Il venezuelano Tomas Gil ha vinto l'ottava tappa della Vuelta a Venezuela conquistando l'ascesa finale di 12 chilometri. Il corridore della Loteria del Tachira ha preceduto allo sprint il suo più grande rivale, José Rujano della Gobernacion del Zulia, mentre più staccati sono arrivati altri due compagni di Rujano, José Alarcon a 20 secondi e Manuel Medina a 39 secondi. Per Gil si tratta della seconda vittoria stagionale dopo il successo nel campionato nazionale a cronometro di qualche giorno fa.
L'ottava tappa si è svolta lungo i 129,6 chilometri che dividevano Santa Elena de Arenalas e Isnotu e, dopo un lunghissimo tratto pianeggiante, la strada si impennava negli ultimi 12 chilometri prima dell'arrivo. La lotta tra le due squadre di punta della corsa, la Loteria del Tachira e la Gobernacion del Zulia, è stata intensa sin dai primi chilometri. Nella parte pianeggiante è stata la squadra di Gil a mandare in fuga dei corridori per far tirare l'avversaria mentre in salita la squadra di Rujano ha giocato tutte le sue carte sfruttando il lavoro dei propri corridori. Gil è stato bravo a resistere fino alla fine a Rujano e a beffarlo in volata, precedendo ben tre corridori della Gobernacion del Zulia e superando un'altra frazione difficile in testa alla classifica. Gil ora può contare su un vantaggio di 43 secondi su Rujano, di 1 minuto e 57 secondi su Alarcon e di 5 minuti e 40 su Medina, ma ormai sembra palese che la lotta per la vittoria è ristretta ai primi due della classifica generale.
ORDINE D'ARRIVO
1° Tomas Gil (Ven) Loteria del Tachira
2° José Rujano (Ven) Gobernacion del Zulia s.t.
3° José Alarcon (Ven) Gobernacion del Zulia a 20''
4° Manuel Medina (Ven) Gobernacion del Zulia a 39''
5° Gregorio Ladino (Col) Boyaca Orgullo de America a 1'07''
CLASSIFICA GENERALE
1° Tomas Gil (Ven) Loteria del Tachira
2° José Rujano (Ven) Gobernacion del Zulia a 43''
3° José Alarcon (Ven) Gobernacion del Zulia a 1'57''
4° Manuel Medina (Ven) Gobernacion del Zulia a 5'40''
5° Gregorio Ladino (Col) Boyaca Orgullo de America a 5'59''
6° Carlos Galviz (Ven) Loteria del Tachira a 6'04''
7° Arnold Alcolea (Cub) Cuba a 7'25''
8° José Chacon (Ven) Gobernacion de Carabobo a 7'29''
9° Yeison Delgado (Ven) Kino Tachira a 7'43''
10° José Contreras (Ven) Loteria del Tachira a 7'53''
giovedì 8 luglio 2010
MTB. A Walder e Indergand i titoli europei Junior, argento per l'italiano Maximilian Vieider
La seconda giornata dei Campionati Europei di MTB ha regalato altre gioie alla compagine italiana ma soprattutto ha stabilito che la nazione dominante nella specialità è la Svizzera. Le due gare di ieri, dedicate alla categoria Juniores, sono andate a due atleti rossocrociati, quella maschile a Roger Walder, quella femminile a Linda Indergand.
Nella gara femminile, svoltasi lungo i 21 chilometri totali del circuito di 7,1 chilometri, ripetuto quindi per tre volte, l'atleta svizzera ha preceduto nettamente tutte le altre concorrenti. Sul podio con lei sono salite due tedesche, Helen Grobert e Johanna Techt, staccate rispettivamente di 3 minuti e 3 secondi e di 3 minuti e 26 secondi.
Più combattuta la gara maschile, vinta da Walder, che ha dovuto piegare la resistenza del nostro Maximilian Vieider e dell'olandese Michiel Van der Heijden, giunti a meno di un minuto dal vincitore. La corsa si è svolta lungo 5 giri del circuito per un totale di 36 chilometri e sin da subito l'italiano Vieider ha imposto un grande ritmo, creando una netta selezione in gruppo. Dopo il forcing dell'italiano, Walder ha preso in mano la corsa andandosene via senza troppi problemi ma proprio all'ultimo giro una caduta ha mischiato le carte, con Vieider che è ripassato in testa. Lo svizzero non si è scomposto e ha ricominciato a mulinare a grande ritmo riprendendo e superando Vieider per andare a vincere con un buon margine sull'italiano. Soddisfatto della prova del proprio atleta, il ct Pallhuber ha commentato: "Una medaglia inaspettata e per questo ancora più significativa. Maximilian già nella staffetta di ieri ha dimostrato la sua condizione e di sapersi difendere molto bene. Oggi ha imposto un ritmo di gara elevato e ha compiuto tutta la corsa sempre in testa. Peccato che negli ultimi chilometri ha accusato dei forti crampi che lo hanno costretto a rallentare perdendo così l’occasione del gradino più alto del podio. Siamo comunque contenti e soddisfatti".
UOMINI JUNIORES
1° Roger Walder (Swi)
2° Maximilian Vieider (Ita) a 37''
3° Michiel Van der Heijden (Ned) a 52''
4° Gregor Raggl (Aut) a 4'03''
5° Frantisek Lami (Svk) a 5'13''
DONNE JUNIORES
1° Linda Indergand (Swi)
2° Helen Grobert (Ger) a 3'03''
3° Johanna Techt (Ger) a 3'26''
4° Vania Schumacher (Swi) a 4'03''
5° Jolanda Neff (Swi) a 5'54''
Nella gara femminile, svoltasi lungo i 21 chilometri totali del circuito di 7,1 chilometri, ripetuto quindi per tre volte, l'atleta svizzera ha preceduto nettamente tutte le altre concorrenti. Sul podio con lei sono salite due tedesche, Helen Grobert e Johanna Techt, staccate rispettivamente di 3 minuti e 3 secondi e di 3 minuti e 26 secondi.
Più combattuta la gara maschile, vinta da Walder, che ha dovuto piegare la resistenza del nostro Maximilian Vieider e dell'olandese Michiel Van der Heijden, giunti a meno di un minuto dal vincitore. La corsa si è svolta lungo 5 giri del circuito per un totale di 36 chilometri e sin da subito l'italiano Vieider ha imposto un grande ritmo, creando una netta selezione in gruppo. Dopo il forcing dell'italiano, Walder ha preso in mano la corsa andandosene via senza troppi problemi ma proprio all'ultimo giro una caduta ha mischiato le carte, con Vieider che è ripassato in testa. Lo svizzero non si è scomposto e ha ricominciato a mulinare a grande ritmo riprendendo e superando Vieider per andare a vincere con un buon margine sull'italiano. Soddisfatto della prova del proprio atleta, il ct Pallhuber ha commentato: "Una medaglia inaspettata e per questo ancora più significativa. Maximilian già nella staffetta di ieri ha dimostrato la sua condizione e di sapersi difendere molto bene. Oggi ha imposto un ritmo di gara elevato e ha compiuto tutta la corsa sempre in testa. Peccato che negli ultimi chilometri ha accusato dei forti crampi che lo hanno costretto a rallentare perdendo così l’occasione del gradino più alto del podio. Siamo comunque contenti e soddisfatti".
UOMINI JUNIORES
1° Roger Walder (Swi)
2° Maximilian Vieider (Ita) a 37''
3° Michiel Van der Heijden (Ned) a 52''
4° Gregor Raggl (Aut) a 4'03''
5° Frantisek Lami (Svk) a 5'13''
DONNE JUNIORES
1° Linda Indergand (Swi)
2° Helen Grobert (Ger) a 3'03''
3° Johanna Techt (Ger) a 3'26''
4° Vania Schumacher (Swi) a 4'03''
5° Jolanda Neff (Swi) a 5'54''
mercoledì 7 luglio 2010
Trofeu Joaquim Agostinho, il prologo a Candido Barbosa su Del Nero e Blanco
Il portoghese Candido Barbosa ha vinto il prologo della 33° edizione del Trofeu Joaquim Agostinho, breve gara a tappe che si corre in Portogallo nella zona di Torre Vedras. Il corridore della Palmeiras Resort ha preceduto di 2 secondi un terzetto composto dagli spagnoli Jesus Del Nero del Centro Ciclismo de Loulé e David Blanco della Palmeiras Resort e dal greco Ioannis Tamouridis della SP Tableware. Per Barbosa, plurivincitore in Portogallo di tantissime corse, si tratta della seconda vittoria stagionale dopo una tappa conquistata alla Volta ao Alentejo.
Il prologo si è svolta lungo un tracciato di 5,3 chilometri con la strada in costante ascesa nell'ultimo tratto di gara. Un soddisfatto Barbosa, primo leader della corsa, ha commentato a fine gara: "Sono venuto qui per affinare il mio stato di forma perché questa è l'ultima gara prima del Giro di Portogallo. Sapevo che se non avessi perduto troppo tempo nella parte iniziale della cronometro potevo ottenere un buon risultato dato che la parte finale richiedeva esplosività e, infatti, sono riuscito a fare la differenza. Tenendo conto dell'ottima prestazione di oggi, lotterò giorno dopo giorno per mantenere la maglia gialla di leader".
ORDINE D'ARRIVO
1° Candido Barbosa (Por) Palmeiras Resort
2° Jesus Del Nero (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 2''
3° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort s.t.
4° Ioannis Tamouridis (Gre) SP Tableware s.t.
