lunedì 26 aprile 2010

Liegi - Bastogne - Liegi, i commenti dei protagonisti

Alexandre Vinokourov (Kaz) Astana, 1° Classificato
Come prevedibile, le domande al kazako sono state principalmente sul suo passato e non sulla vittoria odierna.
"Ovviamente adesso sono pulito. Per vincere senza doping bisogna lavorare, e ho sempre fatto in questo modo. Volevo dimostrare ai giovani corridori che questa via è possibile. Ho vinto oggi perché ho la classe per farlo. Sono stato sospeso per due anni ma ho girato quella pagina nera. Non voglio parlare di quella cosa ancora, adesso è dietro di me. Ora c'è un Vino senza doping. Sin dall'anno scorso ero tornato ad alti livelli, dopo esser stato fuori per due anni. Il duro lavoro in allenamento ha pagato, dimostrando che grazie al duro lavoro è possibile ancora vincere. Volevo dimostrare che merito ancora la fiducia da parte vostra e del pubblico. Vincere qui è un po' una rivincita per noi".

Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha, 2° Classificato
"E' stata dura ed ero completamento finito. Ho dato il massimo in tutte le classiche. Ci ho provato in tutti i modi ma mi è mancata un po' di fortuna per vincere questa settimana. Oggi non ho fatto niente di sbagliato, ho fatto quello che dovevo. Forse se stavo a ruota di Vinokourov avremmo perso l'intera corsa così ho spinto tanto quanto lui. Alla fine lui è stato più forte di me. Non potevo seguirlo. Sapevamo che se fossimo arrivati insieme l'avrei battuto. Aveva paura di me ma io avevo paura dei suoi attacchi. Quando mi ha attaccato sul Saint-Nicolas ero già al limite. Comunque, è un bel podio a fianco di Vinokourov e Valverde".
Sul suo attacco insieme al kazako ha dichiarato: "Ce ne siamo andati dopo la discesa della Roche-aux-Faucons, dopo una svolta a destra, nella seconda parte della salita quando i corridori hanno iniziato a guardarsi perché tutti erano al limite. E' stato buono per me che Rodriguez e anche Contador erano dietro di noi".

Alejandro Valverde (Esp) Caisse d'Epargne, 3° Classificato
"Sono contento della mia prestazione perché è sempre importante essere davanti e finire terzo in una corsa come questa. Vinokourov e Kolobnev sono scattati al momento giusto e quando abbiamo cercato di riprenderli, non avevamo la convinzione necessaria, cercando di tenere le forze per il finale". Sulla caduta subita: "Sono caduto e mi sono infortunato alla spalle e al gomito e sicuramente questo non mi ha aiutato".

Philippe Gilbert (Bel) Omega Pharma Lotto, 4° Classificato
"E' stata una buona gara oggi. Ho seguito Andy Schleck quando ha accelerato sulla Cote de la Roche-aux-Faucons ma Contador è rientrato portandosi dietro gli altri. Ero rimasto da solo mentre gli altri avevano tante carte da giocare. Gli attacchi erano continui e non potevo reagire a tutti. Per rispondere a tutti gli attacchi avevo bisogno di un altro compagno di squadra. Jurgen Van den Broeck stava bene, ha fatto quello che ha potuto, ma non era al 100%. Ho provato a rientrare da solo sui primi sull'ultima salita ma Valverde ed Evans sono rientrati. Non siamo andati piano sull'ultima salita ma i due davanti avevano un buon vantaggio. Sono arrivato appena giù dal podio. Sarebbe stato divertente salirci, ma finire secondo, terzo o quarto non vuol dire molto, è la vittoria che conta".

Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team, 5° Classificato
"Stavo bene. Sono stato un po' sfortunato e non ho sempre giocato le carte giuste. Ho avuto un calo della concentrazione nell'approcciare la Roche Aux Faucons ma sono rientrato nelle posizioni migliori. Poi è stato un continuo attacco e ricongiungimento, l'unica cosa che mi mancava era un compagno di squadra. Io ero da solo davanti e così ho dovuto aspettare e giocare un po'. E' stato un peccato non avere nessuno davanti alla fine ma abbiamo avuto problemi con Kroon (infortunato) e Santambrogio (sospeso dal team). Comunque sono contento di come hanno corso i ragazzi".
Evans ha parlato anche del momento in cui hanno approcciato la salita del Saint-Nicolas: "Eravamo vicini ma prima del Saint Nicolas, Valverde ha smesso di lavorare. Gli ho detto "Hey, sono solo a 20 secondi davanti e a 50 dietro. Se continuiamo a lavorare, magari riusciamo a prenderli". Lui ha detto che non poteva funzionare, poi ci ha attaccato sul Saint Nicolas. Se ci aiutavamo un po' di più magari potevamo lottare per il primo e il secondo posto invece è andata così. Comunque rimango contento".

