardo era sceso fino a meno di 1 minuto. Ripreso il trio di testa, il gruppo ha iniziato a preparare la volata dove il migliore è stato Stevic su Metlushenko e Shpilevskiy.
Classifica generale invariata con Radoslav Rogina della Loborika primo davanti allo sloveno Gregor Gazvoda dell'Arbo KTM staccato di 34 secondi mentre terzo si trova l'americano Kiel Reijnen della Jelly Belly a 44 secondi.
ORDINE D'ARRIVO
1° Ivan Stevic (Srb) Partizan Srbija
2° Yuri Metlushenko (Ukr) Amore & Vita s.t.
3° Boris Shpilevskiy (Rus) Russia s.t.
4° Mehdi Sohrabi (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
5° Vitaliy Buts (Ukr) Ucraina s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Radoslav Rogina (Cro) Loborika
2° Gregor Gazvoda (Slo) Arbo Ktm a 34''
3° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 44''
4° David McCann (Irl) Giant Asia a 45''
5° Ghader Mizbani (Iri) Tabriz Petrochemical a 48''
6° Andrey Mizourov (Kaz) Tabriz Petrochemical a 50''
7° Mitja Mahoric (Slo) Slovenia s.t.
8° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical a 57''
9° Alexandre Geniez (Fra) Skil - Shimano a 1'03''
10° Hossein Alizadeh (Iri) Tabriz Petrochemical a 1'09''
La corsa ha preso il via da Xining per arrivare a Qinghai Lake dopo 118 chilometri. Tappa non facile visto la presenza di una lunga salita di prima categoria che ha ispirato la fuga di tre corridori, partiti dopo 21 chilometri. Il gruppetto era formato da Ying Hon Yeung di Hong Kong, Matej Stare della Slovenia e Vladislav Borisov dell'Amore & Vita, e i tre sono riusciti a guadagnare fino a 5 minuti di vantaggio sul gruppo. Le squadre dei velocisti, soprattutto la nazionale russa, si sono messe all'inseguimento con grande convinzione e a 20 chilometri dall'arrivo il ritardo era sceso fino a meno di 1 minuto. Ripreso il trio di testa, il gruppo ha iniziato a preparare la volata dove il migliore è stato Stevic su Metlushenko e Shpilevskiy.
Classifica generale invariata con Radoslav Rogina della Loborika primo davanti allo sloveno Gregor Gazvoda dell'Arbo KTM staccato di 34 secondi mentre terzo si trova l'americano Kiel Reijnen della Jelly Belly a 44 secondi.
ORDINE D'ARRIVO
1° Ivan Stevic (Srb) Partizan Srbija
2° Yuri Metlushenko (Ukr) Amore & Vita s.t.
3° Boris Shpilevskiy (Rus) Russia s.t.
4° Mehdi Sohrabi (Iri) Tabriz Petrochemical s.t.
5° Vitaliy Buts (Ukr) Ucraina s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Radoslav Rogina (Cro) Loborika
2° Gregor Gazvoda (Slo) Arbo Ktm a 34''
3° Kiel Reijnen (Usa) Jelly Belly a 44''
4° David McCann (Irl) Giant Asia a 45''
5° Ghader Mizbani (Iri) Tabriz Petrochemical a 48''
6° Andrey Mizourov (Kaz) Tabriz Petrochemical a 50''
7° Mitja Mahoric (Slo) Slovenia s.t.
8° Hossein Askari (Iri) Tabriz Petrochemical a 57''
9° Alexandre Geniez (Fra) Skil - Shimano a 1'03''
10° Hossein Alizadeh (Iri) Tabriz Petrochemical a 1'09''
lunedì 19 luglio 2010
Tour de France 2010, 15°tappa: I commenti dopo la tappa
Alberto Contador (Esp) Astana
"Nel ciclismo c'è chi capisce e chi no, c'è chi sarà d'accordo su come mi sono comportato e chi non lo sarà. Non mi sono accorto che Andy avesse avuto un incidente meccanico, e quando l'ho saputo, ormai era tardi, la corsa era già lanciata. Ma non saranno questi 30 secondi a far vincere o a far perdere il Tour. Mi piace tantissimo questa maglia, e sono contento e orgoglioso di indossarla ancora una volta. Manca ancora tanto tempo e tante salite, ma adesso è Andy che mi deve attaccare".
Andy Schleck (Lux) Saxo Bank
"Tutti hanno visto quello che è successo. Oggi avevo gambe formidabili. E' stato un salto di catena. Io non mi sarei mai preso la maglia gialla in questo modo. Adesso mi trovo nella stessa situazione di un anno fa, però sono molto più forte. Quello che è successo mi dà ancora più voglia di attaccare".
Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi
"Io ho visto quello che è successo Andy, ma sono qui per fare il mio Tour e sono andato avanti. Questa tappa era fatta apposta per me, con tanta discesa prima dell'arrivo, e sono contento di averla sfruttata per guadagnare secondi preziosi su Schleck".
Denis Menchov (Rus) Rabobank
"Tutto a posto, non sapevo che cosa fosse successo, abbiamo avuto una buona possibilità e ce la siamo ben giocata".
Thomas Voeckler (Fra) BBox Bouygues Telecom
"Un anno fa avevo vinto la mia prima tappa al Tour, ma aveva un altro significato, era la fine di una lunga attesa. La vittoria di oggi, con la maglia tricolore, è dedicata a tutti i francesi. Le cinque vittorie francesi al Tour nascono da casi diversi, ma il ciclismo francese è il barometro della salute nel gruppo".
Giuseppe Martinelli (Ita) Astana
"La corsa è corsa. Noi siamo qui per vincere il Tour e dobbiamo approfittare in tutte le maniere di ogni occasione che capita a nostro vantaggio. Quello che è successo oggi è come un gol di mano che ti permette di vincere una partita. Poi, se si vince il mondiale, tutti esultano e nessuno si ricorda più di quell'episodio, se non in maniera benevola".
Bjarne Riis (Den) Saxo Bank
"Non posso ancora dirvi se si sia trattato di un incidente o di un errore. Certo è strano che succeda una cosa del genere con bici come le nostre. Il fair play è un'idea vaga. Quello che è successo è un peccato per il Tour e per la corsa. La squadra aveva lavorato bene, Andy stava andando forte. Ma il Tour non è finito".
Johan Bruyneel (Bel) RadioShack
"Non mi risulta che nessuno abbia aspettato nessuno ad Arenberg. Mancavano pochi chilometri e ognuno è andato a tutta per guadagnare più tempo possibile".
Lance Armstrong (Usa) RadioShack
"Non ho visto esattamente cosa è successo perché ero un po' indietro. Ma se Alberto ha attaccato quando ha visto che Andy era in difficoltà non è stato molto corretto ma prima devo vedere le immagini. Ma sarebbe stato un peccato anche se non l'avesse fatto e avesse perso la maglia gialla. E' vero che nel 2003 Ullrich mi ha aspettato e io ho aspettato lui nel 2001 quando è caduto ma questa era l'ultima salita e la corsa era iniziata. Non voglio dare un giudizio prima di vedere le immagini".
"Nel ciclismo c'è chi capisce e chi no, c'è chi sarà d'accordo su come mi sono comportato e chi non lo sarà. Non mi sono accorto che Andy avesse avuto un incidente meccanico, e quando l'ho saputo, ormai era tardi, la corsa era già lanciata. Ma non saranno questi 30 secondi a far vincere o a far perdere il Tour. Mi piace tantissimo questa maglia, e sono contento e orgoglioso di indossarla ancora una volta. Manca ancora tanto tempo e tante salite, ma adesso è Andy che mi deve attaccare".
Andy Schleck (Lux) Saxo Bank
"Tutti hanno visto quello che è successo. Oggi avevo gambe formidabili. E' stato un salto di catena. Io non mi sarei mai preso la maglia gialla in questo modo. Adesso mi trovo nella stessa situazione di un anno fa, però sono molto più forte. Quello che è successo mi dà ancora più voglia di attaccare".
Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi
"Io ho visto quello che è successo Andy, ma sono qui per fare il mio Tour e sono andato avanti. Questa tappa era fatta apposta per me, con tanta discesa prima dell'arrivo, e sono contento di averla sfruttata per guadagnare secondi preziosi su Schleck".
Denis Menchov (Rus) Rabobank
"Tutto a posto, non sapevo che cosa fosse successo, abbiamo avuto una buona possibilità e ce la siamo ben giocata".
Thomas Voeckler (Fra) BBox Bouygues Telecom
"Un anno fa avevo vinto la mia prima tappa al Tour, ma aveva un altro significato, era la fine di una lunga attesa. La vittoria di oggi, con la maglia tricolore, è dedicata a tutti i francesi. Le cinque vittorie francesi al Tour nascono da casi diversi, ma il ciclismo francese è il barometro della salute nel gruppo".
Giuseppe Martinelli (Ita) Astana
"La corsa è corsa. Noi siamo qui per vincere il Tour e dobbiamo approfittare in tutte le maniere di ogni occasione che capita a nostro vantaggio. Quello che è successo oggi è come un gol di mano che ti permette di vincere una partita. Poi, se si vince il mondiale, tutti esultano e nessuno si ricorda più di quell'episodio, se non in maniera benevola".
Bjarne Riis (Den) Saxo Bank
"Non posso ancora dirvi se si sia trattato di un incidente o di un errore. Certo è strano che succeda una cosa del genere con bici come le nostre. Il fair play è un'idea vaga. Quello che è successo è un peccato per il Tour e per la corsa. La squadra aveva lavorato bene, Andy stava andando forte. Ma il Tour non è finito".