5° Aketza Pena Iza (Esp) Caja Rural a 4''
Il prologo si è svolta lungo un tracciato di 5,3 chilometri con la strada in costante ascesa nell'ultimo tratto di gara. Un soddisfatto Barbosa, primo leader della corsa, ha commentato a fine gara: "Sono venuto qui per affinare il mio stato di forma perché questa è l'ultima gara prima del Giro di Portogallo. Sapevo che se non avessi perduto troppo tempo nella parte iniziale della cronometro potevo ottenere un buon risultato dato che la parte finale richiedeva esplosività e, infatti, sono riuscito a fare la differenza. Tenendo conto dell'ottima prestazione di oggi, lotterò giorno dopo giorno per mantenere la maglia gialla di leader".
ORDINE D'ARRIVO
1° Candido Barbosa (Por) Palmeiras Resort
2° Jesus Del Nero (Esp) Centro Ciclismo de Loule a 2''
3° David Blanco (Esp) Palmeiras Resort s.t.
4° Ioannis Tamouridis (Gre) SP Tableware s.t.
5° Aketza Pena Iza (Esp) Caja Rural a 4''
Vuelta a Venezuela, José Rujano vince la 7°tappa con le prime salite, Tomas Gil nuovo capoclassifica
Appena sono iniziate le salite, quelle dure, il campione è uscito allo scoperto. Nella settima tappa di questa edizione 2010 della Vuelta a Venezuela la vittoria è andata al campione venezuelano José Rujano che è arrivato tutto solo al traguardo di La Azulita dopo una scalata finale di circa 15 chilometri. Il corridore della Gobernacion del Zulia ha preceduto di 10 secondi il connazionale e compagno di squadra José Alarcon mentre al terzo posto si è piazzato Tomas Gil della Loteria del Tachira, staccato da Rujano di 1 minuto e 2 secondi. Per Rujano si tratta della quinta vittoria stagionale dopo le vittorie di inizio anno alla Vuelta al Tachira e al Tour de Langkawi.
Ma in questa Vuelta a Venezuela Rujano ha trovato sulla sua strada un corridore ostico come Tomas Gil che per ora non ha alzato bandiera bianca sotto gli imponenti attacchi della Gobernacion del Zulia e comanda la classifica generale con 39 secondi di vantaggio su Rujano e 1 minuto e 31 secondi su Alarcon mentre il quarto in classifica generale, Carlos Galviz, segue con oltre 4 minuti di ritardo.
ORDINE D'ARRIVO
1° José Rujano (Ven) Gobernacion del Zulia
2° José Alarcon (Ven) Gobernacion del Zulia a 10''
3° Tomas Gil (Ven) Loteria del Tachira a 1'02''
4° Manuel Medina (Ven) Gobernacion del Zulia a 2'31''
5° José Contreras (Ven) Loteria del Tachira a 3'16''
CLASSIFICA GENERALE
1° Tomas Gil (Ven) Loteria del Tachira
2° José Rujano (Ven) Gobernacion del Zulia a 39''
3° José Alarcon (Ven) Gobernacion del Zulia a 1'31''
4° Carlos Galviz (Ven) Loteria del Tachira a 4'04''
5° Gregorio Ladino (Col) Boyaca Orgullo de America a 4'42''
6° Manuel Medina (Ven) Gobernacion del Zulia a 4'51''
7° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 5'50''
8° Freddy Vargas (Ven) Loteria del Tachira a 5'53''
9° José Chacon (Ven) Gobernacion de Carabobo a 5'57''
10° Yeison Delgado (Ven) Kino Tachira s.t.
Ma in questa Vuelta a Venezuela Rujano ha trovato sulla sua strada un corridore ostico come Tomas Gil che per ora non ha alzato bandiera bianca sotto gli imponenti attacchi della Gobernacion del Zulia e comanda la classifica generale con 39 secondi di vantaggio su Rujano e 1 minuto e 31 secondi su Alarcon mentre il quarto in classifica generale, Carlos Galviz, segue con oltre 4 minuti di ritardo.
ORDINE D'ARRIVO
1° José Rujano (Ven) Gobernacion del Zulia
2° José Alarcon (Ven) Gobernacion del Zulia a 10''
3° Tomas Gil (Ven) Loteria del Tachira a 1'02''
4° Manuel Medina (Ven) Gobernacion del Zulia a 2'31''
5° José Contreras (Ven) Loteria del Tachira a 3'16''
CLASSIFICA GENERALE
1° Tomas Gil (Ven) Loteria del Tachira
2° José Rujano (Ven) Gobernacion del Zulia a 39''
3° José Alarcon (Ven) Gobernacion del Zulia a 1'31''
4° Carlos Galviz (Ven) Loteria del Tachira a 4'04''
5° Gregorio Ladino (Col) Boyaca Orgullo de America a 4'42''
6° Manuel Medina (Ven) Gobernacion del Zulia a 4'51''
7° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 5'50''
8° Freddy Vargas (Ven) Loteria del Tachira a 5'53''
9° José Chacon (Ven) Gobernacion de Carabobo a 5'57''
10° Yeison Delgado (Ven) Kino Tachira s.t.
Elite/Under 23. Manuele Boaro della Trevigiani trionfa nel Trofeo Città di Brescia
L'italiano Manuele Boaro ha vinto la 14° edizione del Trofeo Città di Brescia, gara dedicata agli Under 23 e agli Elite di livello internazionale. Il corridore della Trevigiani Dynamon Bottoli ha regolato in uno sprint a tre Elia Favilli della Petroli Firenze e Federico Rocchetti della Casati NGC Perrel, giunto un po' più staccato dai primi due a 2 secondi. Al quarto posto è giunto Tomas Alberio, compagno di Boaro, che ha regolato il primo gruppetto di inseguitori a 10 secondi di ritardo.
La corsa si è svolta interamente nell'abitato di Brescia per un totale di 124 chilometri. La particolarità di questa gara è che la partenza viene data di sera, quando il sole sta calando, e che le ultime fasi di corsa si svolgono totalmente sotto l'illuminazione artificiale. Già dopo il via in 15 sono riusciti a evadere dal gruppo che non è riuscito a trovare le giuste contromisure per andare a riprendere i fuggitivi. A quattro giri dalla conclusione altri atleti sono rientrati sul gruppetto di testa mentre il resto del gruppo era ormai tagliato fuori per la vittoria. Nell'ultimo giro, nel tratto in salita della corsa, Boaro ha alzato il ritmo e soltanto Favilli, Rocchetti e Costanzi sono riusciti a stargli dietro. Grazie a un altro attacco del corridore della Trevigiani anche Costanzi si è staccato lasciando davanti i tre che si sono contesi allo sprint la vittoria. Il migliore, a coronare la magnifica prestazione in questa gara, è stato Boaro che con uno sprint irresistibile ha piegato Favilli e il campione italiano Elite Rocchetti, giunto con qualche metro di ritardo. Per Boaro un successo importante visto che si tratta del primo successo stagionale, il 27° per la sua squadra, la Trevigiani.
ORDINE D'ARRIVO
1° Manuele Boaro (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Elia Favilli (Ita) Petroli Firenze s.t.
3° Federico Rocchetti (Ita) Casati NGC Perrel a 2''
4° Tomas Alberio (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 10''
5° Eugenio Alafaci (Ita) Lucchini Unidelta s.t.
6° Paolo Colonna (Ita) Delio Gallina S. Inox s.t.
7° Andrea Pasqualon (Ita) Zalf Desiree Fior s.t.
8° Antonio Santoro (Ita) Mastromarco Sensi s.t.
9° Alessandro Stocco (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
10° Enrico Barbin (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
La corsa si è svolta interamente nell'abitato di Brescia per un totale di 124 chilometri. La particolarità di questa gara è che la partenza viene data di sera, quando il sole sta calando, e che le ultime fasi di corsa si svolgono totalmente sotto l'illuminazione artificiale. Già dopo il via in 15 sono riusciti a evadere dal gruppo che non è riuscito a trovare le giuste contromisure per andare a riprendere i fuggitivi. A quattro giri dalla conclusione altri atleti sono rientrati sul gruppetto di testa mentre il resto del gruppo era ormai tagliato fuori per la vittoria. Nell'ultimo giro, nel tratto in salita della corsa, Boaro ha alzato il ritmo e soltanto Favilli, Rocchetti e Costanzi sono riusciti a stargli dietro. Grazie a un altro attacco del corridore della Trevigiani anche Costanzi si è staccato lasciando davanti i tre che si sono contesi allo sprint la vittoria. Il migliore, a coronare la magnifica prestazione in questa gara, è stato Boaro che con uno sprint irresistibile ha piegato Favilli e il campione italiano Elite Rocchetti, giunto con qualche metro di ritardo. Per Boaro un successo importante visto che si tratta del primo successo stagionale, il 27° per la sua squadra, la Trevigiani.
ORDINE D'ARRIVO
1° Manuele Boaro (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli
2° Elia Favilli (Ita) Petroli Firenze s.t.
3° Federico Rocchetti (Ita) Casati NGC Perrel a 2''
4° Tomas Alberio (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli a 10''
5° Eugenio Alafaci (Ita) Lucchini Unidelta s.t.
6° Paolo Colonna (Ita) Delio Gallina S. Inox s.t.
7° Andrea Pasqualon (Ita) Zalf Desiree Fior s.t.
8° Antonio Santoro (Ita) Mastromarco Sensi s.t.
9° Alessandro Stocco (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
10° Enrico Barbin (Ita) Trevigiani Dynamon Bottoli s.t.
