lunedì 13 settembre 2010

Gp de Montreal, vittoria meritata per Robert Gesink della Rabobank

Grazie a una grande azione nel finale e una stoica resistenza al ritorno degli inseguitori, l'olandese Robert Gesink ha vinto il Gp Cycliste de Montreal, seconda gara del Pro Tour organizzata in Canada nel weekend. Il corridore della Rabobank ha preceduto di soli 4 secondi i primi inseguitori regolati dallo slovacco Peter Sagan della Liquigas e dal canadese Ryder Hesjedal della Garmin Transitions, grande protagonista delle due corse di casa anche senza vincere. Per Gesink si trattava della seconda vittoria stagionale dopo aver conquistato una tappa al Giro di Svizzera; successo prestigioso vista l'elevata competitività dei corridori ai nastri di partenza.
La gara si è svolta su un circuito di 12,6 chilometri da ripetere 16 volte per un totale di 193,6 chilometri. Proprio questo circuito è già stato utilizzato per gare a livello professionistico visto che il Mondiale del 1974 vinto da Eddy Merckx si è disputato proprio su questo percorso. L'unica difficoltà del percorso era la salita di Mont Royal, posta praticamente dopo la linea di partenza e lunga circa 3 chilometri. Come nella gara di venerdì, i tentativi di fuga sono iniziati sin dal primo giro quando in sei, ridotti poco dopo a quattro, sono riusciti a prendere il largo. Maarten Tjallingii della Rabobank, Gorka Izagirre dell'Euskaltel, Angel Madrazo della Caisse d'Epargne e Kevin Seeldraeyers della Quick Step sono riusciti a guadagnare fino a tre minuti di vantaggio sul gruppo con il Team Sky e la RadioShack alle loro spalle che controllavano la situazione. A 5 giri dalla fine un attacco combinato di Chris Horner e Tiago Machado in salita ha portato via un gruppettino formato anche da Daniel Oss della Liquigas, Chris Anker Sorensen della Saxo Bank e Francesco Gavazzi della Lampre. Ripresi e superati i battistrada, i cinque sono riusciti a guadagnare 1 minuto sul plotone che, nel frattempo, si stava organizzando per la parte finale della corsa. Il destino dei battistrada era ormai segnato e i soli Horner, Gavazzi e Sorensen hanno provato a rimanere davanti ma all'inizio dell'ultimo giro il gruppo era ritornato compatto. Sull'ultimo passaggio della salita di Mont Royal Gesink ha lanciato il proprio attacco riuscendo a stabilire un leggerissimo vantaggio su un gruppetto formato da Sagan, Hesjedal, Edvald Boasson Hagen della Sky, Samuel Sanchez dell'Euskaltel, Mauro Santambrogio della BMC, Haimar Zubeldia della RadioShack e Maxime Monfort dell'HTC Columbia. Nonostante il poco vantaggio, arrivato al massimo sugli 8 secondi, Gesink è riuscito ad arrivare fino al traguardo sfruttando la disorganizzazione degli inseguitori, mai realmente efficaci nell'inseguimento. Con l'olandese ormai lontano, ai 500 metri dal traguardo Boasson Hagen è scivolato lasciando la strada per il secondo posto aperta a Sagan che ha preceduto Hesjedal, Zubeldia, Monfort e Samuel Sanchez.

ORDINE D'ARRIVO
1° Robert Gesink (Ned) Rabobank
2° Peter Sagan (Svk) Liquigas Doimo a 4''
3° Ryder Hesjedal (Can) Garmin Transitions s.t.
4° Haimar Zubeldia (Esp) Team RadioShack s.t.
5° Maxime Monfort (Bel) HTC - Columbia s.t.
6° Samuel Sanchez (Esp) Euskaltel Euskadi a 9''
7° Leonardo Duque (Col) Cofidis a 14''
8° Alexander Botcharov (Rus) Team Katusha s.t.
9° Francesco Gavazzi (Ita) Lampre Farnese Vini s.t.
10° Alessandro Ballan (Ita) BMC Racing s.t.

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