domenica 1 agosto 2010

Giro di Polonia, Jacopo Guarnieri vince la 1°tappa in volata dopo una maxicaduta

Un anno dopo, il ritorno di Jacopo Guarnieri. Perché il giovane velocista italiano aveva vinto esattamente un anno fa qua, al Giro di Polonia, la sua prima e finora unica corsa e nella prima tappa di quest'anno è riuscito a portare a casa il secondo successo in carriera in una volata convulsa e difficile. Il corridore della Liquigas Doimo ha preceduto lo spagnolo Aitor Galdos Alonso della Euskaltel Euskadi e l'australiano Allan Davis dell'Astana, conquistando così anche la maglia di leader della corsa.
La tappa, da Sochaczew a Varsavia per un totale di 175 chilometri, si è svolta come la classica frazione per velocisti. Una lunga fuga di quattro corridori, durata 150 chilometri, ha reso interessante la corsa ma l'inevitabile ricongiungimento è arrivato nel finale. Un'azione coraggiosa e molto bella quella di Daniel Sesma dell'Euskaltel, Michael Schar della BMC, Blazej Janiaczyk della Polska Bgz e Laszlo Bodrogi della Katusha con quest'ultimo che ha provato anche un'ulteriore azione nel circuito finale. Le squadre dei velocisti si sono messe davanti a tirare a tutta lungo i tre giri del circuito finale ma le strade strette e le tante curve, oltre all'eccessiva quantità di corridori che voleva rimanere davanti, ha reso inevitabile una caduta, avvenuta a 1 chilometro e mezzo dal traguardo. Buona parte dei velocisti è stata fatta fuori e si è creato un buco tra una ventina di corridori e il resto del gruppo, bloccato dalla caduta. La volata è stata atipica e Guarnieri ha scelto di fare uno sprint alla "Petacchi", partendo lungo e mantenendo una grande velocità, superando Galdos Alonso e Allan Davis.

ORDINE D'ARRIVO
1° Jacopo Guarnieri (Ita) Liquigas Doimo
2° Aitor Galdos Alonso (Esp) Euskaltel Euskadi s.t.
3° Allan Davis (Aus) Astana s.t.
4° Sebastien Chavanel (Fra) Francaise des Jeux s.t.
5° Jaroslaw Marycz (Pol) Team Saxo Bank s.t.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella volata di Guarnieri!
Nel finale solita caduta dettata dal fatto di voler stare tutti davanti anche se non c'è spazio.
Maurizio