Giro d'Italia Femminile 2010. Vittoria per la maglia rosa Marianne Vos su Arndt e Zabelinskaya
Metti una tappa che sembra più una classica che una frazione di un Giro d'Italia, metti la più forte atleta del mondo nelle gare di un giorno e il risultato è Marianne Vos a braccia alzate sul traguardo. L'atleta olandese ha vinto la sesta tappa del Giro d'Italia Femminile regolando in volata le due compagne di fuga, la tedesca Judith Arndt dell'HTC Columbia e la russa Olga Zabelinskaya della Safi Pasta Zara. Buona la prova di Tatiana Guderzo, quarta al traguardo, che ha preferito non rischiare troppo in discesa e ha regolato il primo gruppetto delle inseguitrici a 8 secondi di ritardo.
La tappa è partita in mattinata a Gallarate per terminare dopo 116 chilometri ad Arcisate dopo aver affrontato salite impegnative come il Brinzio e la salita di Cunardo. A inizio tappa in tre se ne sono andate, l'australiana Lauren Kitchen e le italiane Silvia Valsecchi della Top Girls Fassa Bortolo e Alessandra Borchi della Gauss RDZ Ormu. Il loro vantaggio è salito fino a 2 minuti e mezzo dopo pochissimi chilometri ma sulla prima salita, quella del Brinzio, il margine si era già ridotto notevolmente. Sulla successiva ascesa di Cunardo davanti sono rimaste una trentina di atlete con tutte le migliori presenti. Sfruttando l'ultima salita in programma, posta a pochi chilometri dal traguardo, la russa Zabelinskaya se n'è andata e soltanto la Vos e l'Arndt sono riuscite a starle dietro con il gruppetto delle altre favorite in ritardo di pochi secondi, tirato dalla Guderzo. Le tre fuggitive sono arrivate insieme al traguardo, ai 300 metri la tedesca Arndt ha lanciato la volata ma la Vos le si è messa a ruota superandola sul traguardo, mentre la russa Zabelinskaya si è accontentata del terzo posto.
Classifica generale quasi immutata con la Vos che comanda con 25 secondi sulla Arndt e con 1 minuto e 3 secondi sulla Guderzo.
ORDINE D'ARRIVO
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women s.t.
3° Olga Zabelinskaya (Rus) Safi - Pasta Zara s.t.
4° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 8''
5° Edita Pucinskaite (Ltu) Gauss RDZ Ormu a 9''
CLASSIFICA GENERALE
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 25''
3° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 1'03''
4° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 1'23''
5° Olga Zabelinskaya (Rus) Safi Pasta Zara a 1'31''
La tappa è partita in mattinata a Gallarate per terminare dopo 116 chilometri ad Arcisate dopo aver affrontato salite impegnative come il Brinzio e la salita di Cunardo. A inizio tappa in tre se ne sono andate, l'australiana Lauren Kitchen e le italiane Silvia Valsecchi della Top Girls Fassa Bortolo e Alessandra Borchi della Gauss RDZ Ormu. Il loro vantaggio è salito fino a 2 minuti e mezzo dopo pochissimi chilometri ma sulla prima salita, quella del Brinzio, il margine si era già ridotto notevolmente. Sulla successiva ascesa di Cunardo davanti sono rimaste una trentina di atlete con tutte le migliori presenti. Sfruttando l'ultima salita in programma, posta a pochi chilometri dal traguardo, la russa Zabelinskaya se n'è andata e soltanto la Vos e l'Arndt sono riuscite a starle dietro con il gruppetto delle altre favorite in ritardo di pochi secondi, tirato dalla Guderzo. Le tre fuggitive sono arrivate insieme al traguardo, ai 300 metri la tedesca Arndt ha lanciato la volata ma la Vos le si è messa a ruota superandola sul traguardo, mentre la russa Zabelinskaya si è accontentata del terzo posto.
Classifica generale quasi immutata con la Vos che comanda con 25 secondi sulla Arndt e con 1 minuto e 3 secondi sulla Guderzo.
ORDINE D'ARRIVO
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women s.t.
3° Olga Zabelinskaya (Rus) Safi - Pasta Zara s.t.
4° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 8''
5° Edita Pucinskaite (Ltu) Gauss RDZ Ormu a 9''
CLASSIFICA GENERALE
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 25''
3° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 1'03''
4° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 1'23''
5° Olga Zabelinskaya (Rus) Safi Pasta Zara a 1'31''
Giro d'Austria, seconda vittoria per Riccardo Riccò che allunga in classifica
L'italiano Riccardo Riccò ha vinto la quarta tappa del Giro d'Austria - Osterreich Rundfahrt andandosene negli ultimi chilometri della salita finale e arrivando tutto solo al traguardo. Il corridore della Ceramica Flaminia ha superato di 41 secondi la coppia della CarmioOro NGC formata dallo spagnolo Sergio Pardilla e dall'italiano Emanuele Sella e di 1 minuto e 8 secondi il russo Artem Ovechkin della Katusha. Per Riccò si tratta del secondo successo alla corsa austriaca dove ha dimostrato di essere tornato ai giorni migliori quando in salita, con o senza aiuti più o meno leciti, era il più forte in circolazione. Bisogna anche dire che manca un avversario forte visto che tutti i migliori sono al Tour de France ma sicuramente questo Riccò potrà incantare per tutto il resto della stagione con l'obiettivo, perché no, di portare la squadra tra le più forti del mondo. E magari ricevere un invito al Giro di Lombardia, gara sulla quale il corridore della Ceramica Flaminia può puntare per rendere la stagione ancora più vincente.
La tappa odierna ha portato i corridori da Linz fino al traguardo in salita di Grossglockner dopo 146 chilometri di gara. Un gruppetto di 12 corridori ha animato la corsa nelle prime fasi arrivando ancora in testa ai piedi della salita finale di 16,5 chilometri. Dal gruppo principale sono usciti Riccò, Pardilla, Sella e Ovechkin che hanno ripreso e superato tutti i corridori di testa arrivando insieme fino ai -2 dal traguardo. Qui, Riccò è andato all'attacco e come nella seconda tappa nessuno è riuscito a resistergli arrivando con un buon margine su tutti gli altri. In classifica generale l'italiano guida con 1 minuto e 44 secondi su Emanuele Sella e Sergio Pardilla mentre quarto è Morris Possoni della Sky a quasi 4 minuti. Al traguardo, il corridore della Ceramica Flaminia ha commentato la vittoria soddisfatto: "In montagna mi sento molto bene e sono molto orgoglioso di aver vinto una seconda volta a questo Giro d'Austria. In classifica ora ho un buon margine prima della cronometro. Sella e Pardilla, 1 minuto e 44 dietro di me, sono pericolosi ma nelle cronometro non sono molto bravi. I bravi cronoman, come Gusev per esempio, penso che abbiano troppo distacco".
ORDINE D'ARRIVO
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 41''
3° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC s.t.
4° Artem Ovechkin (Rus) Team Katusha a 1'08''
5° Luis Angel Mate (Esp) Androni Giocattoli a 1'56''
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 1'44''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC s.t.
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 3'59''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 4'27''
6° Artem Ovechkin (Rus) Team Katusha a 4'41''
7° John Lee Augustyn (Rsa) Sky Professional a 5'07''
8° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 5'08''
9° Ruslan Pidgornyy (Ukr) ISD - Neri a 5'37''
10° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 5'47''
La tappa odierna ha portato i corridori da Linz fino al traguardo in salita di Grossglockner dopo 146 chilometri di gara. Un gruppetto di 12 corridori ha animato la corsa nelle prime fasi arrivando ancora in testa ai piedi della salita finale di 16,5 chilometri. Dal gruppo principale sono usciti Riccò, Pardilla, Sella e Ovechkin che hanno ripreso e superato tutti i corridori di testa arrivando insieme fino ai -2 dal traguardo. Qui, Riccò è andato all'attacco e come nella seconda tappa nessuno è riuscito a resistergli arrivando con un buon margine su tutti gli altri. In classifica generale l'italiano guida con 1 minuto e 44 secondi su Emanuele Sella e Sergio Pardilla mentre quarto è Morris Possoni della Sky a quasi 4 minuti. Al traguardo, il corridore della Ceramica Flaminia ha commentato la vittoria soddisfatto: "In montagna mi sento molto bene e sono molto orgoglioso di aver vinto una seconda volta a questo Giro d'Austria. In classifica ora ho un buon margine prima della cronometro. Sella e Pardilla, 1 minuto e 44 dietro di me, sono pericolosi ma nelle cronometro non sono molto bravi. I bravi cronoman, come Gusev per esempio, penso che abbiano troppo distacco".
ORDINE D'ARRIVO
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 41''
3° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC s.t.
4° Artem Ovechkin (Rus) Team Katusha a 1'08''
5° Luis Angel Mate (Esp) Androni Giocattoli a 1'56''
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 1'44''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC s.t.