Johan Bruyneel (Bel) RadioShack
"Non mi risulta che nessuno abbia aspettato nessuno ad Arenberg. Mancavano pochi chilometri e ognuno è andato a tutta per guadagnare più tempo possibile".
Lance Armstrong (Usa) RadioShack
"Non ho visto esattamente cosa è successo perché ero un po' indietro. Ma se Alberto ha attaccato quando ha visto che Andy era in difficoltà non è stato molto corretto ma prima devo vedere le immagini. Ma sarebbe stato un peccato anche se non l'avesse fatto e avesse perso la maglia gialla. E' vero che nel 2003 Ullrich mi ha aspettato e io ho aspettato lui nel 2001 quando è caduto ma questa era l'ultima salita e la corsa era iniziata. Non voglio dare un giudizio prima di vedere le immagini".
Tour de France 2010. Sfortuna Schleck che cede la maglia a Contador, tappa a Voeckler
Non poteva trovare tappa migliore Parliamo di Ciclismo per tornare a pubblicare notizie e commenti su questa edizione del Tour de France. Oggi è successo quello che nessuno si aspettava, un colpo di scena clamoroso che potrebbe cambiare radicalmente il Tour de France. Non mancava molto alla vetta dell'ultima salita di giornata, il Port de Bales, quando Andy Schleck, la maglia gialla, ha lanciato il suo attacco per cercare di staccare Contador. Alla sua ruota si è portato il solo Vinokourov mentre lo spagnolo inseguiva poco più indietro. Ma a questo punto è successo il fattaccio, la catena del lussemburghese è scesa e Contador ha subito approfittato del momento buttandosi all'attacco insieme a Menchov e Samuel Sanchez. Schleck ha perso secondi preziosi, circa 40, e appena è riuscito a ripartire si è subito messo a mulinare un gran ritmo per cercare di rientrare sui tre, andando un po' in difficoltà a meno di un chilometro dalla vetta. E' riuscito a scollinare con 15-20 secondi di ritardo ma in discesa davanti Samuel Sanchez ha fatto la differenza e per 8 secondi Schleck ha perso la maglia in favore di Contador. Non il pavé, non le salite, non le cronometro, non la pioggia, ma una catena è stata, finora, la più preziosa alleata del corridore dell'Astana che potrà seguire come un'ombra Schleck per le altre due tappe pirenaiche sfruttando la cronometro finale di quasi 60 chilometri. Ma non c'è stata soltanto la lotta per la classifica generale oggi visto che una fuga di 10 uomini ha animato la tappa e uno di loro è riuscito a portare a casa la vittoria. Uno specialista degli arrivi al Tour de France, il successo è andato a Thomas Voeckler della BBox Bouygues Telecom che sull'ultima salita ha staccato tutti i compagni di fuga andando a vincere con buon margine su un ottimo Alessandro Ballan della BMC Racing e Aitor Perez Arrieta della Footon Servetto. Una vittoria importante per Voeckler che segue quella nel campionato nazionale francese di qualche settimana fa.
LA CRONACA
La quindicesima tappa del Tour de France ha preso il via da Pamiers per arrivare a Bagneres-de-Luchon dopo 187 chilometri di gara. Quattro le salite di categoria inserite nella corsa: una di quarta categoria a inizio frazione, il Col de Portet d'Aspet e il Col des Ares prima del Port de Bales, salita Hors Categorie, seguita da una discesa di 20 chilometri fino al traguardo. Il gruppo è rimasto compatto nella prima parte della corsa e nessuna fuga riusciva a prendere un margine adeguato per staccarsi. Dopo tanti tentativi, a circa 90 chilometri dal traguardo un drappello di dieci uomini è riuscito a prendere il largo sul gruppo, tirato senza grande convinzione dalla Saxo Bank. Il gruppetto di fuggitivi era composto da Brian Vandborg della Liquigas, Johan Van Summeren della Garmin, Serguei Ivanov della Katusha, Lloyd Mondory dell'Ag2R, Alessandro Ballan della BMC, Francesco Reda della Quick Step, Luke Roberts della Milram, Sebastian Turgot e Thomas Voeckler della Bbox e Aitor Perez della Footon. Il favorito per la tappa sembrava senza alcun dubbio Voeckler, decisamente il più forte in salita tra i dieci uomini davanti e il generoso vantaggio lasciato dal gruppo, arrivato anche a 11 minuti, dava al francese più di una possibilità di vincere. La situazione è rimasta tranquilla fino al Port de Bales quando, superata la parte più facile ed entrati negli 8 chilometri finali all'8% di media, Voeckler ha lasciato i compagni di fuga e si è involato tutto solo verso la cima della montagna. L'ex campione del Mondo Ballan ha provato in tutti i modi a tenere il passo di Voeckler ma per l'italiano c'è stato poco da fare visto la differenza di stazza e di attitudine alle salite di questo genere. Ballan ha mantenuto un buon ritmo arrivando in cima insieme a Perez Arrieta e arrivando insieme allo spagnolo al traguardo. Mentre davanti ci si giocava la tappa, dietro si pensava alla classifica generale. La Saxo Bank ha messo davanti tutta la squadra per cercare di selezionare il gruppo ma l'assenza di un uomo forte non ha portato a grandi stravolgimenti finché è entrato in azione Andy Schleck. Il lussemburghese ha lanciato un primo attacco a 3 chilometri della vetta, seguito soltanto da Contador, Menchov, Sanchez e Van den Broeck, ma non ha insistito nell'azione e nel giro di qualche minuto il gruppetto dei migliori si è ricompattato. Dopo qualche scatto di Gadret, Schleck ci ha riprovato, seguito da Vinokourov, ma un salto di catena ha bloccato la sua azione. Contador, vedendo il rivale in difficoltà, è subito partito al contrattacco insieme a Menchov e Sanchez mentre Schleck perdeva una quarantina di secondi a sistemare la catena. La maglia gialla, a questo punto, ha iniziato a tirare a tutta per cercare di recuperare sul trio davanti ma è riuscita soltanto a riprendere il gruppetto di Van den Broeck e Vinokourov, scollinando con circa 15 secondi di ritardo. La grande maestria di Samuel Sanchez ha fatto il resto, facendo guadagnare ai tre in discesa altri 25 secondi e permettendo ad Alberto Contador di vestire la maglia gialla a fine tappa con 8 secondi sullo sfortunato corridore della Saxo Bank. Da domani sarà tutta un'altra corsa.
ORDINE D'ARRIVO
1° Thomas Voeckler (Fra) Bbox Bouygues Telecom
2° Alessandro Ballan (Ita) BMC Racing Team a 1'20''
3° Aitor Perez Arrieta (Spa) Footon-Servetto s.t.
4° Lloyd Mondory (Fra) Ag2R La Mondiale a 2'50''
5° Luke Roberts (Aus) Team Milram s.t.
7° Alberto Contador (Esp) Astana s.t.
8° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
9° Denis Menchov (Rus) Rabobank s.t.
12° Andy Schleck (Lux) Saxo Bank a 3'29''
13° Jurgen Van den Broeck (Bel) Omega Pharma Lotto s.t.
14° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
15° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 3'55''
16° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions s.t.
17° Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack s.t.
19° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas Doimo a 4'08''
21° Joaquim Rodriguez (Esp) Katusha s.t.
23° Lance Armstrong (Usa) Team RadioShack s.t.
24° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam s.t.
30° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 5'44''
32° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Alberto Contador (Esp) Astana
2° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 8''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'00''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'13''
5° Jurgen Van den Broeck (Bel) Omega Pharma Lotto a 3'39''
6° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 5'01''
7° Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack a 5'25''
8° Joaquim Rodriguez (Esp) Katusha a 5'45''
9° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'12''
10° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions a 7'51''
11° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas Doimo a 7'58''
12° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 8'19''
13° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 9'02''
14° Ivan Basso (Ita) Liquigas Doimo a 9'15''
15° Andreas Kloden (Ger) Team RadioShack a 11'14''
LA CRONACA
La quindicesima tappa del Tour de France ha preso il via da Pamiers per arrivare a Bagneres-de-Luchon dopo 187 chilometri di gara. Quattro le salite di categoria inserite nella corsa: una di quarta categoria a inizio frazione, il Col de Portet d'Aspet e il Col des Ares prima del Port de Bales, salita Hors Categorie, seguita da una discesa di 20 chilometri fino al traguardo. Il gruppo è rimasto compatto nella prima parte della corsa e nessuna fuga riusciva a prendere un margine adeguato per staccarsi. Dopo tanti tentativi, a circa 90 chilometri dal traguardo un drappello di dieci uomini è riuscito a prendere il largo sul gruppo, tirato senza grande convinzione dalla Saxo Bank. Il gruppetto di fuggitivi era composto da Brian Vandborg della Liquigas, Johan Van Summeren della Garmin, Serguei Ivanov della Katusha, Lloyd Mondory dell'Ag2R, Alessandro Ballan della BMC, Francesco Reda della Quick Step, Luke Roberts della Milram, Sebastian Turgot e Thomas Voeckler della Bbox e Aitor Perez della Footon. Il favorito per la tappa sembrava senza alcun dubbio Voeckler, decisamente il più forte in salita tra i dieci uomini davanti e il generoso vantaggio lasciato dal gruppo, arrivato anche a 11 minuti, dava al francese più di una possibilità di vincere. La situazione è rimasta tranquilla fino al Port de Bales quando, superata la parte più facile ed entrati negli 8 chilometri finali all'8% di media, Voeckler ha lasciato i compagni di fuga e si è involato tutto solo verso la cima della montagna. L'ex campione del Mondo Ballan ha provato in tutti i modi a tenere il passo di Voeckler ma per l'italiano c'è stato poco da fare visto la differenza di stazza e di attitudine alle salite di questo genere. Ballan ha mantenuto un buon ritmo arrivando in cima insieme a Perez Arrieta e arrivando insieme allo spagnolo al traguardo. Mentre davanti ci si giocava la tappa, dietro si pensava alla classifica generale. La Saxo Bank ha messo davanti tutta la squadra per cercare di selezionare il gruppo ma l'assenza di un uomo forte non ha portato a grandi stravolgimenti finché è entrato in azione Andy Schleck. Il lussemburghese ha lanciato un primo attacco a 3 chilometri della vetta, seguito soltanto da Contador, Menchov, Sanchez e Van den Broeck, ma non ha insistito nell'azione e nel giro di qualche minuto il gruppetto dei migliori si è ricompattato. Dopo qualche scatto di Gadret, Schleck ci ha riprovato, seguito da Vinokourov, ma un salto di catena ha bloccato la sua azione. Contador, vedendo il rivale in difficoltà, è subito partito al contrattacco insieme a Menchov e Sanchez mentre Schleck perdeva una quarantina di secondi a sistemare la catena. La maglia gialla, a questo punto, ha iniziato a tirare a tutta per cercare di recuperare sul trio davanti ma è riuscita soltanto a riprendere il gruppetto di Van den Broeck e Vinokourov, scollinando con circa 15 secondi di ritardo. La grande maestria di Samuel Sanchez ha fatto il resto, facendo guadagnare ai tre in discesa altri 25 secondi e permettendo ad Alberto Contador di vestire la maglia gialla a fine tappa con 8 secondi sullo sfortunato corridore della Saxo Bank. Da domani sarà tutta un'altra corsa.
