lunedì 31 maggio 2010

Alejandro Valverde squalificato, due anni di stop fino a fine 2011

Riprendo la notizia da Gazzetta.it. Seguiranno aggiornamenti e commenti sul caso.

"Il Tas di Losanna ha sospeso il ciclista spagnolo Alejandro Valverde per due anni, accogliendo il ricorso presentato dalla Unione Ciclistica Internazionale e dalla Wada, l'agenzia mondiale antidoping, contro la mancata sanzione da parte della federazione spagnola per il coinvolgimento del corridore nell'Operacion Puerto.
Il Tas ha fissato l'inizio della squalifica di Valverde al 1 gennaio 2010 ma ha respinto la richiesta di Uci e Wada per quanto riguarda l'annullamento dei risultati ottenuti da Valverde prima dell'inizio della squalifica. Nel 2009 il Coni aveva sanzionato Alejandro Valverde con una una squalifica di due anni sul solo territorio italiano, con la richiesta, al vaglio del Tribunale arbitrale di Losanna, di estendere lo stop a livello internazionale. Nel 2010 il leader della Caisse d'Epargne ha vinto 5 corse: la classifica finale del Giro del Mediterraneo, due tappe al Giro dei Paesi baschi, una tappa e la classifica finale del Giro di Romandia".

Comunicato di Alejandro Valverde
"Questa sanzione è da considerarsi totalmente ingiusta e illegale e per questo comunichiamo che verrà fatto ricorso presso il tribunale federale svizzero, massimo organo di giudizio svizzero e le cui decisioni sono impugnabili presso il Tribunale Europeo dei Diritti Umani. Il Tas ha riconosciuto che tutte le vittorie conseguite da Alejandro Valverde si sono basate sul fair play e che, in nessun caso, queste vittorie sono state ottenute come conseguenza di uso di pratiche proibite, il che conferma che Alejandro Valverde, probabilmente lo sportivo più controllato al mondo, non è ha mai fallito un controllo antidoping".

Francisco Sanchez Saber, rappresentante legale di Valverde
"E' una truffa della giustizia sportiva. Andiamo passo per passo e con pazienza per cercare di dimostrare l'innocenza di Valverde che è stato condannato per doping quando in circa 300 controlli effettuati negli ultimi anni non è mai stato trovato positivo". La sanzione a Valverde, secondo Sanchez Saber, "è una misura esemplare che il Tas ha scelto di adottare e finché non hanno raggiunto il loro scopo non si sono fermati".

Comunicato della Caisse d'Epargne, squadra di Valverde
"Accettiamo, e non possiamo fare altrimenti, la decisione. Fermo restando quanto sopra, vogliamo sottolineare che noi consideriamo la decisione del tutto ingiusta e incoerente. Vogliamo ricordare che il Tas afferma esplicitamente che non vi è alcuna prova che i risultati sportivi conseguiti da Alejandro Valverde siano derivanti da qualsiasi violazione antidoping.
In questo senso, la società capisce che la punizione "è una ulteriore conferma della posizione che ha sempre mantenuto Abarca Sports ", basata "sul comportamento esemplare a tutti i livelli " del corridore di Murcia "negli ultimi 5 anni e mezzo di permanenza con Abarca Sports".

Pat McQuaid, presidente dell'UCI
"Sono contento per la conclusione del caso Valverde. Da tempo era chiaro che fosse implicato nell’Operacion Puerto, ora finalmente è stato punito. È un messaggio chiaro per tutti i corridori: chiunque sia implicato in affari di doping, sarà perseguito fino alla condanna. Questo caso deve essere di esempio per tutti".

Il commento di Petrucci, presidente del CONI
"Finalmente questo lungo iter ha avuto conclusione. La giustizia anche se lenta arriva sempre alla parola fine, oramai non si può più farla franca. I miei complimenti vanno alla Procura Antidoping e al Tribunale Nazionale Antidoping del CONI che ha sempre creduto nella bontà del proprio provvedimento e a tutti gli organismi che hanno portato a questo risultato. Questa è una vittoria dell’etica e della correttezza".

Il commento di Juan Carlos Castano, presidente della federciclismo spagnola
"Accettiamo e rispettiamo la decisione del TAS, una decisione triste e dura per il ciclismo spagnolo e anche per l'interessato. Chi doveva prendere questa decisione era la RFEC secondo le norme spagnole e il diritto spagnolo. Noi sollecitammo il giudice dell'Operacion Puerto di lasciarci accedere alle prove per aprire un'inchiesta ma ricevemmo una risposta negativa".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi verrebbe da dire che era ora!!!
... con qualche anno di ritardo

Anonimo ha detto...

Ingiusta? Illegale? Ma cosa dice?
Finora solo gli spagnoli non erano stati squalificati per l'operacion Puerto, è questa l'ingiustizia
Maurizio

Anonimo ha detto...

ma sono tutti dopati.fermiamoli tutti