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 3'59''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 4'27''
6° Artem Ovechkin (Rus) Team Katusha a 4'41''
7° John Lee Augustyn (Rsa) Sky Professional a 5'07''
8° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 5'08''
9° Ruslan Pidgornyy (Ukr) ISD - Neri a 5'37''
10° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 5'47''
Tour de France 2010, 2 su 2 per Alessandro Petacchi, sua la volata nella 4°tappa
Alzi la mano chi prima di questo Tour de France avrebbe anche solo ipotizzato che le due volate fin qui sostenute dal gruppo venissero vinte da Alessandro Petacchi. Lo spezzino è uno specialista, ha una classe immensa e grandissima esperienza ma era difficile pensare che contro le nuove leve degli sprint l'italiano avrebbe potuto firmare una così magnifica doppietta. Dopo la vittoria nella prima tappa, minata dalle cadute, oggi Petacchi ha vinto ancora, questa volta con uno sprint pulito, con i migliori a combattere contro di lui. Il treno Cervelo per Hushovd era perfetto ma Alessandro ha azzardato ancora una volta, partendo lungo con a ruota Robbie McEwen e Julian Dean. Il traguardo si avvicinava, gli altri non rimontavano e nessuno da dietro riusciva a risalire: 2 su 2 per il corridore della Lampre - Farnese Vini, un successo meritato per un corridore serio, un vero professionista e un atleta sempre corretto. Alle sue spalle il secondo posto è andato al neozelandese Dean della Garmin che, orfana di Farrar, ha provato a fare la volata anche con Hunter mentre terzo si è piazzato il norvegese Boasson Hagen della Sky, al suo primo piazzamento sul podio al Tour de France. Per Petacchi si tratta della settima vittoria in stagione e, se si sentirà pronto, potrebbe andare alla ricerca del titolo mondiale in Australia a fine anno.
La tappa odierna, la quarta di questo Tour, non prevedeva grandi difficoltà altimetriche lungo i 153,5 chilometri che separavano Cambrai da Reims, quindi il finale più scontato sembrava proprio una volata di gruppo. Ma cinque coraggiosi non erano delle stesso parere e praticamente al chilometro zero sono andati in fuga. Il gruppetto era composto da Dimitri Champion dell'Ag2r, Iban Mayoz della Footon-Servetto, Nicolas Vogondy della Bbox, Francis De Greef dell'Omega Pharma e Inaki Isasi dell'Euskaltel. Il vantaggio non è mai salito oltre i 3 minuti e mezzo ma i cinque sono stati bravi a risparmiare energie per il finale di tappa. Infatti, nonostante l'alta andatura del gruppo, i fuggitivi sono stati raggiunti soltanto a 3 chilometri dal traguardo, quando sembrava possibile il colpaccio. Davanti si sono messe a tirare Lampre, Cervelo e HTC - Columbia e sotto il triangolo dell'ultimo chilometro è passato Danilo Hondo della Lampre. Tra il treno Cervelo e quello HTC ha prevalso il secondo con Renshaw davanti pronto a lanciare Cavendish e Hushovd subito a ruota del britannico. Ma qui, ancora una volta, Petacchi ha dimostrato di essere il più forte anticipando lo sprint lanciandosi a tutta velocità. Lo spezzino ha continuato di potenza sulla sua strada e il solo Julian Dean è riuscito in parte a riprendere l'italiano ma senza alcuna possibilità di superarlo. Per Petacchi si tratta della seconda vittoria su 2 volate, per gli altri, primo fra tutti Cavendish, si tratta di un'altra sconfitta.
"Non avevo nulla da perdere" ha dichiarato dopo la tappa Petacchi a RaiSport 2. "L'altro giorno Freire mi ha fatto un ragionamento alla spagnola, dicendomi: 'tu il tuo l'hai già fatto, quello che viene è guadagnato. Aveva ragione. Sapevo che se facevo partire Cavendish e Hushovd poi era difficile rimontare, quindi ai 300 metri sono partito, ho rischiato. Ho visto che le gambe tenevano e poi quando vedi l'arrivo del Tour il manubrio te lo mangi. Oggi stavo bene e ho fatto ancora una grande volata".
ORDINE D'ARRIVO
1° Alessandro Petacchi (Ita) Lampre - Farnese Vini
2° Julian Dean (Nzl) Garmin - Transitions s.t.
3° Edvald Boasson Hagen (Nor) Sky Professional s.t.
4° Robbie McEwen (Aus) Team Katusha s.t.
5° Robert Hunter (RSA) Garmin - Transitions s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 23''
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 39''
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 46''
5° Sylvain Chavanel (Fra) Quick Step a 1'01''
6° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 1'09''
7° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team a 1'19''
8° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 1'31''
9° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'40''
10° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 1'42''
La tappa odierna, la quarta di questo Tour, non prevedeva grandi difficoltà altimetriche lungo i 153,5 chilometri che separavano Cambrai da Reims, quindi il finale più scontato sembrava proprio una volata di gruppo. Ma cinque coraggiosi non erano delle stesso parere e praticamente al chilometro zero sono andati in fuga. Il gruppetto era composto da Dimitri Champion dell'Ag2r, Iban Mayoz della Footon-Servetto, Nicolas Vogondy della Bbox, Francis De Greef dell'Omega Pharma e Inaki Isasi dell'Euskaltel. Il vantaggio non è mai salito oltre i 3 minuti e mezzo ma i cinque sono stati bravi a risparmiare energie per il finale di tappa. Infatti, nonostante l'alta andatura del gruppo, i fuggitivi sono stati raggiunti soltanto a 3 chilometri dal traguardo, quando sembrava possibile il colpaccio. Davanti si sono messe a tirare Lampre, Cervelo e HTC - Columbia e sotto il triangolo dell'ultimo chilometro è passato Danilo Hondo della Lampre. Tra il treno Cervelo e quello HTC ha prevalso il secondo con Renshaw davanti pronto a lanciare Cavendish e Hushovd subito a ruota del britannico. Ma qui, ancora una volta, Petacchi ha dimostrato di essere il più forte anticipando lo sprint lanciandosi a tutta velocità. Lo spezzino ha continuato di potenza sulla sua strada e il solo Julian Dean è riuscito in parte a riprendere l'italiano ma senza alcuna possibilità di superarlo. Per Petacchi si tratta della seconda vittoria su 2 volate, per gli altri, primo fra tutti Cavendish, si tratta di un'altra sconfitta.
"Non avevo nulla da perdere" ha dichiarato dopo la tappa Petacchi a RaiSport 2. "L'altro giorno Freire mi ha fatto un ragionamento alla spagnola, dicendomi: 'tu il tuo l'hai già fatto, quello che viene è guadagnato. Aveva ragione. Sapevo che se facevo partire Cavendish e Hushovd poi era difficile rimontare, quindi ai 300 metri sono partito, ho rischiato. Ho visto che le gambe tenevano e poi quando vedi l'arrivo del Tour il manubrio te lo mangi. Oggi stavo bene e ho fatto ancora una grande volata".
ORDINE D'ARRIVO
1° Alessandro Petacchi (Ita) Lampre - Farnese Vini
2° Julian Dean (Nzl) Garmin - Transitions s.t.
3° Edvald Boasson Hagen (Nor) Sky Professional s.t.
4° Robbie McEwen (Aus) Team Katusha s.t.
5° Robert Hunter (RSA) Garmin - Transitions s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 23''
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 39''
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 46''
5° Sylvain Chavanel (Fra) Quick Step a 1'01''
6° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 1'09''
7° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team a 1'19''
8° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 1'31''
9° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'40''
10° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 1'42''
MTB. Argento all'Italia nella staffetta ai Campionati Europei di Haifa, 1° la Svizzera
La nazionale della Svizzera è la vincitrice della prima prova del Campionato Europeo di Mountain Bike, la staffetta a squadre. La squadra, composta da Thomas Litscher, Roger Walder, Katrin Leumann e Ralph Naf, ha preceduto un'ottima Italia, arrivata seconda a 56 secondi, mentre terza è giunta la Repubblica Ceca a 1 minuto e 36 secondi. Un grande inizio per l'edizione 2010 dei Campionati che si stanno svolgendo ad Haifa, in Israele, e che termineranno a fine settimana.
La gara degli azzurri è partita benissimo con il rappresentante degli Elite Uomini, Marco Aurelio Fontana, capace di distanziare di 20 secondi il primo inseguitore, lo svizzero Litscher, un Under 23. Nella frazione successiva l'azzurrino Maximilian Vieider è stato superato e staccato dal pari età Roger Walder, lasciando il testimone a Eva Lechner con 20 secondi di ritardo. La forte atleta italiana è riuscita a rientrare e superare Katrin Leumann ma una caduta nell'ultimo chilometro ha minato le sue possibilità di vittoria, perdendo addirittura 50 secondi al cambio. Nell'ultima frazione Gerhard Kerschbaumer, Under 23, ha mantenuto il ritardo rispetto a Ralph Naf, Elite, concludendo con un ottimo secondo posto finale, consegnando la prima medaglia della manifestazione all'Italia.
Soddisfatto anche il ct Pallhuber: " Un argento conquistato e guadagnato considerando anche il quinto posto dello scorso anno. Siamo partiti bene e guardiamo avanti alle prossime gare".
ORDINE D'ARRIVO
1° Svizzera (Thomas Litscher U23, Roger Walder Junior, Katrin Leumann Donne, Ralph Naf Elite)
2° Italia (Marco Aurelio Fontana Elite, Maximilian Vieider Junior, Eva Lechner Donne, Gerhard Kerschbaumer U23) a 56''
3° Repubblica Ceca a 1'36''
4° Olanda a 2'11''
5° Spagna a 3'01''
La gara degli azzurri è partita benissimo con il rappresentante degli Elite Uomini, Marco Aurelio Fontana, capace di distanziare di 20 secondi il primo inseguitore, lo svizzero Litscher, un Under 23. Nella frazione successiva l'azzurrino Maximilian Vieider è stato superato e staccato dal pari età Roger Walder, lasciando il testimone a Eva Lechner con 20 secondi di ritardo. La forte atleta italiana è riuscita a rientrare e superare Katrin Leumann ma una caduta nell'ultimo chilometro ha minato le sue possibilità di vittoria, perdendo addirittura 50 secondi al cambio. Nell'ultima frazione Gerhard Kerschbaumer, Under 23, ha mantenuto il ritardo rispetto a Ralph Naf, Elite, concludendo con un ottimo secondo posto finale, consegnando la prima medaglia della manifestazione all'Italia.