ORDINE D'ARRIVO
1° Thomas Voeckler (Fra) Bbox Bouygues Telecom
2° Alessandro Ballan (Ita) BMC Racing Team a 1'20''
3° Aitor Perez Arrieta (Spa) Footon-Servetto s.t.
4° Lloyd Mondory (Fra) Ag2R La Mondiale a 2'50''
5° Luke Roberts (Aus) Team Milram s.t.
7° Alberto Contador (Esp) Astana s.t.
8° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
9° Denis Menchov (Rus) Rabobank s.t.
12° Andy Schleck (Lux) Saxo Bank a 3'29''
13° Jurgen Van den Broeck (Bel) Omega Pharma Lotto s.t.
14° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
15° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 3'55''
16° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions s.t.
17° Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack s.t.
19° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas Doimo a 4'08''
21° Joaquim Rodriguez (Esp) Katusha s.t.
23° Lance Armstrong (Usa) Team RadioShack s.t.
24° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam s.t.
30° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 5'44''
32° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Alberto Contador (Esp) Astana
2° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 8''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'00''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'13''
5° Jurgen Van den Broeck (Bel) Omega Pharma Lotto a 3'39''
6° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 5'01''
7° Levi Leipheimer (Usa) Team RadioShack a 5'25''
8° Joaquim Rodriguez (Esp) Katusha a 5'45''
9° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 7'12''
10° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions a 7'51''
11° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas Doimo a 7'58''
12° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 8'19''
13° Carlos Sastre (Esp) Cervelo TestTeam a 9'02''
14° Ivan Basso (Ita) Liquigas Doimo a 9'15''
15° Andreas Kloden (Ger) Team RadioShack a 11'14''
mercoledì 14 luglio 2010
Tour de France 2010, Sergio Paulinho vince a Gap su Kiryienka, il gruppo si dà al cicloturismo
E dire che la tappa non sembrava così brutta, facile e ideale per una passeggiata. Tre salite di categoria e un continuo saliscendi finale fino al traguardo. Eppure tutti gli uomini di classifica hanno deciso di rimanere in gruppo, di prendersi una giornata di riposo e di pensare soltanto alla durissima settimana dei Pirenei. Eravamo abituati a ben altro, al Giro d'Italia, quando gli attacchi erano continui e bastava un cavalcavia per accendere gli animi. Ma qui siamo al Tour, ci sono tappe per scalatori e corrono gli scalatori, tappe per velocisti e vincono i velocisti e tappe come questa per chi ha voglia di lottare per le vittorie parziali. Alla fine, sul traguardo di Gap, a spuntarla è stato Sergio Paulinho della RadioShack che ha preceduto in una serratissima volata il bielorusso Vasil Kiriyenka della Caisse d'Epargne mentre il belga Dries Devenyns ha regolato gli altri partecipanti della fuga, arrivati a 1 minuto e 29 secondi. Una vittoria prestigiosa per il corridore portoghese, ancora a secco quest'anno.
La decima tappa da Chambery a Gap, 179 chilometri, presentava un tracciato impegnativo nel finale con salite e discese adatte agli attacchi e, soprattutto, alle fughe. Giornata speciale per i francesi visto che oggi era festa nazionale e, infatti, due portacolori della nazione transalpina hanno provato la fortuna andando in fuga insieme ad altri quattro compagni. Dries Devenyns della Quick Step, Sergio Paulinho della RadioShack, Vasil Kiryienka della Caisse d'Epargne e Mario Aerts dell'Omega Pharma Lotto sono andati via dopo una trentina di chilometri, raggiunti poco prima della prima salita di giornata da Maxime Bouet dell'Ag2R e Pierre Rolland della BBox Bouygues Telecom. Il gruppo ha lasciato fare il vantaggio è salito fino ad arrivare a più di 11 minuti mentre i sei continuavano a pedalare compatti cercando di guadagnare più margine possibile in vista del finale. Ma l'inseguimento del gruppo non è mai neanche iniziato e il vantaggio è rimasto alto, con i sei che hanno iniziato a pensare soltanto alla vittoria di tappa. Sulla salita del Col du Noyer Bouet ha iniziato ad accusare la fatica staccandosi nel chilometro finale ma riuscendo a rientrare nella successiva discesa. A 15 chilometri dal traguardo sono iniziati gli attacchi per la vittoria di tappa, portati prima da Aerts e poi da Devenyns, ma quello decisivo è arrivato ai -11 con Paulinho e Kiryienka che sono riusciti a staccare gli altri quattro. I due hanno proseguito di comune accordo fino al traguardo e si sono giocati la vittoria in volata: ai 400 metri Paulinho è uscito dalla ruota di Kiryienka superandolo mentre il bielorusso si è messo in scia. Negli ultimi 50 metri il corridore della Caisse d'Epargne, in netta rimonta, ha provato a superare Paulinho ma il portoghese è riuscito a vincere al fotofinish nonostante il colpo di reni di Kiryienka. Il gruppo è arrivato comodamente dopo 14 minuti dal vincitore, preceduto di pochi secondi da Nicolas Roche dell'Ag2R e da Remi Pauriol della Cofidis. In attesa di tappe migliori, tutti gli elogi vanno ai sei fuggitivi, unici animatori della tappa.
ORDINE D'ARRIVO
1° Sergio Paulinho (Por) Team Radioshack
2° Vasil Kiryienka (Blr) Caisse d'Epargne s.t.
3° Dries Devenyns (Bel) Quick Step a 1'29''
4° Pierre Rolland (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
5° Mario Aerts (Bel) Omega Pharma Lotto a 1'33''
CLASSIFICA GENERALE
1° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank
2° Alberto Contador (Esp) Astana a 41''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'45''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'58''
5° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 3'31''
6° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack a 3'59''
7° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 4'22''
8° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 4'41''
9° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 5'08''
10° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo a 5'09''
La decima tappa da Chambery a Gap, 179 chilometri, presentava un tracciato impegnativo nel finale con salite e discese adatte agli attacchi e, soprattutto, alle fughe. Giornata speciale per i francesi visto che oggi era festa nazionale e, infatti, due portacolori della nazione transalpina hanno provato la fortuna andando in fuga insieme ad altri quattro compagni. Dries Devenyns della Quick Step, Sergio Paulinho della RadioShack, Vasil Kiryienka della Caisse d'Epargne e Mario Aerts dell'Omega Pharma Lotto sono andati via dopo una trentina di chilometri, raggiunti poco prima della prima salita di giornata da Maxime Bouet dell'Ag2R e Pierre Rolland della BBox Bouygues Telecom. Il gruppo ha lasciato fare il vantaggio è salito fino ad arrivare a più di 11 minuti mentre i sei continuavano a pedalare compatti cercando di guadagnare più margine possibile in vista del finale. Ma l'inseguimento del gruppo non è mai neanche iniziato e il vantaggio è rimasto alto, con i sei che hanno iniziato a pensare soltanto alla vittoria di tappa. Sulla salita del Col du Noyer Bouet ha iniziato ad accusare la fatica staccandosi nel chilometro finale ma riuscendo a rientrare nella successiva discesa. A 15 chilometri dal traguardo sono iniziati gli attacchi per la vittoria di tappa, portati prima da Aerts e poi da Devenyns, ma quello decisivo è arrivato ai -11 con Paulinho e Kiryienka che sono riusciti a staccare gli altri quattro. I due hanno proseguito di comune accordo fino al traguardo e si sono giocati la vittoria in volata: ai 400 metri Paulinho è uscito dalla ruota di Kiryienka superandolo mentre il bielorusso si è messo in scia. Negli ultimi 50 metri il corridore della Caisse d'Epargne, in netta rimonta, ha provato a superare Paulinho ma il portoghese è riuscito a vincere al fotofinish nonostante il colpo di reni di Kiryienka. Il gruppo è arrivato comodamente dopo 14 minuti dal vincitore, preceduto di pochi secondi da Nicolas Roche dell'Ag2R e da Remi Pauriol della Cofidis. In attesa di tappe migliori, tutti gli elogi vanno ai sei fuggitivi, unici animatori della tappa.