Andy Schleck (Lux) Saxo Bank, 6° Classificato
"Non sono molto soddisfatto perché meritavamo un risultato migliore. Oggi Frank è stato molto sfortunato ad avere problemi con la sua bici nel peggior momento possibile poi, è stato bravissimo a rientrare. Siamo riusciti anche a riprendere i corridori davanti per il terzo posto. Stavo bene per lo sprint e sono finito primo del mio gruppo, ma tutti oggi mi controllavano. Ho provato tutto quello che potevo, ho attaccato, ma non ha funzionato.

Chris Horner (Usa) Team RadioShack, 8° Classificato
"Semplicemente non avevo le gambe oggi. Non so bene se è stato per il troppo allenamento o per cosa. Questa settimana è stata sempre dura, con Amstel, Freccia e la Liegi. Oggi non c'era il vento laterale, ma era praticamente sempre frontale. Questo ha reso la corsa un po' più tranquilla".

Frank Schleck (Lux) Saxo Bank, 9° Classificato
"Ho dovuto cambiare la bici, così l'ho scambiata con quella di Nicki Sorensen, ma è molto difficile correre con la bici di un altro corridore. Non ho detto niente su questo alla radio perché volevo che Andy attaccasse lo stesso, con me o senza di me. Così lui ha attaccato e io ho pensato, Ok, devo andare a tutta per tornare sotto. Non so come ho fatto a rientrare, avevo proprio delle buone gambe. Sono rientrato con il gruppo dei migliori, così io e mio fratello abbiamo potuto fare quello che facciamo di solito. Penso che abbiamo dimostrato di essere forti, ma siamo semplicemente stati sfortunati".

Alberto Contador (Esp) Astana, 10° Classificato
Alberto ha iniziato parlando della vittoria di Vinokourov: "E' stato fortissimo, sono contento che Vino abbia vinto, è stato come se avessi vinto io. E' stato il risultato del lavoro di squadra e sono molto contento. Abbiamo parlato prima della partenza e avevamo due opzioni: il mio era di attaccare sul Saint Nicolas o sulla Roche aux Faucons".
Riguardo alla sua gara, ha parlato del momento decisivo sulla Roche aux Faucons: "Sono partito un po' piano, poi sono andato con Andy Schleck ma quando ci hanno ripresi e Vino è partito, ho provato a rallentare l'azione. Ho delle buone sensazioni dopo queste gare qui al Nord, ma oggi ho sentito molto più forte l'allergia che durante la Freccia ma ho comunque disputato una buona corsa perché aveva delle buone sensazioni. Ho avuto i crampi soltanto in cima al Saint Nicolas e negli ultimi 500 metri della corsa. Ho preferito regolare il mio sforzo perché pensavo che avrei potuto averli per più tempo".

Ryder Hesjedal (Can) Garmin - Transitions, 13° Classificato
"Non mi piace cercare scuse ma ho avuto problemi di stomaco verso la fine della corsa, a quel punto ho pensato soltanto a finire la corsa. 260 chilometri sono un grande sforzo per il corpo, infatti sono molto stanco e scombussolato. Sulla Cote de la Roche-aux-Faucons mi sono sentito meglio rispetto all'anno scorso e infatti sono stato capace di rimanere con i primi davanti. Ho perso contatto sul Saint-Nicolas quando in tanti stavano rendendo la corsa dura. E' stata dura e c'era così poco tempo per rientrare prima della fine, così è andata".

Robert Gesink (Ned) Rabobank, 16° Classificato
"Se vuoi competere in queste gare, tutto deve essere perfetto. Non stavo bene, ma ho comunque lottato". Il corridore ha subito anche una caduta: "Qualcuno mi è caduto addosso, però non mi sono fatto male" ma la caduta ha riaperto una ferita occorsa ai Paesi Baschi. "Dopo la Redoute, stavo migliorando. Non potevo competere per il primo posto, ma ho continuato a lottare".