Soddisfatto anche il ct Pallhuber: " Un argento conquistato e guadagnato considerando anche il quinto posto dello scorso anno. Siamo partiti bene e guardiamo avanti alle prossime gare".
ORDINE D'ARRIVO
1° Svizzera (Thomas Litscher U23, Roger Walder Junior, Katrin Leumann Donne, Ralph Naf Elite)
2° Italia (Marco Aurelio Fontana Elite, Maximilian Vieider Junior, Eva Lechner Donne, Gerhard Kerschbaumer U23) a 56''
3° Repubblica Ceca a 1'36''
4° Olanda a 2'11''
5° Spagna a 3'01''
Vuelta a Venezuela, José Chacon vince la 6°tappa, classifica invariata
Il venezuelano José Chacon ha vinto la sesta tappa della Vuelta a Venezuela arrivando con qualche metro di vantaggio sui compagni di fuga. Il corridore della Gobernacion de Carabobo ha preceduto di 4 secondi il gruppetto degli inseguitori regolato dal compagno Frederick Segura e da Honorio Machado della Sport Tachira. Un successo importante per Chacon, il primo della stagione, dopo il buon secondo posto nella prova a cronometro al campionato nazionale venezuelano.
La tappa si è svolta da Santa Barbara de Barinas a San Cristobal per un totale di 163 chilometri. Il tracciato prevedeva due salite negli ultimi 40 chilometri, ideali per lanciare una fuga. In sette sono riusciti ad andarsene, giocandosi nel finale la vittoria di tappa. Facevano parte del gruppetto di testa Segura, Chacon e Richard Ochoa della Gobernacion de Carabobo, Alcolea e Granjel della selezione cubana, Machado della Sport Tachira e Ralph Monsalve della Fundacion Cabrera. Nel finale Chacon è riuscito a fare la differenza arrivando con un leggero margine su Segura e Machado che hanno preceduto gli altri compagni di fuga.
ORDINE D'ARRIVO
1° José Chacon (Ven) Gobernacion de Carabobo
2° Frederick Segura (Ven) Gobernacion de Carabobo a 4''
3° Honorio Machado (Ven) Sport Tachira s.t.
4° Arnold Alcolea (Cub) Cuba s.t.
5° Raul Granjel (Cub) Cuba s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Ivan Mauricio Casas (Col) Boyaca Orgullo de America
2° Freddy Vargas (Ven) Loteria del Tachira a 6''
3° Tomas Gil Martinez (Ven) Loteria del Tachira a 24''
4° Carlos Galviz (Ven) Loteria del Tachira a 35''
5° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 59''
La tappa si è svolta da Santa Barbara de Barinas a San Cristobal per un totale di 163 chilometri. Il tracciato prevedeva due salite negli ultimi 40 chilometri, ideali per lanciare una fuga. In sette sono riusciti ad andarsene, giocandosi nel finale la vittoria di tappa. Facevano parte del gruppetto di testa Segura, Chacon e Richard Ochoa della Gobernacion de Carabobo, Alcolea e Granjel della selezione cubana, Machado della Sport Tachira e Ralph Monsalve della Fundacion Cabrera. Nel finale Chacon è riuscito a fare la differenza arrivando con un leggero margine su Segura e Machado che hanno preceduto gli altri compagni di fuga.
ORDINE D'ARRIVO
1° José Chacon (Ven) Gobernacion de Carabobo
2° Frederick Segura (Ven) Gobernacion de Carabobo a 4''
3° Honorio Machado (Ven) Sport Tachira s.t.
4° Arnold Alcolea (Cub) Cuba s.t.
5° Raul Granjel (Cub) Cuba s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Ivan Mauricio Casas (Col) Boyaca Orgullo de America
2° Freddy Vargas (Ven) Loteria del Tachira a 6''
3° Tomas Gil Martinez (Ven) Loteria del Tachira a 24''
4° Carlos Galviz (Ven) Loteria del Tachira a 35''
5° Francisco Mancebo (Esp) Heraklion Kastro Murcia a 59''
martedì 6 luglio 2010
Giro d'Italia Femminile 2010. Prime salite, vince Marianne Vos, 5°tappa e maglia
Sostituzione, entra Marianne Vos, esce Ina Yoko Teutenberg. Potrebbe non essere campata per aria questa ipotesi perché l'olandese, vincitrice oggi della quinta tappa del Giro d'Italia Femminile edizione 2010, è una seria candidata a essere protagonista nelle prossime tappe da qui alla conclusione. Finito il compito della Teutenberg, quattro su quattro nelle frazioni adatte a lei, la Vos ha avvertito subito le avversarie con una notevole prova di forza. Alle spalle della giovane campionessa si è piazzata la nostra Tatiana Guderzo del Team Valdarno, seconda in volata ma capace di scattare e rimanere insieme alla Vos sulla salita finale mentre al terzo posto è giunta la tedesca Judith Arndt dell'HTC Columbia che ha mantenuto la squadra americana tra le primissime formazioni di questo Giro.
La tappa odierna, dopo le lunghe giornate di pianura, finalmente prevedeva le prime salite di questa edizione del Giro. La partenza era fissata a Orta San Giulio e dopo 3 giri completi del lago d'Orta, con 3 passaggi sulla salita di Ameno, le atlete hanno affrontato la salita finale che conduceva a Pettenasco, 3 chilometri con punte superiori al 10%, il tutto per un totale di 122 chilometri. I tentativi di fuga a inizio tappa sono stati molti e alcune tra le migliori atlete in gara hanno provato ad avvantaggiarsi, tra cui proprio la Vos insieme ad Hausler, Van Vleuten e altre tre cicliste. Il loro vantaggio non ha mai superato i 30 secondi e il tentativo è stato ripreso dal gruppo, insieme a quello della spagnola Vilajosana e a quello della D'Ettorre e della Leal Balderas. Sull'ultimo passaggio da Ameno il gruppo di testa era forte di una trentina di unità ma è stata la successiva discesa prima della salita verso Pettenasco a creare selezione. La giovane italiana Eleonora Patuzzo, sfortunata, è caduta mentre davanti sono rimaste soltanto in 9, Arndt, Hausler, Zabelinskaya, Treier, Vos, Van Vleuten, Guderzo, Pooley e Abbott. Sulla salita finale l'andatura è stata tenuta principalmente dall'americana Abbott che ha messo in seria difficoltà la Pooley. La britannica della Cervelo, una delle grandi favorite del Giro, è comunque riuscita a rientrare e anche a provare un attacco, pur se senza fortuna. A 500 metri dal traguardo ci ha provato Tatiana Guderzo che si è portata dietro soltanto la Vos. L'italiana non ha badato particolarmente alla tappa cercando di staccare il più possibile le avversarie e l'olandese ha approfittato della situazione per scattare ai 200 metri e battere senza problemi l'atleta del Team Valdarno. Grazie a questa vittoria Marianne Vos è diventata la nuova maglia rosa, seconda è la Arndt a 21 secondi mentre terza è la Guderzo a 45 secondi.
ORDINE D'ARRIVO
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 1''
3° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 8''
4° Mara Abbott (Usa) Stati Uniti a 9''
5° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 10''
CLASSIFICA GENERALE
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 21''
3° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 45''
4° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 1'04''
5° Emma Pooley (Gbr) Cervelo TestTeam a 1'18''
La tappa odierna, dopo le lunghe giornate di pianura, finalmente prevedeva le prime salite di questa edizione del Giro. La partenza era fissata a Orta San Giulio e dopo 3 giri completi del lago d'Orta, con 3 passaggi sulla salita di Ameno, le atlete hanno affrontato la salita finale che conduceva a Pettenasco, 3 chilometri con punte superiori al 10%, il tutto per un totale di 122 chilometri. I tentativi di fuga a inizio tappa sono stati molti e alcune tra le migliori atlete in gara hanno provato ad avvantaggiarsi, tra cui proprio la Vos insieme ad Hausler, Van Vleuten e altre tre cicliste. Il loro vantaggio non ha mai superato i 30 secondi e il tentativo è stato ripreso dal gruppo, insieme a quello della spagnola Vilajosana e a quello della D'Ettorre e della Leal Balderas. Sull'ultimo passaggio da Ameno il gruppo di testa era forte di una trentina di unità ma è stata la successiva discesa prima della salita verso Pettenasco a creare selezione. La giovane italiana Eleonora Patuzzo, sfortunata, è caduta mentre davanti sono rimaste soltanto in 9, Arndt, Hausler, Zabelinskaya, Treier, Vos, Van Vleuten, Guderzo, Pooley e Abbott. Sulla salita finale l'andatura è stata tenuta principalmente dall'americana Abbott che ha messo in seria difficoltà la Pooley. La britannica della Cervelo, una delle grandi favorite del Giro, è comunque riuscita a rientrare e anche a provare un attacco, pur se senza fortuna. A 500 metri dal traguardo ci ha provato Tatiana Guderzo che si è portata dietro soltanto la Vos. L'italiana non ha badato particolarmente alla tappa cercando di staccare il più possibile le avversarie e l'olandese ha approfittato della situazione per scattare ai 200 metri e battere senza problemi l'atleta del Team Valdarno. Grazie a questa vittoria Marianne Vos è diventata la nuova maglia rosa, seconda è la Arndt a 21 secondi mentre terza è la Guderzo a 45 secondi.