ORDINE D'ARRIVO
1° Sergio Paulinho (Por) Team Radioshack
2° Vasil Kiryienka (Blr) Caisse d'Epargne s.t.
3° Dries Devenyns (Bel) Quick Step a 1'29''
4° Pierre Rolland (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
5° Mario Aerts (Bel) Omega Pharma Lotto a 1'33''
CLASSIFICA GENERALE
1° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank
2° Alberto Contador (Esp) Astana a 41''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'45''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'58''
5° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 3'31''
6° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack a 3'59''
7° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 4'22''
8° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 4'41''
9° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 5'08''
10° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo a 5'09''
Tour de France 2010, impresa di Casar nel tappone alpino, Schleck per la prima volta maglia gialla
Il francese Sandy Casar ha vinto la nona tappa del Tour de France 2010 dopo aver coronato una fuga iniziata sin dai primi chilometri di tappa. Il corridore della Francaise des Jeux ha preceduto sul traguardo lo spagnolo Luis Leon Sanchez Gil della Caisse d'Epargne e l'italiano Damiano Cunego della Lampre Farnese Vini che insieme a Casar erano andati via a inizio frazione. Per Casar si tratta della prima vittoria stagionale ma è soprattutto il terzo successo di tappa al Tour de France in carriera.
La frazione ha dato una scossa notevole alla classifica generale visto che sul Col de la Madeleine, quinta salita di giornata di Hors Categorie, gli uomini di classifica si sono dati battaglia. E dalla lotta i due combattenti usciti vincitori sono risultati Andy Schleck della Saxo Bank e Alberto Contador dell'Astana. Il lussemburghese e lo spagnolo hanno battagliato lungo tutta la salita, prima mettendo alla frusta i propri gregari, poi con scatti a ripetizione soprattutto dell'uomo Saxo. Constatato che nessuno si staccava, i due hanno deciso di collaborare per guadagnare il più possibile sugli avversari. Alle spalle dei due grandi campioni è giunto l'uomo che non ti aspetti, quel Samuel Sanchez dell'Euskaltel che aveva dimostrato qualche sprazzo nelle corse a tappe ma che non aveva mai avuto continuità. E' stato l'unico a tenere a tiro la coppia di testa e in discesa ha sfruttato le sue doti arrivando a pochi secondi da Contador e Schleck, ma da solo nel tratto pianeggiante ha perso ancora tutto il vantaggio accumulato. Buona prestazione della coppia Rabobank Menchov-Gesink che ha limitato i danni mentre Leipheimer si è dimostrato un uomo su cui puntare per la RadioShack. Ma purtroppo, la delusione più grande è arrivata proprio da un italiano, dall'uomo di punta per le grandi corse a tappe, da un Ivan Basso che non è riuscito a stare con i più forti e si è trascinato su e giù dalla Madeleine nel tentativo di non uscire di classifica: risultato acquisito, ma 5 minuti di ritardo iniziano a essere tanti anche per un eventuale podio. Da sottolineare anche le debacle di Wiggins e Sastre mentre Evans è uscito di classifica con onore, visto che ha corso tutta la tappa con un gomito rotto.
LA CRONACA
La nona tappa si poteva considerare come il tappone alpino di quest'anno con 5 salite di categoria. Dopo una prima ascesa di quarta categoria, la corsa è passata su Colombiere, Aravis e Saisies prima di arrivare al Col de la Madeleine, poi una lunga discesa e il tratto pianeggiante prima dell'arrivo. Dopo pochissimi chilometri un drappello di 10 uomini è andato in fuga, composto da Jens Voigt della Saxo Bank, Cyril Gautier e Anthony Charteau della Bbox Bouygues Telecom, Luis Leon Sanchez, José Ivan Gutierrez e Christophe Moreau della Caisse d'Epargne, Sandy Casar della Francaise des Jeux, Rinaldo Nocentini dell'Ag2r e Johannes Frohlinger della Milram. Sulla salita della Colombiere all'inseguimento si sono portati Damiano Cunego della Lampre e Rein Taaramae della Cofidis che hanno ripreso il drappello sulla successiva discesa, mentre Hushovd perdeva contatto a causa di una caduta. Il gruppo, tirato dalla BMC, ha lasciato fare e il vantaggio è salito fino a 6 minuti e 30 secondi. La situazione non è cambiata fino alla Madeleine quando a provarci per primo è stato Alexandre Vinokourov dell'Astana. L'attacco del kazako è stato soltanto il preludio dell'azione di squadra dell'Astana che con Navarro e Tiralongo hanno selezionato il gruppo prima dell'inizio dei fuochi d'artificio. Ripreso Vinokourov, a circa 40 dall'arrivo, Schleck ha lanciato il primo attacco seguito soltanto da Contador e da Samuel Sanchez, mentre tutti gli altri non sono riusciti a rispondere. Sotto i continui attacchi di Schleck, Samuel Sanchez si è staccato pur rimanendo abbastanza vicino al duo dei grandi favoriti del Tour. In cima alla Madeleine Cunego, Casar, Sanchez e Charteau sono passati in testa con Contador e Schleck a 2 minuti e 11 secondi mentre tutti gli altri inseguivano a grande distanza. Il quartetto di testa ha proseguito compatto fino al traguardo ma la velocità è irrimediabilmente calata visto che soprattutto Cunego e Sanchez saltavano qualche cambio e per Schleck e Contador, che nel frattempo avevano ripreso Moreau, non è stato difficile rientrare su di loro all'ultimo chilometro. Schleck ha proseguito nella sua azione tirando a tutta per guadagnare più secondi possibili ma è stato Casar ai 400 metri dal traguardo a lanciare una lunga volata sorprendendo i più rapidi Sanchez e Cunego. Tutti gli altri big sono arrivati alla spicciolata al traguardo con Samuel Sanchez, autore di una grande prova in discesa, a 52 secondi, Joaquim Rodriguez, Leipheimer, Menchov e Gesink a 2 minuti e 7 secondi e Basso e Armstrong a 2 minuti e 50 secondi. Ritardi più pesanti per Kreuziger, Vinokourov e Kloden, giunti a quasi 4 minuti, mentre Sastre e Wiggins sono giunti al traguardo con quasi 5 minuti di ritardo. Evans ha concluso la sua sofferenza a 8 minuti, scrivendo comunque un'altra pagina eroica del ciclismo al Tour.
La classifica generale ha subito i primi veri scossoni: Andy Schleck conduce con 41 secondi su Contador, 2 minuti e 45 su Samuel Sanchez, 2 minuti e 58 su Menchov e 3 minuti e 31 sul sorprendente Jurgen Van den Broeck. Seguono poi Leipheimer, Gesink, Luis Leon Sanchez, Joaquim Rodriguez e Ivan Basso, staccato di 5 minuti e 9 secondi. Grande soddisfazione per Andy, alla prima maglia gialla in carriera, mentre per Basso la strada si fa tutta in salita.
ORDINE D'ARRIVO
1° Sandy Casar (Fra) Francaise des Jeux
2° Luis Leon Sanchez Gil (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
3° Damiano Cunego (Ita) Lampre - Farnese Vini s.t.
4° Christophe Moreau (Fra) Caisse d'Epargne a 2''
5° Anthony Charteau (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
6° Alberto Contador (Esp) Astana s.t.
7° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank s.t.
8° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 52''
9° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 2'07''
10° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack s.t.
11° Robert Gesink (Ned) Rabobank s.t.
13° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'10''
15° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 2'50''
18° Lance Armstrong (Usa) Team RadioShack s.t.
19° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 3'48''
20° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
21° Andreas Kloden (Ger) Team Radioshack s.t.
27° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 4'55''
30° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional s.t.
32° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
42° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 8'09''
CLASSIFICA GENERALE
1° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank
2° Alberto Contador (Esp) Astana a 41''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'45''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'58''
5° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 3'31''
6° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack a 3'59''
7° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 4'22''
8° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 4'41''
9° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 5'08''
10° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo a 5'09''
11° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 5'11''
12° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 5'42''
13° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 6'31''
14° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 7'04''
15° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 7'13''
16° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional a 7'18''
18° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 7'47''
31° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 15'54''
La frazione ha dato una scossa notevole alla classifica generale visto che sul Col de la Madeleine, quinta salita di giornata di Hors Categorie, gli uomini di classifica si sono dati battaglia. E dalla lotta i due combattenti usciti vincitori sono risultati Andy Schleck della Saxo Bank e Alberto Contador dell'Astana. Il lussemburghese e lo spagnolo hanno battagliato lungo tutta la salita, prima mettendo alla frusta i propri gregari, poi con scatti a ripetizione soprattutto dell'uomo Saxo. Constatato che nessuno si staccava, i due hanno deciso di collaborare per guadagnare il più possibile sugli avversari. Alle spalle dei due grandi campioni è giunto l'uomo che non ti aspetti, quel Samuel Sanchez dell'Euskaltel che aveva dimostrato qualche sprazzo nelle corse a tappe ma che non aveva mai avuto continuità. E' stato l'unico a tenere a tiro la coppia di testa e in discesa ha sfruttato le sue doti arrivando a pochi secondi da Contador e Schleck, ma da solo nel tratto pianeggiante ha perso ancora tutto il vantaggio accumulato. Buona prestazione della coppia Rabobank Menchov-Gesink che ha limitato i danni mentre Leipheimer si è dimostrato un uomo su cui puntare per la RadioShack. Ma purtroppo, la delusione più grande è arrivata proprio da un italiano, dall'uomo di punta per le grandi corse a tappe, da un Ivan Basso che non è riuscito a stare con i più forti e si è trascinato su e giù dalla Madeleine nel tentativo di non uscire di classifica: risultato acquisito, ma 5 minuti di ritardo iniziano a essere tanti anche per un eventuale podio. Da sottolineare anche le debacle di Wiggins e Sastre mentre Evans è uscito di classifica con onore, visto che ha corso tutta la tappa con un gomito rotto.