Carlos Sastre (Esp) Cervelo
"Le sensazioni alla partenza erano un po' strane perché erano tanti giorni che non correvo ma la verità è che anche se ho sofferto molto e non stavo benissimo, le sensazioni sono state buone".
Lo spagnolo si è staccato nel momento decisivo a causa di un problema meccanico dovuto a una caduta "Ho rotto la mia ruota anteriore, la catena è caduta e anche la ruota posteriore si è rovinata a causa del colpo subito. Ho sofferto un po' per la caduta ma, poco prima che partissero gli attacchi decisivi, stavo per rientrare davanti".

Fabian Wegmann (Ger) Milram, 17° Classificato
"La gara è andata molto bene per me. Stavo bene e sono stato capace di sfruttare la mia condizione durante la gara. Penso che sto correndo bene dopo la pausa per il mio infortunio, cosa che mi rende ottimista per il prossimo obiettivo della mia stagione, il 1° maggio a Francoforte".

Stefano Garzelli (Ita) Acqua & Sapone, 18° Classificato
"Avrei dovuto aspettare ma sulla Redoute mi sentivo abbastanza bene e ho speso energie che poi però mi sono mancate nel finale. Perché l’ultima volta che ho fatto la Liegi era nel 2005 e, a quel tempo, la Cote de la Roux aux Faucons non c’era. Non la conoscevo, non l’ho fatta in ricognizione, l’ho trovata dura e l’ho pagata nel finale".

Damiano Cunego (Ita) Lampre, 21° Classificato
"Dalla Redoute in poi è sempre stato un cercare di rimanere attaccato ai primi. Mi staccavo, rientravo, tenevo duro, poi mi staccavo, rientravo, tenevo duro... Ho trovato la collaborazione di Garzelli, Nibali, Kreuziger e Gesink, ma non è bastato".

Vincenzo Nibali (Ita) Liquigas, 29° Classificato
"Mi sono mancate le gambe. Sulla Roche-aux-Faucons, quando sono partiti i due Schleck non ho perso la testa, mi sono detto che era meglio continuare del mio passo, regolare, c’era Evans dietro di me e sapevo che avrebbe potuto accelerare. Però quando lui ha accelerato, io non me la sono sentita di seguirlo, e ho continuato ancora del mio passo. Infatti, sulla seconda rampa della Roche, con Garzelli e Cunego a ruota, sono riuscito a rientrare, ma proprio in quel momento è scattato Vinokourov. Poi, sul Saint-Nicolas, ho sofferto. Ma ormai era finita".

Linus Gerdemann (Ger) Milram
"Ho ritrovato le corse oggi dopo essere stato fuori qualche settimane a causa di una malattia. Sono stato vicino alla testa della corsa fino a 35 chilometri dall'arrivo, ma non ero in grado di seguire gli attacchi decisivi".

Erik Breukink (Ned) Rabobank, Direttore Sportivo
"Non dimentichiamo la vittoria di Oscar alla Sanremo, ma dopo quella non siamo andati bene".
Parlando dei vincitori delle classiche di quest'anno: "Tutti corridori con grande esperienza, tutti con l'età giusta".
Sulla prestazione di Gesink: "Non possiamo criticare Robert, ha provato ad arrivare in forma questa settimana e di solito fa bene ovunque corra. Non possiamo dare tutta la pressione sulle spalle di un solo uomo. Sicuramente volevamo fare meglio nelle classiche e abbiamo provato a togliere la pressione da Gesink".
Sul futuro Breukink ha detto che "comprare un grande corridore è l'opzione più semplice. Ma non è un'opzione. Gesink, Boom e gli altri hanno grandi qualità. Hanno bisogno solo di tempo".

Scott Sunderland (Aus) Team Sky, Direttore Sportivo
"Il piano era di avere quattro uomini nel primo gruppo dopo la salita della Redoute. Ma Wiggins ha avuto un po' di sfortuna perché ha forato in quel punto. Froome gli ha dato la sua ruota così le sue possibilità sono finite ed è stato quando Cummings è entrato in azione e lo ha aspettato. Cummings ha riportato Wiggins nel gruppo ma poi è stato coinvolto nella caduta di Tony Martin e ha perso altre posizioni. Avendo speso energie in queste due situazioni è stato molto difficile per Wiggins rientrare in gara. Cummings ha fatto un gran lavoro a riportare Bradley nel primo gruppo e Gerrans è stato molto bravo sull'ultima salita. La squadra ha corso molto bene insieme nelle tre classiche delle Ardenne. Il morale e le motivazioni della squadra sono sempre state alte, ci è soltanto mancato qualcosa per finire meglio".

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