ORDINE D'ARRIVO
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 1''
3° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 8''
4° Mara Abbott (Usa) Stati Uniti a 9''
5° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 10''
CLASSIFICA GENERALE
1° Marianne Vos (Ned) Olanda
2° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 21''
3° Tatiana Guderzo (Ita) Team Valdarno a 45''
4° Claudia Hausler (Ger) Cervelo TestTeam a 1'04''
5° Emma Pooley (Gbr) Cervelo TestTeam a 1'18''
Giro d'Austria, fuga vincente per Leonardo Bertagnolli nella 3° tappa, Riccò resta in maglia
L'italiano Leonardo Bertagnolli ha vinto la terza tappa del Giro d'Austria - Osterreich Rundfahrt regolando un gruppetto di fuggitivi al traguardo. Il corridore dell'Androni Giocattoli ha battuto l'ucraino Ruslan Pidgornyy dell'ISD Neri, il russo Egor Silin della Katusha e l'americano Matthew Busche della RadioShack mentre il belga Nick Nuyens della Rabobank si è staccato nel finale arrivando con pochi secondi sul gruppo. Per un felice Bertagnolli si tratta della prima vittoria stagionale, la quindicesima per la propria squadra.
"Volevo vincere questa tappa in tutti i modi oggi" ha detto Bertagnolli. "All'inizio della tappa le mie gambe erano pesanti e ho salvato un po' di energie nell'ultima salita. E ha funzionato".
La tappa, 135,5 chilometri da Kitzbuhel a Linz, poteva far pensare a una giornata più tranquilla visto le fatiche del giorno prima e quelle previste del giorno successivo ma le due salite di prima categoria, di cui una nel finale, hanno stuzzicato la fantasia di molti corridori. A inizio tappa se ne sono andati in sei, il russo Egor Silin della Katusha, l'olandese Sebastian Langeveld della Rabobank, l'austriaco Matthias Brandle della Footon, il tedesco Martin Reimer della Cervelo, l'italiano Giovanni Visconti dell'ISD e lo svizzero Laurent Beuret della CarmioOro. Il gruppetto è rimasto in fuga per 110 chilometri finché il gruppo principale, tirato dalla Ceramica Flaminia, non è rientrato su di loro. Sfruttando la salita finale altri cinque corridori hanno preso il largo, Bertagnolli, Pidgornyy, Busche, Nuyens e ancora una volta Silin. Il loro attacco è stato subito deciso e il gruppo non è riuscito a reagire, permettendo al gruppetto di arrivare al traguardo. In volata il migliore è stato Bertagnolli che ha preceduto Pidgornyy, Silin e Busche mentre Nuyens è arrivato a 30 secondi con poco margine sul gruppo.
Classifica generale invariata con Riccardo Riccò della Flaminia al primo posto davanti al duo della CarmioOro Emanuele Sella - Sergio Pardilla, staccati di 57 e 59 secondi rispettivamente.
ORDINE D'ARRIVO
1° Leonardo Bertagnolli (Ita) Androni Giocattoli
2° Ruslan Pidgornyy (Ukr) ISD - Neri s.t.
3° Egor Silin (Rus) Team Katusha s.t.
4° Matthew Busche (USA) Team Radioshack s.t.
5° Nick Nuyens (Bel) Rabobank a 31''
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 57''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 59''
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 1'53''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 2'21''
6° John Lee Augustyn (Rsa) Sky Professional a 2'25''
7° Ruslan Pidgornyy (Ukr) ISD - Neri a 2'40''
8° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 2'47''
9° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 3'03''
10° Donato Cannone (Ita) Ceramica Flaminia a 3'17''
"Volevo vincere questa tappa in tutti i modi oggi" ha detto Bertagnolli. "All'inizio della tappa le mie gambe erano pesanti e ho salvato un po' di energie nell'ultima salita. E ha funzionato".
La tappa, 135,5 chilometri da Kitzbuhel a Linz, poteva far pensare a una giornata più tranquilla visto le fatiche del giorno prima e quelle previste del giorno successivo ma le due salite di prima categoria, di cui una nel finale, hanno stuzzicato la fantasia di molti corridori. A inizio tappa se ne sono andati in sei, il russo Egor Silin della Katusha, l'olandese Sebastian Langeveld della Rabobank, l'austriaco Matthias Brandle della Footon, il tedesco Martin Reimer della Cervelo, l'italiano Giovanni Visconti dell'ISD e lo svizzero Laurent Beuret della CarmioOro. Il gruppetto è rimasto in fuga per 110 chilometri finché il gruppo principale, tirato dalla Ceramica Flaminia, non è rientrato su di loro. Sfruttando la salita finale altri cinque corridori hanno preso il largo, Bertagnolli, Pidgornyy, Busche, Nuyens e ancora una volta Silin. Il loro attacco è stato subito deciso e il gruppo non è riuscito a reagire, permettendo al gruppetto di arrivare al traguardo. In volata il migliore è stato Bertagnolli che ha preceduto Pidgornyy, Silin e Busche mentre Nuyens è arrivato a 30 secondi con poco margine sul gruppo.
Classifica generale invariata con Riccardo Riccò della Flaminia al primo posto davanti al duo della CarmioOro Emanuele Sella - Sergio Pardilla, staccati di 57 e 59 secondi rispettivamente.
ORDINE D'ARRIVO
1° Leonardo Bertagnolli (Ita) Androni Giocattoli
2° Ruslan Pidgornyy (Ukr) ISD - Neri s.t.
3° Egor Silin (Rus) Team Katusha s.t.
4° Matthew Busche (USA) Team Radioshack s.t.
5° Nick Nuyens (Bel) Rabobank a 31''
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 57''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 59''
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 1'53''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 2'21''
6° John Lee Augustyn (Rsa) Sky Professional a 2'25''
7° Ruslan Pidgornyy (Ukr) ISD - Neri a 2'40''
8° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 2'47''
9° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 3'03''
10° Donato Cannone (Ita) Ceramica Flaminia a 3'17''
Tour de France 2010, Thor Hushovd esce vincitore dall'inferno del pavé
Il Tour de France, dopo il discutibile finale di ieri, si è rifatto oggi con gli interessi grazie a una tappa corsa in maniera fantastica da tutti i protagonisti che si sono dati battaglia lungo i sette settori di pavé che caratterizzavano la tappa. Da questo inferno di polvere, cadute, sangue e forature, non poteva che uscirne vincitore uno abituato a questo clima, a queste terre, il norvegese Thor Hushovd. Il corridore della Cervelo ha regolato in volata il gruppetto dei migliori precedendo il britannico Geraint Thomas della Sky Professional e l'australiano Cadel Evans della BMC Racing. Nello stesso gruppetto sono arrivati anche il canadese Ryder Hesjedal della Garmin, uno dei fuggitivi di giornata, e la coppia della Saxo Bank formata da Andy Schleck e Fabian Cancellara. Tutti gli altri big sono arrivati al traguardo con almeno un minuto di ritardo finendo con il gruppo di Basso, Sastre e Rogers, arrivato a 2 minuti e 30 dal vincitore. Un grande successo per Hushovd, il secondo stagionale dopo il campionato nazionale, che premia lo sforzo del gigante norvegese dopo la magnifica prestazione alla Parigi Roubaix di quest'anno dove arrivò secondo dietro Cancellara.
Prima di iniziare con la cronaca, un piccolo appunto: oggi molti corridori sono caduti, hanno forato e nessuno lì ha aspettati. La corsa è stata dura e molto pericolosa eppure nessuno ha mai pensato neanche un secondo di fermarsi ad aspettare i ritardatari. La domanda è: Perché? C'è pericolo di livello A e pericolo di livello B? Ma soprattutto, chi ha deciso di fermarsi ieri? Visto che non proprio tutti al traguardo erano così d'accordo. Ma il risultato è chiaro: ieri Andy Schleck ha rischiato di uscire dalla corsa per la classifica generale, oggi è sesto con il solo Evans davanti. Complimenti a tutti gli altri.