LA CRONACA
La nona tappa si poteva considerare come il tappone alpino di quest'anno con 5 salite di categoria. Dopo una prima ascesa di quarta categoria, la corsa è passata su Colombiere, Aravis e Saisies prima di arrivare al Col de la Madeleine, poi una lunga discesa e il tratto pianeggiante prima dell'arrivo. Dopo pochissimi chilometri un drappello di 10 uomini è andato in fuga, composto da Jens Voigt della Saxo Bank, Cyril Gautier e Anthony Charteau della Bbox Bouygues Telecom, Luis Leon Sanchez, José Ivan Gutierrez e Christophe Moreau della Caisse d'Epargne, Sandy Casar della Francaise des Jeux, Rinaldo Nocentini dell'Ag2r e Johannes Frohlinger della Milram. Sulla salita della Colombiere all'inseguimento si sono portati Damiano Cunego della Lampre e Rein Taaramae della Cofidis che hanno ripreso il drappello sulla successiva discesa, mentre Hushovd perdeva contatto a causa di una caduta. Il gruppo, tirato dalla BMC, ha lasciato fare e il vantaggio è salito fino a 6 minuti e 30 secondi. La situazione non è cambiata fino alla Madeleine quando a provarci per primo è stato Alexandre Vinokourov dell'Astana. L'attacco del kazako è stato soltanto il preludio dell'azione di squadra dell'Astana che con Navarro e Tiralongo hanno selezionato il gruppo prima dell'inizio dei fuochi d'artificio. Ripreso Vinokourov, a circa 40 dall'arrivo, Schleck ha lanciato il primo attacco seguito soltanto da Contador e da Samuel Sanchez, mentre tutti gli altri non sono riusciti a rispondere. Sotto i continui attacchi di Schleck, Samuel Sanchez si è staccato pur rimanendo abbastanza vicino al duo dei grandi favoriti del Tour. In cima alla Madeleine Cunego, Casar, Sanchez e Charteau sono passati in testa con Contador e Schleck a 2 minuti e 11 secondi mentre tutti gli altri inseguivano a grande distanza. Il quartetto di testa ha proseguito compatto fino al traguardo ma la velocità è irrimediabilmente calata visto che soprattutto Cunego e Sanchez saltavano qualche cambio e per Schleck e Contador, che nel frattempo avevano ripreso Moreau, non è stato difficile rientrare su di loro all'ultimo chilometro. Schleck ha proseguito nella sua azione tirando a tutta per guadagnare più secondi possibili ma è stato Casar ai 400 metri dal traguardo a lanciare una lunga volata sorprendendo i più rapidi Sanchez e Cunego. Tutti gli altri big sono arrivati alla spicciolata al traguardo con Samuel Sanchez, autore di una grande prova in discesa, a 52 secondi, Joaquim Rodriguez, Leipheimer, Menchov e Gesink a 2 minuti e 7 secondi e Basso e Armstrong a 2 minuti e 50 secondi. Ritardi più pesanti per Kreuziger, Vinokourov e Kloden, giunti a quasi 4 minuti, mentre Sastre e Wiggins sono giunti al traguardo con quasi 5 minuti di ritardo. Evans ha concluso la sua sofferenza a 8 minuti, scrivendo comunque un'altra pagina eroica del ciclismo al Tour.
La classifica generale ha subito i primi veri scossoni: Andy Schleck conduce con 41 secondi su Contador, 2 minuti e 45 su Samuel Sanchez, 2 minuti e 58 su Menchov e 3 minuti e 31 sul sorprendente Jurgen Van den Broeck. Seguono poi Leipheimer, Gesink, Luis Leon Sanchez, Joaquim Rodriguez e Ivan Basso, staccato di 5 minuti e 9 secondi. Grande soddisfazione per Andy, alla prima maglia gialla in carriera, mentre per Basso la strada si fa tutta in salita.
ORDINE D'ARRIVO
1° Sandy Casar (Fra) Francaise des Jeux
2° Luis Leon Sanchez Gil (Esp) Caisse d'Epargne s.t.
3° Damiano Cunego (Ita) Lampre - Farnese Vini s.t.
4° Christophe Moreau (Fra) Caisse d'Epargne a 2''
5° Anthony Charteau (Fra) Bbox Bouygues Telecom s.t.
6° Alberto Contador (Esp) Astana s.t.
7° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank s.t.
8° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 52''
9° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 2'07''
10° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack s.t.
11° Robert Gesink (Ned) Rabobank s.t.
13° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'10''
15° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 2'50''
18° Lance Armstrong (Usa) Team RadioShack s.t.
19° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 3'48''
20° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
21° Andreas Kloden (Ger) Team Radioshack s.t.
27° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 4'55''
30° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional s.t.
32° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
42° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 8'09''
CLASSIFICA GENERALE
1° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank
2° Alberto Contador (Esp) Astana a 41''
3° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'45''
4° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 2'58''
5° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 3'31''
6° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack a 3'59''
7° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 4'22''
8° Luis Leon Sanchez (Esp) Caisse d'Epargne a 4'41''
9° Joaquim Rodriguez (Esp) Team Katusha a 5'08''
10° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo a 5'09''
11° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 5'11''
12° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 5'42''
13° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 6'31''
14° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 7'04''
15° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 7'13''
16° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional a 7'18''
18° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 7'47''
31° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 15'54''
martedì 13 luglio 2010
Giro d'Italia Donne a Mara Abbott, ultima tappa a Evans
La statunitense Mara Abbott ha vinto l'edizione 2010 del Giro d'Italia Femminile controllando nell'ultima tappa le principali avversarie senza grandi problemi. L'atleta della nazionale degli Stati Uniti ha preceduto in classifica generale la tedesca Judith Arndt dell'HTC Columbia di 2 minuti e 5 secondi e l'italiana Tatiana Guderzo del Team Valdarno di 3 minuti e 5 secondi. Non ci sono mai state grandi speranze di vittoria per le avversarie della Abbott dato che la scalatrice americana ha dominato tutti gli arrivi in salita mettendo tra sé e le principali rivali un buon margine di sicurezza. Il terzo posto della Guderzo è l'unica gioia italiana in questa corsa visto che le atlete nostrane non sono riuscite a vincere neanche una tappa, divise soltanto tra Germania, Olanda e Stati Uniti. Nonostante l'Italia possa vantare la campionessa del mondo in carica e abbia tante cicliste di qualità, rimane un punto interrogativo questa situazione che dovrebbe far riflettere sulle reali possibilità, soprattutto future, di vittoria delle nostre atlete.
Nell'ultima tappa, svoltasi tra Monza e la Brianza, la vittoria è andata a un'altra atleta statunitense, Shelley Evans, che ha sbaragliato la concorrenza nell'arrivo davanti a Villa Reale. Alle spalle della Evans sono arrivate l'olandese Kirsten Wild della Cervelo e l'italiana Giorgia Bronzini della Gauss RDZ Ormu, all'ennesimo piazzamento negli sprint al Giro. La tappa è filata senza grossi problemi per le squadre delle velociste che hanno dovuto respingere alcuni attacchi su un percorso pianeggiante, favorevole alla marcia di un gruppo compatto. Da segnalare, tra le italiane, i tentativi della Bronzini e di Noemi Cantele che, però, non hanno portato grande apprensione in gruppo. In volata la squadra statunitense ha preso la situazione in mano guidando la Evans alla vittoria davanti a Wild e Bronzini.
Per quanto riguarda le altre classifiche, la maglia di miglior scalatrice è andata alla britannica Emma Pooley della Cervelo, quella di miglior giovane e della classifica a punti all'olandese Marianne Vos e quella di miglior italiana a Tatiana Guderzo.
ORDINE D'ARRIVO
1° Shelley Evans (Usa) Stati Uniti
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam s.t.
3° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ Ormu s.t.
4° Rasa Leleivyte (Ltu) Safi - Pasta Zara s.t.
5° Marianne Vos (Ned) Olanda s.t.
CLASSIFICA FINALE
1° Mara Abbott (Usa) Stati Uniti
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 2'05''
3° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 3'05''
4° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 5'26''
5° Emma Pooley (Gbr) Cervelo TestTeam a 7'29''
6° Evgeniya Vysotska (Ukr) Team Valdarno a 8'23''
7° Marianne Vos (Ned) Olanda a 9'24''
8° Tatiana Antoshina (Rus) Team Valdarno a 12'08''
9° Olga Zabelinskaya (Rus) Safi - Pasta Zara a 23'03''
10° Elena Berlato (Ita) Top Girls Fassa Bortolo a 25'50''
Nell'ultima tappa, svoltasi tra Monza e la Brianza, la vittoria è andata a un'altra atleta statunitense, Shelley Evans, che ha sbaragliato la concorrenza nell'arrivo davanti a Villa Reale. Alle spalle della Evans sono arrivate l'olandese Kirsten Wild della Cervelo e l'italiana Giorgia Bronzini della Gauss RDZ Ormu, all'ennesimo piazzamento negli sprint al Giro. La tappa è filata senza grossi problemi per le squadre delle velociste che hanno dovuto respingere alcuni attacchi su un percorso pianeggiante, favorevole alla marcia di un gruppo compatto. Da segnalare, tra le italiane, i tentativi della Bronzini e di Noemi Cantele che, però, non hanno portato grande apprensione in gruppo. In volata la squadra statunitense ha preso la situazione in mano guidando la Evans alla vittoria davanti a Wild e Bronzini.
