lunedì 26 aprile 2010

Liegi - Bastogne - Liegi, le pagelle di Parliamo di Ciclismo

Alexandre Vinokourov (Astana) 9
Confeziona un capolavoro, andandosene nel momento giusto insieme a Kolobnev, quando tutti gli altri favoriti erano stanchi per seguirlo, e dominando letteralmente gli ultimi chilometri. Dimostra di avere una condizione strepitosa e una pedalata molto fluida. Il suo passato, certamente, porta molti a non fidarsi più delle sue vittorie, ma si capiva da un po' che il kazako stava bene. Mio favorito per un attacco da lontano, così è stato.

Alexandr Kolobnev (Katusha) 8
Ennesima grande prestazione di Kolobnev in una classica ed ennesimo piazzamento. Al russo manca sempre qualcosa per arrivare alla vittoria, questa volta oggettivamente gli sono mancate le forze proprio nel momento decisivo. Ma contro questo Vinokourov, un secondo posto è comunque un successo. La Katusha (7.5) anche oggi corre benissimo ma, purtroppo, manca ancora una volta la vittoria.

Alejandro Valverde (Caisse d'Epargne) 6
Il voto è una media tra tanti fattori: non aiuta Evans e Gilbert a fondo durante l'inseguimento ai due di testa, ma è una sua caratteristica tirare il meno possibile e sembra rinato dopo essere stato sull'orlo del ritiro durante la gara. Il terzo posto non è da buttare, ma era uno dei due grandissimi favoriti e, contando lo scarso risultato di Freccia ed Amstel, non è una grande settimana per lui. Permettetimi un appunto personale: non mi piacciono i corridori che non tirano per chilometri e sprintano per un terzo posto con facilità, non si fa proprio.

Philippe Gilbert (Omega Pharma Lotto) 7
Il suo attacco sulla salita di Saint-Nicolas è ancora negli occhi di molti. Era probabilmente il più forte insieme a Vinokourov in gara ma paga un po' di sfortuna, perché attacca proprio prima della fuga vincente del kazako e del russo. Prova comunque a riportarsi sotto ma non riceve un grande supporto né da Valverde né da Evans, un po' stanco nel finale. Una settimana comunque da incorniciare per il belga.

Cadel Evans (BMC) 6.5
Un buon quinto posto per Cadel, sempre nel vivo dell'azione ma, ahimé, costantemente costretto a inseguire perché non si trova mai nel punto giusto nei momenti decisivi. Gli succede prima sulla Cote de la Roche aux Faucons, poi deve inseguire Gilbert e Valverde e, alla fine, è stremato, nonostante una grandissima gara.

Andy Schleck (Saxo Bank) 5.5
Quest'anno Andy non aveva la forma dell'anno scorso, non c'è molto da fare. Fa lavorare benissimo la squadra e riesce a guadagnare qualcosa insieme a Gilbert sulla Cote de la Roche aux Faucons. Poteva anche essere l'azione decisiva ma un Contador regale si è riportato su di loro con una facilità imbarazzante. Ci prova in tutti i modi ad andarsene insieme a Gilbert, ma viene sorpreso dall'attacco di Vinokourov e poi da quello del belga. Fa la differenza anche sul Saint-Nicolas portando via un gruppetto ma la vittoria ormai era lontana.

Igor Anton (Euskaltel) 6.5
Un altro buon piazzamento per lo spagnolo, sempre più ispirato da queste classiche del Nord. Fa una gara di attesa, non si vede quasi mai davanti ma comunque è tra i migliori alla fine, con dignitoso settimo posto. Pensarlo in coppia con Samuel Sanchez non sarebbe stato male per l'Euskaltel.

Christopher Horner (RadioShack) 5
Stesso discorso di Anton, non si vede mai davanti ma arriva comunque nei 10. Il suo voto è decisamente più negativo perché l'americano aveva puntato tutto sulla Liegi ma davanti non si è mai visto, specialmente nel momento decisivo.

Frank Schleck (Saxo Bank) 5
Lascia sempre solo il fratello Andy, non sfruttando per niente la possibilità di essere in due nei momenti decisivi. A un certo punto sembrava sparito dalla corsa, rivedendosi solo nel finale quando è nel gruppetto tirato dal fratello. Il tutto è causato da un problema meccanico della sua bici, ma ci vuole anche fortuna per vincere una corsa, e Frank non l'ha proprio avuta.

Alberto Contador (Astana) 6.5
Altra bella gara per Alberto sulle Ardenne. Impressiona la facilità con la quale si riporta su Gilbert e Andy Schleck sulla Cote de la Roche aux Faucons. Dopodiché, a mio modesto parere, ci prova ma senza la necessaria convinzione, quasi stesse lavorando per Vinokourov. E se non l'ha fatto, comunque ha svolto un grandissimo lavoro per il kazako. Speriamo di rivederlo l'anno prossimo con questa condizione, sicuramente ci farà divertire.

Stefano Garzelli (Acqua & Sapone) 6.5
Prova un attacco dopo la Redoute ma senza fortuna, dopo aver lanciato davanti anche Francesco Masciarelli. Onora la gara stando sempre nelle prime posizioni, ma evidentemente non è più il Garzelli arrivato secondo alle spalle di Bettini tempo fa. Prova onorevole, ora sotto con il Giro d'Italia.

Damiano Cunego (Lampre) 4
Se all'Amstel e alla Freccia si era salvato grazie ai buoni piazzamenti e a qualche attacco, alla Liegi delude alla grande. Mai davanti, sempre dietro a inseguire, non segue neanche Andy Schleck sulla salita di Saint-Nicolas. Se era la nostra speranza per le classiche delle Ardenne, quest'anno era matematico che la vittoria non sarebbe mai arrivata.

Liquigas 5
Si salva il solo Valerio Agnoli, che almeno prova ad andarsene sulla Redoute. Per caso avete visto Roman Kreuziger, Vincenzo Nibali o Franco Pellizotti? Perché io proprio no. Se il 29° posto di Nibali è il massimo che si poteva avere, siamo proprio messi male. Peccato perché Amstel e Freccia avevano lasciato qualche spiraglio per una buona prova di squadra, invece tabula rasa.

Parliamo di Ciclismo: 9
Voto alto e meritato. Prevedere Vinokourov come grande protagonista in caso di attacco da lontano non era facile, mentre più prevedibile era la grande gara di Valverde, Gilbert ed Evans. Kolobnev era inserito tra le seconde linee semplicemente perché mi aspettavo di più da Joaquim Rodriguez che invece ha deluso. Ma la chicca Vinokourov, ignorato quasi completamente da tutti gli altri pronostici e messo invece tra i primi dal sottoscritto, è una grande intuizione.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Sostanzialmente d'accordo con te.
Prestazione dei corridori italiani da dimenticare, si salva solo Garzelli.