La tappa odierna, partita a Wanze e terminata ad Arenberg - Porte du Hainaut, prevedeva un chilometraggio di 213 chilometri ma soprattutto sette tratti di pavé nei chilometri finali, spauracchio per molti corridori di classifica e non. Dopo soltanto 12 chilometri di gara un gruppetto è andato in fuga cercando da subito di guadagnare terreno per poter affrontare il tratto finale con un buon margine. Il gruppo di attaccanti era formato da Steve Cummings del Team Sky, Ryder Hesjedal della Garmin, Pavel Brutt della Katusha, Pierre Rolland della Bbox, Roger Kluge della Milram, Stephane Auge della Cofidis e Imanol Erviti della Caisse d'Epargne. Il loro vantaggio è salito rapidamente fino a quasi 5 minuti ma il gruppo principale non ha lasciato grande margine ai sette fuggitivi, limando il ritardo fino a 3 minuti e 30 secondi. La tappa è scivolata via senza ulteriori sussulti fino ai 40 chilometri finali, l'inizio dei sette tratti di pavé. Passati indenni il primo e il secondo, anche se prima del pavé qualche caduta aveva già coinvolto alcuni corridori come Damiano Cunego, lungo il terzo tratto, quello di Sars-et-Rosieres, la situazione è cambiata radicalmente. Il primo a cadere è stato Frank Schleck che si è portato dietro molti altri, mentre altri corridori ancora sono rimasti indietro a causa del traffico causato dalla strada stretta e dalla sede stradale occupata. Il lussemburghese si è fratturato la clavicola e si è dovuto ritirare mentre il gruppo si è spezzettato in tanti tronconi. Davanti, come un buon gregario, Fabian Cancellara menava il gruppetto dei superstiti tirando dietro di sé Andy Schleck. Insieme al duo della Saxo Bank si trovavano anche Thomas e Cummings della Sky, Evans della BMC e Hushovd della Cervelo mentre l'unico superstite della fuga, Hesjedal, rimaneva davanti con un margine inferiore al minuto. Alle spalle del gruppo Cancellara si trovava un gruppetto con Armstrong mentre più indietro inseguivano Contador, Vinokourov, Wiggins e Menchov, tutti gli altri si trovavano ancora più staccati. A causa di una foratura Armstrong ha perso contatto dal suo gruppetto facendosi superare anche dal gruppo Contador e rimanendo con un superbo Yaroslav Popovych che l'ha guidato fin quasi all'arrivo. A 6 chilometri dal traguardo Hesjedal è stato ripreso ed era chiaro che la vittoria se la sarebbero giocati Hushovd, Thomas e Cancellara. Allo sprint è stato il norvegese a imporsi davanti al britannico e a un sorprendente Evans, a suo agio sul pavé (perché non correre la Roubaix nel 2011?), mentre Andy Schleck terminava poco davanti Cancellara dopo una corsa esemplare della propria squadra. Il primo gruppetto è arrivato dopo 53 secondi con Wiggins, Vinokourov e Menchov mentre Contador nel finale ha perso qualche metro (e Vinokourov non l'ha aspettato) arrivando a 1 minuto e 13 secondi. A 1 minuto e 46 secondi è giunto Kreuziger, a 2 minuti e 8 Armstrong e Samuel Sanchez mentre tutti gli altri sono arrivati con 2 minuti e 25 secondi di ritardo dal vincitore. La maglia gialla Sylvain Chavanel, sfortunatissimo, ha forato per ben due volte ed è giunto al traguardo a quasi 4 minuti, lasciando così il simbolo del primato a Cancellara che ora comanda con 23 secondi su Thomas e 39 secondi su Evans. I distacchi degli uomini di classifica sono ancora contenuti ma uomini come Armstrong e Basso perdono da Evans, rispettivamente, quasi 2 minuti e 2 minuti e mezzo. Una cosa è certa, con questa classifica lo spettacolo sarà assicurato.
ORDINE D'ARRIVO
1° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional s.t.
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team s.t.
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions s.t.
5° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank s.t.
6° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank s.t.
8° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 53''
10° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
11° Denis Menchov (Rus) Rabobank s.t.
13° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'13''
19° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 1'46''
32° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 2'08''
37° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
43° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo a 2'25''
46° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
47° Robert Gesink (Ned) Rabobank s.t.
54° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team s.t.
64° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack s.t.
78° Andreas Kloden (Ger) Team RadioShack s.t.
82° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha s.t.
85° Tony Martin (Ger) HTC - Columbia s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 23''
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 39''
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 46''
5° Sylvain Chavanel (Fra) Quick Step a 1'01''
6° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 1'09''
7° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team a 1'19''
8° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 1'31''
9° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'40''
10° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 1'42''
13° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 1'49''
14° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional s.t.
16° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 2'24''
18° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 2'30''
32° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 3'04''
48° Carlos Sastre (Spa) Cervelo Test Team a 3'19''
49° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 3'20''
Prima di iniziare con la cronaca, un piccolo appunto: oggi molti corridori sono caduti, hanno forato e nessuno lì ha aspettati. La corsa è stata dura e molto pericolosa eppure nessuno ha mai pensato neanche un secondo di fermarsi ad aspettare i ritardatari. La domanda è: Perché? C'è pericolo di livello A e pericolo di livello B? Ma soprattutto, chi ha deciso di fermarsi ieri? Visto che non proprio tutti al traguardo erano così d'accordo. Ma il risultato è chiaro: ieri Andy Schleck ha rischiato di uscire dalla corsa per la classifica generale, oggi è sesto con il solo Evans davanti. Complimenti a tutti gli altri.
La tappa odierna, partita a Wanze e terminata ad Arenberg - Porte du Hainaut, prevedeva un chilometraggio di 213 chilometri ma soprattutto sette tratti di pavé nei chilometri finali, spauracchio per molti corridori di classifica e non. Dopo soltanto 12 chilometri di gara un gruppetto è andato in fuga cercando da subito di guadagnare terreno per poter affrontare il tratto finale con un buon margine. Il gruppo di attaccanti era formato da Steve Cummings del Team Sky, Ryder Hesjedal della Garmin, Pavel Brutt della Katusha, Pierre Rolland della Bbox, Roger Kluge della Milram, Stephane Auge della Cofidis e Imanol Erviti della Caisse d'Epargne. Il loro vantaggio è salito rapidamente fino a quasi 5 minuti ma il gruppo principale non ha lasciato grande margine ai sette fuggitivi, limando il ritardo fino a 3 minuti e 30 secondi. La tappa è scivolata via senza ulteriori sussulti fino ai 40 chilometri finali, l'inizio dei sette tratti di pavé. Passati indenni il primo e il secondo, anche se prima del pavé qualche caduta aveva già coinvolto alcuni corridori come Damiano Cunego, lungo il terzo tratto, quello di Sars-et-Rosieres, la situazione è cambiata radicalmente. Il primo a cadere è stato Frank Schleck che si è portato dietro molti altri, mentre altri corridori ancora sono rimasti indietro a causa del traffico causato dalla strada stretta e dalla sede stradale occupata. Il lussemburghese si è fratturato la clavicola e si è dovuto ritirare mentre il gruppo si è spezzettato in tanti tronconi. Davanti, come un buon gregario, Fabian Cancellara menava il gruppetto dei superstiti tirando dietro di sé Andy Schleck. Insieme al duo della Saxo Bank si trovavano anche Thomas e Cummings della Sky, Evans della BMC e Hushovd della Cervelo mentre l'unico superstite della fuga, Hesjedal, rimaneva davanti con un margine inferiore al minuto. Alle spalle del gruppo Cancellara si trovava un gruppetto con Armstrong mentre più indietro inseguivano Contador, Vinokourov, Wiggins e Menchov, tutti gli altri si trovavano ancora più staccati. A causa di una foratura Armstrong ha perso contatto dal suo gruppetto facendosi superare anche dal gruppo Contador e rimanendo con un superbo Yaroslav Popovych che l'ha guidato fin quasi all'arrivo. A 6 chilometri dal traguardo Hesjedal è stato ripreso ed era chiaro che la vittoria se la sarebbero giocati Hushovd, Thomas e Cancellara. Allo sprint è stato il norvegese a imporsi davanti al britannico e a un sorprendente Evans, a suo agio sul pavé (perché non correre la Roubaix nel 2011?), mentre Andy Schleck terminava poco davanti Cancellara dopo una corsa esemplare della propria squadra. Il primo gruppetto è arrivato dopo 53 secondi con Wiggins, Vinokourov e Menchov mentre Contador nel finale ha perso qualche metro (e Vinokourov non l'ha aspettato) arrivando a 1 minuto e 13 secondi. A 1 minuto e 46 secondi è giunto Kreuziger, a 2 minuti e 8 Armstrong e Samuel Sanchez mentre tutti gli altri sono arrivati con 2 minuti e 25 secondi di ritardo dal vincitore. La maglia gialla Sylvain Chavanel, sfortunatissimo, ha forato per ben due volte ed è giunto al traguardo a quasi 4 minuti, lasciando così il simbolo del primato a Cancellara che ora comanda con 23 secondi su Thomas e 39 secondi su Evans. I distacchi degli uomini di classifica sono ancora contenuti ma uomini come Armstrong e Basso perdono da Evans, rispettivamente, quasi 2 minuti e 2 minuti e mezzo. Una cosa è certa, con questa classifica lo spettacolo sarà assicurato.
ORDINE D'ARRIVO
1° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional s.t.
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team s.t.
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions s.t.
5° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank s.t.
6° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank s.t.
8° Bradley Wiggins (GBr) Sky Professional a 53''
10° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana s.t.
11° Denis Menchov (Rus) Rabobank s.t.
13° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'13''
19° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 1'46''
32° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 2'08''
37° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi s.t.
43° Ivan Basso (Ita) Liquigas-Doimo a 2'25''
46° Michael Rogers (Aus) Team HTC - Columbia s.t.
47° Robert Gesink (Ned) Rabobank s.t.
54° Carlos Sastre (Esp) Cervelo Test Team s.t.
64° Levi Leipheimer (Usa) Team Radioshack s.t.
78° Andreas Kloden (Ger) Team RadioShack s.t.
82° Vladimir Karpets (Rus) Team Katusha s.t.
85° Tony Martin (Ger) HTC - Columbia s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Fabian Cancellara (Swi) Team Saxo Bank
2° Geraint Thomas (Gbr) Sky Professional a 23''
3° Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team a 39''
4° Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions a 46''
5° Sylvain Chavanel (Fra) Quick Step a 1'01''
6° Andy Schleck (Lux) Team Saxo Bank a 1'09''
7° Thor Hushovd (Nor) Cervelo Test Team a 1'19''
8° Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana a 1'31''
9° Alberto Contador (Esp) Astana a 1'40''
10° Jurgen Van Den Broeck (Bel) Omega Pharma-Lotto a 1'42''
13° Denis Menchov (Rus) Rabobank a 1'49''
14° Bradley Wiggins (Gbr) Sky Professional s.t.