Per quanto riguarda le altre classifiche, la maglia di miglior scalatrice è andata alla britannica Emma Pooley della Cervelo, quella di miglior giovane e della classifica a punti all'olandese Marianne Vos e quella di miglior italiana a Tatiana Guderzo.
ORDINE D'ARRIVO
1° Shelley Evans (Usa) Stati Uniti
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam s.t.
3° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ Ormu s.t.
4° Rasa Leleivyte (Ltu) Safi - Pasta Zara s.t.
5° Marianne Vos (Ned) Olanda s.t.
CLASSIFICA FINALE
1° Mara Abbott (Usa) Stati Uniti
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 2'05''
3° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 3'05''
4° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 5'26''
5° Emma Pooley (Gbr) Cervelo TestTeam a 7'29''
6° Evgeniya Vysotska (Ukr) Team Valdarno a 8'23''
7° Marianne Vos (Ned) Olanda a 9'24''
8° Tatiana Antoshina (Rus) Team Valdarno a 12'08''
9° Olga Zabelinskaya (Rus) Safi - Pasta Zara a 23'03''
10° Elena Berlato (Ita) Top Girls Fassa Bortolo a 25'50''
lunedì 12 luglio 2010
Giro d'Austria a Riccardo Riccò nonostante le ferite, ultima tappa a Graeme Brown
L'italiano Riccardo Riccò ha vinto l'edizione 2010 del Giro d'Austria - Osterreich Rundfahrt riuscendo a completare l'ultima tappa in gruppo, nonostante le ferite subite il giorno prima per lo scontro con una moto. Il corridore della Ceramica Flaminia ha preceduto il duo della CarmioOro NGC, gli unici veri rivali durante la gara austriaca, con lo spagnolo Sergio Pardilla a 38 secondi e l'italiano Emanuele Sella a 1 minuto e 49 secondi. Per Riccò si tratta della prima vittoria in una gara a tappe a livello internazionale in tutta la sua carriera da professionista, arrivata in una gara prestigiosa e con due vittorie di tappa negli arrivi in salita. "E' stata dura oggi perché ovviamente ero molto dolorante" ha commentato Riccò a fine tappa. "E' stata una grande gara per me, la mia prima vittoria in una grande corsa a tappe. In più ho vinto le due più importanti tappe".
Nell'ultima tappa la vittoria è andata all'australiano Graeme Brown della Rabobank che allo sprint ha preceduto Robert Forster della Milram e André Greipel dell'HTC Columbia, segnando così la prima vittoria stagionale. La tappa era vissuta sul tentativo di quattro corridori austriaci, Matthias Brandle della Footon Servetto, Riccardo Zoidl dell'Arbo KTM e Dominik Brandle e Stefan Kirchmair del Team Tyrol, ripresi al penultimo giro del circuito finale di Vienna.
ORDINE D'ARRIVO
1° Graeme Brown (Aus) Rabobank
2° Robert Forster (Ger) Team Milram s.t.
3° André Greipel (Ger) Team HTC - Columbia s.t.
4° Roger Hammond (Gbr) Cervelo Test Team s.t.
5° Martin Reimer (Ger) Cervelo Test Team s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 38''
3° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 1'49''
4° Tiago Machado (Por) Team Radioshack a 2'31''
5° Artem Ovechkin (Rus) Team Katusha a 2'34''
6° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 3'48''
7° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 4'17''
8° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 4'28''
9° Ben Hermanns (Bel) Team Radioshack a 5'04''
10° Pieter Weening (Ned) Rabobank a 5'07''
Nell'ultima tappa la vittoria è andata all'australiano Graeme Brown della Rabobank che allo sprint ha preceduto Robert Forster della Milram e André Greipel dell'HTC Columbia, segnando così la prima vittoria stagionale. La tappa era vissuta sul tentativo di quattro corridori austriaci, Matthias Brandle della Footon Servetto, Riccardo Zoidl dell'Arbo KTM e Dominik Brandle e Stefan Kirchmair del Team Tyrol, ripresi al penultimo giro del circuito finale di Vienna.
ORDINE D'ARRIVO
1° Graeme Brown (Aus) Rabobank
2° Robert Forster (Ger) Team Milram s.t.
3° André Greipel (Ger) Team HTC - Columbia s.t.
4° Roger Hammond (Gbr) Cervelo Test Team s.t.
5° Martin Reimer (Ger) Cervelo Test Team s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 38''
3° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 1'49''
4° Tiago Machado (Por) Team Radioshack a 2'31''
5° Artem Ovechkin (Rus) Team Katusha a 2'34''
6° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 3'48''
7° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 4'17''
8° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 4'28''
9° Ben Hermanns (Bel) Team Radioshack a 5'04''
10° Pieter Weening (Ned) Rabobank a 5'07''
Tour de France 2010. Andy Schleck vince il 1° arrivo in salita, una caduta toglie Armstrong per la generale
Dopo alcune tappe di transizione, dopo lunghe attese e qualche frecciatina, i grandi campioni di questo Tour de France nell'ottava tappa sono finalmente entrati in azione. E la stella che ha brillato più degli altri è stata quella di Andy Schleck. Il lussemburghese ha seguito come un'ombra Contador su tutte le salite di giornata, ha sfruttato il lavoro dell'Astana sull'ultima salita ed è andato all'attacco all'ultimo chilometro, staccando tutti tranne l'ottimo Samuel Sanchez. Ha dimostrato che, attualmente, in salita il migliore è lui. Contador ha provato a rispondere al suo attacco ma non è riuscito a seguirlo, preferendo poi rimanere con gli altri big e arrivare a 10 secondi di ritardo, differenza accettabile visto le tante salite che ancora mancano al finale di Parigi. Ma la vera notizia della giornata è stata la caduta, in tutti i sensi, dell'ultimo grande padrone del Tour de France, Lance Armstrong. Lo statunitense del Team Radioshack ha subito una caduta in una rotonda e, anche se in un primo momento è riuscito a rientrare sui migliori, sulla prima salita difficile della tappa ha pagato dazio arrivando al traguardo in forte ritardo, uscendo dalla lotta per la classifica finale. "Ho avuto una brutta giornata" ha raccontato Armstrong al traguardo. "Sono entrato in una rotonda, il mio pedale ha toccato terra e la ruota davanti è scivolata. E' difficile recuperare da qualcosa del genere, davanti hanno preso il Ramaz molto forte e io stavo già faticando. Poi è andata di male in peggio. E' stata una brutta giornata. Ora cercherò di rimanere in corsa e di divertirmi in questo mio ultimo Tour".
Umore totalmente diverso quello di Cadel Evans che, grazie al ritardo accusato da Sylvain Chavanel, è diventato la nuova maglia gialla, festeggiata dal campione del mondo al traguardo: "Chavanel sta facendo un Tour fantastico ma non è uno scalatore. Ho conquistato la maglia grazie al buon lavoro fatto in preparazione per la tappa di Arenberg. Credo che questa maglia sia la ricompensa per il nostro lavoro. I Pirenei sono molto difficili, l'Astana e la Saxo Bank sono molto forti, quindi non so ancora come faremo a difenderci o cosa farò con la maglia gialla".
L'ottava tappa, 189 chilometri da Morzine ad Avoriaz, era la seconda tappa sulle Alpi e prevedeva 5 salite tra cui quella di Ramaz di prima categoria e l'arrivo in salita ad Avoriaz. Dopo tanti tentativi di fuga, al chilometro 35 sono riusciti a uscire dal gruppo Mario Aerts dell'Omega Pharma - Lotto, Koos Moernhout della Rabobank, Benoit Vagrenard della FdJ, Christophe Riblon dell'AG2R, Imanol Erviti della Caisse d'Epargne, Sebastien Minard e Amael Moinard della Cofidis. I sette hanno guadagnato un buon margine sul gruppo che ha aspettato la salita di Ramaz per iniziare a fare sul serio. Poco prima dell'inizio della salita Lance Armstrong era caduto in una rotonda ma era riuscito a rientrare in gruppo e non sembrava in difficoltà. A tirare sul Ramaz si era messa davanti la Sky con Flecha, Lovkvist e in terza posizione Wiggins. La selezione ha iniziato a farsi sentire e le seconde linee hanno cominciato a staccarsi, ma la sorpresa più grande è stata quando ha perso terreno Armstrong insieme al compagno Horner. Sfruttando l'occasione due Astana si sono messi davanti a tirare e Armstrong non è più riuscito a rientrare mentre davanti dei fuggitivi rimanevano soltanto Moerenhout, Moinard e Aerts. Fatto fuori Armstrong, sull'ultima salita prima è stato ripreso Moinard, l'ultimo sopravvissuto della fuga, quindi Wiggins ha perso le ruote dei migliori mentre Contador non è sembrato brillante come al solito rispondendo soltanto agli attacchi di Kreuziger e di Gesink. Il gruppetto dei migliori, formato da 13 corridori e tirato da Navarro, è arrivato compatto fino a 1 chilometro dal traguardo quando Schleck è andato all'attacco con Contador che non è riuscito a rientrare sul corridore della Saxo Bank. Insieme al lussemburghese è partito anche Samuel Sanchez; lo spagnolo sembrava il favorito per la vittoria finale ma Schleck negli ultimi metri ha ripreso e superato il corridore dell'Euskaltel Euskadi andando a vincere la prima tappa al Tour de France in carriera.
ORDINE D'ARRIVO
1° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank
2° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
3° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 10''
4° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas - Doimo s.t.
5° Alberto Contador (Esp) Astana s.t.
6° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team s.t.
7° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.
8° Levi Leipheimer (USA) Team Radioshack s.t.
9° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo s.t.