16° Roman Kreuziger (Cze) Liquigas-Doimo a 2'24''
18° Lance Armstrong (Usa) Team Radioshack a 2'30''
32° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel - Euskadi a 3'04''
48° Carlos Sastre (Spa) Cervelo Test Team a 3'19''
49° Ivan Basso (Ita) Liquigas - Doimo a 3'20''
lunedì 5 luglio 2010
Giro d'Italia Femminile 2010. E' il Giro di Ina Teutenberg, sua anche la 4°tappa
La vera notizia della giornata, forse, è che da domani la musica dovrebbe cambiare. Perché finora, al Giro d'Italia Femminile, l'unica nota che si è sentita è quella di Ina Yoko Teutenberg. La ragazza tedesca, dopo aver vinto le prime tappe, si è ripetuta anche nella quarta, dominando a suo modo la volata e l'intera frazione grazie al lavoro dell'HTC Columbia. Alle spalle dell'apparentemente imbattibile maglia rosa sono giunte l'olandese Kirsten Wild della Cervelo, l'americana Shelley Evans della nazionale degli Stati Uniti e Giorgia Bronzini della Gauss RDZ Ormu, quarta. Un filotto che ha dell'incredibile e che, a più di qualcuno, fa pensare che la Teutenberg posso pensare anche di tenere il più possibile nelle prossime tappe.
La frazione odierna non ha riservato grandi emozioni durante il suo svolgimento visto che il percorso che ha portato le atlete da Ficarolo a Lendinara, lungo i suoi 90 chilometri, non presentava difficoltà altimetriche. Le squadre italiane hanno provato a ravvivare la corsa prima con un attacco dell'ucraina Viktoriya Vologdnina della Chirio Forno d'Asolo e poi con la fuga promossa da Gloria Presti della Top Girls e da un'altra atleta della Chirio, Luisa Tamanini. Entrambi i tentativi sono stati controllati egregiamente dal gruppo che ha tenuto lo svantaggio al massimo intorno ai 30 secondi. Allo sprint la Teutenberg, partita lunga, non ha avuto problemi a regolare le avversarie, partendo in testa e arrivando a braccia alzate sulla Wild e sulla Evans. Il vantaggio della tedesca in classifica è aumentato grazie agli abbuoni e ora Kirsten Wild si trova a 40 secondi di ritardo mentre Marianne Vos è a 50 secondi.
Domani, finalmente, si inizia a salire con un impegnativo circuito intorno al lago d'Orta e un duro finale in salita.
ORDINE D'ARRIVO
1° Ina Yoko Teutenberg (Ger) HTC Columbia Women
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam s.t.
3° Shelley Evans (USA) Stati Uniti s.t.
4° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ Ormu s.t.
5° Annemiek Van Vleuten (Ned) Nederland Bloeit s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Ina Yoko Teutenberg (Ger) HTC Columbia Women
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam a 40''
3° Marianne Vos (Ned) Nederland Bloeit a 50''
4° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 57''
5° Linda Villumsen (Nzl) HTC Columbia Women a 58''
La frazione odierna non ha riservato grandi emozioni durante il suo svolgimento visto che il percorso che ha portato le atlete da Ficarolo a Lendinara, lungo i suoi 90 chilometri, non presentava difficoltà altimetriche. Le squadre italiane hanno provato a ravvivare la corsa prima con un attacco dell'ucraina Viktoriya Vologdnina della Chirio Forno d'Asolo e poi con la fuga promossa da Gloria Presti della Top Girls e da un'altra atleta della Chirio, Luisa Tamanini. Entrambi i tentativi sono stati controllati egregiamente dal gruppo che ha tenuto lo svantaggio al massimo intorno ai 30 secondi. Allo sprint la Teutenberg, partita lunga, non ha avuto problemi a regolare le avversarie, partendo in testa e arrivando a braccia alzate sulla Wild e sulla Evans. Il vantaggio della tedesca in classifica è aumentato grazie agli abbuoni e ora Kirsten Wild si trova a 40 secondi di ritardo mentre Marianne Vos è a 50 secondi.
Domani, finalmente, si inizia a salire con un impegnativo circuito intorno al lago d'Orta e un duro finale in salita.
ORDINE D'ARRIVO
1° Ina Yoko Teutenberg (Ger) HTC Columbia Women
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam s.t.
3° Shelley Evans (USA) Stati Uniti s.t.
4° Giorgia Bronzini (Ita) Gauss RDZ Ormu s.t.
5° Annemiek Van Vleuten (Ned) Nederland Bloeit s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1° Ina Yoko Teutenberg (Ger) HTC Columbia Women
2° Kirsten Wild (Ned) Cervelo TestTeam a 40''
3° Marianne Vos (Ned) Nederland Bloeit a 50''
4° Judith Arndt (Ger) HTC Columbia Women a 57''
5° Linda Villumsen (Nzl) HTC Columbia Women a 58''
Giro d'Austria, Riccardo Riccò doma il Kitzbuhel Horn, sua la 2°tappa
Questa tappa, la seconda frazione dell'edizione 2010 del Giro d'Austria - Osterreich Rundfahrt, si potrebbe ribattezzare "Il ritorno del Cobra". I primi risvegli si sono avuti in alcune gare italiane, la Settimana Coppi & Bartali, la Settimana Lombarda e soprattutto il Giro del Trentino, ma è qui in Austria, in una gara di livello internazionale, che Riccardo Riccò si è rifatto vivo tra i grandi del pedale. Mentre i migliori sono in lotta al Tour de France lui ha vinto l'arrivo sul Kitzbuhel Horn, un dente di 7,6 chilometri con pendenze massime del 22%. Alle spalle del corridore della Ceramica Flaminia si è piazzato un altro epurato di un paio di stagione fa, Emanuele Sella, che insieme al compagno Sergio Pardilla della CarmioOro NGC è arrivato con 53 secondi di ritardo. La grande prova degli italiani è stata completata anche da Morris Possoni della Sky Professional, quarto a 1 minuto e 43, mentre quinto si è piazzato il portoghese Tiago Machado del Team RadioShack, staccato di 2 minuti e 11 secondi.
La tappa odierna, partita da Landeck e terminata con la terribile ascesa di Kitzbuhel, prevedeva un totale di 173 chilometri di corsa ma quelli più interessanti erano proprio gli otto finali della salita dell'Horn. Tre corridori hanno preso il largo nelle prime fasi di gara, Giampaolo Cheula della Footon Servetto, Michael Schar della BMC ed Edoardo Girardi della Ceramifica Flaminia. Poco prima dell'inizio della salita finale i tre fuggitivi sono stati ripresi e sulle prime rampe dell'ascesa il gruppo si era già disintegrato, con soltanto pochi corridori davanti tra cui Riccò, Sella, Pardilla, l'austriaco Stefan Denifl della Cervelo e Stijn Devolder della Quick Step. Ma il ritmo di uno scatenato Riccò a man mano fiaccato la resistenza degli avversari e il corridore della Ceramica Flaminia è riuscito ad arrivare da solo al traguardo, tra due ali festanti di folla, con un buon margine sugli inseguitori.
"Significa tanto per me aver vinto questa importante tappa oggi" ha dichiarato Riccò al traguardo. "La strada è ancora lunga fino a Vienna e non sapremo il vincitore della classifica generale fino alla cronometro di sabato".
ORDINE D'ARRIVO
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 53''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC s.t.
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 1'43''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 2'11''
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 57''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 59''
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 1'53''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 2'21''
6° John Lee Augustyn (Rsa) Sky Professional a 2'25''
7° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 2'47''
8° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 3'03''
9° Donato Cannone (Ita) Ceramica Flaminia a 3'17''
10° Andrea Noè (Ita) Ceramica Flaminia a 3'18''
La tappa odierna, partita da Landeck e terminata con la terribile ascesa di Kitzbuhel, prevedeva un totale di 173 chilometri di corsa ma quelli più interessanti erano proprio gli otto finali della salita dell'Horn. Tre corridori hanno preso il largo nelle prime fasi di gara, Giampaolo Cheula della Footon Servetto, Michael Schar della BMC ed Edoardo Girardi della Ceramifica Flaminia. Poco prima dell'inizio della salita finale i tre fuggitivi sono stati ripresi e sulle prime rampe dell'ascesa il gruppo si era già disintegrato, con soltanto pochi corridori davanti tra cui Riccò, Sella, Pardilla, l'austriaco Stefan Denifl della Cervelo e Stijn Devolder della Quick Step. Ma il ritmo di uno scatenato Riccò a man mano fiaccato la resistenza degli avversari e il corridore della Ceramica Flaminia è riuscito ad arrivare da solo al traguardo, tra due ali festanti di folla, con un buon margine sugli inseguitori.
"Significa tanto per me aver vinto questa importante tappa oggi" ha dichiarato Riccò al traguardo. "La strada è ancora lunga fino a Vienna e non sapremo il vincitore della classifica generale fino alla cronometro di sabato".
ORDINE D'ARRIVO
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 53''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC s.t.
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 1'43''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 2'11''
CLASSIFICA GENERALE
1° Riccardo Riccò (Ita) Ceramica Flaminia
2° Emanuele Sella (Ita) CarmioOro NGC a 57''
3° Sergio Pardilla (Esp) CarmioOro NGC a 59''
4° Morris Possoni (Ita) Sky Professional a 1'53''
5° Tiago Machado (Por) Team RadioShack a 2'21''
6° John Lee Augustyn (Rsa) Sky Professional a 2'25''
7° Vladimir Gusev (Rus) Team Katusha a 2'47''
8° Stefan Denifl (Aut) Cervelo Test Team a 3'03''
9° Donato Cannone (Ita) Ceramica Flaminia a 3'17''
10° Andrea Noè (Ita) Ceramica Flaminia a 3'18''
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