10° Denis Menchov (Rus) Rabobank s.t.
11° Carlos Sastre (Spa) Cervelo Test Team s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing
2° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 20''
3° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'01''
4° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto A 1'03''
5° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 1'10''
6° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 1'11''
7° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas - Doimo a 1'45''
8° Levi Leipheimer (USA) Team Radioshack a 2'14''
9° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'15''
10° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 2'31''
11° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 2'37''
12° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 2'40''
13° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 2'41''
14° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 2'45''
15° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 3'05''
Umore totalmente diverso quello di Cadel Evans che, grazie al ritardo accusato da Sylvain Chavanel, è diventato la nuova maglia gialla, festeggiata dal campione del mondo al traguardo: "Chavanel sta facendo un Tour fantastico ma non è uno scalatore. Ho conquistato la maglia grazie al buon lavoro fatto in preparazione per la tappa di Arenberg. Credo che questa maglia sia la ricompensa per il nostro lavoro. I Pirenei sono molto difficili, l'Astana e la Saxo Bank sono molto forti, quindi non so ancora come faremo a difenderci o cosa farò con la maglia gialla".
L'ottava tappa, 189 chilometri da Morzine ad Avoriaz, era la seconda tappa sulle Alpi e prevedeva 5 salite tra cui quella di Ramaz di prima categoria e l'arrivo in salita ad Avoriaz. Dopo tanti tentativi di fuga, al chilometro 35 sono riusciti a uscire dal gruppo Mario Aerts dell'Omega Pharma - Lotto, Koos Moernhout della Rabobank, Benoit Vagrenard della FdJ, Christophe Riblon dell'AG2R, Imanol Erviti della Caisse d'Epargne, Sebastien Minard e Amael Moinard della Cofidis. I sette hanno guadagnato un buon margine sul gruppo che ha aspettato la salita di Ramaz per iniziare a fare sul serio. Poco prima dell'inizio della salita Lance Armstrong era caduto in una rotonda ma era riuscito a rientrare in gruppo e non sembrava in difficoltà. A tirare sul Ramaz si era messa davanti la Sky con Flecha, Lovkvist e in terza posizione Wiggins. La selezione ha iniziato a farsi sentire e le seconde linee hanno cominciato a staccarsi, ma la sorpresa più grande è stata quando ha perso terreno Armstrong insieme al compagno Horner. Sfruttando l'occasione due Astana si sono messi davanti a tirare e Armstrong non è più riuscito a rientrare mentre davanti dei fuggitivi rimanevano soltanto Moerenhout, Moinard e Aerts. Fatto fuori Armstrong, sull'ultima salita prima è stato ripreso Moinard, l'ultimo sopravvissuto della fuga, quindi Wiggins ha perso le ruote dei migliori mentre Contador non è sembrato brillante come al solito rispondendo soltanto agli attacchi di Kreuziger e di Gesink. Il gruppetto dei migliori, formato da 13 corridori e tirato da Navarro, è arrivato compatto fino a 1 chilometro dal traguardo quando Schleck è andato all'attacco con Contador che non è riuscito a rientrare sul corridore della Saxo Bank. Insieme al lussemburghese è partito anche Samuel Sanchez; lo spagnolo sembrava il favorito per la vittoria finale ma Schleck negli ultimi metri ha ripreso e superato il corridore dell'Euskaltel Euskadi andando a vincere la prima tappa al Tour de France in carriera.
ORDINE D'ARRIVO
1° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank
2° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
3° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 10''
4° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas - Doimo s.t.
5° Alberto Contador (Esp) Astana s.t.
6° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team s.t.
7° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma - Lotto s.t.
8° Levi Leipheimer (USA) Team Radioshack s.t.
9° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo s.t.
10° Denis Menchov (Rus) Rabobank s.t.
11° Carlos Sastre (Spa) Cervelo Test Team s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Cadel Evans (Aus) BMC Racing
2° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 20''
3° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'01''
4° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto A 1'03''
5° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 1'10''
6° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 1'11''
7° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas - Doimo a 1'45''
8° Levi Leipheimer (USA) Team Radioshack a 2'14''
9° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 2'15''
10° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia a 2'31''
11° Robert Gesink (Ned) Rabobank a 2'37''
12° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team a 2'40''
13° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 2'41''
14° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 2'45''
15° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 3'05''
domenica 11 luglio 2010
Tour de France, tappa e maglia Chavanel, Giro d'Austria, Riccò cade ma è ancora primo
Per problemi tecnici oggi non potrò aggiornare il sito per cui inserisco un breve resoconto della giornata.
Al Tour de France, la vittoria è andata a Sylvain Chavanel della QuickStep che ha conquistato l'arrivo di Station des Rousses grazie a un'altra grande azione in solitario. Il francese ha così vestito anche la maglia gialla di leader della classifica generale, persa nella sfortunata tappa di Arenberg. Tutti i favoriti sono rimasti coperti, con la corsa che è stata fatta soprattutto dalle seconde linee.
Al Giro d'Austria la cronometro è stata vinta dall'olandese Joost Posthuma della Rabobank che ha battuto di pochi secondi il tedesco Patrick Gretsch dell'HTC Columbia e il russo Artem Ovechkin della Katusha. Tantissima sfortuna per Riccardo Riccò che, mentre stava facendo una grandissima cronometro avendo fatto segnare il quinto tempo all'intermedio di metà corsa, è andato a sbattere contro una moto che incautamente si era fermata per fare delle riprese. Il corridore della Flaminia è riuscito lo stesso a terminare la tappa pur avendo il naso fratturato e ora potrò gestire nella tappa conclusiva un vantaggio di 38 secondi sullo spagnolo Sergio Pardilla della CarmioOro.
Al Giro d'Italia Femminile si è corsa la tappa regina, quello con l'arrivo posto in cima allo Stelvio. La migliore è stata ancora una volta Mara Abbott degli Stati Uniti che ha preceduto di una trentina di secondi la britannica Emma Pooley e di un minuto e 43 secondi la tedesca Judith Arndt. Buon quarto posto per Tatiana Guderzo che è riuscita a mantenere il terzo posto in classifica generale, risultato quasi acquisito visto che manca soltanto una tappa senza particolari difficoltà.
Al Tour de France, la vittoria è andata a Sylvain Chavanel della QuickStep che ha conquistato l'arrivo di Station des Rousses grazie a un'altra grande azione in solitario. Il francese ha così vestito anche la maglia gialla di leader della classifica generale, persa nella sfortunata tappa di Arenberg. Tutti i favoriti sono rimasti coperti, con la corsa che è stata fatta soprattutto dalle seconde linee.
Al Giro d'Austria la cronometro è stata vinta dall'olandese Joost Posthuma della Rabobank che ha battuto di pochi secondi il tedesco Patrick Gretsch dell'HTC Columbia e il russo Artem Ovechkin della Katusha. Tantissima sfortuna per Riccardo Riccò che, mentre stava facendo una grandissima cronometro avendo fatto segnare il quinto tempo all'intermedio di metà corsa, è andato a sbattere contro una moto che incautamente si era fermata per fare delle riprese. Il corridore della Flaminia è riuscito lo stesso a terminare la tappa pur avendo il naso fratturato e ora potrò gestire nella tappa conclusiva un vantaggio di 38 secondi sullo spagnolo Sergio Pardilla della CarmioOro.
Al Giro d'Italia Femminile si è corsa la tappa regina, quello con l'arrivo posto in cima allo Stelvio. La migliore è stata ancora una volta Mara Abbott degli Stati Uniti che ha preceduto di una trentina di secondi la britannica Emma Pooley e di un minuto e 43 secondi la tedesca Judith Arndt. Buon quarto posto per Tatiana Guderzo che è riuscita a mantenere il terzo posto in classifica generale, risultato quasi acquisito visto che manca soltanto una tappa senza particolari difficoltà.
sabato 10 luglio 2010
MTB. Kulhavy e Leumann campioni europei Elite, Marco Aurelio Fontana ed Eva Lechner di bronzo
Si è conclusa ieri l'avventura agli Europei di Haifa con le gare dedicate agli Elite Uomini e Donne. E per l'Italia sono arrivate altre due grandi soddisfazioni, con le medaglie di bronzo di Eva Lechner nella prova femminile e di Marco Aurelio Fontana in quella maschile. Soddisfatto della prestazione degli azzurri Hubert Pallhuber, ct della nazionale: "Eva Lechner ha corso molto bene e ha saputo controllare la gara stando sempre nelle posizioni di testa e il risultato è arrivato. Nella gara elite uomini Marco Aurelio Fontana ha realizzato una buona prestazione, riuscendo a gestirsi e a sfruttare al meglio le sue doti in discesa che lo hanno portato a conquistare il bronzo. Siamo soddisfatti delle medaglie vinte. Mi spiace per l’under 23 Gerhard Kerschbaumer, che avrebbe potuto andare ai posti '’onore. Essendo al primo anno nella categoria ha tempo per crescere, fare esperienza ed affinare le sue indiscusse doti".
Molto contenta anche Paolo Pezzo, ex campionessa di MTB e ora ct: "Quest'anno Eva Lechner è più concentrata. Ha maturato la giusta esperienza miscelata a una giusta preparazione. Un buon traguardo questa medaglia, raggiunto attraverso la sua bravura in gara che l'ha vista sempre in testa al gruppo".
Nella gara maschile la vittoria è andata al ceco Jaroslav Kulhavy che ha preceduto di 40 secondi lo svizzero Lukas Fluckiger e l'italiano Marco Aurelio Fontana di 1 minuto e 37 secondi. Hanno deluso i grandi favoriti, Sauser, Hermida e Naf, arrivati tutti giù dal podio. Kulhavy ha guidato la gara sin dall'inizio rimanendo con il solo Fontana durante i primi giri. Nel finale il ceco ha aumentato il proprio ritmo facendo staccare Fontana mentre da dietro risalivano gli svizzeri Fluckiger e Sauser. Ma la tenacia dell'azzurro gli ha permesso di resistere al ritorno di Sauser, facendosi superare dal solo Fluckiger, conquistando così un prestigioso bronzo.
Nella gara femminile la vittoria è andata alla svizzera Katrin Leumann che ha battuto allo sprint la polacca Maja Wloszczowska mentre al terzo posto è giunta Eva Lechner a 23 secondi. La nostra Lechner fa subito corsa dura mettendosi in testa a tirare e grazie ai suoi sforzi davanti restano soltanto altre due atlete, Leumann e Wloszczowska, mentre più indietro si trovano la tedesca Sabine Spitz e la svizzera Esther Suss. All'ultimo giro, iniziata la bagarre per l'arrivo, la Lechner subisce un po' la fatica e si stacca dalle altre due ma riesce a resistere con caparbietà al ritorno della Spitz che in un giro aveva guadagnato 40 secondi. La volata per l'oro è entusiasmante con la svizzera Leumann che riesce a battere la polacca Wloszczowska per qualche centimetro in un spalla a spalla entusiasmante.
Uomini Elite
1° Jaroslav Kulhavy (Cze)
2° Lukas Fluckiger (Swi) a 40''
3° Marco Aurelio Fontana (Ita) a 1'37''
4° Christoph Sauser (Swi) a 2'12''
5° Jose Antonio Hermida (Esp) a 2'23''
6° Christoph Soukup (Aut) a 3'10''
7° Liam Killeen (Gbr) a 3'54''
8° Inaki Lejarreta (Esp) a 4'24''
9° Martin Gujan (Swi) a 4'28''
10° Ralph Naf (Swi) a 4'29''
Donne Elite
1° Katrin Leumann (Swi)
2° Maja Wloszczowska (Pol) s.t.
3° Eva Lechner (Ita) a 23''
4° Sabine Spitz (Ger) a 35''
5° Esther Suss (Swi) a 53''
Molto contenta anche Paolo Pezzo, ex campionessa di MTB e ora ct: "Quest'anno Eva Lechner è più concentrata. Ha maturato la giusta esperienza miscelata a una giusta preparazione. Un buon traguardo questa medaglia, raggiunto attraverso la sua bravura in gara che l'ha vista sempre in testa al gruppo".
Nella gara maschile la vittoria è andata al ceco Jaroslav Kulhavy che ha preceduto di 40 secondi lo svizzero Lukas Fluckiger e l'italiano Marco Aurelio Fontana di 1 minuto e 37 secondi. Hanno deluso i grandi favoriti, Sauser, Hermida e Naf, arrivati tutti giù dal podio. Kulhavy ha guidato la gara sin dall'inizio rimanendo con il solo Fontana durante i primi giri. Nel finale il ceco ha aumentato il proprio ritmo facendo staccare Fontana mentre da dietro risalivano gli svizzeri Fluckiger e Sauser. Ma la tenacia dell'azzurro gli ha permesso di resistere al ritorno di Sauser, facendosi superare dal solo Fluckiger, conquistando così un prestigioso bronzo.
Nella gara femminile la vittoria è andata alla svizzera Katrin Leumann che ha battuto allo sprint la polacca Maja Wloszczowska mentre al terzo posto è giunta Eva Lechner a 23 secondi. La nostra Lechner fa subito corsa dura mettendosi in testa a tirare e grazie ai suoi sforzi davanti restano soltanto altre due atlete, Leumann e Wloszczowska, mentre più indietro si trovano la tedesca Sabine Spitz e la svizzera Esther Suss. All'ultimo giro, iniziata la bagarre per l'arrivo, la Lechner subisce un po' la fatica e si stacca dalle altre due ma riesce a resistere con caparbietà al ritorno della Spitz che in un giro aveva guadagnato 40 secondi. La volata per l'oro è entusiasmante con la svizzera Leumann che riesce a battere la polacca Wloszczowska per qualche centimetro in un spalla a spalla entusiasmante.
Uomini Elite
1° Jaroslav Kulhavy (Cze)
2° Lukas Fluckiger (Swi) a 40''
3° Marco Aurelio Fontana (Ita) a 1'37''
4° Christoph Sauser (Swi) a 2'12''
5° Jose Antonio Hermida (Esp) a 2'23''
6° Christoph Soukup (Aut) a 3'10''
7° Liam Killeen (Gbr) a 3'54''
8° Inaki Lejarreta (Esp) a 4'24''
9° Martin Gujan (Swi) a 4'28''
10° Ralph Naf (Swi) a 4'29''
Donne Elite
1° Katrin Leumann (Swi)
2° Maja Wloszczowska (Pol) s.t.
3° Eva Lechner (Ita) a 23''
4° Sabine Spitz (Ger) a 35''
5° Esther Suss (Swi) a 53''
Trofeu Joaquim Agostinho, ancora Barbosa nella 2°tappa su Santi Perez e Bernabeu
Il portoghese Candido Barbosa ha vinto la seconda tappa del Trofeu Joaquim Agostinho regolando in volata un gruppetto di una decina di corridori sopravvissuti al forcing sulla salita finale. Il corridore della Palmeiras Resort ha preceduto lo spagnolo Santiago Perez del Centro Ciclismo de Loulé e il colombiano Miguel Angel Rubiano della Meridiana Kamen. Per Barbosa si tratta della seconda vittoria in tre tappe, cosa che gli ha permesso di aumentare ancora il margine di vantaggio in classifica generale.
La tappa si è tenuta da Sobral de Monte Agraco a Carvoeira per un totale di 148 chilometri, con un arrivo in salita finale di seconda categoria. Dopo una trentina di chilometri è andato all'attacco Vitor Carvalho della ASC Vitoria, seguito a pochi secondi da altri 10 corridori. Dopo il ricongiungimento tra il fuggitivo e il gruppetto, gli undici hanno iniziato a mettere un buon margine tra loro e il gruppo ma il vantaggio non è mai salito oltre i 2 minuti. Sulla salita di Montejunto, di prima categoria, il gruppo di testa si è sfaldato e davanti si è portato da solo José Mendes della LA Rota dos Moveis, seguito a pochi secondi dal gruppo tirato dalla Palmeiras Resort. Ripreso Mendes a 9 chilometri dall'arrivo, sulla salita finale nel gruppetto di testa sono rimasti soltanto una quindicina di corridori, regolati al traguardo da Barbosa. In classifica generale il campione portoghese ora guida con 18 secondi su David Blanco, suo compagno di squadra, e con 20 secondi su David Bernabeu della Barbot Siper e su Bruno Silva della Aluvia Valongo.
ORDINE D'ARRIVO
1° Candido Barbosa (Por) Palmeiras Resort
2° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loulé s.t.
3° Miguel Angel Rubiano (Col) Meridiana Kamen s.t.
4° Sergio Sousa (Por) Madeinox Boavista s.t.
5° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Candido Barbosa (Por) Palmeiras Resort
2° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort a 18''
3° David Bernabeu (Esp) Barbot Siper a 20''
4° Bruno Silva (Por) Aluvia Valongo s.t.
5° Sergio Sousa (Por) Madeinox Boavista a 21''
6° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loulé a 23''
7° Hernani Broco (Por) LA Rota dos Moveis a 27''
8° Sergey Chernetskiy (Rus) Russia s.t.
9° Vitor Rodrigues (Por) Caja Rural a 29''
10° Miguel Angel Rubiano (Col) Meridiana Kamen a 36''
La tappa si è tenuta da Sobral de Monte Agraco a Carvoeira per un totale di 148 chilometri, con un arrivo in salita finale di seconda categoria. Dopo una trentina di chilometri è andato all'attacco Vitor Carvalho della ASC Vitoria, seguito a pochi secondi da altri 10 corridori. Dopo il ricongiungimento tra il fuggitivo e il gruppetto, gli undici hanno iniziato a mettere un buon margine tra loro e il gruppo ma il vantaggio non è mai salito oltre i 2 minuti. Sulla salita di Montejunto, di prima categoria, il gruppo di testa si è sfaldato e davanti si è portato da solo José Mendes della LA Rota dos Moveis, seguito a pochi secondi dal gruppo tirato dalla Palmeiras Resort. Ripreso Mendes a 9 chilometri dall'arrivo, sulla salita finale nel gruppetto di testa sono rimasti soltanto una quindicina di corridori, regolati al traguardo da Barbosa. In classifica generale il campione portoghese ora guida con 18 secondi su David Blanco, suo compagno di squadra, e con 20 secondi su David Bernabeu della Barbot Siper e su Bruno Silva della Aluvia Valongo.
ORDINE D'ARRIVO
1° Candido Barbosa (Por) Palmeiras Resort
2° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loulé s.t.
3° Miguel Angel Rubiano (Col) Meridiana Kamen s.t.
4° Sergio Sousa (Por) Madeinox Boavista s.t.
5° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Candido Barbosa (Por) Palmeiras Resort
2° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort a 18''
3° David Bernabeu (Esp) Barbot Siper a 20''
4° Bruno Silva (Por) Aluvia Valongo s.t.
5° Sergio Sousa (Por) Madeinox Boavista a 21''
6° Santiago Perez (Esp) Centro Ciclismo de Loulé a 23''
7° Hernani Broco (Por) LA Rota dos Moveis a 27''
8° Sergey Chernetskiy (Rus) Russia s.t.
9° Vitor Rodrigues (Por) Caja Rural a 29''
10° Miguel Angel Rubiano (Col) Meridiana Kamen a 36''
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